2 Corinti 5; 1

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

Moderatore: polymetis

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mancagraziella
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2 Corinti 5; 1

Messaggio da mancagraziella »

La traduzione del Nuovo mondo delle sacre scritture così traduce 2 Corinti 5;1 :
"Poichè sappiamo infatti che se la nostra casa,questa tenda, è dissolta,abbiamo da Dio un edificio,una casa non fatta con mani,eterna nei cieli."
Ora chi legge cosa capisce? questa casa o tenda è l' abitazione dove uno vive ,che poi questa casa si dissolve e Dio ci dà una abitazione che non è fatta con mani,ed è eterna nei cieli.

Ma vediamo la traduzione Cei :" Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo,nostra abitazione sulla terra ,riceveremo un'abitazione da Dio ,una dimora eterna,non costruita da mani di uomo ,nei cieli."
Cè sicuramente un netto contrasto tra le due traduzioni.
Quale è l'abitazione che Dio ci dona quando muoriamo? In quanto il nostro corpo marcisce cosa và ad abitare la casa che riceviamo da Dio ?perchè la tnm,omette la parola "di uomo " ? Se la dimora che Dio ci dà alla nostra morte è eterna e nei cieli,perchè i tdg continuano a predicare che Dio ci darà una nuova vita terrena ? Grazia :timido:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

E 2 Corinzi continua>
2 Nel frattempo, noi sospiriamo, desiderando di occupare la nostra casa del cielo.

3 Sempre che, quando Cristo tornerà, ci trovi rivestiti di lui e non nudi.

4 Nel frattempo, abitando in questo corpo umano, ci lamentiamo, oppressi da un grande peso, non perché vogliamo lasciare questa abitazione, ma per il desiderio di occupare la nuova, in modo che cio che è mortale venga assorbito dalla vita.

5 È Dio che ci ha preparati per questo, e come anticipo ci ha dato il suo Spirito Santo.

6 Ora, siamo fiduciosi perché sappiamo che ogni momento che passiamo in questo corpo mortale è tempo trascorso lontano dalla nostra casa e dal nostro Signore.

7 Viviamo per fede, e non in base a cio che vediamo.

8 Percio siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo per andare ad abitare con il Signore.

9 Percio, il nostro scopo è di fare sempre cio che piace a Dio; non importa dove siamo, se dentro o fuori da questo corpo,

10 perché tutti noi dobbiamo presentarci davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno secondo il bene o il male che ha fatto, mentre era ancora nel corpo.

Gabriella
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Ely
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Messaggio da Ely »

Gabriella Prosperi ha scritto:E 2 Corinzi continua>
2 Nel frattempo, noi sospiriamo, desiderando di occupare la nostra casa del cielo.

3 Sempre che, quando Cristo tornerà, ci trovi rivestiti di lui e non nudi.

4 Nel frattempo, abitando in questo corpo umano, ci lamentiamo, oppressi da un grande peso, non perché vogliamo lasciare questa abitazione, ma per il desiderio di occupare la nuova, in modo che cio che è mortale venga assorbito dalla vita.

5 È Dio che ci ha preparati per questo, e come anticipo ci ha dato il suo Spirito Santo.

6 Ora, siamo fiduciosi perché sappiamo che ogni momento che passiamo in questo corpo mortale è tempo trascorso lontano dalla nostra casa e dal nostro Signore.

7 Viviamo per fede, e non in base a cio che vediamo.

8 Percio siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo per andare ad abitare con il Signore.

9 Percio, il nostro scopo è di fare sempre cio che piace a Dio; non importa dove siamo, se dentro o fuori da questo corpo,

10 perché tutti noi dobbiamo presentarci davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno secondo il bene o il male che ha fatto, mentre era ancora nel corpo.

Gabriella

Versetti chiarissimi, :saggio: brava Gabriella.

Peccato che i Tdg li riferiscono tutti agli unti! :triste:


:ciao: Ely
Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo ..., di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, ... quasi che il giorno del Signore sia imminente. (II Tess. 2,1-2)

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

mancagraziella ha scritto: Se la dimora che Dio ci dà alla nostra morte è eterna e nei cieli,perchè i tdg continuano a predicare che Dio ci darà una nuova vita terrena ? Grazia :timido:
Cerco di rispondere alla seconda domanda:
come giustamente ha fatto notare Ely, la dottrina dei Testimoni dedica questi versetti alla classe degli unti, anche se Paolo si rivolgeva a tutti i credenti.
In realtà, in passato, la WTS era aderente a questi passo del Vangelo, non aveva ancora "partorito" le due classi.
Poi, forse perchè bisognava dare una dimensione spirituale maggiore alla classe dirigente, ha teorizzato sulle due classi.
Ma, bada bene, non tutti gli unti, sulla terra hanno diritto ad esprimere la loro spiritualità, infatti, solo i membri del comitato direttivo possono dare il cibo spirituale.
Da ciò si deduce che vi sono 3 classi di fedeli:
i "normali", gli unti "anonimi" e i "dirigenti".
Pensa un pò.
Gabriella
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agabo
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Messaggio da agabo »

mancagraziella ha scritto:La traduzione del Nuovo mondo delle sacre scritture così traduce 2 Corinti 5;1 :
"Poichè sappiamo infatti che se la nostra casa,questa tenda, è dissolta,abbiamo da Dio un edificio,una casa non fatta con mani,eterna nei cieli."
Ora chi legge cosa capisce? questa casa o tenda è l' abitazione dove uno vive ,che poi questa casa si dissolve e Dio ci dà una abitazione che non è fatta con mani,ed è eterna nei cieli.

Ma vediamo la traduzione Cei :" Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo,nostra abitazione sulla terra ,riceveremo un'abitazione da Dio ,una dimora eterna,non costruita da mani di uomo ,nei cieli."
Cè sicuramente un netto contrasto tra le due traduzioni.
Quale è l'abitazione che Dio ci dona quando muoriamo? In quanto il nostro corpo marcisce cosa và ad abitare la casa che riceviamo da Dio ?perchè la tnm,omette la parola "di uomo " ? Se la dimora che Dio ci dà alla nostra morte è eterna e nei cieli,perchè i tdg continuano a predicare che Dio ci darà una nuova vita terrena ? Grazia :timido:
Il testo della TNM non è il solo a tradurre in quel modo; in fondo ogni traduzione è anche un'interpretazione e a questo non sfugge nemmeno la nuova CEI.
Riguardo all'esegesi di questo unico testo, al di là della certezza che i salvati avranno, non ci ricaviamo molto. Comunque, facendo un parallelismo, stando alla nuova CEI, oggi sulla terra abbiamo un' "abitazione", altrettanto sarà nella vita futura. E se l'abitazione presente è materiale, nulla esclude che anche quella celeste lo sia altrettanto; il testo comprende questa possibilità in quanto l' "abitazione" futura dei salvati sarà costruita da Dio stesso e, a rigor di logica, non si "costruisce" niente che non sia fatto di qualche genere di materia, senz'altro una materia differente dall'attuale, non specificata. Se leggi i testi che seguono, questi non lasciano adito ad uno "spogliamento", cioè ad un'esistenza fatta di un'anima 'smaterializzata' perchè Paolo precisa:

"... non volendo essere spogliati ma sopravvestiti ..." ( v. 4b Nuovissima Versione).

Riguardo ai tempi nei quali questo avverrà, non è detto che sia alla morte del credente; questo il nostro testo non lo precisa e la traduzione della nuova CEI è tendenziosa in questo passo. Vediamo una traduzione letterale che cosa dice:

"Sappiamo infatti che qualora la terrestre di noi casa di tenda sia distrutta, (un) edificio da Dio abbiamo, (una) casa non fatta da mani d'uomo eterna in i cieli" (Nuovo Testamento Interlineare -Greco-Latino-Italiano- San Paolo).

Visita: http://www.testimonigeova.com" target="_blank" target="_blank" target="_blank
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

agabo ha scritto:[Riguardo all'esegesi di questo unico testo, al di là della certezza che i salvati avranno, non ci ricaviamo molto. Comunque, facendo un parallelismo, stando alla nuova CEI, oggi sulla terra abbiamo un' "abitazione", altrettanto sarà nella vita futura. E se l'abitazione presente è materiale, nulla esclude che anche quella celeste lo sia altrettanto; il testo comprende questa possibilità in quanto l' "abitazione" futura dei salvati sarà costruita da Dio stesso e, a rigor di logica, non si "costruisce" niente che non sia fatto di qualche genere di materia, senz'altro una materia differente dall'attuale, non specificata. Se leggi i testi che seguono, questi non lasciano adito ad uno "spogliamento", cioè ad un'esistenza fatta di un'anima 'smaterializzata' perchè Paolo precisa:

"... non volendo essere spogliati ma sopravvestiti ..." ( v. 4b Nuovissima Versione).

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"Sappiamo infatti che qualora la terrestre di noi casa di tenda sia distrutta, (un) edificio da Dio abbiamo, (una) casa non fatta da mani d'uomo eterna in i cieli" (Nuovo Testamento Interlineare -Greco-Latino-Italiano- San Paolo).
Abitazione (tenda) estranea al corpo o corpo inteso come abitazione^
Sopravvestiti di materiale o di grazia?
Da ignorante, scusa, ma preferisco la seconda ipotesi ad entrambe le domande.
Se poi la dottrina mi supporta, meglio.
Gabriella
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