Giovanni 6.59 traduce meglio la TNM.

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

Moderatore: polymetis

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Stavo facendo una riflessione, Giuseppe Flavio scrive le sue guerre giudaiche nel 75 e.v ( così mi pare di ricordare) quindi in un periodo in cui i Cristiani sono ben famosi nell' impero, già ad esempio erano passate le persecuzioni operate da Merone ai loro danni.
Ora perché mai non fare mai menzione del borgo da cui sarebbe provenuto il loro Maestro?
D'accordo che e avarissimo di informazioni sullo stesso...quindibenpoteva tralasciare anche di citare la sua cittadina,...però a differenza di numerosi borghi che nulla di speciale avranno avuto per passare alla storia,...Nazareth in questo caso avrebbe avuto un motivo mica da poco per passare alla storia ( secolare :ironico: )!
Ok,...la mia è solo un disquisizione che lascia il tempo che trova,...però sarebbe stato ben più utile alla causa della Fede...se uno storico quale giuseppe Flavio..o altri di pari importanza....ne avessero fatto menzione. :blu:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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virtesto
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Hai ragione Poly...

Messaggio da virtesto »

...Hai ragione carissimo Poly a lamentarti degli internettiani ed a odiarli un pochino. Infatti chissà quante centinaia di libri hai letto ,quanta cultura ti sei fatto ed ora, a causa di Internet , ti arriva un tizio qualsiasi che pretende mettersi al tuo livello. Lo sto scrivendo seriamente ed, empaticamente, ti capisco.

Però vedi per esempio ora cosa succede: ti ho scritto che Bellarmino Bagatti era un archeologo furbetto, e tanto altro, tu mi rispondi che no, che era uno studioso serio. Ma ecco cosa pensa di lui Joan E. Taylor che insegna un sacco di cose al King’s College di Londra, ha scritto un libro intitolato: “ The Myth of Jewish-christian origins” stampato, niente-popò- di-meno, dalla Oxford University press.

“In relating archaeology to biblical and patristic literature at every turn, BAGATTI and their followers set themselves in the tradition of the so-called ‘Roman School’ of christian archaeology. As Graydon Snyder has pointed out, the Roman school presuppose as continuity of tradition…… This has led scholars to assign archaeological material to earlier centuries than might be appropriate…….but in practice this meant that archaeological data were used to supplement the roman tradition in the development of the church……scholars have become increasingly doubtful about the manner in which archaeological evidence has bee used….the errors of methodology parallel those of the 19 century biblical archaeologist who wished to ‘ prove the bible true’ by science…. On account of their understanding of an homogeneous jewish-christian tradition, they are able to date material very early..
Producing archaelogical data that will confirm presupposed traditions.”

In parole nostrane, per chi ci legge e non conosce l’inglese, l’autorevole scrittrice ci dice che Bellarmino Bagatti , nel suo lavoro, era un bugiardo e, senza dubbio, lo sapevi anche tu, ma, agli utenti di Infotdgeova, si poteva far passare che Bagatti era un grand’uomo.

Parli di complottisti internettiani che negano l’evidenza di Nazareth, ma Giuseppe Flavio, per esempio, era un comandante militare in Galilea, cita 45 città e villaggi di questa regione ma non conosce Nazareth; stessa ignoranza da parte dell’ A.T. , Talmud, Lettere di Paolo, ecc.ecc .Tutti complottisti? Ma tu scrivi che Nazareth era un piccolo villaggio ed è per questa ragione che nessuno lo conosceva.
Non è indicata nemmeno nella “Tabula Peutingeriana” consistente in 11 pergamene del IV° secolo, romane, che mostrano 200.000 Km. di strade dell’impero romano.

Non riesco a capire come supererai la mia obiezione quando dico che la Scrittura chiamava Nazareth ‘città’ ed aveva una Sinagoga la quale richiedeva costi di gestione e presenza di rabbini per cui un piccolo villaggio non poteva permettersela. Certamente sono d’accordo con te che quella zona della Galilea, con ottimi terreni agricoli, era abitata sin dal paleolitico ma noi stiamo cercando una città, come dice la Scrittura, in cima ad un monte, con una sinagoga, ed un precipizio dal quale buttare giù il figlio di Dio.

Mi ha fatto piacere che ci hai suggerito , a questo proposito, di guardare il sito di Bastia, “Hard Rain”; apprezzo molto Bastia; è cattolico ma non come Bagatti, lui è onesto e rigoroso in quello che scrive. Avevo già letto quella sua trattazione su Nazareth; ci vuole una giornata per leggerla bene e come sempre elenca i ‘pro’ ed i ‘contro’; alla fine anche lui si mostra esausto del tanto scrivere , ammette che Nazareth, in dolce collina, non è il posto giusto per buttare giù il Salvatore e scrive che “EVENTUALMENTE” lo hanno fatto precipitare dal cucuzzolo del ‘Jebel El-Qafzeh” che, come scrive lui stesso, si trova ad un’ora di cammino da Nazareth. Gli scavi a Nazareth non hanno portato alla luce tracce di una sinagoga risalente ai tempi di Gesù.

Il 14 Maggio 2009 comunque, Benedetto XVI° si reca in Palestina e dice la Messa su quel “Monte del precipizio”, così denominato seguendo una tradizione Medioevale. E’ così purtroppo.
Personalmente mi sta anche bene che Nazareth sia stato un piccolo villaggio insignificante ma il problema sorge dopo la morte di Gesù. Al momento che muore sulla croce avvengono quei fatti straordinari che sappiamo, in vita resuscitava i morti guariva storpi e ciechi e diceva cose molto sagge; era il figlio di Dio! A questo punto il luogo in cui abitava avrebbe dovuto diventare ‘l’ombelico del mondo’, invece non succede niente! Sappiamo che Paolo nelle sue Lettere non fa nessun accenno a Nazareth ma nemmeno gli altri scrittori Pietro , Giacomo, Giuda, Giovanni, i Padri Apostolici, nessuno! Inseriamo qui “L’argumentum ab silentio”?..........

Rimangono a parlarne i quattro Vangeli più gli Atti. In verità nel Vangelo di Marco si fa accenno a Nazareth solamente nel 1° cap. v.9 e qui, pare, seguendo una discussione con Barionou e soci, che sia stata un’aggiunta postuma dopo l’uscita dei Vangeli di Luca e Matteo.
Però finalmente succede qualcosa: il noto teologo Origene, nel III° secolo, parla finalmente di Nazareth e discute sul fatto se bisogna scrivere ‘Nazara’ o ‘Nazareth’ ma non sa dove si trova questa città! Eppure lui abita a Cesarea che dista 40 km.Nel IV° secolo poi ci pensa il solito Eusebio da Cesarea a sistemare tutto.
CAPERNAUM : vale molto quanto detto per Nazareth. Ne parlano solamente i Vangeli. Si dice che Giuseppe Flavio conosceva questo posto ma, a quanto leggo, nella Guerra Giudaica descrive una sorgente, non una città, ed è chiamata Kapharnoum e ci parla dello strano pesce che ci vive dentro. Invece nel passaggio riportato nella ‘Vita’ parla di una città chiamata Kepharnokon e non Kapharnoum ma, gli studiosi cristiani si sono buttati tutti a dire che quella è la Capernaum evangelica. Cosa volete farci. Ma ho trovato una chicca in un libro stampato dalla “Cambridge University press” scritto da Edwin A. Abbott e sta parlando di Origene-
Siamo nel III° secolo, a quel tempo Capernaum probabilmente e finalmente esisteva per cui Origene scrive:

“In Capernaum, quantum at luce historiae pertinet, necdum moratus est Jesus…” Scusate ,qui è latino , ma poi prosegue in inglese:
“ ..Nor is he (Jesus) described as having worked any sign there”

Comunque per dire una cosa incontrovertibile, e per risparmiare inchiostro, diciamo che risulta, certificato dal Ministero delle Antichità Israeliano , che nel 1° secolo non c’era Sinagoga a Capernaum. Troverete la dichiarazione riportata nel sito di Emilio Salsi. Gesù non poteva entrare in un posto che non c’era.
Dovremmo essere tutti d’accordo sul fatto che c’è qualcosa che non quadra. Vediamo. Nel Vangelo di Marco 1/9 :” Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni”
Dal Vangelo di Giovanni apprendiamo che il battesimo avvenne a Betania, al di là del Giordano ma due discepoli di Giovanni seguirono Gesù; questi vedendo che lo seguivano chiese cosa cercavano. “ Gli risposero : “Rabbi dove abiti?” Disse loro :”Venite e vedrete. Andarono dunque e videro dove abitava (cioè Nazaret) e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le 4 del pomeriggio (Giov.1,35-39) IL GIORNO DOPO GESU’ AVEVA STABILITO DI PARTIRE PER LA GALILEA (Giov.1,43.

Gesù faceva miracoli, quindi niente di strano che da Betania, dove fu battezzato, si sia recato a Nazaret come un fulmine; sono 150 km. Il problema sorge il mattino dopo: il figlio di Dio si sveglia nella sua casa a Nazaret, decide di trasferirsi in Galilea, IGNORANDO DI TROVARSI GIA’ IN GALILEA.

Matteo 19/1: “..Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano” Ma per passare dalla Galilea alla Giudea non occorre attraversare il Giordano.
Matt.4-13/15 :” …lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali, al di là del Giordano” Per recarsi da Nazaret a Cafarnao non bisogna attraversare il Giordano.

Giovanni 1/28,29 : “ …Questo avvenne a Betània, AL DI LA’ DEL GIORDANO, dove Giovanni stava battezzando..” L’unica Bethania esistente in Giudea si trova a meno di 4 Km. da Gerusalemme, ma NON AL DI LA’ ma AL DI QUA’ DEL GIORDANO. Che figura meschina per Giovanni , che sarebbe nato a Bethsaida e che bazzicava sempre Gerusalemme!!!
Giov.12.21 : “ …Questi si avvicinarono a Filippo che era di Betsaida di Galilea” Ma Bethsaida NON APPARTENEVA ALLA GALILEA (amministrata da Erode Tetrarca) ma alla Traconitide (Ant.XVII 319; Bellum II 95).

Bethsaida era ubicata nella Gaulanitide Inferiore (amministrata da Filippo il Tetrarca). Siamo ad Est del Giordano.
A ET-TABGHA c’è una bella chiesa bizantina a ricordo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Si trova poco sotto Capernaum, ad ovest del lago di Tiberiade. Il miracolo avvenne lì secondo la tradizione. Solo che secondo Marco/8 , Gesù,da Dalmanuta dov’era, sempre ad ovest, si dirige a Bethsaida che è ad est del lago.La Scrittura non spiega come hanno fatto quelle migliaia di persone che erano a Bethsaida a ritornare di corsa verso Et-Tabgha…..
Ma per Giovanni le cose sono andate diversamente. Giov. 6, 1-16. Il miracolo avvenne su una montagna situata nella riva opposta a Capernaum, ad est del lago.” Il giorno dopo, la folla rimasta dall’altra parte del mare (sempre ad est del lago). vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano intanto giunte da Tiberiade (ubicata ad ovest del lago) vicino al luogo dove avevano mangiato il pane. Quando la folla vide che Gesù non era più là (ad est) e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao (ad ovest) alla ricerca

di Gesù.Lo trovarono di là dal mare e gli dissero:” Rabbi, quando sei venuto qua?” Giov.6/22-25.
Come dire, in linguaggio moderno : “ Gesù, perché ci hai fregato così?”….

Ora bisognerebbe parlare di ARIMATEA , città evangelica immaginaria , anche di GERASA, GADARA e GERGESA, tutte mal ubicate ed altre ancora discrepanze ma il tutto sopra penso che basti per farsi una certa idea. Sono d’accordo anch’io che queste sono tutti errori geografici quindi non hanno l’importanza del messaggio d’amore di Gesù che emana dalle Scritture. Ho prelevato questo materiale “geografico” dal sito di Emilio Salsi ma, se lo visitate trovereste una quantità enorme di queste , chiamiamole discrepanze.

Ma perché ho voluto elencarli? Cosa dimostro? Senza ombra di dubbio i 4 vangeli, e solamente loro, sono stati scritti lontano dalla Palestina da gente che non conosceva la Palestina, non c’era mai stata.
Ecco, allora perché Nazareth non appare nell’A.T. ,in tutte le altre Lettere del N.T., nel Talmud e nelle opere di Giuseppe Flavio. In tutto quello scritto “sul posto” da autori del “posto” non appare Nazareth in quanto non esisteva ancora. Nazareth invece viene inserito in quei Vangeli scritti , magari a Roma, ma comunque NON nelle date canoniche. Furono scritti molto dopo. Furono scritti sicuramente dopo il 70 dC. Ma soprattutto dopo la rivolta del 135 d.C. quando Nazareth , da luogo di grotte e catacombe, si trasforma in città normale per via delle gente che scappava.

Furono scritti quando finalmente Nazareth divenne una città conosciuta.
virtesto
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Iscritto il: 20/09/2009, 17:10

Non ha risposto Polymetis...

Messaggio da virtesto »

...forse perchè è in vacanza, oppure non ha tempo, o magari perchè quanto ho scritto non richiedeva una risposta da parte sua. Secondo lui. Ma non importa.

Qui non siamo ad una partita di tennis nella quale ci lanciamo la palla fra il sottoscritto e Polymetis e voi rappresentate il pubblico, che, con la testa girevole, segue il volo della pallina. Questo è un Forum dove tutti possono scrivere liberamente senza condizionamenti.

Io ho scritto un buon pezzo. Quando lo rileggo mi lodo e mi imbrodo da solo. Ma mi interessava molto il vostro parere. Penso d'aver trovato la spiegazione al fatto che Nazaret è indicata solamente nei 4 vangeli e non in tutto quello che gli sta attorno .Perchè la cosa è, ovviamente, molto strana. La mia spiegazione non la troverete nei manuali universitari, sempre citati da Polymetis, nè nel mondo accademico/epistemologico di Polymetis , nè da nessuna altra parte. Solamente nel sito Infotdgeova. Se non vi sta bene la mia spiegazione , voi ne avete un'altra? Perchè il punto è questo.

Andando oltre, ho notato nel post di Mr.Shadow quanto riporta circa il fatto che Gesù era appartenente ad una setta, era un 'Nazarios' o 'Nazoreo' o 'nazareno' ecc.un po' come Sansone o Giovanni Battista o Paolo (Atti 18.18 - 21/23-26).Ma soltanto gli ebrei potevano essere parte di questa setta. Ecco ora, perchè nei Vangeli è stata abbandonata, nascosta questa appartenenza di Gesù?

E' una questione di 'marketing', di potenziare il 'brand' Gesù Cristo. Questi arriva ad essere illustrato come il figlio di Dio, divino lui stesso, con un messaggio universale, per tutto il mondo.Appartenere ad una setta è divisivo, riduttivo; a molti può non piacere quella setta. Meglio affibbiargli, accanto al nome Gesù ,il nome di una città, Nazaret appunto. Come Ireneo di Lione, Policarpo da Smirne, Paolo di Tarso, Clemete di Roma o Giovanni D'Arimatea (che non esiste) ecc. ecc. . E' stata scelta Nazaret, non tanto perchè lui ci abitava veramente, ma perchè, dato che l'ebraico è fatto solo di consonanti, è bastato cambiare una consonante ed il gioco è fatto passare da Nazoreo a Nazaret. Mr.Shadow nel suo post parlava di Gamala, e qui bisognerebbe aprire un altro capitolo. Gamala è la città di Giuda il Galileo i cui figli si chiamano come gli apostoli.....
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