spirito comunitario e setta

In questa sezione si possono segnalare gli aspetti positivi esistenti sia negli insegnamenti che nel comportamento dei TdG

Moderatore: Francesco Franco Coladarci

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enkidu
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spirito comunitario e setta

Messaggio da enkidu »

tra le cose che mi ha sempre incuriosito-attratto dei TdG, c'è quello che apparentemente può sembrare il forte senso comunitario. sappiamo bene, purtroppo che più che di comunità si tratta di irreggimentazione e di controllo reciproco. La trasformazione della comunità in controllo è una delle caratteristiche delle sette, ed è anche "quasi" inevitabile perché se si sviluppa la comunità, inevitabilmente più essa è stretta più scoppiano invidie rancori ecc ecc.
Però l'attrazione rimane. Il ritrovarsi a leggere dei testi e commentarli ( a loro modo, visto che non è un commento, ma una risposta "condizionata" ) potrebbe essere esportata in altre confessioni (in altro modo ovviamente).

Nella chiesa ctolica una simile "formazione- condizionamento" lo si ha soprattutto in gruppi come CL Opus Dei o focolarini (talvolta in qualche altra comunità)
e purtroppo (a parte quella dei focolarini che conosco meglio) anche lì degenera in settarismo..... della migliore (o peggiore) specie. tanto è vero che ci sono siti dedicati a fuoriusciti dell Opus Dei in cui, temi dottrinali a parte, si sentono le stesse storie che posso leggere qui.

San Bernardo diceva Communitas mea paenitentia est........ quasi mille anni fa
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Sono d'accordo con te che trovarsi regolarmente con persone che conosci, per fare qualcosa insieme, con uno scopo e non solo per passare il tempo, è una cosa che ci fa sentire bene.
E sono d'accordo anche che ogni volta che si forma un gruppo ben coeso c'è il rischio che il gruppo si chiuda in se stesso, che le persone al suo interno comincino a vivere secondo la logica di un "noi" contrapposti agli "altri". Comportamenti settari di questo tipo li ho riscontrati persino fra i praticanti di certi hobbies e sport!
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
enkidu
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Messaggio da enkidu »

scusate , non mi riesce correggere l erroe, ma sopra ho detto
" a parte l 'esperienza dei focolarini che conosco MEGLIO"

VOlevo scrivere
" che conosco MENO

grazie della risposta.
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Ray
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Messaggio da Ray »

enkidu ha scritto:scusate , non mi riesce correggere l erroe, ma sopra ho detto
" a parte l 'esperienza dei focolarini che conosco MEGLIO"

VOlevo scrivere
" che conosco MENO

grazie della risposta.
praticano anche l'ostracismo come i tdg?
Ray
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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enkidu
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Messaggio da enkidu »

Ray ha scritto:
enkidu ha scritto:scusate , non mi riesce correggere l erroe, ma sopra ho detto
" a parte l 'esperienza dei focolarini che conosco MEGLIO"

VOlevo scrivere
" che conosco MENO

grazie della risposta.
praticano anche l'ostracismo come i tdg?
Ray
le esperienze degli ex Opus dei le puoi trovare in internet e cambiano di poco rispetto a quanto avviene con i TdG- Se chi esce è un numerario ( di solito professonista laureato) ha più possibilità di re inserirsi, ma se è una coadiutrice (diciamo lavoratrice senza titolo di studio , se no quello che le fanno prendere nei loro istituti e che di solito serve a fare la cameriera nei loro centri) bè la cosa è più pesante, perchè lasci magari dopo 10 anni è no hai altro lavoro o niente e tuti is oldi li hai dati all opera che spesos no ti ha riconosciuto i contributi


C'è un bel libro di Ferrucio Pinotti Opus dei segreta scritto insieme ad un ex membro dell opus dei, ma anche quello di carmen Tapja e di molti altri. In rete c'è il sito opuslibros, che è in spagnolo (dove i membri sono di più) ma che ha anche una traduzione in italiano con diverse eseprienze.
per CL la cosa è ancora diversa perchè più ramificata ed articolata. Invece per i focolarini, praticano una forte vita comunitaria, ma non ho molte informazioni
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Hermes
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Messaggio da Hermes »

enkidu ha scritto:tra le cose che mi ha sempre incuriosito-attratto dei TdG, c'è quello che apparentemente può sembrare il forte senso comunitario. sappiamo bene, purtroppo che più che di comunità si tratta di irreggimentazione e di controllo reciproco. La trasformazione della comunità in controllo è una delle caratteristiche delle sette, ed è anche "quasi" inevitabile perché se si sviluppa la comunità, inevitabilmente più essa è stretta più scoppiano invidie rancori ecc ecc.
Però l'attrazione rimane. Il ritrovarsi a leggere dei testi e commentarli ( a loro modo, visto che non è un commento, ma una risposta "condizionata" ) potrebbe essere esportata in altre confessioni (in altro modo ovviamente). ...
Questo è il mio tema dolente... nel periodo passato facendo lo studio con i TdG più che la dottrina era l'idea della piccola comunità che mi attirava, la piccola tribù che è ormai difficilissimo trovare nelle parrocchie oggi. Quando poi mi trasferii all'estero in un paese cattolico ma troppo tradizionalista, trovai ancora meno comunità nelle parrocchie. I gruppi per la lettura della Bibbia erano per pensionati, e il catechismo solo per i bimbi, per gli altri c'erano solo i neocatecumenali. Alla fine ho finito per frequentare i mormoni, che saltuariamente continuo a seguire ancora.

E' un peccato che le nostre parrocchie non riescano a rispondere a questo particolare bisogno di spiritualità comunitaria, lasciando che le sette ne approfittino... eppure non vedo come risolvere la situazione. Ne ho parlato con amici cattolici religiosissimi, attivi in parrocchia, ma non ho trovato molta comprensione per l'idea di creare gruppi più piccoli dove cercare di creare uno spirito comunitario più stretto di quello che si crea in una parrocchia media. E' la vita moderna che ci ha ridotto così?
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phoenix74
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Messaggio da phoenix74 »

Hermes ha scritto: E' un peccato che le nostre parrocchie non riescano a rispondere a questo particolare bisogno di spiritualità comunitaria, lasciando che le sette ne approfittino... eppure non vedo come risolvere la situazione. Ne ho parlato con amici cattolici religiosissimi, attivi in parrocchia, ma non ho trovato molta comprensione per l'idea di creare gruppi più piccoli dove cercare di creare uno spirito comunitario più stretto di quello che si crea in una parrocchia media. E' la vita moderna che ci ha ridotto così?
Può essere, proprio su questo bisogno fanno leva le sette... quando una persona si trova con una rete sociale insoddisfacente o deve rielaborare un periodo difficile o di transizione rimane più vulnerabile.

Da una parte c'è un maggiore individualismo, anche per i modelli di vita, dall'altra la tecnologia a volte aiuta a volte allontana; per esempio sono scettico sui social network, per me un pò dispersivi per "conoscere" una persona, specie l'onnipresente Facebook. Che sia utile e comodo ok ma a volte abusato... alla fine a furia di "dare l'amicizia" non riesci a seguire decine di contatti e tieni contatti regolari solo con una cerchia ristretta.

Inoltre, spesso il virtuale sui social rimane virtuale, generando a volte confusione e delusione nel capire l'altra persona...anche la parola "amicizia" mi sembra decisamente abusata e assurda in quel contesto: sono semplici contatti (a parte quelli che conosci "dal vivo").
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."

Steve Hassan "Mentalmente liberi"
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Opterei a spirito leggendario e saga in continua evoluzione :ciao:
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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