Apoc 13,8 "L'Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo".... anzi no!

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

Moderatore: polymetis

Rispondi
Adelfos
Nuovo Utente
Messaggi: 76
Iscritto il: 17/01/2010, 10:28
Contatta:

Apoc 13,8 "L'Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo".... anzi no!

Messaggio da Adelfos »

La TNM del 1987 traduceva Apocalisse 13,8 in questo modo: “ E tutti quelli che dimorano sulla terra l’adoreranno; il nome di nessuno di loro sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che fu scannato, dalla fondazione del mondo”.

La versione del 2017 rende il versetto cosi: “E tutti gli abitanti della terra l’adoreranno. Dalla fondazione del mondo, il nome di nessuno di loro è stato scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che è stato scannato”.

Come si può notare, la versione del 1987 affermava che era l’Agnello, quindi Cristo, ad essere scannato dalla “fondazione del mondo”, nella versione del 2017 la frase “dalla fondazione del mondo” non viene più applicata all’Agnello ma agli abitanti della terra il cui nome non è scritto nel rotolo della vita dell’Agnello.

Fermo restando che ambedue le versioni siano lecite come si riscontra dai diversi modi in cui le varie versioni bibliche rendono il passo ad es:

“E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo” ( Nuova Diodati)

“L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato. (Nuova Riveduta)

Mi ponevo la domanda del perché il comitato della Tnm abbia deciso di cambiare l’interpretazione di tale versetto. Posso ipotizzare il fatto che abbiano voluto eliminare una difficoltà presente nel testo, dovuta al fatto che se l’agnello, era già stato preordinato dalla “fondazione del mondo” Dio già sapeva ab eterno che l’uomo avrebbe peccato e che avrebbe avuto bisogno di un riscatto.

Nella teologia dei Testimoni di Geova mi sembra che ciò non sia accettato, in quanto a loro avviso Dio ha deciso di non sapere tutto, usando l’onniscienza con discrezione, infatti leggo nel “perspicacia”: “ Sorge dunque la domanda: Dio esercita la prescienza in modo assoluto, senza limiti? Prevede e preconosce ogni azione futura di tutte le sue creature, spirituali e umane? E preordina tali azioni o addirittura prestabilisce quale sarà il destino finale di tutte le sue creature, e questo ancor prima che esse vengano all’esistenza? Oppure l’esercizio della prescienza da parte di Dio è selettivo e discrezionale, nel senso che egli può decidere di prevedere e preconoscere qualsiasi cosa, ma può anche decidere di non farlo?....... Questo concetto significherebbe che, prima di creare gli angeli o l’uomo, Dio esercitò la sua prescienza e antiveggenza e previde tutto ciò che sarebbe derivato da tale creazione, inclusa la ribellione di uno dei suoi figli spirituali, la successiva ribellione della prima coppia umana in Eden (Ge 3:1-6; Gv 8:44) e tutte le cattive conseguenze di quella ribellione fino a oggi. Questo comporterebbe necessariamente che tutte le forme di malvagità perpetrate nel corso della storia (criminalità, immoralità, oppressione e relative sofferenze, menzogna, ipocrisia, falsa adorazione e idolatria) esistettero, prima dell’inizio della creazione, nella mente di Dio, a motivo della sua preconoscenza del futuro in tutti i minimi particolari. Se il Creatore del genere umano avesse effettivamente esercitato il suo potere di preconoscere tutto ciò che la storia ha visto accadere dalla creazione dell’uomo in poi, allora tutta la malvagità verificatasi in seguito sarebbe stata deliberatamente messa in moto da Lui….( Perspicacia nello studio delle Scritture vol 2 alla voce prescienza)

Dunque, dato che Dio deliberatamente aveva deciso di non sapere che l’uomo avrebbe peccato conseguentemente non poteva preordinare un Agnello che avrebbe riscattato il genere umano.

Altre ipotesi?

Comunque sia, a dirla tutta anche la versione CEI ha anch’essa fatto un simile cambiamento nella resa del versetto ma all’inverso, infatti mentre la versione del 1974 traduceva: ” L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato”
La versione del 2008 traduce: “La adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo”.

A presto!
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Considerando come veniva spiegato questo versetto, credo proprio che il senso che si voleva esprimere fosse lo stesso, anche nella traduzione del 1987, per quanto l'italiano sia meno comprensibile.
Leggete la parte in rosso:

il nome di nessuno di loro sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che fu scannato, dalla fondazione del mondo.

Questa è la spiegazione:

*** it-2 p. 404 Nome ***
Nomi scritti nel rotolo dell’Agnello. I nomi di coloro che adorano la simbolica bestia selvaggia non sono stati scritti nel rotolo dell’Agnello. (Ri 13:8) Questa bestia selvaggia ha ricevuto autorità, potenza e sovranità dal dragone, Satana il Diavolo. Quelli che adorano la bestia selvaggia fanno dunque parte del ‘seme del serpente’. (Ri 13:2; cfr. Gv 8:44; Ri 12:9). Ancor prima che Adamo ed Eva avessero figli, Geova Dio aveva dichiarato che ci sarebbe stata inimicizia fra il ‘seme della donna’ e il ‘seme del serpente’. (Ge 3:15) Quindi dalla fondazione del mondo era già stato deciso che nessun adoratore della bestia selvaggia avrebbe avuto il nome scritto nel rotolo dell’Agnello. Solo persone considerate ‘sacre’ da Dio avrebbero avuto questo privilegio. — Ri 21:27.

*** it-2 p. 803 Rotolo ***
‘Il rotolo della vita dell’Agnello’. Nessuno degli idolatri adoratori della simbolica “bestia selvaggia” è stato scelto da Dio per stare insieme all’Agnello. Perciò “il nome di nessuno di loro sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che fu scannato”, e ciò fu stabilito fin “dalla fondazione del mondo”. — Ri 13:1-8; 21:27.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Tranqui
Utente Gold
Messaggi: 7404
Iscritto il: 14/02/2013, 16:32
Contatta:

Messaggio da Tranqui »

Contrasto?
Presentazione


Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Filippesi 4:13


Considera ogni giornata come una vita a sé stante” (Arthur Schopenhauer]
:sorriso:
Avatar utente
Quixote
Moderatore
Messaggi: 4711
Iscritto il: 15/08/2011, 23:26
Località: Cesena
Contatta:

Messaggio da Quixote »

Achille ha scritto:Considerando come veniva spiegato questo versetto, credo proprio che il senso che si voleva esprimere fosse lo stesso, anche nella traduzione del 1987, per quanto l'italiano sia meno comprensibile.
Leggete la parte in rosso:

il nome di nessuno di loro sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello che fu scannato, dalla fondazione del mondo.
Sono state considerate e possono stare entrambe le interpretazioni. Il greco letterale è pressapoco quello della TNM 1987, qui in parte riportata, che di per sé è ambigua, e può leggersi in entrambi modi: se viceversa spostassimo la virgola dopo «Agnello», la fondazione del mondo andrebbe giocoforza riferita a Lui. Ad ogni modo non è un difetto, anzi, riproduce l’ambiguità del greco originario, cosa che invece la nuova TNM non fa. La ultima CEI per me ha torto, e a contraddirla è Apoc. 17,8, ove ricorre la stessa frase tal quale (salvo una sconcordanza apparente fra singolare e plurale, che poi costituisce un problema testuale precipuo di 13,8 su cui non vi tedio). Vd. la trad TNM 1987 di 17,8:

[…] quelli che dimoreranno sulla terra […] i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo.


Se qui è evidente la correlazione fondazione/rotolo, non escluderei però, data la posizione sintagmatica di 13,8 a fine frase, che non sembra normale (a meno non sia solo sciatteria), un riferimento apo koinu: vale a dire fondazione riferentesi a entrambi gli antecedenti, sia al rotolo che all’Agnello: in un libro visionario come l’Apocalisse può starci, perché denso di immagini e di nessi, e naturaliter portato a trascendere la lingua e la sua grammatica.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
Adelfos
Nuovo Utente
Messaggi: 76
Iscritto il: 17/01/2010, 10:28
Contatta:

Messaggio da Adelfos »

La ultima CEI per me ha torto, e a contraddirla è Apoc. 17,8, ove ricorre la stessa frase tal quale (salvo una sconcordanza apparente fra singolare e plurale, che poi costituisce un problema testuale precipuo di 13,8
Per chi fosse interessato vi è in rete una interessantissima conferenza del teologo domenicano Giuseppe Barzaghi dal titolo "Cristocentrismo cosmico" nel quale da un certo punto in poi esamina il versetto in questione e secondo questo teologo la versione CEI su questo è migliorata, spiegando poi perchè a suo avviso Apoc 17,8 non è decisivo per la corretta interpretazione di Apoc 13,8. Invio il link della conferenza, chi non volesse ascoltare tutta la conferenza può saltare al min 20, minuto dal quale il teologo inizia ad esaminare il versetto. http://www.accademiadelredentore.it/blo ... b-239.html
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti