Traduzione 1° Cor. 15:33
Moderatore: polymetis
Traduzione 1° Cor. 15:33
Non v'ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
Quasi tutti traducono in questo modo
tranne la Nardoni che traduce le" cattive conversazioni"
c'è qualche esperto in merito?
saluti
Quasi tutti traducono in questo modo
tranne la Nardoni che traduce le" cattive conversazioni"
c'è qualche esperto in merito?
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Presentazione
Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.
Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
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chi vede complotti dappertutto
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entrambi sono dispensati dal Pensare.
Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
ὁμιλίαι significa entrambe le cose, l'italiano "omelia" deriva da qui. Comunque è una citazione da Menandro, il fr. 187. Adesso non ho qui un'edizione dei frammenti menandrei, se però conoscessimo il contesto di questo frammento (e si badi che non so se ci sia stato tramandato qualcos'altro di questa commedia), forse sarebbe dirimente.
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Avevo sentito parlare che questa frase fosse stata presa da questa commedia; che cosa dice questo frammento e a quando risalirebbe?polymetis ha scritto:ὁμιλίαι significa entrambe le cose, l'italiano "omelia" deriva da qui. Comunque è una citazione da Menandro, il fr. 187. Adesso non ho qui un'edizione dei frammenti menandrei, se però conoscessimo il contesto di questo frammento (e si badi che non so se ci sia stato tramandato qualcos'altro di questa commedia), forse sarebbe dirimente.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Come dicevo non lo so, perché non ho una raccolta di frammenti di Menandro a casa. So che è tratto da un'opera chiamata Taide, nome di una nota etera ateniese. Ma il proverbio è citato pure da Euripide.Romagnolo ha scritto:Avevo sentito parlare che questa frase fosse stata presa da questa commedia; che cosa dice questo frammento e a quando risalirebbe?polymetis ha scritto:ὁμιλίαι significa entrambe le cose, l'italiano "omelia" deriva da qui. Comunque è una citazione da Menandro, il fr. 187. Adesso non ho qui un'edizione dei frammenti menandrei, se però conoscessimo il contesto di questo frammento (e si badi che non so se ci sia stato tramandato qualcos'altro di questa commedia), forse sarebbe dirimente.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Si, Paolo ha preso questo proverbio da Taide di Menandro. Mi pare che venga citato anche da Euripide ne "Le baccanti"........
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Erewhon
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Quante volte ho sentito dire " la Bibbia dice che le cattive compagnie corrompono le utili abitudini".
A quanto pare lo dicevano invece i greci!
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- Ray
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Paolo era influenzato dalla filosofia Greca ?
Ellenizzazione della bibbia o meglio ,erano già ellenizzati questi ebrei seguaci del Messia ?
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Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Cogitabonda
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Non dobbiamo necessariamente concludere che Paolo citasse consapevolmente Menandro. Quella frase poteva far parte di detti proverbiali molto diffusi ai suoi tempi. Dopo tutto anche oggi molti citano detti sentiti da altri senza conoscerne l'origine precisa.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Mi sembra un po' strano che Paolo non fosse a conoscenza della cultura greca e dei suoi poeti, cosi come Mose', il quale attinse dalla cultura degli egiziani. La mia è solo un intuizione, poi magari chi ne sa piu' di me correggera' l' eventuale errore. C' è una caduta nel sincretismo? Non mi pare. Un detto simile ma diverso suona dalle mie parti suona piu' o meno cosi: chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
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Erewhon
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- Ray
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Ma certo o indirettamente o direttamente...
Ipoteticamente si potrebbe anche concludere che Paolo citasseCogitabonda ha scritto:Non dobbiamo necessariamente concludere che Paolo citasse consapevolmente Menandro. Quella frase poteva far parte di detti proverbiali molto diffusi ai suoi tempi. Dopo tutto anche oggi molti citano detti sentiti da altri senza conoscerne l'origine precisa.
qualche autore che citava Euripide .
C'entrava anche Socrate ?
https://books.google.it/books?id=7695_A ... 87&f=false" onclick="window.open(this.href);return false;
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Quello citato nella nota è Socrate Scolastico, non Socrate il maestro di Platone.Ipoteticamente si potrebbe anche concludere che Paolo citasse
qualche autore che citava Euripide .
C'entrava anche Socrate ?
https://books.google.it/books?id=7695_A" onclick="window.open(this.href);return false; ... 87&f=false
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
- Ray
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Non avevo letto le parentesi della nota ,ma anche se avessi letto la nota non " sapevo" chi fosse l'autore di storia ecclesiastica ...polymetis ha scritto:Quello citato nella nota è Socrate Scolastico, non Socrate il maestro di Platone.Ipoteticamente si potrebbe anche concludere che Paolo citasse
qualche autore che citava Euripide .
C'entrava anche Socrate ?
https://books.google.it/books?id=7695_A" onclick="window.open(this.href);return false; ... 87&f=false
Per la mia ricerca un po superficiale.
WikiL'unica opera di Socrate Scolastico conosciuta è la sua Historia ecclesiastica ("Storia ecclesiastica"), che è una prosecuzione della storia di Eusebio di Cesarea e tratta dei secoli IV e V. Revisionò la propria opera una volta, nel corso della vita, ed è questa versione che è stata tramandata.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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La cosa non cambia il fatto che il passo in questione ci perde comunque in patos ( si dice così?) ; vogliamo mettere che la frase venga vista come una verità uscita da Paolo sotto ispirazione oppure mentre Paolo cita un detto popolano conosciuto , ed in più i popolani in questione erano pure pagani!!Cogitabonda ha scritto:Non dobbiamo necessariamente concludere che Paolo citasse consapevolmente Menandro. Quella frase poteva far parte di detti proverbiali molto diffusi ai suoi tempi. Dopo tutto anche oggi molti citano detti sentiti da altri senza conoscerne l'origine precisa.
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