Moderatore: polymetis
P.s. OT: io sono stato in Israele e ho visitato le rovine della casa di Pietro (la prima Domus Ecclesia cristiana) a Cafarnao...virtesto ha scritto:P.S. comunque Capernaum/Cafarnao pare che non esistesse ai tempi di Gesù
sono stato a Cafarnao e lì ci sono i resti della casa di Pietro.virtesto ha scritto:...se sei stato a Nazareth ti avranno fatto vedere la casa di Gesù. Ma Nazareth, nonostante i ritrovamenti archeologici dei Francescani, non esisteva ai tempi di Gesù.
Ma il tema del mio post, sarebbe un altro.
Cogitabonda ha scritto:Virtesto, in realtà non hai avuto nemmeno la pazienza o la capacità di concentrazione di leggere quello che ha scritto Quixote. Non hai nemmeno capito che non contraddice il passo di Padovesi che hai citato.
...Ma c'è di più. Come si scopre, un'altra scoperta è stata fatta nell'antico Nazareth, un anno dopo che il libro di Salm apparve. È una casa che risale ai giorni di Gesù. Ancora una volta l'archeologo principale era Yardena Alexandre, direttore degli scavi presso l'Autorità d'Antichità d'Israele, che ho scritto nuovamente. Ha confermato la notizia. La casa si trova sulle pendici della collina. Le ceramiche rimangono collegate alla casa da circa 100 aC a 100 CE (cioè i giorni di Gesù). Non c'è niente in casa per suggerire che le persone che abitavano in questo periodo avevano ricchezza: non c'è vetro e nessun prodotto importato. Le navi sono in argilla e gesso.
La storia di AP conclude che "le abitazioni e le scoperte più antiche delle tombe vicine nelle grotte sepolcrali suggeriscono che Nazareth fosse una frazione di circa 50 case in una zona di circa quattro ettari ... popolata dagli ebrei di mezzi modesti". Meraviglia che questo luogo non sia mai menzionato nella Bibbia ebraica, in Giuseppe, o nel Talmud. Era troppo piccolo, povero e insignificante. La maggior parte della gente non l'aveva mai sentita e quelli che avevano sentito non si preoccupavano. Anche se esisteva, questo non è il posto che qualcuno costituisse come la città natale del Messia. Gesù è veramente arrivato da lì, come attestato in molteplici fonti
virtesto ha scritto:...Mario 70 , forse per via del caldo , ha detto cazzate. "Anziano" è la corretta traduzione di presbitero. "Sorvegliante" è la corretta traduzione di episcopo e anche con " ecclesia" è meglio congregazione.
Dai Quixote! fagli una bella lezioncina di greco.
Cogitabonda , invece di occuparti di trovarmi quei miei post per Liala mi fai queste critiche. E' che a me Quixote mi manda in bestia con quel suo supponente divagare. Lo so anch'io che non ha negato quanto ho detto ma poi va sempre troppo oltre. Polymetis invece in due parole ha detto tutto.
Mi raccomando leggete bene quel "Dove Gesù non ha mai camminato".Arriverete anche voi alla conclusione che Nazareth e capernaum non esistevano ai tempi di Gesù.
polymetis ha scritto:Entrambe le traduzioni sono possibili. Quanto a Nazaret esisteva. L'idea che non esistesse è una vecchia tesi complottistica, che gira da anni in rete e che non gode di alcun credito accademico. In Italia siamo ammorbati da questa tesi perché David Donnini, un dilettante tra tanti, pubblicizzò la tesi che il luogo descritto dai Vangeli sia la città di Gamla, visto che a Nazaret non c'è alcun burrone. Per discutere di Nazareth non serve un corso di archeologia, ma di epistemologia della storiografia.
play ha scritto:Certo, con tutti i quattrini che circolano colà per via del turismo religioso è probabile che tra qualche tempo salterà fuori pure la falegnameria di Giuseppe e i giocattoli di legno che costruiva per il figliastro!!!!Scusate per la battuta spirituale!
Esistono documentazioni archeologiche che dimostrano che la costruzione ritrovata a Cafarnao risale al 1° secolo e venne usata ininterrottamente come un luogo di culto (Domus Ecclesia) sin dalle origini del Cristianesimo. http://www.gliscritti.it/gallery3/index ... nao-chiesavirtesto ha scritto:Ma Achille dice che ha visto la casa di San Pietro a Capernaum , come se fosse la casa di Elvis Presley a Memphis.....
Una decisione quella dell'Unesco che è stata oggetto di critiche: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/un ... 702a.shtmlPensate che anche l'UNESCO non ha creduto al primo ministro israeliano Netanyahu che aveva affermato che ad Hebron ci sono le tombe di Abramo , Isacco e Giacobbe e quindi considera Hebron un sito palestinese, musulmano. I musulmani hanno portato STORIA per dimostrarlo, gli israeliani hanno portato FAVOLE.
Palestina è il nome che i romani diedero ad Israele come forma di disprezzo: http://www.evangelici.net/speciale/medi ... stina.htmlPalestina, etimologicamente, vuol dire "Terra dei Filistei" non degli ebrei.
mr-shadow ha scritto:polymetis ha scritto:Entrambe le traduzioni sono possibili. Quanto a Nazaret esisteva. L'idea che non esistesse è una vecchia tesi complottistica, che gira da anni in rete e che non gode di alcun credito accademico. In Italia siamo ammorbati da questa tesi perché David Donnini, un dilettante tra tanti, pubblicizzò la tesi che il luogo descritto dai Vangeli sia la città di Gamla, visto che a Nazaret non c'è alcun burrone. Per discutere di Nazareth non serve un corso di archeologia, ma di epistemologia della storiografia.
Già che ce semo... che valore hanno tesi come queste che seguono, portate a sostegno della tesi dell'inesistenza di Nazareth? (ne trascrivo qualcuna per chi non le conosce)
la celebre espressione evangelica "Gesù il Nazareno", che noi trasformiamo del tutto arbitrariamente in "Gesù di Nazareth", deriva dal greco IhsouV o NazoraioV (Iesous o Nazoraios), cioè dall'aramaico Nazorai e dall'ebraico Nozri, e che nessuna di queste espressioni ha relazione alcuna con una città di nome Nazareth, ma è un titolo religioso o settario
"Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato cominciava ad essere dimenticata"
(Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979);
"La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazoreo, originariamente unito al nome di Gesù e che rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..."
(Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore di ebraico e di sacra scrittura dell'Istituto Cattolico di Parigi, successivamente rimosso dall'incarico], La Naissance du Christianisme);
"Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l'origine della parola ed erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth... Il nome storico e la posizione geografica della città natale di Cristo è Gamala... questa è la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala è la 'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla..."
(E.B.Szekely [teologo ungherese che ha frequentato gli studi presso il Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980);
Grazie in anticipo
virtesto ha scritto:...quello di Polymetis che mi riserverò di rileggere in profondità con più tempo.. Per ora diciamo che il solito Padre Bagatti e i suoi scavi sono stati considerati una "Pia fraus" da Clemente Koppe.
Gli scavi di Yardenna Alexandre sono anch'essi contestati: nazarethmyth.info/scandal/six .
virtesto ha scritto:...quando mi viene voglia di andare a Disneyland , vado in quella reale. La disneyland biblica con la casa di San Pietro ecc,. come scrive Achille, non m'interessa. L'archeologia, come la intendono i Francescani in terra santa, pure non mi interessa.
Vieri ha scritto:…
Ps. ma chi è questo fantomatico Clemente Koppe ?......
polymetis ha scritto:mr-shadow ha scritto:polymetis ha scritto:Entrambe le traduzioni sono possibili. Quanto a Nazaret esisteva. L'idea che non esistesse è una vecchia tesi complottistica, che gira da anni in rete e che non gode di alcun credito accademico. In Italia siamo ammorbati da questa tesi perché David Donnini, un dilettante tra tanti, pubblicizzò la tesi che il luogo descritto dai Vangeli sia la città di Gamla, visto che a Nazaret non c'è alcun burrone. Per discutere di Nazareth non serve un corso di archeologia, ma di epistemologia della storiografia.
Già che ce semo... che valore hanno tesi come queste che seguono, portate a sostegno della tesi dell'inesistenza di Nazareth? (ne trascrivo qualcuna per chi non le conosce)
la celebre espressione evangelica "Gesù il Nazareno", che noi trasformiamo del tutto arbitrariamente in "Gesù di Nazareth", deriva dal greco IhsouV o NazoraioV (Iesous o Nazoraios), cioè dall'aramaico Nazorai e dall'ebraico Nozri, e che nessuna di queste espressioni ha relazione alcuna con una città di nome Nazareth, ma è un titolo religioso o settario
"Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato cominciava ad essere dimenticata"
(Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979);
"La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazoreo, originariamente unito al nome di Gesù e che rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..."
(Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore di ebraico e di sacra scrittura dell'Istituto Cattolico di Parigi, successivamente rimosso dall'incarico], La Naissance du Christianisme);
"Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l'origine della parola ed erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth... Il nome storico e la posizione geografica della città natale di Cristo è Gamala... questa è la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala è la 'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla..."
(E.B.Szekely [teologo ungherese che ha frequentato gli studi presso il Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980);
Grazie in anticipo
E' un vecchio problema esegetico. I vangeli dicono: "appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato nazoraios»" (Mt 2,23)
La molte variazioni del titolo nazoraios, nazarenos hanno dato parecchio da pensare agli studiosi, anche perché non si capisce cosa stia citando, nel suo che è un Vangelo per ebrei e dunque è particolarmente attento alle citazioni veterotestamentarie. Ma, ancora una volta, per capire il problema basta rendersi conto che le citazioni nel mondo antico non funzionavano come noi oggi ci aspetteremmo. E' tipico infatti citare testi che non c'entrino nulla, e magari hanno solo delle assonanze di suono, per vedervi delle prefigurazioni profetiche.
Secondo i più Matteo aveva in mente il termine nazir di Gdc 13,5 "Il fanciullo sarà nazir di Dio sin dal seno materno, lui comincerà a salvare Israele". Il nazir era un consacrato a Yhwh che seguiva dei precetti di cibo e vestiario particolari. Matteo dunque, proprio partendo dal fatto che il suo messia fosse di Nazaret, ha tentato di legarlo con una paretimologia alla figura anticotestamentaria del nazir. Il procedimento, visti gli standard di citazioni antichi, non ha nulla di strano. Matteo parte dunque dal nome dato a Gesù a motivo del suo paese, ossia nazoreo (Ναζωραῖος) e lo attualizza in funzione della santità indicata dal nazir di Gdc 13,5. Si tratta perciò di poco più di un gioco di parole scelto dall'evangelista, basato su una similarità di suono.
Ad maiora
virtesto ha scritto:...quello di Polymetis che mi riserverò di rileggere in profondità con più tempo.. Per ora diciamo che il solito Padre Bagatti e i suoi scavi sono stati considerati una "Pia fraus" da Clemente Koppe.
polymetis ha scritto:E' un vecchio problema esegetico. I vangeli dicono: "appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato nazoraios»" (Mt 2,23)
La molte variazioni del titolo nazoraios, nazarenos hanno dato parecchio da pensare agli studiosi, anche perché non si capisce cosa stia citando, nel suo che è un Vangelo per ebrei e dunque è particolarmente attento alle citazioni veterotestamentarie. Ma, ancora una volta, per capire il problema basta rendersi conto che le citazioni nel mondo antico non funzionavano come noi oggi ci aspetteremmo. E' tipico infatti citare testi che non c'entrino nulla, e magari hanno solo delle assonanze di suono, per vedervi delle prefigurazioni profetiche.
Secondo i più Matteo aveva in mente il termine nazir di Gdc 13,5 "Il fanciullo sarà nazir di Dio sin dal seno materno, lui comincerà a salvare Israele". Il nazir era un consacrato a Yhwh che seguiva dei precetti di cibo e vestiario particolari. Matteo dunque, proprio partendo dal fatto che il suo messia fosse di Nazaret, ha tentato di legarlo con una paretimologia alla figura anticotestamentaria del nazir. Il procedimento, visti gli standard di citazioni antichi, non ha nulla di strano. Matteo parte dunque dal nome dato a Gesù a motivo del suo paese, ossia nazoreo (Ναζωραῖος) e lo attualizza in funzione della santità indicata dal nazir di Gdc 13,5. Si tratta perciò di poco più di un gioco di parole scelto dall'evangelista, basato su una similarità di suono.
Ad maiora
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