AT e TNM

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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teodoro studita
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AT e TNM

Messaggio da teodoro studita »

Visto che ne avrete parlato mille volte, vorrei chiedervi quali secondo voi sono i passi più problematici dell'AT nella Nuovo Mondo, soprattutto quelli che secondo voi sono stati "ritoccati" per motivi dottrinali.
Ne selezionerei una decina per un approfondimento che mi hanno richiesto le EDB.
Grazie,

P.S. - Ho già visto ciò che è sul sito.
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TEODORO STUDITA
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Scusa ma non ho capito bene la domanda: cerchi altri passi oltre a quelli di cui si parla già nel sito? Oppure chiedi un parere su quelli che sembrano più significativi?

In quest'ultimo caso trovo particolarmente significativo che in Proverbi 11:9 "ipocrita" sia stato trasformata in "apostata".
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Ray
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Messaggio da Ray »

Cogitabonda ha scritto:Scusa ma non ho capito bene la domanda: cerchi altri passi oltre a quelli di cui si parla già nel sito? Oppure chiedi un parere su quelli che sembrano più significativi?

In quest'ultimo caso trovo particolarmente significativo che in Proverbi 11:9 "ipocrita" sia stato trasformata in "apostata".
prov 11,9 Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. CEI
11:9 Mediante la [sua] bocca chi è apostata riduce il suo prossimo in rovina, ma mediante la conoscenza i giusti sono liberati TNM
11:9 L' ipocrita corrompe il suo prossimo con la sua bocca; Ma i giusti ne son liberati per conoscimento DIODATI
11:9 con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro perspicacia.RIVEDUTA
11:9 Con la sua bocca l'ipocrita manda in rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati a motivo della loro conoscenza.DIODATI

11:9 Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo,ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza.NUOVA RIVEDUTA
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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flavio
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Messaggio da flavio »

sal 45:6,sal 101:3,prov 8:22,prov 11:9,is 7:14,is 63:9,ger 10:10,ger32:18,Ez 9:4,Ez 18:4,dan 7:27,mic 5:2 zacc 12:10 :lovebibbia: :ilovejesus:
"E'OVVIO CHE IL VERO DIO E'IL DIO DI VERITA' E CHE ODIA LE MENZOGNE,NON GUARDERA' CON FAVORE QUELLI CHE ADERISCONO ALLE ORGANIZZAZIONI CHE INSEGNANO FALSITA'.E',REALMENTE,VORRESTI ANCORA ASSOCIARTI CON UNA RELIGIONE CHE CON TE NON E' STATA SINCERA?(E' questa vita tutto quello che c'e'?1975p.46)
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teodoro studita
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Messaggio da teodoro studita »

flavio ha scritto:sal 45:6,sal 101:3,prov 8:22,prov 11:9,is 7:14,is 63:9,ger 10:10,ger32:18,Ez 9:4,Ez 18:4,dan 7:27,mic 5:2 zacc 12:10 :lovebibbia: :ilovejesus:
Grazie, domani inizio a guardarli.
Nient'altro...?
Questa roba va a finire nella seconda edizione del mio libro sulla tnm.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

TNM Giobbe 19:26
"E dopo la mia pelle, [che] hanno portato via, questo!
Benché ridotto nella mia carne contemplerò Dio, "

Mamma mia che schifo di traduzione per non far dire a Giobbe che una volta morto avrebbe visto Dio...

Comunque basta che leggi il libro di Felice sulla tnm e le trovi tutte!
ciao
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arwen
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Messaggio da arwen »

Mario70 ha scritto:TNM Giobbe 19:26
"E dopo la mia pelle, [che] hanno portato via, questo!
Benché ridotto nella mia carne contemplerò Dio, "

Mamma mia che schifo di traduzione per non far dire a Giobbe che una volta morto avrebbe visto Dio...

Comunque basta che leggi il libro di Felice sulla tnm e le trovi tutte!
ciao
Quale libro?. Scusa ma mi è sfuggito.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

arwen ha scritto:
Mario70 ha scritto:TNM Giobbe 19:26
"E dopo la mia pelle, [che] hanno portato via, questo!
Benché ridotto nella mia carne contemplerò Dio, "

Mamma mia che schifo di traduzione per non far dire a Giobbe che una volta morto avrebbe visto Dio...

Comunque basta che leggi il libro di Felice sulla tnm e le trovi tutte!
ciao
Quale libro?. Scusa ma mi è sfuggito.
E' un libro di un testimone di Geova che cerca di difendere la tnm trovando traduzioni alternative (per lo più sconosciute) che traducono in maniera simile alla tnm...
Teodoro lo conosce bene perchè questo dsignore gli ha scritto un libro che critica il libro di Teodoro...
ciao
virtesto
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Interessanti anche queste 'variazioni'..

Messaggio da virtesto »

...che comunque avevo trattato in questo Forum molto tempo fa:

In Matteo 5, le Beatitudini. Sulla TNM mettono sempre 'felici' e non 'beati'. In greco c'è 'Makarios' che ha unn significato tecnico, preciso; significa colui cher avrà la visione di Dio in paradiso. Ma dato che solo i 144.000 andranno in cielo, loro hanno tolto dalla Bibbia il termine 'beato', sempre rimpiazzato da 'felici' . In tutta la Bibbia.

Io avevo trattato anche la 'variazione' che fanno della parola 'tutti' nelle lettere di Paolo (Pas, pan ecc,) . secondo Brooklyn, Paolo scriveva agli Unti, per cui se lasciavano 'tutti' non andava bene perchè le benedizioni andavano a tutti. Hanno messo al posto di 'tutti' , per anacquare, il giro di parole :"ogni sorta di.." Se hai una concordanza in casa le trovi 'tutte'....

Molto raffinata la variazione in Dan.9.25/26 , sulle settimane di anni. In tutte le bibbie si intuisce che lì si parla di due Unti: Il primo Giosuè , il secondo Onia III°. Invece sulla TNM fanno una continuità di discorso per far apparire un solo Unto che, secondo loro, sarebbe Gesù Cristo.

Ma ce ne sarebbero tante altre naturalmente.
virtesto
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Può succedere....

Messaggio da virtesto »

...che uno non veda subito che AT voleva dire Antico Testamento per cui ho scritto un paio di cose inutili. Che figura di m.....!
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"In Matteo 5, le Beatitudini. Sulla TNM mettono sempre 'felici' e non 'beati'. In greco c'è 'Makarios' che ha unn significato tecnico, preciso; significa colui cher avrà la visione di Dio in paradiso"
Hai ragione solo a metà. E' vero che il makarios (beato) si trova in una condizione superiore a chi provi semplicemente eudaimonia, cioè felicità, e che la lingua greca distingue le due situazioni, ma non è affatto vero che "makarios" sia riservato a chi vede Dio in paradiso. Semplicemente makarios è più forte di eudaimon, ed infatti makarios si usa per gli dèi, ma ciò non implica che qui designi la condizione di chi stia in paradiso.
La traduzione dei TdG è solo sciatta, come tutte le altre traduzioni che facessero altrettanto, perché l'evangelista se voleva dire "felice" poteva dire eudaimon, mentre usa un termine più particolare, che indica pienezza.
Non serve a molto leggere dizionari greco-italiano per capirlo, perché essi fanno sparire appiattendole le sfumature, allorché accanto alla traduzione devono infilare una serie infinita di pseudo-sinonimi per facilitare la vita dei traduttori che devono evitare ripetizioni qualora trovino due makarios ravvicinati, cosa di cui è al corrente qualunque grecista. E così accanto alla traduzione beato, se ne trovano altre meno precise, come del resto avviene per ogni termine del dizionario. In nessun modo infatti un dizionario sostituisce un commentario lessicale ai lemmi, che è fornito da altri testi, ignoti alla folla.
Infatti noto con dispiacere, ma consapevole di questa necessità, che persino il Montanari, uno dei dizionari più precisi, accanto a makarios mette oltre che "beato" anche "felice", ma per rendersi conto della differenza dei due termini basta vedere che mentre "makarios" è reso con "beato" e "felice", invece "eudaimon" solo con "felice", a rimarcare che è d'un grado inferiore alla pienezza manifestata dalla makariotes.
In realtà l'unico modo per avere il sapore del significato di makarios sulla lingua è conoscere la letteratura in lingua greca e trovarlo appiccicato agli dèi ogni piè sospinto. Il resto sono solo speculazioni da ginnasti del mouse che non sanno usare gli strumenti che hanno in mano, cioè quelli che credono che i dizionari traducano.

Chiunque sa che in italiano "beato" è più di "felice", e così era in greco tra makarios ed eudaimon, oggi come allora tra l'altro. Il vero motivo per cui la TNM cancella questa differenza non è che ignora il senso di makarios, ma perché evidentemente la traduzione "beato" gli puzzava di cattolico, ricordando a tutti il culto dei santi. Essi invece vogliono scristianizzare la Bibbia da tutti i termini usati dalle Tradizione cristiane per tradurre, ed è così che vescovo diventa "sorvegliante", ecc. Resa legittima, ma chiaramente volta a creare una costellazione di traduzioni alternative che non richiamino alla mente dei lettori l'odiata cristianità.
Purtroppo in questo caso la loro furia di tradurre in modo diverso dalla cristianità fa perdere al lettore dei TdG le sfumature, in questo caso il fatto che Gesù non s'è limitato a promettere che chi l'avrebbe seguito sarebbe stato felice, bensì che sarebbe stato beato.
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Igor
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II TIM. 3:14

Messaggio da Igor »

II TIM. 3:14

...persuaso a credere...

...ti sei accertato o ti sei convinto

[in ogni caso indica il frutto di un atteggiamento mentale attivo e non passivo]
Con la modifica di questo versetto il CD vuole convincere il riluttante TdG, o aspirante tale, ad affidare a loro il proprio cervello e non prestare più ascolto a nessun altro tipo di argomentazione per quanto convincente sia.
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GALATI 3:7

Messaggio da Igor »

GALATI 3:7
Sicuramente sapete che quelli che aderiscono alla Fede, quelli sono figli di Abramo.

Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli di Abramo

Il Corpo Direttivo ha alterato questo ed altri versetti per dimostrare che per essere salvati bisogna "aderire" ad una Organizzazione religiosa (ovviamente quella dei TdG).
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Igor
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FILIPPESI 1:7

Messaggio da Igor »

FILIPPESI 1:7

...nel difendere e stabilire legalmente la buona notizia

...nel difendere e sostenere la buona notizia

Il verbo "bebaio" ha il significato di "sostenere", "consolidare" senza alcun riferimento alla legge. Anche la TNM lo traduce sempre correttamente (Marco 16:20; Romani 15:8; Ebrei 2:3; ecc.); ma c’era bisogno di una base scritturale per giustificare le richieste allo Stato di riconoscimento da parte dell’Organizzazione (con i relativi benefici), così in questo versetto i traduttori geovisti hanno aggiunto "legalmente". In questo modo, nel caso in cui la WTS riesca a stipulare un concordato con uno Stato (che ha una valenza legale simile ad un "matrimonio" tra due persone), si potrà fornire una spiegazione "biblica" agli eventuali TdG "disorientati" per questo "matrimonio" tra "l’organizzazione di Geova" e "l’organizzazione di Satana" (lo Stato).
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MATTEO 5:9

Messaggio da Igor »

e questa è la mia "preferita"... :test: :test: :test:
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MATTEO 5:9
…beati i pacifici

Beati gli operatori di pace (o "quelli che si adoperano per la pace")

L'etica del TdG è caratterizzata dal NON FARE tranne andare a distribuire letteratura per la casa editrice WTS. Ogni altro tipo di attività a carattere sociale sarebbe una perdita di tempo e, ancorché il fine possa apparire buono, in realtà mirerebbe a prolungare e/o migliorare la vita di questo sistema di cose destinato alla distruzione. Ecco quindi che l’invito di Gesù di ADOPERARSI per la pace, è stato tradotto in linea alle direttive del CD con "pacifici", che ha un significato essenzialmente passivo.
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Dingus JJ
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Messaggio da Dingus JJ »

NON HO ALCUNA PREPARAZIONE IN MERITO,premetto,ma ricordo due cose:

il tradurre l'autodefinizione di Dio a Mose' " IO SONO COLUI CHE SONO!" in " IO SONO COLUI CHE SARO'!",quindi "l'Essere in divenire",di conseguenza "IL TRASFORMATORE".

elaborare la benedizione di Gesu': BEATI I POVERI DI SPIRITO in BEATI COLORO CHE CAPISCONO (PERCHE' NE AVVERTONO LA LA PROPRIA DEFICIENZA) IL LORO BISOGNO SPIRITUALE,e citare un termine a sostegno di cio',che significherebbe "mendicare".
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Ragazzi, qui si parla di AT e TNM, cioè di Antico Testamento. I versetti del NT sono superflui.

Ad maiora
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shanina
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Messaggio da shanina »

teodoro studita ha scritto:
flavio ha scritto:sal 45:6,sal 101:3,prov 8:22,prov 11:9,is 7:14,is 63:9,ger 10:10,ger32:18,Ez 9:4,Ez 18:4,dan 7:27,mic 5:2 zacc 12:10 :lovebibbia: :ilovejesus:
Grazie, domani inizio a guardarli.
Nient'altro...?
Questa roba va a finire nella seconda edizione del mio libro sulla tnm.
Ma la prima edizione è ancora in vendita?Quando uscirà la seconda edizione?
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shanina
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Messaggio da shanina »

Mario70 ha scritto:TNM Giobbe 19:26
"E dopo la mia pelle, [che] hanno portato via, questo!
Benché ridotto nella mia carne contemplerò Dio, "

Mamma mia che schifo di traduzione per non far dire a Giobbe che una volta morto avrebbe visto Dio...

Comunque basta che leggi il libro di Felice sulla tnm e le trovi tutte!
ciao
.......questo che? :boh:
virtesto
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Per Polymetis..

Messaggio da virtesto »

L'informazione che ho dato sul significato tecnico di 'Makarios' le ho desunte dal :" Grande Lessico del Nuovo Testamento" di K. Ecc. che conosci molto bene. Allora, non va bene nemmeno quello?
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Che argomentazione priva di senso: certo che potrebbe non andarmi bene il GLNT! Sono un grecista, e come tutti i grecisti ho un mio parere, che va a contribuire nell'insieme della discussione tra studiosi. Sono i dilettanti che non sanno il greco che hanno bisogno di idolatrare dizionari, impuntandosi su quello che trovano e gli va bene, ed incapaci di sapere se quello che hanno letto è corretto o meno, obbligati come sono a rifarsi ad un principio di autorità perché non conoscono né la lingua né la letteratura di cui stanno parlando. Per il grecista invece leggere un parere su un dizionario è solo leggere un parere, che può benissimo essere discusso o criticato da lui come da altri colleghi.
Quanto al GLNT, è tramontato dopo le critiche di J. Barr. Ma non è questo il punto, quello che hai scritto, cioè che makarios fosse specifico solo della visione di Dio in paradiso, era una boiata già all'epoca in cui il GLTN è stato scritto. La tua frase infatti dà ad intendere che questo sia il solo significato. Hai forse letteralmente trovato sul GLNT la tua frase " ha un significato tecnico, preciso; significa colui cher avrà la visione di Dio in paradiso."?
Questo al massimo è uno dei significati.
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Polymetis...

Messaggio da virtesto »

..sei partito dicendo che avevo ragione a metà. Ora, dopo il tuo secondo sproloquio, penso d'aver ragione al 100%. Non hai ancora capito che se i furbetti di Brooklyn hanno tolto completamente dalla loro Bibbia la parola 'beato' vuol dire che anche per loro quello da me indicato era il significato che non volevano far sapere ai Torreguardiani, perchè lì c'era implicato il loro importante dogma sugli unti che volevano salvaguardare.

Il loro CD non fa mai nulla così, per caso. Ma adesso tu vorresti dirmi che anche loro non capiscono niente di greco e solamente tu sei il 'mediatore' fra il greco antico ed il mondo. L' UNICO che ci capisce qualcosa.

Ma io non voglio più seguirti e fai pure in piena libertà il tuo terzo sproloquio. Ad maiora.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"..sei partito dicendo che avevo ragione a metà. Ora, dopo il tuo secondo sproloquio, penso d'aver ragione al 100%. Non hai ancora capito che se i furbetti di Brooklyn hanno tolto completamente dalla loro Bibbia la parola 'beato' vuol dire che anche per loro quello da me indicato era il significato che non volevano far sapere ai Torreguardia"
Mi chiedo cosa c'entri il significato di un termine in greco con ciò che ne possano pensare quelli della WTS, visto che notoriamente il greco non lo sanno.
Io ho detto che è bene tradurre con beato, ho solo detto che makarios in greco, così come beato in italiano, sebbene sia più forte di felice non implica necessariamente che si stia parlando di una visione di Dio in paradiso.

"Il loro CD non fa mai nulla così, per caso. Ma adesso tu vorresti dirmi che anche loro non capiscono niente di gre"
Mi sembra sia del tutto assodato che il CD (inteso come numero ristretto di persone) di greco non ne capisca una mazza. Se uno di loro avesse studiato greco all'università avrebbero già messo i manifesti visto che la cultura classica tra loro è frequente come un ago in un pagliaio.
"Ma io non voglio più seguirti e fai pure in piena libertà il tuo terzo sproloquio"
Temo che tu non abbia le competenze per valutare se il mio sia uno sproloquio, visto che non hai studiato il greco.

Ad maiora
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ma come facciamo a sapere se per il Nuovo Testamento makarios(felice) è usato nello stesso senso del resto della letteratura greca, cioè come superiore a eudaimon(felice)? Il NT usa i due termini in contesti diversi?
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Gabriella Prosperi ha scritto:Ma come facciamo a sapere se per il Nuovo Testamento makarios(felice) è usato nello stesso senso del resto della letteratura greca, cioè come superiore a eudaimon(felice)? Il NT usa i due termini in contesti diversi?
Sarebbe sbagliato ritenere che l’ipotetica assenza di eudaimon dal NT ci impedisca di fare un confronto con makarios, perché il NT non è un’isola linguistica: non siamo noi a possedere la lingua, ma è la lingua che ci possiede e ci gioca, come insegna Heidegger. Sostenere dunque che gli agiografi del NT non conoscessero il distinto significato di due termini, solo perché per ipotesi ne usano solo uno, e dunque ritenere che non facessero differenza tra i due, è privo di consequenzialità logica.
Se io, italiano del 2012, scrivessi un romanzo dove uso solo la parola beato, e invece un traduttore in una lingua straniera traducesse sistematicamente con la parola che nel suo idioma significa “felice”, giustificandosi poi col dire che è indifferente perché tanto io la parola “felice” non la usavo, e dunque non facevo distinzione tra i due termini, che cosa gli rispondereste?
Probabilmente qualsiasi italiano sano di mente gli risponderebbe che in italiano felice e beato si riferiscono a gradazioni di appagamento diverse, e non si vede proprio come il fatto che io abbia utilizzato solo “beato” autorizzerebbe a dire che non so la differenza tra “beato” e “felice”. Se ho scritto solo “beato”, è perché è esattamente di quello che volevo parlare, cioè ho scritto “beato” perché volevo parlare solo di beatitudine e non di felicità.
Così con Matteo. Se per ipotesi ha scritto solo makarios, e mai eudaimon, è perché solo di makariotes (beatitudine) voleva parlare, e non di eudaimonia (felicità).
Proprio perché nessuna opera greca è un’isola, c’è tutta la storia della letteratura greca a testimoniare lo scarto semantico recepito dai lettori tra makarios ed eudaimon, e non si vede cosa c’entri l’ipotetica assenza di una di queste due parole in Matteo: altrimenti si finisce per concludere erroneamente come nel mio esempio che se scrivo un romanzo dove uso solo beato allora nella mia mente non lo distinguo da felice!
Nessuno parla una lingua privata, come ben sentenziò Wittgenstein, neppure Matteo.
Ribadisco dunque che la traduzione con "felice" è sciatta, perché non dà conto della differenza tra eudaimonia e makariotes in greco, né di quella tra felice e beato in italiano.
Ovviamente, cosa facciano altre lingue moderne è irrilevante, solo un madrelingua infatti potrebbe dirci che valori e sfumature hanno i termini impiegati nelle loro lingue. I francesi ad esempio non hanno un corrispettivo etimologico di "beato", devono dire "bienheureux", che se dovessi farne un calco in italiano andrebbe reso "ben felice", cioè "molto felice", meglio dunque astenersene. Non parliamo poi dell'abominio, la lingua inglese, che per lo più è costretta a tradurre nelle sue versioni con un improprio "blessed". Le benedizioni sfortunatamente per gli inglesi non c'entrano nulla, la makariotes è uno stato d'animo. Purtroppo per gli anglofoni essi non dispongono di una lingua seria e dunque i loro lettori della Bibbia sono limitati nella comprensione di questo versetto, la NWT fa come l'italiana TNM e rende invece "happy", una parola abominevole al suono, così carente di gravitas, irritante, che può rammentare solo la canzone Happy (shalalala) di Alexia. E' proprio vero, come dicevano i romantici, che alcune lingue non sono in grado di supportare un tono tragico.

Ad maiora
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

polymetis ha scritto: E' proprio vero, come dicevano i romantici, che alcune lingue non sono in grado di supportare un tono tragico.

Ad maiora
Non esageriamo. A me sembra che le Shakespeare, tanto per citare il primo della classe, se la sia cavata benissimo pur scrivendo in inglese. :sorriso:
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Messaggio da Cogitabonda »

polymetis ha scritto:Non parliamo poi dell'abominio, la lingua inglese, che per lo più è costretta a tradurre nelle sue versioni con un improprio "blessed". Le benedizioni sfortunatamente per gli inglesi non c'entrano nulla, la makariotes è uno stato d'animo.
In realtà non si tratta di una scelta obbligata, poichè i traduttori della Bibbia di Re Giacomo e i loro sucessori avevano a disposizione anche la parola "blissful", che non avrebbe generato quella confusione con l'accezione "benedetto" che si crea invece con la scelta di "blessed".
A proposito di "blessed", anche se in origine il verbo significava "benedetto" e "glorificato", a partire dall'XI secolo assunse anche il significato di "beato" a causa dell'assonanza con "bliss", parola che invece aveva un'origine completamente diversa. Questo allargamento del campo semantico di "blessed" è poi rimasto fino all'inglese moderno, e infatti ancora oggi questa parola può significare sia "beato" che "benedetto".
Sostengo che non fosse la lingua ad essere scarsa, ma i traduttori.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

In realtà non si tratta di una scelta obbligata, poichè i traduttori della Bibbia di Re Giacomo e i loro sucessori avevano a disposizione anche la parola "blissful", che non avrebbe generato quella confusione con l'accezione "benedetto" che si crea invece con la scelta di "blessed".
A proposito di "blessed", anche se in origine il verbo significava "benedetto" e "glorificato", a partire dall'XI secolo assunse anche il significato di "beato" a causa dell'assonanza con "bliss", parola che invece aveva un'origine completamente diversa. Questo allargamento del campo semantico di "blessed" è poi rimasto fino all'inglese moderno, e infatti ancora oggi questa parola può significare sia "beato" che "benedetto".
Sostengo che non fosse la lingua ad essere scarsa, ma i tradutto
Grazie di questa nota linguistico-filologica.
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

Ciao Poly, personalmente vedo che l’ accostamento del termine felice alla vergine Maria invece che beata, è non solo stonato ma anche assurdo. Ma anche nel VT, nella CEI Lea si dice FELICE, nelle altre versioni Lea dice di essere felice perciò è beata. Da ciò deduco che il termine ebraico che traduce felice e beata è lo stesso . Nel NT LA Cei e anche le altre versioni traducono beata. Forse che la CEI non rende bene il termine?
Nuova Riveduta:
Genesi 30:13
Lea disse: «Sono felice! perché le fanciulle mi chiameranno beata». Perciò lo chiamò Ascer.
C.E.I.:
Genesi 30:13
Lia disse: «Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice». Perciò lo chiamò Aser.
Nuova Diodati:
Genesi 30:13
E Lea disse: «Quanto sono felice! Poiché le donne mi chiameranno beata». Perciò gli pose nome Ascer.
Riveduta:
Genesi 30:13
'Me felice! ché le fanciulle mi chiameranno beata'. Perciò gli pose nome Ascer.
Diodati:
Genesi 30:13
E Lea disse: Quest'è per farmi beata; conciossiachè le donne mi chiameranno beata; perciò ella pose nome a quel figliuolo Aser.

C.E.I.:
Luca 1:48

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
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polymetis
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Messaggio da polymetis »


Ma anche nel VT, nella CEI Lea si dice FELICE, nelle altre versioni Lea dice di essere felice perciò è beata. Da ciò deduco che il termine ebraico che traduce felice e beata è lo stesso . Nel NT LA Cei e anche le altre versioni traducono beata. Forse che la CEI non rende bene il termine?
Nuova Riveduta:
Genesi 30:13
Lea disse: «Sono felice! perché le fanciulle mi chiameranno beata». Perciò lo chiamò Ascer.
C.E.I.:
Genesi 30:13
Lia disse: «Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice». Perciò lo chiamò Aser.
Nuova Diodati:
Genesi 30:13
E Lea disse: «Quanto sono felice! Poiché le donne mi chiameranno beata». Perciò gli pose nome Ascer.
Riveduta:
Genesi 30:13
'Me felice! ché le fanciulle mi chiameranno beata'. Perciò gli pose nome Ascer.
Diodati:
Genesi 30:13
E Lea disse: Quest'è per farmi beata; conciossiachè le donne mi chiameranno beata; perciò ella pose nome a quel figliuolo Aser.
Se traducessimo dalla LXX, in entrambi i casi c'è la radice makar-, quindi il binomio dovrebbe essere "sono beata", "mi diranno beata". Però è orrendo, si crea una ripetizione nella stessa frase, il meglio dunque è rendere una volta felice ed una volta beata. La CEI è doppiamente sciatta, poteva rendere beata almeno in un'occorrenza.

Quanto alla traduzione dall'ebraico invece, va benissimo rendere con felice o beata, visto che non sappiamo esattamente l'estensione sematica della parola.
In ogni caso, non possiamo confrontare la frase di Maria in Luca con questa di Lea perché sono in due lingue diverse. Luca scrive in greco, e con chissà quale sostrato (se la frase di Maria è storica), mentre Genesi è scritta in ebraico.

Riprendendo la discussione precedente riassumiamo i punti salienti:

1)E' sbagliato quello che afferma virtesto, cioè che makarios indichi necessariamente la beatitudine celeste. Indica anche quello, ma non solo. Si può essere beati anche nella quotidianità. Io ad esempio sono beato se leggo Lucrezio... ad ognuno il suo.

2)Anche se makarios non si riferisce necessariamente alla visione di Dio, tuttavia il termine è chiaramente più forte di eudaimon, e perciò sarebbe il caso di dar conto di questa sfumatura in traduzione.

3)Il fatto che per ipotesi il NT usi sempre makarios, come suggeriva Gabriella, non è una buona ragione per renderlo con "felice" e suggerire che non vi sia differenza per gli agiorgrafi rispetto ad eudaimon. Il fatto che il NT usi makarios per tutto non vuol dire che per il NT makarios voglia dire "felice", vuol dire semplicemente che l'autore considera "beate" tutte le cose che sta descrivendo con makarios. Ergo se il NT usa solo makarios la soluzione è rendere tutto con "beato", e non tutto con "felice" come fa la WTS, visto che il primo significato di makarios è beato. COme già detto se scrivo un romanzo e uso solo la parola "beato", non vuol dire che per me è uguale a "felice", vuol dire che io ho deciso di classificare come beate tutte le cose che ho così etichettato.

4)Il motivo per cui i TdG tolgono beato è solamente l'anticattolicesimo. Se il termine "beato" è usato nella teologia cattolica, non è però vero che la teologia l'avrebbe fagocitato. E' impossibile sostenere che si scelga di non utilizzare questo termine per evitare ipotetici echi cattolici nel lettore, la parola infatti ha un significato italiano ben saldo, che deriva dal latino, del tutto indipendente dal cattolicesimo: se si guarda un dizionario, tale significato è ben saldo in testa.
Quello dei TdG è un impoverimento testuale del sermone della Montagna, una traduzione sciatta per l'appunto.

Ad maiora
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