Traduzione di una traduzione

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Achille
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Traduzione di una traduzione

Messaggio da Achille »

Notate come la Betel francese ha risposto ad una persona che chiedeva se l'edizione francese delal TNM fosse la traduzione della "Nuovo Mondo" inglese:

Immagine

Dopo aver detto la solita storia, e cioè che la versione francese si basa su quella inglese, ma con la fedele consultazione dei testi greci ed ebraici, l'"Associazione di culto" ammette che per quanto riguarda le questioni dottrinali i traduttori hanno seguito pedissequamente la versione inglese.
In altre parole, se per caso i traduttori francesi si fossero anche resi conto che la versione inglese poteva essere non essere del tutto in armonia con i testi originali, per rispettare le dottrine della Torre di Guardia hanno dovuto scegliere lo stesso per il testo inglese.

Achille
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Qualcuno gli chieda perché, se hanno consultato i testi originali, si sono copiati gli errori di vocalizzazione dell'ebraico in sei lingue diverse, dal francese al portoghese...
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Achille Lorenzi ha scritto:Dopo aver detto la solita storia, e cioè che la versione francese si basa su quella inglese, ma con la fedele consultazione dei testi greci ed ebraici, l'"Associazione di culto" ammette che per quanto riguarda le questioni dottrinali i traduttori hanno seguito pedissequamente la versione inglese.
In altre parole, se per caso i traduttori francesi si fossero anche resi conto che la versione inglese poteva essere non essere del tutto in armonia con i testi originali, per rispettare le dottrine della Torre di Guardia hanno dovuto scegliere lo stesso per il testo inglese.

Achille
Scusa la mia ignoranza, ma dove è la differenza tra la consultazione dei testi e la dottrina?
La dottrina non dovrebbe essere la "conseguenza" della consultazione?
Se non lo è, come pare risulti da questo caso a cosa serve la consultazione?
Gabriella
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Achille
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Messaggio da Achille »

Gabriella Prosperi ha scritto:Scusa la mia ignoranza, ma dove è la differenza tra la consultazione dei testi e la dottrina?
La dottrina non dovrebbe essere la "conseguenza" della consultazione?
Se non lo è, come pare risulti da questo caso a cosa serve la consultazione?
Gabriella
Le questioni dottrinali sono il modo peculiare in cui la TNM rende certi passi, in maniera da supportare le specifiche dottrine della WTS.
Per esempio, "dio" in Giov. 1:1, oppure palo al posto di croce. O anche l'inserimento del nome "Geova" nel NT.
In altri casi non dottrinalmente rilevanti, secondo quanto scrive l"Association cultuelle", i "traduttori" francesi avrebbero consultato i testi ebraci, aramaici e greci per trovare termini francesi corrispondenti.

Achille
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Gabriele Traggiai
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Messaggio da Gabriele Traggiai »

La traduzione da una lingua all'altra è un'altra delle assurdità insite nella TNM, e forse una delle più gravi. Ogni traduzione della "Scrittura" dovrebbe essere fatta dai testi originali o da un'unico testo critico. Invece i redattori, e non traduttori, della TNM hanno pensato bene di tradurre le varie versioni della stessa da quella inglese, già ampiamente modificata nei contenuti.
Per capire meglio sarebbe sufficiente tradurre un testo che in origine è in inglese in una lingua come il francese e poi da quest'ultima tradurlo in italiano. Il risultato sarà quello di avere un documento in italiano che non aderisce correttamente alla versione originale inglese, e questo perchè ogni lingua dà significati e concetti diversi a parole e frasi, che se tradotti da una lingua all'altra vengono stravolti nei concetti.

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Messaggio da Velleda »

Gabriele Traggiai ha scritto:La traduzione da una lingua all'altra è un'altra delle assurdità insite nella TNM, e forse una delle più gravi. Ogni traduzione della "Scrittura" dovrebbe essere fatta dai testi originali o da un'unico testo critico. Invece i redattori, e non traduttori, della TNM hanno pensato bene di tradurre le varie versioni della stessa da quella inglese, già ampiamente modificata nei contenuti.
Per capire meglio sarebbe sufficiente tradurre un testo che in origine è in inglese in una lingua come il francese e poi da quest'ultima tradurlo in italiano. Il risultato sarà quello di avere un documento in italiano che non aderisce correttamente alla versione originale inglese, e questo perchè ogni lingua dà significati e concetti diversi a parole e frasi, che se tradotti da una lingua all'altra vengono stravolti nei concetti.

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E' proprio così, e meno male che la chiamano traduzione del Nuovo Mondo e non SACRA BIBBIA, perchè di sacro non ha proprio nulla.

Ciao Velleda
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Quindi....

Messaggio da Viandante »

Salve,

stando a quanto scritto in questo post, di deduce che ad esempio la bibbia "Parola del Signore" se esiste in inglese ed in italiano significa che la traduzione è stata fatta direttamente dai testi originali.

Se così fosse la TNM italiana sarebbe proprio spacciata come traduzione!!!

Ci sono altre traduzioni che fanno la stessa cosa della TNM?

Grazie
Saluti
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Achille
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Messaggio da Achille »

reny2000 ha scritto:Salve,

stando a quanto scritto in questo post, di deduce che ad esempio la bibbia "Parola del Signore" se esiste in inglese ed in italiano significa che la traduzione è stata fatta direttamente dai testi originali.

Se così fosse la TNM italiana sarebbe proprio spacciata come traduzione!!!

Ci sono altre traduzioni che fanno la stessa cosa della TNM?

Grazie
Veramente a me sembra di aver scritto un'altra cosa e cioè che la TNM francese si attiene al testo inglese nei punti dottrinali, e questo anche se la WTS dice che i "traduttori" francesi hanno consultato i testi originali, oltre che il testo inglese della NWT. Quindi se questi traduttori avessero anche compreso che in certi punti dottrinalmente rilevanti la NWT si discosta dai testi originali, non avrebbero avuto la libertà di tradurre in maniera più fedele.
Questo è anche il commento inserito nella pagina francese da dove ho tratto la lettera della Betel:

http://www.aggelia.be/lettre_tmn.html" target="_blank

Achille
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Messaggio da Viandante »

Achille Lorenzi ha scritto:Veramente a me sembra di aver scritto un'altra cosa e cioè che la TNM francese si attiene al testo inglese nei punti dottrinali, e questo anche se la WTS dice che i "traduttori" francesi hanno consultato i testi originali, oltre che il testo inglese della NWT. Quindi se questi traduttori avessero anche compreso che in certi punti dottrinalmente rilevanti la NWT si discosta dai testi originali, non avrebbero avuto la libertà di tradurre in maniera più fedele.
Questo è anche il commento inserito nella pagina francese da dove ho tratto la lettera della Betel:

http://www.aggelia.be/lettre_tmn.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank

Achille
In effetti la mia risposta precedente era in riferimento a questa:

Gabriele Traggiai ha scritto:La traduzione da una lingua all'altra è un'altra delle assurdità insite nella TNM, e forse una delle più gravi. Ogni traduzione della "Scrittura" dovrebbe essere fatta dai testi originali o da un'unico testo critico. Invece i redattori, e non traduttori, della TNM hanno pensato bene di tradurre le varie versioni della stessa da quella inglese, già ampiamente modificata nei contenuti.
Per capire meglio sarebbe sufficiente tradurre un testo che in origine è in inglese in una lingua come il francese e poi da quest'ultima tradurlo in italiano. Il risultato sarà quello di avere un documento in italiano che non aderisce correttamente alla versione originale inglese, e questo perchè ogni lingua dà significati e concetti diversi a parole e frasi, che se tradotti da una lingua all'altra vengono stravolti nei concetti.

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Gabry

In pratica quello che volevo sapere è se esistono altre traduzioni che seguono tale metodo, ovvero 1 traduzione fatta dai testi originale e per portare tale versione in più lingue le traduzioni vengono effettuata dall'unica fatta dai testi originali.

Ecco perchè l'esempio della bibbia "Parola del Signore". Se esiste una traduzione francese della "Parola del Signore" viene fatta su quella italiana?

Grazie
Saluti
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

In pratica quello che volevo sapere è se esistono altre traduzioni che seguono tale metodo, ovvero 1 traduzione fatta dai testi originale e per portare tale versione in più lingue le traduzioni vengono effettuata dall'unica fatta dai testi originali.
E' una pessima abitudine, oggi non si fa più. Una volta ad esempio si traduceva dalla Vulgata.
Quanto al tradurre dai testi originali tenendo conto delle scelte di un'altra traduzione invece, si fa, ed è lecito farlo. Ad esempio la BJ inglese è tradotta dai testi originali, facendo più o meno le stesse scelte dalla BJ francese. COmunque, in questo caso, sappiamo libro per libro chi sono i traduttori sia della versione inglese che di quella francese, ergo non c'è nessun paragone.
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virtesto
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Il telefono senza fili.

Messaggio da virtesto »

Sono d'accordo che tradurre la Bibbia da una lingua moderna all'altra è una cosa orribile. Mi ricorda il gioco da bambini chiamato appunto: Telefono senza fili; ci si metteva seduti e uno sussurrava una parola all'orecchio del vicino; dopo cinque o sei passaggi si confrontava la parola sussurrata con quella finale e ci si rideva sopra confrontando l'alterazione del significato.
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pietro
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Messaggio da pietro »

Come abbiamo tutti visto, la TNM è vincolata alla dottrina dei TdG, e lo si vede ancora meglio leggendo la “Kingdom Interlinear Translation ” che riporta a sinistra il testo in greco /inglese e a destra la TNM.
Davvero, ...poveri TdG che si credono di studiare la Parola di Dio! :piange:
Chi ... realmente guida lo Schiavo Fedele e Discreto, se lo Schiavo non è ispirato da Dio? ( La Torre Guardia 01/09/1981 p.29) ( Svegliatevi 22/06/95 p.8) ( La Torre Guardia 01/09/79 p.23).
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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

bravo piero spero che lo pensi veramente cioche dici :strettamano: giovanni
MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
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domingo7
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Messaggio da domingo7 »

E' una pessima abitudine, oggi non si fa più. Una volta ad esempio si traduceva dalla Vulgata.
Però chi lo faceva non aveva altra possibilità.....

I manoscritti greci erano infatti moltissimi e spesso inaffidabili.....
La Settanta era inattendibile....
e l'ebraico, dopo Gerolamo, era praticamente sconosciuto.....

Chi traduceva dalla Volgata, comunque, conosceva bene il latino....
Chi traduce dall'inglese, invece, mostra spesso di conoscere poco anche le lingue moderne...
visto che tra le righe si ammette l'uso del computer......(ordinateur)
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

C'è da considerare il fatto che poi tutte le traduzioni dalla Vulgata non avevano valore "liturgico" ed erano considerate come mezzo di divulgazione della Bibbia e non come mezzo di studio della medesima. Lo studio della Bibbia, infatti, doveva essere condotto sulla Vulgata latina (che era a tutti gli effetti l'unica versione delle Scritture accolta ufficialmente dalla Chiesa latina). Quando la Chiesa ha deciso di dotarsi di traduzioni affidabili della Bibbia nelle lingue correnti (in quanto il latino era ormai una lingua che una buona parte delle persone alfabetizzate, e quindi in grado di leggere, non era in grado di comprendere), ovviamente, le ha fatte realizzare solo ed esclusivamente dai testi originali, a partire dalle edizioni critiche più affidabili dei medesimi.
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Deus non deserit si non deseratur

Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Dopo aver detto la solita storia, e cioè che la versione francese si basa su quella inglese, ma con la fedele consultazione dei testi greci ed ebraici,
Questa è un'altra sciocchezza del CD. Secondo me, la WTS vuole che tutte le traduzioni in altre lingue seguano quella inglese perchè quest'ultima è taroccata. Infatti, prendiamo l'esempio di Mt 26,26 "This means my body". Se ci fosse la "fedele consultazione dei testi greci", si vedrebbe subito che il verbo greco in questione è "estin" (presente indicativo 3a singolare di eimì, essere). Oppure si fa finta di non vederlo... Cmq basterebbe consultare fedelmente la riga in inglese sottostante il greco di una Interlineare (sempre edita da loro) per vedere l'errore. :lovebibbia:
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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abuonconsiglio
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Messaggio da abuonconsiglio »

Vi allego la pagina 4 e la pagina 6 della Traduzione del nuovo mondo delle Scritture Greche Cristiane del 1963.
I traduttori hanno tradotto dall'inglese e hanno consultato i testi greci.
La WT è "fiduciosa".

Ma chi ha controllato la bontà del lavoro dei traduttori?
A voi i commenti
Allegati
tnm 1963 p 4
tnm 1963 p 4
tnm 4.jpg (50.75 KiB) Visto 4611 volte
pag 6 tnm 1963
pag 6 tnm 1963
tnm 1961.jpg (112.77 KiB) Visto 4611 volte
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

''Non è opera del comitato, ma riflette l'opera del comitato e si basa su traduzioni di..competenti''
Mha, mi sa che in pochi abbiamo letto questa introduzione o ci saremmo posti diverse domande. :sorriso:
Gabriella
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Questa è un'altra sciocchezza del CD. Secondo me, la WTS vuole che tutte le traduzioni in altre lingue seguano quella inglese perchè quest'ultima è taroccata. Infatti, prendiamo l'esempio di Mt 26,26 "This means my body". Se ci fosse la "fedele consultazione dei testi greci", si vedrebbe subito che il verbo greco in questione è "estin" (presente indicativo 3a singolare di eimì, essere). Oppure si fa finta di non vede"
Questo è un caso eclatante. La cosa comica è che se obietti loro che qui "estin" non vuol dire "significa" essi ti replicheranno mostrandoti altre traduzioni, possibilmente cattoliche, che rendono il verbo essere in altri punti della Bibbia col senso di "significare". Ed è incredibile come, in una sola risposta, un utente faccia capire che non sa nulla di greco: solo un dilettante potrebbe pensare che una difesa simile sia sensata o c'entri qualcosa. In due solo righe, fanno capire di non aver mai tradotto qualcosa in vita loro, aprendo la bocca si smascherano automaticamente, per il solo fatto di aver pensato che una difesa del genere fosse applicabile. In primo luogo perché non sanno discutere di sintassi, e dunque anziché portare strutture similari o delle considerazioni sul versetto in esame, vanno a prender altri passi che non c'entrano nulla, commettendo l'errore ginnasiale di pensare che se una traduzione è lecita altrove lo sia anche in quel contesto. È proprio vero che anche per usare un dizionario di greco ci vuole una laurea, e neppure i liceali sono in grado di usarlo con profitto: non sanno neppure distinguere tra significati principali e significati secondari, perché non sanno cosa significhi significato principale. Una cosa del genere si manifestò nella discussione sulla croce e lo stauros che ebbi con loro. Essi non sanno cosa significa significato principale, e dunque ignorano che ogni significato può essere principale a seconda del periodo in cui in testo si colloca e del suo ambiente geografico. Ad esempio nel NT e in epoca romana in generale il significato principale di stauros è senz’altro croce, ma neppure i dizionari sanno leggere. Se un dizionario ti riporta chiaro e tondo, accanto ad un significato, la citazione NT, allora significa che secondo le ricerche lessicologiche degli autori in quel contesto, in quel libro, in quell’epoca, in quella scuola di pensiero, il significato della parola è quello. Sui dizionari i significati non sono necessariamente dati in ordine di frequenza, ogni dizionario ha un metodo diverso, e per questo occorre una scienza per saperli usare. Ad esempio alcuni riportano i significati nel loro ordine temporale, e non certo nel loro ordine di frequenza. In questo senso se si trova accanto ad un significato la parola “est.”, cioè “significato per estensione”, questo non significa che quello sia un significato secondario per frequenza, ma solo che è un significato che deriva da un altro più antico per estensione semantica. Christos ad esempio significa unto, e un significato per estensione è “Gesù”, ma questo non significa che in greco le ricorrenze di Christos per definire Gesù siano inferiori di quelle di christos per definire l’unto, significa solo che il significato cristiano deriva dal precedente, senza per questo essere meno frequente. Infatti il dizionario ti dirà, accanto al significato, il contesto in cui lo puoi reperire con maggiori frequenza, e nel caso di stauros il significato accanto alle citazioni del NT è per l’appunto “croce”, perché era questo il significato che il termine aveva assunto. Ma i TdG, come si sa, sono di un altro pianeta, e a loro non importa gran che di aver contro tutti i grecisti di questo pianeta. Ma tornando al “significa” che traduce estin, si dovrà dire inoltre che scambiano rese sintattiche volte a rendere la sintassi italiana più scorrevole come se fossero dei genuini significati del verbo greco. Einai, cioè essere, non vuol dire assolutamente "significare". Bisogna distinguere tra l'uso e il significato di una parola. Ad esempio "essere" in italiano non vuol dire mai "significare", ma viene usato invece per questo scopo. Se ad esempio dico "Gesù è la porta dell'ovile", l'uso in questo caso vuole far passare una metafora, cioè che Gesù significa, equivale, alla porta dell'ovile, ma non per questo il verbo che ho impiegato voglia dire "significa".Semplicemente in italiano come in greco il verbo essere vuole indicare una coincidenza tra due realtà che magari non coincidono affatto, ma sono coincidenti solo per metafora, come Gesù e la porta dell'ovile. E tuttavia se scelgo "essere" e non "significare", in italiano come in greco, ho dei precisi motivi, e tutti vediamo che la frase "Gesù è la porta dell'ovile" è diversa da "Gesù significa la porta dell'ovile", anche se in nessun dei due casi si vuole veicolare un significato materiale e realistico. In greco questa differenza c'era già, perché esisteva già sia il verbo eimi(essere), sia il verbo semaino (significare), dunque non è lecito rendere i due verbi come se fossero interscambiabili, perché "significa" non è un significato di "essere" né in greco né in italiano, e questo a prescindere dal fatto che l'uso di essere e di eimi in greco possa proprio servire a trasmettere l'idea che una cosa significa l'altra. Ma questo uso non si basa sul fatto che "esti" voglia dire "significa", bensì proprio sul fatto che "esti" voglia dire "è", come nel caso di "Gesù è la porta dell'ovile", dove il significato, certamente metaforico, si basa proprio sul fatto che "esti" voglia dire "è". Ma ai TdG queste sottogliezze sfuggono, e dunque non si rendono conto che si deve senz'altro tradurre con "è", e che poi quell' "è" può anche essere inteso in senso anti-realista, come fanno molti protestanti, ma sempre di un' "è" si tratta, di una metafora retta sul verbo essere. E non solo è lo stesso significato, ma è pure la stessa parola, giacché quell' "esti" non è nient'altro che il nostro est latino, francese, ecc. da cui in italiano è derivato che trasformazione fonetiche che vi risparmio "è", ma sempre della stessa parola indoeuropea si tratta, del dannato *es, che noi vediamo ancora nell'infinito "essere".
Estin non andrebbe tradotto con "significa", perché il verbo non vuol dire mai significa, anche se ovviamente, come l'italiano essere, può servire a veicolare questo concetto. La questa è una fase ulteriore, che non dovrebbe intervenire nella traduzione. Persino il TgG Furuli, il lettore scandinavo, nel suo scritto sulla NWT invitava a cambiare quell'osceno significa.
Che dire dunque dei casi in cui altre traduzioni rendono altri passi dov’è presente einai(essere) con “significa”, del tipo “πορευθέντες δὲ μάθετε τί ἐστιν· Ἔλεος θέλω καὶ οὐ θυσίαν·” (Mt 9,12), “Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio.”
Ovviamente, la struttura sintattica non c’entra nulla col passo eucaristico, ma non è certo uno scartabellatore di dizionari che non sa nulla di sintassi a protersene accorgere, perché i costrutti del greco ad essi sono del tutto inintelligibili, e sono solo capaci di ragionare cercando parola per parola, e poi facendo confronti assurdi, per la banalissima ragione che non capiscono quando leggono e dunque hanno bisogno delle interlineari e dei vari cd-rom, cioè di una biblioteca per dilettanti a loro uso e consumo (infatti neppure i mezzi scientifici sanno consultare decentemente capendo cosa significhino le cose ivi contenute). Ma comunque, tornado al passo, anche in questo caso il verbo essere non vuol dire affatto “significa”, il greco continua a percepire un “è”, nello stesso senso in cui noi percepiamo un “è” nella frase “Gesù è la porta dell’ovile”, tuttavia qui, mentre la sintassi greca permette di costruire la frase con un “è”, in italiano con questo costrutto suonerebbe male, e dunque per ragioni sintattiche nella lingua d’arrivo si sceglie di usare quello che in gergo si chiama significato prossimale. Questo però non è dovuto ad un cambiamento di significato del verbo greco, ma alla mancanza di simmetria nella possibilità di costruire della sintassi italiana. Nel caso dei passi eucaristici, quale che sia il loro significato, materiale o metaforico, invece non c’è alcun motivo serio per derogare dal significato del verbo essere, perché lo stesso verbo dev’essere impiegato in ambo le lingue, visto che il costrutto e la valenza di essere utilizzata è la medesima. Naturalmente la mia stima va anche a quelle traduzioni italiane che fanno una resa sintaticamente orrenda e che suona male pur di mantenere la letteralità, ad esempio la Diodati.
Riassumendo: il valore di esti perifrastico, che vuol dire "significare", "valere per", esiste certamente, ma questi usi non si basano sul fatto che esti voglia dire "significa", ma proprio sul fatto che esti vuol dire "è".
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bravo poly

Messaggio da Fiore d'oriente »

polymetis ha scritto:Qualcuno gli chieda perché, se hanno consultato i testi originali, si sono copiati gli errori di vocalizzazione dell'ebraico in sei lingue diverse, dal francese al portoghese...



centrato il punto :ciao:
Tieni il viso rivolto al sole e non vedrai le ombre. (Helen Keller)

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Consultando

Messaggio da deep-blue-sea »

e confrontando da vicino le Scritture, non si puo che notare l'impronta dottrinale dei TG che si é voluta dare ad alcuni versetti.

Conoscendo poi le lingue originali e facendo i confronti con la traduzione nelle lingue attuali, gli errori di traduzioni devono essere evidenti.

Conosco molto bene inglese e francese e ho tradotto diversi testi da queste lingue in italiano. Una volta dovevo tradurre una lunga esperienza dalla lingua inglese, poi scoprii e mi fu data la stessa esperienza tradotta da qualcun altro in francese, cosi mi accinsi a fare la traduzione in italiano dal francese, ahi ahi, mi fu molto difficle, molti brani non erano stati tradotti fedelmente, cosi dopo poche pagine, misi da parte la traduzione francese per tradurre direttamente dall'inglese.
Questo per spiegare che tradurre da una traduzione di traduzione in altra lingua é molto difficile, non efficace, non corretto, non fedele, poco comprensibile.

Così la Traduzione del NM non puo essere cosi comprensibile e fedele essendo tradotta dall'inglese e poi hanno veramente degli esperti in lingue antiche da poter 'controllare' i testi antichi? Ma con la falsa modestia che li contraddistingue, possono raccontare quello che vogliono a coloro che son profani e non profondi conoscitori di lingue antiche e testi sacri!
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lama al p latino

Messaggio da domingo7 »

Quando ero ragazzo venivano pubblicizzate delle lamette prodigiose con tanto di lama al platino .....
Cosa c'entrasse il platino con quei moderni strumenti di rasatura, nessuno mai lo capì
(o se lo capì mai si degnò di spiegarlo alle masse ....)

Io pensavo che si trattasse di un trattamento speciale dell'acciaio
ma un tipo buffo un giorno mi disse che la mia ipotesi stava in piedi come la sua ....

Lui sosteneva che esistesse una catena di montaggio
e che le lamette passassero davanti ad un pezzo di platino....

Un operaio della fabbrica avrebbe poi detto alle lamette:"guardate il platino"
ed ecco pronta ........la lama al platino ......

Sentita la cervellotica spiegazione della famosa pubblicità
mi scompisciai dalle risate pensando soprattutto alla stupidità dell'interlocutore ......

Oggi però ci ripenso, mi ricredo e quasi quasi .....mi pento....

Forse le TNM nelle lingue originali
sono state fatte dall'inglese
ma alla presenza dei testi originali

con tanto di operai turnisti
che rivolgendosi alle opere prodotte
con molta serietà dicevano:

"Ecco, guardate bene, là in fondo .....ci sono ....i testi originali .....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

domingo7 ha scritto:Quando ero ragazzo venivano pubblicizzate delle lamette prodigiose con tanto di lama al platino .....
Cosa c'entrasse il platino con quei moderni strumenti di rasatura, nessuno mai lo capì
(o se lo capì mai si degnò di spiegarlo alle masse ....)

Io pensavo che si trattasse di un trattamento speciale dell'acciaio
ma un tipo buffo un giorno mi disse che la mia ipotesi stava in piedi come la sua ....

Lui sosteneva che esistesse una catena di montaggio
e che le lamette passassero davanti ad un pezzo di platino....

Un operaio della fabbrica avrebbe poi detto alle lamette:"guardate il platino"
ed ecco pronta ........la lama al platino ......

Sentita la cervellotica spiegazione della famosa pubblicità
mi scompisciai dalle risate pensando soprattutto alla stupidità dell'interlocutore ......

Oggi però ci ripenso, mi ricredo e quasi quasi .....mi pento....

Forse le TNM nelle lingue originali
sono state fatte dall'inglese
ma alla presenza dei testi originali

con tanto di operai turnisti
che rivolgendosi alle opere prodotte
con molta serietà dicevano:

"Ecco, guardate bene, là in fondo .....ci sono ....i testi originali .....
:risata: :risata: :risata: Sei grande!
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Amleto
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Letto oggi...

Messaggio da Amleto »

*** w78 15/4 pp. 25-26 La buona notizia vien fatta conoscere in tutta la terra ***
La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è una traduzione moderna dell’intera Bibbia dai testi originali ebraico e greco. Quest’opera fu compiuta da un comitato di cristiani interamente dedicati. Lo stesso comitato preparò anche La Traduzione Interlineare del Regno delle Scritture Greche (inglese), contenente il testo greco di Westcott e Hort con una traduzione inglese letterale e interlineare, e la Traduzione del Nuovo Mondo in inglese nella colonna a destra. Esse sono state di grande aiuto nello studio della Bibbia. La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture è stata tradotta dall’inglese in francese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco, e la parte delle Scritture Greche in danese, finlandese, giapponese e svedese

che dire???
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Achille Lorenzi ha scritto:Notate come la Betel francese ha risposto ad una persona che chiedeva se l'edizione francese delal TNM fosse la traduzione della "Nuovo Mondo" inglese:

Immagine

Dopo aver detto la solita storia, e cioè che la versione francese si basa su quella inglese, ma con la fedele consultazione dei testi greci ed ebraici, l'"Associazione di culto" ammette che per quanto riguarda le questioni dottrinali i traduttori hanno seguito pedissequamente la versione inglese.
In altre parole, se per caso i traduttori francesi si fossero anche resi conto che la versione inglese poteva essere non essere del tutto in armonia con i testi originali, per rispettare le dottrine della Torre di Guardia hanno dovuto scegliere lo stesso per il testo inglese.

Achille
Confesso che il mondo geovista non finisce di stupirmi. Questa lettera dei TdJ è di una illogicità spaventosa, perché in buona sostanza afferma esplicitamente quello che nega, e non parlo riguardo ai riferimenti dottrinali, cui avete dato giustamente peso ma che in fin dei conti nella loro ottica sono legittimi: se la loro dottrina dice ‘palo’ invece di ‘croce’ o mette ‘Jehovah’ dove non c’è, è ovvio che le altre traduzioni vi si debbano conformare. Ma qui si va ben oltre:
Non è che dopo aver studiato i diversi significati possibili dei termini originali che si è cercato l’equivalente nella nostra lingua, seguendo ben inteso l’opzione preliminare della versione inglese, segnatamente in materia dottrinale, ma anche per le scelte lessicali e sintattiche.
Ora vorrei sapere chi cavolo glie l’ha fatto fare di studiare i «termini originali» se poi si sono affidati per il lessico all’«opzione» inglese. Per sport? E addirittura la sintassi: che han immesso, la forma progressiva e il genitivo sassone? È in questo che consiste «il costante riferimento alle lingue d’origine, l’ebraico, l’aramaico e il greco», come recita il loro frontespizio? [per inciso, in quello italiano l’aramaico non c’é: cos’è, non ne han tenuto conto i TdG nostrani?]. E manco male che conoscono «la debolezza di questo genere di traduzioni», perché se no che facevano, trasferivano in francese anche la morfologia?
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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palmina
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Messaggio da palmina »

polymetis ha scritto:Qualcuno gli chieda perché, se hanno consultato i testi originali, si sono copiati gli errori di vocalizzazione dell'ebraico in sei lingue diverse, dal francese al portoghese...
bella risposta ..hahahaha
La verità: non esistono né Satana, né altre influenze del male. Credere diversamente significa evitare responsabilità personale per pensieri, azioni e circostanze.
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