giovanni 13:35

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Mario70
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giovanni 13:35

Messaggio da Mario70 »

Leggendo il sito del nostro amico Robespierre, mi è andato l'occhio su questo verso.
Quando ero tdg, nelle sale si citava spesso questa famosa scrittura che nella tnm è tradotta così:

"35 Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”.

I discepoli di Gesù si sarebbero riconosciuti da un amore egoistico espletato solo tra di loro?
E' questo che voleva dire Gesù?
Vediamo come il passo è tradotto dalle altre versioni della bibbia:

NRV Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

LND Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".

IEP Da questo riconosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

Magari sarà un modo di tradurre anglosassone dal momento che la NWT è stata scritta in america?
Vediamo:

KJV - Jhn 13:35 - By this shall all [men] know that ye are my disciples, if ye have love one to another.
© Info: - King James Version 1769 Info

NKJV - Jhn 13:35 - "By this all will know that you are My disciples, if you have love for one another."
© Info: - New King James Version © 1982 Thomas Nelson

NLT - Jhn 13:35 - Your love for one another will prove to the world that you are my disciples."
© Info: - New Living Translation © 2007 Tyndale House Foundation

NIV - Jhn 13:35 - By this all men will know that you are my disciples, if you love one another."
© Info: - The Holy Bible, New International Version© 1973, 1978, 1984 International Bible Society

ESV - Jhn 13:35 - By this all people will know that you are my disciples, if you have love for one another."
© Info: - English Standard Version © 2001, 2007 Crossway Bibles

RVR - Jhn 13:35 - En esto conocerán todos que sois mis discípulos, si tuviereis amor los unos con los otros.
© Info: - Reina-Valera © 1960 Sociedades Bíblicas en América Latina

NASB - Jhn 13:35 - "By this all men will know that you are My disciples, if you have love for one another."
© Info: - New American Standard Bible © 1995 Lockman Foundation

RSV - Jhn 13:35 - By this all men will know that you are my disciples, if you have love for one another."
© Info: - Revised Standard Version © 1947, 1952.

ASV - Jhn 13:35 - By this shall all men know that ye are my disciples, if ye have love one to another.
© Info: - American Standard Version 1901 Info

YLT - Jhn 13:35 - in this shall all know that ye are my disciples, if ye may have love one to another.'
© Info: - Robert Young Literal Translation 1862, 1887, 1898 Info

WEB - Jhn 13:35 - By this shall all [men] know that ye are my disciples, if ye have love one to another.
© Info: - Noah Webster Version 1833 Info

HNV - Jhn 13:35 - By this everyone will know that you are my talmidim, if you have love for one another."

Penso che bastino.

La traslitterazione in greco presa dalla KIT è questa:
giovanni 13_35.jpg
giovanni 13_35.jpg (49.81 KiB) Visto 2914 volte
Ho lasciato anche il v. 34 per farvi vedere come la stessa parola è stata tradotta correttamente in base al suo corretto significato poco prima.
questo significa che i traduttori anonimi della tnm conoscevano benissimo come si doveva tradurre allelois, e l'interlineare non da adito a dubbi, eppure magicamente al verso 35 tutto cambia!
Vediamo cosa significa la parola in questione dal liddle scott:
Liddle scott.jpg
Liddle scott.jpg (21.66 KiB) Visto 2914 volte
Esattamente come appare nel testo interlineare.
Nel discorso della montagna del resto Gesù disse queste memorabili parole:

43 «Avete inteso che fu detto: Amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico.
44 Io invece vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, il quale fa sorgere il suo sole sui cattivi come sui buoni e fa piovere sui giusti come sugli empi.
46 Qualora infatti amaste solo quelli che vi amano, che ricompensa avreste? Non fanno lo stesso anche i pubblicani?
47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che cosa fate di speciale? Non fanno lo stesso anche i gentili?
48 Voi dunque sarete perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli».

(Mat 5:43-1 IEP)

L'amore dal punto di vista di Cristo deve essere donato a tutti indistintamente, non certo solo a quelli che appartengono alla propria religione.
Sicuramente il tdg mi obietterà che Paolo in galati 6:10 dice tutt'altro... vediamo:

IEP Galati 6:10 "Perciò, finché ne abbiamo l'occasione propizia, pratichiamo il bene verso tutti, ma soprattutto verso coloro che appartengono alla nostra stessa famiglia della fede."

A parte il fatto che si parlava di Cristo e non di Paolo e non vedo perchè si debba saltare di palo in frasca ogni volta che vogliamo portare l'acqua al proprio mulino, poi nel primo caso c'è agape ovvero amore e nel secondo caso c'è agathos ovvero bene.

Vediamo il contesto:

"1 Fratelli, anche quando uno sia sorpreso a commettere una colpa, voi, che siete guidati dallo Spirito, correggete costui con spirito di mitezza; e tu abbi cura di te stesso, perché non abbia a soccombere tu pure nella tentazione.
2 Portate vicendevolmente i vostri pesi, così compirete la legge di Cristo.
3 Infatti se uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso.
4 Ciascuno esamini invece il suo operato, e allora troverà in se stesso motivo di vanto e non nell'altro.
5 Ciascuno infatti dovrà portare il proprio fardello.
6 Colui che viene istruito nella parola partecipi i suoi beni a quello che lo istruisce.
7 Non v'ingannate: Dio non permette che ci si prenda gioco di lui; l'uomo mieterà ciò che avrà seminato:
8 chi semina seguendo la carne, dalla carne mieterà rovina; chi invece semina seguendo lo Spirito, dallo Spirito mieterà la vita eterna.
9 Facendo il bene non lasciamoci prendere da noia o stanchezza: a tempo debito mieteremo, se non allenteremo il nostro impegno.
10 Perciò, finché ne abbiamo l'occasione propizia, pratichiamo il bene verso tutti, ma soprattutto verso coloro che appartengono alla nostra stessa famiglia della fede."
(Gal 6:1-10 IEP)

Il contesto è totalmente diverso: i beni sono materiali e come sappiamo, gia nei primissimi tempi si mettevano tutti i beni in comune, questo però non significava che l'amore doveva essere circoscritto solo ai propri fratelli, del resto anche Paolo disse di "fare del bene verso tutti" anche se puntualizzò di farlo speciamente verso quelli della propria fede.
I testimoni di Geova invece fanno del bene solo al'interno della loro congregazione e aspettano i disastri naturali per aiutare anche chi non è un testimone, questo ricalca le parole di Cristo e di Paolo?
Dispiace vedere come la tnm sia stata scritta per avvalorare non solo le dottrine dei tdg, ma anche la loro prassi.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

piccola riflessione.... anche se i tdg avessero ragione di pensare in modo assoluto prima a quelli della propria fede----> (fede intesa come oggi) Paolo o Gesù all'epoca intendevano fede come gruppo, o fede/fiducia verso Gesù senza distinzione di gruppo?

:timido2:
SI DEVE INSEGNARE A PENSARE, E NO A COSA PENSARE..
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Ray
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Messaggio da Ray »

In pratica dici che gli uni per gli altri e' un amore generalizzato ... amore verso tutti.
mentre fra voi e' indicizzato ai solo tdg ?
Penso tu abbia ragione...
Ma sicuramente un tdg ti dirà che era riferito solo ai cristiani .....o no ?
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Ray ha scritto:In pratica dici che gli uni per gli altri e' un amore generalizzato ... amore verso tutti.
mentre fra voi e' indicizzato ai solo tdg ?
Penso tu abbia ragione...
Ma sicuramente un tdg ti dirà che era riferito solo ai cristiani .....o no ?
Sono proprio i discepoli che si sarebbero riconosciuti dall'amore incondizionato, ovvero se io amo a prescindere (tutti gli esseri umani) e tu fai lo stesso, ci stiamo manifestando come suoi discepoli, invece il pensiero dei tdg é al contrario: Prima mi dichiaro discepolo poi ne trovo un altro che crede alle mie stesse cose e poi mostro amore solo a lui (e agli altri che condividono le mie idee) ostentandolo agli altri come prova di essere un vero cristiano, credendo che sia questo quello che voleva Cristo.

Questo svilisce profondamente il mesdaggio cristiano e basta leggere le innumerevoli parabole sull'amore incondizionato (che poi è il significato diretto di agape) per rendersene conto.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Caro Mario, il comandamento nuovo, dono di Gesù ai suoi discepoli, è rivolto innanzitutto a loro, alla comunità dei credenti in Cristo. I cristiani devono amarsi reciprocamente, come il Maestro ha amato loro. Questo amore, oltre ad essere caratterizzato dalla gratuità (sull'esempio di Cristo) e dalla reciprocità (gli uni gli altri), non può richiudersi in se stesso, ma deve aprirsi all'universalità: "Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli...". Questa apertura va contro ogni tentazione della comunità cristiana di rinchiudersi in se stessa, tentazione in cui cadono i tdg. Infatti, come hai dimostrato tu, inserendo il versetto in questione nel contesto degli insegnamenti evangelici, il vero amore reciproco non riguarda solo i fratelli di fede, ma deve aprirsi all'amore (non solo al rispetto) per il nemico. Io citerei anche l'episodio del Buon Samaritano, dove si vede chiaramente chi è il prossimo da amare: "chi è il mio prossimo?". Risposta: "Fatti prossimo", non solo dei fratelli di fede, ma di ogni uomo che incontri per la strada.
Un'ultima cosa. "Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli...": quel "tutti conosceranno" non deve essere interpretato come fanno nelle sale del Regno, ossia come pubblicità per gli altri, come per dire: guardate come ci vogliamo bene! In questo caso l'amore non mi sembra che sia disinteressato, ma piegato al solo scopo del proselitismo. Alcune volte hanno scritto: "Mostrate amore". Ma come "mostrate"? Io direi "amate"!
Per quanto riguarda la traduzione, il problema non è, a mio avviso, il modo in cui tradurre, ma l'interpretazione restrittiva che se ne dà, isolando il comandamento nuovo da tutto il contesto dei discorsi di Gesù.
Saluti
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Mario70 ha scritto: Dispiace vedere come la tnm sia stata scritta per avvalorare non solo le dottrine dei tdg, ma anche la loro prassi.
Ciao Mario, ti do una mia liberissima traduzione/interpretazione:

«Da ciò il mondo riconoscerà che seguite le mie orme, se proverete carità l’uno verso l’altro».

Ora, questo «gli uni per gli altri» non è chiaramente esclusivo (esclusiva è la trad. NWT), ma nemmeno, di per sé, inclusivo. Ciononostante il messaggio di Gesù va oltre: io ho dato a voi l’esempio, voi datelo ora agli altri. E siccome l’esempio di Gesù non era quello di un amore egoistico, ma di un amore praticato verso tutti, anche verso i nemici, al di là dell’interpretazione particolare del versetto, questo ne è comunque il senso implicito. Di più, esso va contestualizzato, come avete fatto giustamente notare tu e Citocromo, con il versetto precedente, ove il nuovo comandamento non può certo riferirsi ai soli discepoli, ma va tramandato e insegnato a tutti coloro che i discepoli incontreranno, perché facciano altrettanto a loro volta.

Al di là delle parole occorre contestualizzarle storicamente. La setta cristiana (airesis la chiama lo stesso Paolo) è agli inizi anche un gruppo di mutuo soccorso, ed è perfettamente logico che esso si estrinsechi prima di tutto all’interno della setta stessa. Ma c’è una cosa che la distingue dalle altre sette giudaiche, Farisei, Sadducei, Zeloti e Nuova Alleanza: l’apertura verso il mondo non giudaico. Ad eccezione forse dei Farisei, più aperti verso l’Ellenismo: non a caso lo stesso Paolo si proclamerà fariseo, ma qui giocava soprattutto la sua doppia cittadinanza: in quanto civis Romanus, aveva senza dubbio un’elasticità mentale che all’Ebreo ortodosso, al Fariseo ortodosso, difettava. Di qui anche la sua predicazione al mondo incirconciso, col risultato che tutti conosciamo. Perché ebbe fortuna? Evidentemente perché questo modo di porsi, questa carità, questo amore per il prossimo fu di esempio e fece breccia anche nelle masse pagane, che non erano affatto sprovvedute. Ancora: non vi è in Paolo una netta distinzione fra una schiera di eletti contrapposta al mondo di Satana. Se Paolo stesso chiama setta i Cristiani, vero è che è una setta aperta, rivolta all’esterno, al mondo giudaico e non giudaico, non per aumentare il numero dei seguaci, ma per fare partecipe il mondo della buona novella.

Da tutto ciò ne discende un corollario: i testimoni di Geova oggi ricalcano “pedissequamente” (= farisaicamente) le orme degli apostoli. Sono fuori dal tempo, o meglio, sono rimasti a 2000 anni fa. Oggi non v’è nessuna buona novella da annunciare, in quanto già annunciata 2000 anni fa. Oggi io vedo solo cristiani — se tali possono definirsi — che predicano ad altri cristiani (in senso culturale, se non fideistico). Ma essi credono ancora di trovarsi davanti un mondo pagano, in mancanza del quale se ne fabbricano uno: così la croce diviene un simbolo pagano, le feste e i compleanni sono un simbolo pagano, il 25 dicembre si riattacca ai Saturnali, e via di questo passo, fino al mondo di Satana e alle profezie apocalittiche, che si riattaccano al clima del cristianesimo primitivo, quando un Caligola voleva la sua statua all’interno del sacro tempio di Gerusalemme, quando Nerone e Domiziano perseguitavano i Cristiani, con conseguente attesa messianica a sconfiggere l’Anticristo-antikeimenos, che era facile riferire a tali personaggi (ma già Paolo nelle lettere ai Tessalonicesi aveva ammonito che il Signore verrà come un ladro di notte).

Tornando al testo, non c’è nemmeno bisogno di discutere: se in 13:34 traduci i due ἀλλήλους con one another, ‘l’un l’altro’, devi fare lo stesso con l’immediato 13:35 ἐν ἀλλήλοις. Se vai oltre è interpretazione che il testo non giustifica, ma, come hai detto tu, sembra «scritta per avvalorare non solo le dottrine dei TdG, ma anche la loro prassi». Sulla prassi, non essendo mai stato TdG, non saprei che dire, se non in base alle vostre testimonianze. Ma sulla loro traduzione, più l’approfondisco, più la trovo tendenziosa e volutamente distorta ai loro fini propagandistici e dottrinari.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Quixote ha scritto:
Mario70 ha scritto: Dispiace vedere come la tnm sia stata scritta per avvalorare non solo le dottrine dei tdg, ma anche la loro prassi.
Ciao Mario, ti do una mia liberissima traduzione/interpretazione:

«Da ciò il mondo riconoscerà che seguite le mie orme, se proverete carità l’uno verso l’altro».

Ora, questo «gli uni per gli altri» non è chiaramente esclusivo (esclusiva è la trad. NWT), ma nemmeno, di per sé, inclusivo. Ciononostante il messaggio di Gesù va oltre: io ho dato a voi l’esempio, voi datelo ora agli altri. E siccome l’esempio di Gesù non era quello di un amore egoistico, ma di un amore praticato verso tutti, anche verso i nemici, al di là dell’interpretazione particolare del versetto, questo ne è comunque il senso implicito. Di più, esso va contestualizzato, come avete fatto giustamente notare tu e Citocromo, con il versetto precedente, ove il nuovo comandamento non può certo riferirsi ai soli discepoli, ma va tramandato e insegnato a tutti coloro che i discepoli incontreranno, perché facciano altrettanto a loro volta.

Al di là delle parole occorre contestualizzarle storicamente. La setta cristiana (airesis la chiama lo stesso Paolo) è agli inizi anche un gruppo di mutuo soccorso, ed è perfettamente logico che esso si estrinsechi prima di tutto all’interno della setta stessa. Ma c’è una cosa che la distingue dalle altre sette giudaiche, Farisei, Sadducei, Zeloti e Nuova Alleanza: l’apertura verso il mondo non giudaico. Ad eccezione forse dei Farisei, più aperti verso l’Ellenismo: non a caso lo stesso Paolo si proclamerà fariseo, ma qui giocava soprattutto la sua doppia cittadinanza: in quanto civis Romanus, aveva senza dubbio un’elasticità mentale che all’Ebreo ortodosso, al Fariseo ortodosso, difettava. Di qui anche la sua predicazione al mondo incirconciso, col risultato che tutti conosciamo. Perché ebbe fortuna? Evidentemente perché questo modo di porsi, questa carità, questo amore per il prossimo fu di esempio e fece breccia anche nelle masse pagane, che non erano affatto sprovvedute. Ancora: non vi è in Paolo una netta distinzione fra una schiera di eletti contrapposta al mondo di Satana. Se Paolo stesso chiama setta i Cristiani, vero è che è una setta aperta, rivolta all’esterno, al mondo giudaico e non giudaico, non per aumentare il numero dei seguaci, ma per fare partecipe il mondo della buona novella.

Da tutto ciò ne discende un corollario: i testimoni di Geova oggi ricalcano “pedissequamente” (= farisaicamente) le orme degli apostoli. Sono fuori dal tempo, o meglio, sono rimasti a 2000 anni fa. Oggi non v’è nessuna buona novella da annunciare, in quanto già annunciata 2000 anni fa. Oggi io vedo solo cristiani — se tali possono definirsi — che predicano ad altri cristiani (in senso culturale, se non fideistico). Ma essi credono ancora di trovarsi davanti un mondo pagano, in mancanza del quale se ne fabbricano uno: così la croce diviene un simbolo pagano, le feste e i compleanni sono un simbolo pagano, il 25 dicembre si riattacca ai Saturnali, e via di questo passo, fino al mondo di Satana e alle profezie apocalittiche, che si riattaccano al clima del cristianesimo primitivo, quando un Caligola voleva la sua statua all’interno del sacro tempio di Gerusalemme, quando Nerone e Domiziano perseguitavano i Cristiani, con conseguente attesa messianica a sconfiggere l’Anticristo-antikeimenos, che era facile riferire a tali personaggi (ma già Paolo nelle lettere ai Tessalonicesi aveva ammonito che il Signore verrà come un ladro di notte).

Tornando al testo, non c’è nemmeno bisogno di discutere: se in 13:34 traduci i due ἀλλήλους con one another, ‘l’un l’altro’, devi fare lo stesso con l’immediato 13:35 ἐν ἀλλήλοις. Se vai oltre è interpretazione che il testo non giustifica, ma, come hai detto tu, sembra «scritta per avvalorare non solo le dottrine dei TdG, ma anche la loro prassi». Sulla prassi, non essendo mai stato TdG, non saprei che dire, se non in base alle vostre testimonianze. Ma sulla loro traduzione, più l’approfondisco, più la trovo tendenziosa e volutamente distorta ai loro fini propagandistici e dottrinari.

Io invece più ti leggo e più sono contento di averti conosciuto, anche se solo virtualmente...
Grazie quixote dei tuoi commenti, mai banali e sempre istruttivi!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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persia
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Messaggio da persia »

Mario70 ha scritto:
Quixote ha scritto:
Mario70 ha scritto: Io invece più ti leggo e più sono contento di averti conosciuto, anche se solo virtualmente...
Grazie quixote dei tuoi commenti, mai banali e sempre istruttivi!
Anche io la penso come te Mario, ringrazio te, citocromo e quixote, siete bravissimi, ammiro la vostra cultura e ogni volta imparo qualcosa
non so se vi rendete conto di quanto ci siete utili, vi voglio un gran bene continuate così!
persia
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Messaggio da persia »

dimenticavo :bacio: :bacio: :bacio:
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Messaggio da Anahata »

L'amore (sempre che di amore si possa parlare) dei testimoni è esclusivamente rivolto ai componenti della stessa religione.
Basta pensare che quando avviene qualche catastrofe tra i testimoni si sente solo parlare delle condizioni dei fratelli, di come stanno i fratelli e di pregare loro.

Questo atteggiamento mi ha sempre dato molto fastidio in quanto quando si parla di catastrofe a me viene naturale pensare a tutti quelli che sono stati coinvolti: cristiani, musulmani o buddisti.

Logico quindi che per i testimoni l'amore deve essere solo: "tra voi"
Om Tare Tuttare Ture Soha

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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

persia ha scritto: Anche io la penso come te Mario, ringrazio te, citocromo e quixote, siete bravissimi, ammiro la vostra cultura e ogni volta imparo qualcosa
non so se vi rendete conto di quanto ci siete utili, vi voglio un gran bene continuate così!
persia
:timido:

Grazie cara!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Neca
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Messaggio da Neca »

Mario70 ha scritto:
Ray ha scritto:In pratica dici che gli uni per gli altri e' un amore generalizzato ... amore verso tutti.
mentre fra voi e' indicizzato ai solo tdg ?
Penso tu abbia ragione...
Ma sicuramente un tdg ti dirà che era riferito solo ai cristiani .....o no ?
Sono proprio i discepoli che si sarebbero riconosciuti dall'amore incondizionato, ovvero se io amo a prescindere (tutti gli esseri umani) e tu fai lo stesso, ci stiamo manifestando come suoi discepoli, invece il pensiero dei tdg é al contrario: Prima mi dichiaro discepolo poi ne trovo un altro che crede alle mie stesse cose e poi mostro amore solo a lui (e agli altri che condividono le mie idee) ostentandolo agli altri come prova di essere un vero cristiano, credendo che sia questo quello che voleva Cristo.

Questo svilisce profondamente il mesdaggio cristiano e basta leggere le innumerevoli parabole sull'amore incondizionato (che poi è il significato diretto di agape) per rendersene conto.
Con questa scrittura i tdg si sentono autorizzati a mostrare amore prima ai loro confratelli, poi, se lo vogliono, lo mostrano :test: agli altri. tieni presente caro Mario70, che loro sostengono di mostrare amore al prossimo solo mediante la loro opera di predicazione!
Presentazione Se violenti una donna o un bambino, violenti te stesso! Ma tu non vuoi farti del male, vero? Allora smettila di violentare ed uccidere donne e bambini! Solo i vigliacchi lo fanno!
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Mario70 ha scritto: Io invece più ti leggo e più sono contento di averti conosciuto, anche se solo virtualmente...
Grazie Persia, grazie Mario, per l’apprezzamento. Ogni anno solitamente vengo a Roma a trovare mia sorella: nel caso, te lo farò sapere, chissà che non ci si possa incontrare. Scusate il ritardo ma ho passato la serata spulciando epistolari ottocenteschi per controllare una mia balzana teoria. Altro che 607! anche perché non ho alle spalle un sito come quello di Achille che mi tolga d’imbarazzo!

:ciao:
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Panacca
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Messaggio da Panacca »

Interessante argomento

ma la scrittura è al condizionale """"SE"""

Gesù sarebbero andate a finire le cose,

Io per mia esperianza personale di 35 anni da TDG nelle congregazioni di Amore l'ho visto veramente in RARISSIME occasione

Anzi ho visto il prevalere di:
- fornicazione, impurità, condotta dissoluta,  idolatria, pratica di spiritismo, inimicizie, contesa, gelosia, accessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie e simili. Circa queste cose vi preavverto, come già vi preavvertii, che quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio

e anche lo Spiritismo mi è capitato di vedere fu un raro caso, ma ci fu!!

le condotte più comuni sono:
- Fonicazione, Menzogne, Inimicizie, divisioni, contese, gelosia, invidie e TRUFFE!!!

Quella in primo posto sicuramente Divisioni, le cogregazioni sono molto divise, tra nominati e semplici proclamatori, tra Ritenuti Spirituali e NON
ultimamente le TRUFFE spadroneggiano, sarà la Crisi!

Ora nessuno di Noi, io per primo, è perfetto e ognuno ha i Suoi difetti,

ma credetemi che in congregazione ho vissuto situazioni che neanche nel Mondo di Satana si trovano,
Spesso persone del Mondo mi hanno mostrato più Amore dei Fratelli!

Sarei curioso di conoscere anche le Vostre esperienze in merito?

e sono curioso Anche riguardo altre organizzazioni Religiose.

Saluti
Presentazione

Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
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domingo7
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Amore reciproco

Messaggio da domingo7 »

Quello che dici è giusto.
Sta infatti scritto
Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che v'odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v'oltraggiano. A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. Da' a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. E se amate quelli che vi amano, qual grazia ve ne viene? Poiché anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, qual grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a quelli dai quali sperate ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. Ma amate i vostri nemici, e fate del bene e prestate senza sperarne alcun che, e il vostro premio sarà grande e sarete figliuoli dell'Altissimo; poich'Egli è benigno verso gl'ingrati e malvagi. Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro.
[Luca 6:27-36]
Sta anche scritto:
Così dunque, secondo che ne abbiamo l'opportunità, facciam del bene a tutti; ma specialmente a quei della famiglia dei credenti.
[Galati 6,10][/quote]

Specialmente .... non esclusivamente
Dipende come si legge e come si vive quel "malista" (specialmente)
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Ricordiamoci di una cosa però, Paolo disse anche che in una famiglia i primi a dover mostrare amore ed aiuto a chi era nel bisogno erano i famigliari stessi, questi non potevano far beneficiare dei loro aiuti i membri della comunità facendo passare in secondo piano i famigliari ( genitori, nonni o fratelli che fossero) o al contrario che fosse la comunità dei credenti a farsi carico dei bisogni di alcuni componenti quando i famigliari potevano espletare tranquillamente quel compito.
Gesù stesso condanno quelli che facevano Corban al tempio e non aiutavano così i loro genitori, lasciandone il peso alla comunità.
Quindi l'amore primariamente indirizzato ai confratelli ci sta; come fatto però notare giustamente dagli altri foristi poi spesso si ferma lì e non include quelli del mondo se non in forma indiretta.
Per Panacca :nella mia esperienza di vita non ho molti casi conosciuti di incongruenze nelle congregazioni circa lo stile di vita e l'amore Cristiano , però ho notato diverse volte che quelli un po' strani o fuori degli schemi vengono tendenzialmente isolati e emarginati dal resto del gruppo, un po come fanno gli animali sociali che allontanano i loro consimili quando danno segni di malattia.
Però ho visto anche casi che attestano il contrario quindi...che dire...difficile da parte mia stilare una classificazione precisa. :blu:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Panacca
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Messaggio da Panacca »

Romagnolo ha scritto:Ricordiamoci di una cosa però, Paolo disse anche che in una famiglia i primi a dover mostrare amore ed aiuto a chi era nel bisogno erano i famigliari stessi, questi non potevano far beneficiare dei loro aiuti i membri della comunità facendo passare in secondo piano i famigliari ( genitori, nonni o fratelli che fossero) o al contrario che fosse la comunità dei credenti a farsi carico dei bisogni di alcuni componenti quando i famigliari potevano espletare tranquillamente quel compito.
Gesù stesso condanno quelli che facevano Corban al tempio e non aiutavano così i loro genitori, lasciandone il peso alla comunità.
Quindi l'amore primariamente indirizzato ai confratelli ci sta; come fatto però notare giustamente dagli altri foristi poi spesso si ferma lì e non include quelli del mondo se non in forma indiretta.
Per Panacca :nella mia esperienza di vita non ho molti casi conosciuti di incongruenze nelle congregazioni circa lo stile di vita e l'amore Cristiano , però ho notato diverse volte che quelli un po' strani o fuori degli schemi vengono tendenzialmente isolati e emarginati dal resto del gruppo, un po come fanno gli animali sociali che allontanano i loro consimili quando danno segni di malattia.
Però ho visto anche casi che attestano il contrario quindi...che dire...difficile da parte mia stilare una classificazione precisa. :blu:
Grazie per la Tua testimonianza,

infatti mi chiedevo se sono stato sfortunato io a capitare in una congregazione pessima e com'è mediamente la situazione,

sono gradite altre esperienze

saluti
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Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Mario70 ha scritto:Leggendo il sito del nostro amico Robespierre, mi è andato l'occhio su questo verso.
Quando ero tdg, nelle sale si citava spesso questa famosa scrittura che nella tnm è tradotta così:

"35 Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”.

I discepoli di Gesù si sarebbero riconosciuti da un amore egoistico espletato solo tra di loro?
E' questo che voleva dire Gesù?
Vediamo come il passo è tradotto dalle altre versioni della bibbia:

NRV Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

LND Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".

IEP Da questo riconosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

Magari sarà un modo di tradurre anglosassone dal momento che la NWT è stata scritta in america?
Vediamo:.............................


:ok:

Bella trattazione Mario 70 - i TdG ci hanno ingannato sotto ogni aspetto di loro comodo, non avevo mai approfondito tale scrittura Grazie!
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