Tito 2:13
Inviato: 09/11/2016, 12:11
A proposito di questa scrittura e del modo corretto di tradurre, mi sono soffermato su quanto dice Henry Alford nel "The Greek Testament" :
“Direi che [una versione che distingua chiaramente fra Dio e Cristo in Tito 2:13] soddisfi tutte le esigenze grammaticali della frase: cioè che, sia dal punto di vista strutturale che contestuale, sia più probabile e più consona al modo di scrivere dell’Apostolo”
Quindi mi chiedo quale sia il modo corretto di tradurre considerando che tale versetto è segnalato anche come un possibile sostegno all'uguaglianza di Cristo e Dio
“Direi che [una versione che distingua chiaramente fra Dio e Cristo in Tito 2:13] soddisfi tutte le esigenze grammaticali della frase: cioè che, sia dal punto di vista strutturale che contestuale, sia più probabile e più consona al modo di scrivere dell’Apostolo”
Quindi mi chiedo quale sia il modo corretto di tradurre considerando che tale versetto è segnalato anche come un possibile sostegno all'uguaglianza di Cristo e Dio