Dnick ha scritto:Quoto come al solito
ciò che ha riportato phoenix74
Grazie, comunque ho riportato da altri libri i concetti... ci sono studiosi che hanno approfondito l'argomento.
Dnick ha scritto:si sente attaccato e minacciato, incredibilmente stupito di come
gli altri non riescono a percepire quello che per lui è ovvio.
In pratica è un rifiuto inconscio inculcato, a credere che ci sono altri che hanno
delle spiegazioni più logiche e razionali,
ed ha a seconda la personalità e a seconda di quanto si sono scrollate le basi delle sua dottrina,
si può notare una reazione più o meno aggressiva.
Aggressività o sofferenza dovuta dalla reazione inconscia della propria coscienza,
nell’affrontare quell’argomento, per come una volta ogni 10 anni se non di più ,
consiglierebbero le proprie riviste di cui ne hai menzionate qualcuna,
dove invitano ad accertarsi di ogni cosa,
ma allo stesso tempo,
vi è il richiamo a non dar retta al proprio cuore ingannatore,alle verità degli altri che potrebbero
essere mascherate dall'angelo ribelle,
Il plagio agisce a più livelli, intellettuale, come emozioni, relazioni e comportamento.
Non è semplice da spiegare, anch'io ho letto diversi libri a riguardo... una persona plagiata per rimanere tale si deve sottoporre a costanti tecniche di manipolazione, ripetitive, monotone (adunanze e studi biblici), ovviamente con altri (la sua futura unica realtà sociale), "guidati" da un Maestro, Santone o Vertici (a volte distanti e su più livelli Corpo Direttivo). Senza isolamento sociale e attività comunitarie, studi di sola letteratura settaria chiaramente il controllo del Gruppo si allenterebbe...
Le Riviste Tdg sono scritte con frasi che esaltano il senso di appartenenza e apparentemente con frasi semplici cercano di semplificare ogni azione, scelta della vita come lo schierarsi con "Dio" (il Gruppo di plagiati) oppure con il "mondo", che poverino non ha l'illuminazione della Guida dei Vertici Tdg (quindi in balia del Male). Le adunanze con ritmo ripetitivo e monotono pian piano inculcano i principi delle Riviste, con il pubblico di seguaci passivo e senza libertà di espressione (a parte risposte preconfezionate).
Studiando regolarmente le Riviste, ripetendo i concetti nelle Adunanze, frequentando solo persone (seguaci) assuefatti alla visione bianco/nero ("buoni" Tdg e "cattivi" chi crede in altri valori o stili di vita) si finisce pian piano per adattarsi a quello schema mentale.
Non bastano poche adunanze ovviamente per fare questo, infatti ci vogliono mesi affinchè il nuovo "interessato" si adatti a quello stile di vita (e di pensiero): dovrà abbandonare legami (o ridurre la frequenza), disfarsi di libri e letteratura esterna, abituarsi alle fobie (lentamente inculcate dagli studi "biblici") e pian piano "recitare" la nuova personalità. Nel Gruppo ci sono "insegnanti" che provvedono a seguirlo, informando i capi locali (Anziani) per assicurarsi che venga addestrato a dovere.
Qualche studioso ritiene che chi è plagiato sviluppa una sorta di disturbo della personalità, anche perchè i Tdg si comportano con tratti simili se li osservate a fondo: seriosi, molto forbiti anche nel parlare, dottrinali ma con tono "da elite", apparentemente senza grandi slanci emotivi o di empatia (o passione).
Onestamente anche il contatto con la realtà risulta deformato: intravvedono il Male in ogni azione, pensiero o passatempo fuori dal gruppo (balli, volontariato, parenti non tdg...) e questo alla lunga li logora. E' maggiore la frequenza di malattie mentali nel tempo perchè si reprimono desideri, progetti di vita o anche solo cambiare amicizie e abitudini (il gruppo comanda quasi ogni aspetto della vita privata, non ti è consentito lasciarlo).
Il controllo non è mai totale, neanche per chi ci è nato, anche perchè l'individualità rimane: per esempio io stesso (7 anni "dentro") mantenevo e leggevo la libreria "esterna" anche se gli obblighi morali del condizionamento me l'avrebbero impedito. Abitavo da solo (nessun parente Tdg per fortuna) ma, guardacaso, gli Anziani ogni tanto parlavano di "nomine" (ricompensa)... se avessi buttato la libreria esterna (non si fidavano completamente).
Diciamo che una "parte" della mia "originale" personalità aveva tenuto un angolo "libero" dal condizionamento, anche se condividevo e seguivo le altre regole morali e comportamentali.
L'isolamento ed il fanatismo (sentirsi "più spirituali" degli esterni) chiaramente eliminano gli elementi di confronto e paragone, come anche l'ostracismo per allontanare (e dimenticare) qualunque TDG si renda conto delle "catene" mentali. Per questo se una persona esterna approfondisce le contraddizioni della Dottrina (lo "specchio" con cui vedono la realtà) sono addestrati a troncare il discorso, vedendolo come una minaccia per la "purezza" del Gruppo... per fortuna nel tempo possono insinuarsi dubbi, anche profondi, per favorire il risveglio da quella condizione.
A livello inconscio "amano" più il Gruppo che una visione autonoma della vita (in altre Sette ordinano anche chi sposare e persino cosa mangiare... a volte vivendo tutti assieme), "odiando" chi fuoriesce perchè tradisce la "famiglia spirituale", cioè il Gruppo stesso. Parenti e amici non-Tdg vengono dimenticati e contattati saltuariamente col fine di convertirli al Gruppo... a volte forzano divorzi per convertire uno dei due coniugi.
E' un riassunto di quello che ho letto (Steve Hassan, "mentalmente liberi" edizione Avverbi), anche se il discorso sarebbe lungo e articolato; nel sito principale del forum trovi anche riferimenti ad altra letteratura (Bergman, Santovecchi...).[/quote]
P.S. i concetti sono del libro di Hassan, non miei... la procedura del plagio è molto strutturata, meglio se leggi il libro
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."
Steve Hassan "Mentalmente liberi"