Romani 14:7-9

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Achille
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Romani 14:7-9

Messaggio da Achille »

La TNM è sempre stata difficile da leggere e da comprendere, checché ne dicano i TdG che sostengono sia scritta in un italiano chiaro e comprensibile (sic).

Anche il cosiddetto "ripristino del nome di Dio" nel Nuovo Testamento contribuisce a rendere ancora più difficile la comprensione di ciò che è scritto.
Il passo di Romani 14:7-9 per esempio, risulta piuttosto illogico ed incoerente nella TNM.
Ecco cosa si legge:

TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO:
 7 Nessuno di noi vive infatti solo per se stesso, e nessuno muore solo per se stesso; 8 poiché se viviamo, viviamo per Geova, e se moriamo, moriamo per Geova. Perciò sia se viviamo che se moriamo, apparteniamo a Geova.  9 Poiché per questo Cristo morì e tornò in vita, per essere Signore sia dei morti che dei vivi.
Ho sottolineato alcune espressioni del versetto 9, dove si dice appunto che "per questo" (collegando quindi quello che segue a quanto è detto in precedenza) Gesù si è sacrificato, "per essere Signore".

Non si capisce però che cosa c'entri il versetto 9 con i versetti precedenti, dove si parla di "Geova"...

Se leggiamo lo stesso passo in altre versioni italiane, ecco che tutto risulta più logico e chiaro:

7 Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, 8 perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. 9 Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. (Versione della CEI)

7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; 8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore. 9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. (Nuova Riveduta).


Così è molto più chiaro e comprensibile. Si sta parlando del Signore Gesù, e non di "Geova".
Inserendo arbitrariamente "Geova" nel testo la WTS rende oscuro ed incomprensibile il passo.
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Ray
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Messaggio da Ray »

Penso che la maggioranza dei tdg (come lo eravamo noi )sia talmente abituata a certe
traduzioni/manipolazioni da non farci caso.

Il passo citato da Achille ne è l'evidente dimostrazione.E non è il solo.

Purtroppo certe "storture" sono più evidenti "dopo". :occhiol:
Ray

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Complimenti Achille :strettamano: ottima osservazione! :ok: :bravo:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Sí e no Achille, ovvero hai ragione e hai torto: hai ragione sull’interpretazione erronea dei TdG (ma in questo caso sarebbe meglio dire dei JW, Jehovah’s Witnesses), hai torto sulla cattiva traduzione (ma da un lato solo, dall’altro, come vedremo, non è cosí).

1 — Che i TdG sostistuiscano indebitamente e arbitrariamente Geova a Signore/Kyrios è un dato di fatto ben conosciuto; se non erro 237 volte nel NT. Non può quindi considerarsi in sé cattiva traduzione, ma solo cattiva interpretazione, una volta per tutte; e non può essere invocata nei singoli casi per dire: quel passo è tradotto male, o, come scrivi, in maniera «illogica e incoerente».

2 — Rom. 14, 9 è tradotto, se dal greco, bene: letteralmente il greco dice:

Per questo infatti (εἰς τοῦτο γὰρ) Cristo è morto e tornato alla vita, per governare sia i vivi che i morti.

(ho scritto governare, ma in realtà il verbo greco è kyrieuo, propr. “signoreggio”, ove ciascuno intuirà il rapporto etimologico con kyrios/signore).

3 — Il fatto è che i TdG nostrani, nonché non saper tradurre il greco, nemmeno sanno tradurre dall’inglese: NWT 1984 e nuova NWT:

For to this end Christ died and came to life again,

Che in entrambi i casi si può tradurre:

Perché a questo fine Cristo morí e tornò in vita,

Che è in sostanza la traduzione della Nuova Riveduta, lasciando impregiudicato e ambiguo se «questo fine» sia prolettico (cioè anticipazione, e si riferisca a quel che segue, piuttosto che a quel che precede). Nel caso della Riveduta è chiaro, dalla punteggiatura, che si rimanda a quanto segue. Nel caso dell’italiana TNM vien da chiedersi se, oltre a non conoscere l’inglese (figuriamoci il greco), i traduttori conoscano l’italiano; in parole povere, in buon italiano, «per questo», è, e non può essere altro che prolettico, e si riferisce a quanto segue, quindi va bene cosí, sono perfettamente in linea con le altre traduzioni.

Se invece volevano riferirsi a quanto precede, dovevano inserire una semplice virgola, per eliminare, o almeno ridurre, l’ambiguità (la segno fra virgolette angolate basse, e viceversa tolgo quella espressa):

Poiché per questo Cristo morì‹,› e tornò in vita per essere Signore sia dei morti che dei vivi.

Vale a dire «poiché per questo (cioè per quanto precede) Cristo morí (virgola, assolutamente necessaria); e poi tornò in vita per governare ecc.». Cosí come scritto, in buon italiano, quel «per questo», forse loro malgrado, non può che riferirsi a quanto segue, e non a quanto precede. Che poi loro intendano diversamente significa solo che hanno una concezione dell’italiano alquanto “originale” e “personale”.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Ray
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Messaggio da Ray »

14:7 Poichè niun di noi vive a sè stesso, nè muore a sè stesso. Diodati
14:7 Poiché nessuno di noi vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso;Riveduta
14:7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso;Nuova Riveduta
14:7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso,Nuova Diodati


14:8 Perciocchè, se pur viviamo, viviamo al Signore; e se moriamo, moriamo al Signore; dunque, o che viviamo, o che moriamo, siamo del Signore.
14:8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, noi siamo del Signore.
14:8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.
14:8 perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.


14:9 Imperocchè a questo fine Cristo è morto, e risuscitato, e tornato a vita, acciocchè egli signoreggi e sopra i morti, e sopra i vivi.
14:9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore e de’ morti e de’ viventi.
14:9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi.
14:9 Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi.
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Messaggio da Achille »

In effetti "per questo" si riferisce a quanto segue. Tuttavia, inserendo, come fa la TNM il nome "Geova", come si collega il versetto 9 a quanto precede? Perché vi è di sicuro un collegamento, il discorso, se si parla del Signore (Gesù), ha una logica, un senso
Ma se nei due versetti precedenti si parla di "Geova" che senso ha il versetto 9? Cosa c'entra con quanto precede?
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Messaggio da Quixote »

Achille Lorenzi ha scritto:In effetti "per questo" si riferisce a quanto segue. Tuttavia, inserendo, come fa la TNM il nome "Geova", come si collega il versetto 9 a quanto precede? Perché vi è di sicuro un collegamento, il discorso, se si parla del Signore (Gesù), ha una logica, un senso
Ma se nei due versetti precedenti si parla di "Geova" che senso ha il versetto 9? Cosa c'entra con quanto precede?
C’entra e come. Infatti non a caso ho segnalato:
ho scritto governare, ma in realtà il verbo greco è kyrieuo, propr. “signoreggio”, ove ciascuno intuirà il rapporto etimologico con kyrios/signore).
Ora, in 14, 8 sta scritto:

perché se noi viviamo, noi viviamo per il Signore (τῷ Κυρίῳ ζῶμεν) se moriamo, moriamo per il Signore (τῷ Κυρίῳ ἀποθνήσκομεν; e quindi, sia che viviamo, sia che moriamo, noi siamo del Signore (τοῦ Κυρίου ἐσμέν.)

In tutti tre i casi si parla del Signore (Kyrios); Da qui il richiamo di 14, 9: perché Egli signoreggi (kyrieuse); come detto, etimologico; non può essere considerato casuale, ma rimanda ai tre kyrios/Signore del versetto precedente. Ergo Geova, che è Dio padre, in 14, 8, ci sta a pigione.

Per essere davvero «logica e coerente», la TNM avrebbe dovuto conservare il rapporto etimologico, e quindi avrebbe dovuto scrivere in 14, 9:

Poiché per questo Cristo morì, e tornò in vita per “geovizzare” sia sui morti che sui vivi.

Filologicamente parlando, quel rapporto etimologico è costrittivo, e non lascia scampo; chiunque sia il kyrios di 14, 8, è lo stesso che in 14, 9 kyrieuse, ‘governa’. È la stessa persona; sdoppiarla, come la traduzione TNM sembra fare, se non è indulgenza a un Dio uno e trino, è sicuramente indulgenza a un Dio uno e bino. E qui soprassiedo dall’inserire un’emoticon ironica.
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Forse il "peggiore scempio operato dalla TNM"

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Così si esprime Polidori alle pp. 128,129 del suo libro "La Bibbia dei Testimoni di Geova":

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