C'è una spiegazione logica?

Domande sui TdG che vengono fatte di frequente

Moderatore: Francesco Franco Coladarci

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Vittorino
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C'è una spiegazione logica?

Messaggio da Vittorino »

Anche se sempre più raramente, perché ormai mi conoscono quasi tutti, ogni tanto mi capita di confrontarmi con una coppia di TdG itineranti. Normalmente si limitano a salutarmi e a tirare diritto ma qualche volta, forse i più speranzosi o ottimisti, si fermano e mi parlano del più e del meno, commiatandosi poi con ampi sorrisi.
Sin qui tutto normale, ma la cosa che non finisce di sorprendermi e alla quale non riesco ancora a dare una spiegazione logica, è la metamorfosi improvvisa nel loro atteggiamento se per caso, non so se a causa mia o loro, ci ritroviamo a dialogare sulle rispettive dottrine.
Dico non so se per causa mia o loro perché, ammaestrato da precedenti esperienze similari, sto ben attento a cercare di non dire cose che potrebbero urtare la loro suscettibilità, ma …. niente da fare, a un certo punto ho la netta impressione di essere considerato come un avversario e, malgrado i miei sforzi, mi va già bene se troncano il discorso salutandomi e allontanandosi in tutta fretta.
Eppure è proprio sulle loro pubblicazioni che trovo scritto:
“Le persone ragionevoli convengono che il solo metodo giusto è quello di esaminare le prove di entrambe le parti, sia quelle favorevoli che quelle contrarie alla disputata teoria. È così che si perviene alla verità. (Svegliatevi!, 22/3/1974, pag. 6)
“L’errore va sempre in cerca delle tenebre, mentre la verità è sempre risaltata dalla luce. L’errore non desidera mai essere investigato. La luce invece ricerca una profonda e completa investigazione. Luce e verità sono sinonimi.” (Milioni ora viventi non morranno mai, 1920, pag. 13).
“Può esistere la falsa religione? Dire e dimostrare che un’altra religione è falsa non è una forma di persecuzione religiosa per nessuno. Non è persecuzione religiosa il fatto che una persona informata smascheri pubblicamente una certa religione indicando che è falsa, permettendo così di vedere la differenza tra la religione falsa e la religione vera. Ma per smascherare e dimostrare che le religioni errate sono false, il vero adoratore dovrà usare un autorevole mezzo di giudizio, una norma di valutazione che non possa rivelarsi falsa. Smascherare pubblicamente la falsa religione è certo più importante che dimostrare che la notizia di un giornale è falsa; è un servizio di pubblica utilità, anziché persecuzione religiosa, ed è in relazione con la vita eterna e la felicità delle persone. E tuttavia le lascia libere di scegliere” (La Torre di Guardia, 15 Giugno 1964, pag. 368)
Devo dire che, non capendo sino in fondo il perché di tale atteggiamento, rimango sempre un po’ triste e amareggiato, ma in fondo contento di avere oggi la forza di non reagire come mi capitava in passato.
:ciao:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

La loro logica, quella che esplicitano agli increduli, è quella di non voler contendere (accompagnata da relativo versetto), la logica corrente, di questo malvagio mondo (per intenderci) è che non sono addestrati, tranne qualche autodidatta, ad argomentare.
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phoenix74
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Messaggio da phoenix74 »

Vittorino da Feltre ha scritto: . . .
non riesco ancora a dare una spiegazione logica, è la metamorfosi improvvisa nel loro atteggiamento se per caso, non so se a causa mia o loro, ci ritroviamo a dialogare sulle rispettive dottrine.
. . .
niente da fare, a un certo punto ho la netta impressione di essere considerato come un avversario e, malgrado i miei sforzi, mi va già bene se troncano il discorso salutandomi e allontanandosi in tutta fretta.
. . .
non capendo sino in fondo il perché di tale atteggiamento, rimango sempre un po’ triste e amareggiato, ma in fondo contento di avere oggi la forza di non reagire come mi capitava in passato.
:ciao:
come nota Gabriella sono addestrati profondamente (plagiati) per vivere "separati" (socialmente) dagli altri, i non-Testimoni, tranne che nelle adempienze obbligate: lavoro, negozi... e ovviamente predicazione.

Chiunque faccia troppe domande indiscrete o si dimostri convinto delle sue convinzioni (anche in buona fede, non per "contestare" ma solo per dialogare) viene automaticamente viene visto come un "avversario", ovviamente influenzato dal Male (come i 7 miliardi di persone...). Ci credono. Punto.

In pratica ritengono il gruppo il meglio del genere umano, pensano come Tdg, frequentano (e si legano) solo a Tdg, credono come stile di vita solo a quello dei Tdg e apprezzano molto chi si dimostra interessato a convertirsi come Tdg (o comunque li ascolta senza fare troppe resistenze).

Rinnega il tuo passato, i tuoi legami, le tue credenze ed abitudini, cambia personalità come la nostra, predica e convertiti... e saremo tuoi "amici" (salvo odiarti se rinneghi la loro fede). Si potrebbe riassumere così i Tdg.

P.S. le riviste "per il pubblico" contengono invece messaggi più "tolleranti" per avvicinare gli esterni, quelle "interne" ricordano i mille doveri verso il Gruppo. Segui il forum per capire meglio.ù

P.S.(2) dimenticavo la spiegazione logica è che quando parli di credenze (ovvero stile di vita) contrario al loro scatta la personalità "settaria" cui loro sono addestrati... e comandati (controllo mentale).
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."

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Neca
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Messaggio da Neca »

phoenix74 ha scritto:
Vittorino da Feltre ha scritto: . . .
non riesco ancora a dare una spiegazione logica, è la metamorfosi improvvisa nel loro atteggiamento se per caso, non so se a causa mia o loro, ci ritroviamo a dialogare sulle rispettive dottrine.
. . .
niente da fare, a un certo punto ho la netta impressione di essere considerato come un avversario e, malgrado i miei sforzi, mi va già bene se troncano il discorso salutandomi e allontanandosi in tutta fretta.
. . .
non capendo sino in fondo il perché di tale atteggiamento, rimango sempre un po’ triste e amareggiato, ma in fondo contento di avere oggi la forza di non reagire come mi capitava in passato.
:ciao:
come nota Gabriella sono addestrati profondamente (plagiati) per vivere "separati" (socialmente) dagli altri, i non-Testimoni, tranne che nelle adempienze obbligate: lavoro, negozi... e ovviamente predicazione.

Chiunque faccia troppe domande indiscrete o si dimostri convinto delle sue convinzioni (anche in buona fede, non per "contestare" ma solo per dialogare) viene automaticamente viene visto come un "avversario", ovviamente influenzato dal Male (come i 7 miliardi di persone...). Ci credono. Punto.

In pratica ritengono il gruppo il meglio del genere umano, pensano come Tdg, frequentano (e si legano) solo a Tdg, credono come stile di vita solo a quello dei Tdg e apprezzano molto chi si dimostra interessato a convertirsi come Tdg (o comunque li ascolta senza fare troppe resistenze).

Rinnega il tuo passato, i tuoi legami, le tue credenze ed abitudini, cambia personalità come la nostra, predica e convertiti... e saremo tuoi "amici" (salvo odiarti se rinneghi la loro fede). Si potrebbe riassumere così i Tdg.

P.S. le riviste "per il pubblico" contengono invece messaggi più "tolleranti" per avvicinare gli esterni, quelle "interne" ricordano i mille doveri verso il Gruppo. Segui il forum per capire meglio.ù

P.S.(2) dimenticavo la spiegazione logica è che quando parli di credenze (ovvero stile di vita) contrario al loro scatta la personalità "settaria" cui loro sono addestrati... e comandati (controllo mentale).
Pure io, quando ero tdg, mi comportavo come loro, davo una risposta superficiale, se l'accettavano bene, se non l'accettavano li salutavo perchè questa era la prassi da seguire! Per il resto concordo pienamente con ciò che ha scritto Phoenix74!
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Come ho esposto nel post relativo ad Asimov, il mio rammarico non è tanto dovuto al fatto che improvvisamente venga considerato come un avversario, quanto alla reale mancanza di argomenti che giustifichino tale atteggiamento, contraddicendo le loro stesse raccomandazioni in merito.
Come è possibile entrare in una tale contraddizione per cui, pur non riuscendo a fornire adeguate risposte, si pretenda ugualmente di avere ragione? Ogni volta mi viene in mente la favola del lupo e dell’agnello.
La spiegazione di Phoenix mi sembra molto convincente e aderente alla realtà, ma la mia difficoltà di comprensione di tali atteggiamenti è legata al fatto che reputo la maggior parte dei TdG con i quali mi sono confrontato, persone sincere e spinte da reali buoni propositi. Ma allora, perchè piantare in asso e troncare unilateralmente un dialogo con una persona che ti sta solo esponendo le sue argomentazioni? Non dimenticando, inoltre, che il più delle volte sei tu ad essere fermato ed interpellato. Credo che difficilmente riuscirò mai a capire fino in fondo tali comportamenti.
:ciao:
Binhal
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Messaggio da Binhal »

credo che si tratti di paura. Paura della verità, intendo.
Hai trovato un angolino riparato dove pensi che tutti i pezzi del puzzle si incastrino, non vuoi che il lavoro certosino che hai fatto su di te vada improvvisamente all'aria. Così, quando il vento scuote il castello di carte, ti affretti a chiudere tutto per togliere anche gli spifferi...
phoenix74
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Messaggio da phoenix74 »

Vittorino da Feltre ha scritto: . . .
la mia difficoltà di comprensione di tali atteggiamenti è legata al fatto che reputo la maggior parte dei TdG con i quali mi sono confrontato, persone sincere e spinte da reali buoni propositi. Ma allora, perchè piantare in asso e troncare unilateralmente un dialogo con una persona che ti sta solo esponendo le sue argomentazioni?
. . .
E' un discorso complesso per chi non ci è passato (o non li conosce bene dall'esterno): i Tdg "attivi" (ed una parte di "inattivi" ciooè che non frequenta le attività Tdg) è INCAPACE DI PENSIERO AUTONOMO, dal Gruppo, li addestrano così: fobie, sensi di colpa (verso il Dio/Gruppo), abitudine a pensare passivamente e ovviamente a cambiare argomento o andare via se contestano il Verbo (cioè la Dottrina del Gruppo).

Sono processi mentali, dopo qualche anno di vita inquadrata nel Gruppo li riducono così... plagio mentale, in altre Sette per rafforzare il controllo li isolano letteralmente dagli altri (isole, fattorie e paesotti abitati solo da seguaci, ashram...), ma è possibile anche in città "blindare" i loro pensieri e la loro obbedienza.

Concretamente siamo tutti sottoposti a influenze (normali): l'insegnamento di una lingua, certi modelli di comportamento (cultura "occidentale" ecc), ma esistono tecniche per modificare persino il comportamento, pensieri ed emozioni, stravolgendo proprio la libertà di pensiero del singolo, "passivo" verso il Gruppo e succube di questo.

http://www.infotdgeova.it/setta.php" onclick="window.open(this.href);return false;

le tecniche di Tdg e Sette moderne pare sia derivate da tecniche usate dai Coreani (guerra di Corea anni '50), vedi studi del ricercatore Lifton, poi sviluppati da altri.

"Il modello del controllo del pensiero"
http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Jay_Lifton" onclick="window.open(this.href);return false;

P.S. per alcuni studiosi persino il Nazismo usava tecniche di manipolazione mentale per guidare la Germania degli anni 30.
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Dnick
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Messaggio da Dnick »

Quoto come al solito
ciò che ha riportato phoenix74
Vittorino da Feltre ha scritto:ma la cosa che non finisce di sorprendermi e alla quale non riesco ancora a dare una spiegazione logica, è la metamorfosi improvvisa nel loro atteggiamento se per caso, non so se a causa mia o loro, ci ritroviamo a dialogare sulle rispettive dottrine.
Immagina la faccia di chi, non conoscendoli , se non per sentito dire o per le loro apparenze,
ed altrettanto cosciente della propria fede o ateità,
si ritrova ad assistere la trasformazione della pecora in un lupo.

Il tdg è estremamente convinto di detenere la verità,
è estremamente convinto che ha le risposte a tutto,
e quando si trova di fronte una persona che gli fa vacillare
le sue convinzioni, o che gli fa notare altre chiave di lettura,
e per quanto riguarda la bibbia e per quanto riguarda la morale,
che gli intaccano le sue convinzioni,
si sente attaccato e minacciato, incredibilmente stupito di come
gli altri non riescono a percepire quello che per lui è ovvio.
In pratica è un rifiuto inconscio inculcato, a credere che ci sono altri che hanno
delle spiegazioni più logiche e razionali,
ed ha a seconda la personalità e a seconda di quanto si sono scrollate le basi delle sua dottrina,
si può notare una reazione più o meno aggressiva.
Aggressività o sofferenza dovuta dalla reazione inconscia della propria coscienza,
nell’affrontare quell’argomento, per come una volta ogni 10 anni se non di più ,
consiglierebbero le proprie riviste di cui ne hai menzionate qualcuna,
dove invitano ad accertarsi di ogni cosa,
ma allo stesso tempo,
vi è il richiamo a non dar retta al proprio cuore ingannatore,alle verità degli altri che potrebbero
essere mascherate dall'angelo ribelle,
tutte cose propagandate a giorno alterno se non di continuo.
Per cui il tdg di fronte a delle persone preparate, finisce per essere
alle soglie dell’intolleranza, additando il tranquillo e sereno interlocutore,
nemico di geova, rabbioso e pieno di odio.
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persia
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Messaggio da persia »

:quoto100:
Gabriella Prosperi ha scritto:La loro logica, quella che esplicitano agli increduli, è quella di non voler contendere (accompagnata da relativo versetto), la logica corrente, di questo malvagio mondo (per intenderci) è che non sono addestrati, tranne qualche autodidatta, ad argomentare.
Gabriella
Binhal ha scritto:credo che si tratti di paura. Paura della verità, intendo.
Hai trovato un angolino riparato dove pensi che tutti i pezzi del puzzle si incastrino, non vuoi che il lavoro certosino che hai fatto su di te vada improvvisamente all'aria. Così, quando il vento scuote il castello di carte, ti affretti a chiudere tutto per togliere anche gli spifferi...
:quoto100:
phoenix74
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Messaggio da phoenix74 »

Dnick ha scritto: si sente attaccato e minacciato, incredibilmente stupito di come
gli altri non riescono a percepire quello che per lui è ovvio.
In pratica è un rifiuto inconscio inculcato, a credere che ci sono altri che hanno
delle spiegazioni più logiche e razionali,
ed ha a seconda la personalità e a seconda di quanto si sono scrollate le basi delle sua dottrina,
si può notare una reazione più o meno aggressiva.
Aggressività o sofferenza dovuta dalla reazione inconscia della propria coscienza,
nell’affrontare quell’argomento, per come una volta ogni 10 anni se non di più ,
consiglierebbero le proprie riviste di cui ne hai menzionate qualcuna,
dove invitano ad accertarsi di ogni cosa,
ma allo stesso tempo,
vi è il richiamo a non dar retta al proprio cuore ingannatore,alle verità degli altri che potrebbero
essere mascherate dall'angelo ribelle,
Non è semplice da spiegare, anch'io ho letto diversi libri a riguardo... una persona plagiata per rimanere tale si deve sottoporre a costanti tecniche di manipolazione, ripetitive, monotone (adunanze e studi biblici), ovviamente con altri (la sua futura unica realtà sociale), "guidati" da un Maestro, Santone o Vertici (a volte distanti e su più livelli Corpo Direttivo). Senza isolamento sociale e attività comunitarie, studi di sola letteratura settaria chiaramente il controllo del Gruppo si allenterebbe...

Le Riviste Tdg sono scritte con frasi che esaltano il senso di appartenenza e apparentemente con frasi semplici cercano di semplificare ogni azione, scelta della vita come lo schierarsi con "Dio" (il Gruppo di plagiati) oppure con il "mondo", che poverino non ha l'illuminazione della Guida dei Vertici Tdg (in balia del Male). Le adunanze con ritmo ripetitivo e monotono pian piano inculcano i principi delle Riviste, con il pubblico di seguaci passivo e senza libertà di espressione (a parte risposte preconfezionate).

Studiando regolarmente le Riviste, ripetendo i concetti nelle Adunanze, frequentando solo persone (seguaci) assuefatti alla visione bianco/nero ("buoni" Tdg e "cattivi" chi crede in altri valori o stili di vita) si finisce pian piano per adattarsi a quello schema mentale.

Non bastano poche adunanze ovviamente per fare questo, infatti ci vogliono mesi affinchè il nuovo "interessato" si adatti a quello stile di vita (e di pensiero): dovrà abbandonare legami (o ridurre la frequenza), disfarsi di libri e letteratura esterna, abituarsi alle fobie (lentamente inculcate dagli studi "biblici") e pian piano "recitare" la nuova personalità.

Qualche studioso ritiene che chi è plagiato sviluppa una sorta di disturbo della personalità, anche perchè i Tdg si comportano con tratti simili se li osservate a fondo: seriosi, molto forbiti anche nel parlare, dottrinali ma con tono "da elite", apparentemente senza grandi slanci emotivi o di empatia (o passione).

Onestamente anche il contatto con la realtà risulta deformato: intravvedono il Male in ogni azione, pensiero o passatempo fuori dal gruppo (balli, volontariato, parenti non tdg...) e questo alla lunga li logora. E' maggiore la frequenza di malattie mentali perchè si reprimono desideri, progetti di vita o anche solo cambiare amicizie e abitudini (il gruppo comanda quasi ogni aspetto della vita privata).

Il controllo non è mai totale, neanche per chi ci è nato, anche perchè l'individualità rimane: per esempio io stesso (7 anni "dentro") mantenevo e leggevo la libreria "esterna" anche se gli obblighi morali del condizionamento me l'avrebbero impedito. Abitavo da solo (nessun parente per fortuna) ma, guardacaso, gli Anziani ogni tanto parlavano di "nomine" (ricompensa)... se avessi buttato la libreria esterna.
Diciamo che una "parte" della mia "originale" personalità aveva tenuto un angolo "libero" dal condizionamento, anche se condividevo e seguivo le altre regole morali e comportamentali.

L'isolamento ed il fanatismo (sentirsi "più spirituali" degli esterni) chiaramente eliminano gli elementi di confronto e paragone, come anche l'ostracismo per allontanare (e dimenticare) qualunque TDG si renda conto delle "catene" mentali. Per questo se una persona esterna approfondisce le contraddizioni della Dottrina (lo "specchio" con cui vedono la realtà) sono addestrati a troncare il discorso, vedendolo come una minaccia per la "purezza" del Gruppo... per fortuna nel tempo possono insinuarsi dubbi, anche profondi, per favorire il risveglio da quella condizione.

A livello inconscio "amano" più il Gruppo che una visione autonoma della vita (in altre Sette ordinano anche chi sposare e persino cosa mangiare... a volte vivendo tutti assieme), "odiando" chi fuoriesce perchè tradisce la "famiglia spirituale", cioè il Gruppo stesso.

E' un riassunto di quello che ho letto (Steve Hassan, "mentalmente liberi" edizione Avverbi), anche se il discorso sarebbe lungo e articolato; nel sito principale del forum trovi anche riferimenti ad altra letteratura (Bergman, Santovecchi...).
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
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Messaggio da phoenix74 »

Dnick ha scritto: Quoto come al solito
ciò che ha riportato phoenix74
Grazie, comunque ho riportato da altri libri i concetti... ci sono studiosi che hanno approfondito l'argomento.
Dnick ha scritto: si sente attaccato e minacciato, incredibilmente stupito di come
gli altri non riescono a percepire quello che per lui è ovvio.
In pratica è un rifiuto inconscio inculcato, a credere che ci sono altri che hanno
delle spiegazioni più logiche e razionali,
ed ha a seconda la personalità e a seconda di quanto si sono scrollate le basi delle sua dottrina,
si può notare una reazione più o meno aggressiva.
Aggressività o sofferenza dovuta dalla reazione inconscia della propria coscienza,
nell’affrontare quell’argomento, per come una volta ogni 10 anni se non di più ,
consiglierebbero le proprie riviste di cui ne hai menzionate qualcuna,
dove invitano ad accertarsi di ogni cosa,
ma allo stesso tempo,
vi è il richiamo a non dar retta al proprio cuore ingannatore,alle verità degli altri che potrebbero
essere mascherate dall'angelo ribelle,
Il plagio agisce a più livelli, intellettuale, come emozioni, relazioni e comportamento.

Non è semplice da spiegare, anch'io ho letto diversi libri a riguardo... una persona plagiata per rimanere tale si deve sottoporre a costanti tecniche di manipolazione, ripetitive, monotone (adunanze e studi biblici), ovviamente con altri (la sua futura unica realtà sociale), "guidati" da un Maestro, Santone o Vertici (a volte distanti e su più livelli Corpo Direttivo). Senza isolamento sociale e attività comunitarie, studi di sola letteratura settaria chiaramente il controllo del Gruppo si allenterebbe...

Le Riviste Tdg sono scritte con frasi che esaltano il senso di appartenenza e apparentemente con frasi semplici cercano di semplificare ogni azione, scelta della vita come lo schierarsi con "Dio" (il Gruppo di plagiati) oppure con il "mondo", che poverino non ha l'illuminazione della Guida dei Vertici Tdg (quindi in balia del Male). Le adunanze con ritmo ripetitivo e monotono pian piano inculcano i principi delle Riviste, con il pubblico di seguaci passivo e senza libertà di espressione (a parte risposte preconfezionate).

Studiando regolarmente le Riviste, ripetendo i concetti nelle Adunanze, frequentando solo persone (seguaci) assuefatti alla visione bianco/nero ("buoni" Tdg e "cattivi" chi crede in altri valori o stili di vita) si finisce pian piano per adattarsi a quello schema mentale.

Non bastano poche adunanze ovviamente per fare questo, infatti ci vogliono mesi affinchè il nuovo "interessato" si adatti a quello stile di vita (e di pensiero): dovrà abbandonare legami (o ridurre la frequenza), disfarsi di libri e letteratura esterna, abituarsi alle fobie (lentamente inculcate dagli studi "biblici") e pian piano "recitare" la nuova personalità. Nel Gruppo ci sono "insegnanti" che provvedono a seguirlo, informando i capi locali (Anziani) per assicurarsi che venga addestrato a dovere.

Qualche studioso ritiene che chi è plagiato sviluppa una sorta di disturbo della personalità, anche perchè i Tdg si comportano con tratti simili se li osservate a fondo: seriosi, molto forbiti anche nel parlare, dottrinali ma con tono "da elite", apparentemente senza grandi slanci emotivi o di empatia (o passione).

Onestamente anche il contatto con la realtà risulta deformato: intravvedono il Male in ogni azione, pensiero o passatempo fuori dal gruppo (balli, volontariato, parenti non tdg...) e questo alla lunga li logora. E' maggiore la frequenza di malattie mentali nel tempo perchè si reprimono desideri, progetti di vita o anche solo cambiare amicizie e abitudini (il gruppo comanda quasi ogni aspetto della vita privata, non ti è consentito lasciarlo).

Il controllo non è mai totale, neanche per chi ci è nato, anche perchè l'individualità rimane: per esempio io stesso (7 anni "dentro") mantenevo e leggevo la libreria "esterna" anche se gli obblighi morali del condizionamento me l'avrebbero impedito. Abitavo da solo (nessun parente Tdg per fortuna) ma, guardacaso, gli Anziani ogni tanto parlavano di "nomine" (ricompensa)... se avessi buttato la libreria esterna (non si fidavano completamente).
Diciamo che una "parte" della mia "originale" personalità aveva tenuto un angolo "libero" dal condizionamento, anche se condividevo e seguivo le altre regole morali e comportamentali.

L'isolamento ed il fanatismo (sentirsi "più spirituali" degli esterni) chiaramente eliminano gli elementi di confronto e paragone, come anche l'ostracismo per allontanare (e dimenticare) qualunque TDG si renda conto delle "catene" mentali. Per questo se una persona esterna approfondisce le contraddizioni della Dottrina (lo "specchio" con cui vedono la realtà) sono addestrati a troncare il discorso, vedendolo come una minaccia per la "purezza" del Gruppo... per fortuna nel tempo possono insinuarsi dubbi, anche profondi, per favorire il risveglio da quella condizione.

A livello inconscio "amano" più il Gruppo che una visione autonoma della vita (in altre Sette ordinano anche chi sposare e persino cosa mangiare... a volte vivendo tutti assieme), "odiando" chi fuoriesce perchè tradisce la "famiglia spirituale", cioè il Gruppo stesso. Parenti e amici non-Tdg vengono dimenticati e contattati saltuariamente col fine di convertirli al Gruppo... a volte forzano divorzi per convertire uno dei due coniugi.

E' un riassunto di quello che ho letto (Steve Hassan, "mentalmente liberi" edizione Avverbi), anche se il discorso sarebbe lungo e articolato; nel sito principale del forum trovi anche riferimenti ad altra letteratura (Bergman, Santovecchi...).[/quote]

P.S. i concetti sono del libro di Hassan, non miei... la procedura del plagio è molto strutturata, meglio se leggi il libro
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."

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Messaggio da Vittorino »

Ringrazio tutti coloro che hanno cercato di dare una risposta (un grazie particolare a Phoenix) ad un comportamento che esula dai normali rapporti umani e sociali.
Quanto letto sinora mi convince sempre più che la mia decisione di non offendermi e di ignorare tali incongruenze, è forse l’unico mezzo per aiutare tutti coloro che si trovano in tale situazione, e cercare di riportare il baricentro della loro vita su canoni più adatti alla convivenza comune.
In effetti ci troviamo probabilmente di fronte a persone che, come tante altre, hanno un disperato bisogno di aiuto e, l’offrire loro uno spiraglio di maggiore equilibrio, mi sembra la migliore maniera, anche per diminuire quel senso di amarezza che provo ogni volta che vedo distrutta la cosa più preziosa che abbiamo: la nostra personalità.
Penso che questo sito, con l’equilibrio e la serietà che lo contraddistinguono, sia il migliore aiuto loro offerto e, del resto, i risultati parlano da soli e il merito, oltre che dei singoli foristi, va soprattutto attribuito ad Achille e a tutti gli Amministratori e Moderatori. :witdg:
:ciao:
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Messaggio da phoenix74 »

Vittorino da Feltre ha scritto: . . .
la mia decisione di non offendermi e di ignorare tali incongruenze, è forse l’unico mezzo per aiutare tutti coloro che si trovano in tale situazione, e cercare di riportare il baricentro della loro vita su canoni più adatti alla convivenza comune.
. . .
l’offrire loro uno spiraglio di maggiore equilibrio, mi sembra la migliore maniera, anche per diminuire quel senso di amarezza che provo ogni volta che vedo distrutta la cosa più preziosa che abbiamo: la nostra personalità
. . ..
Penso che questo sito, con l’equilibrio e la serietà che lo contraddistinguono, sia il migliore aiuto loro offerto e, del resto, i risultati parlano da soli e il merito, oltre che dei singoli foristi, va soprattutto attribuito ad Achille e a tutti gli Amministratori e Moderatori. :witdg:
:ciao:
E' lodevole il tuo proposito "riportare il baricentro della loro vita su canoni più adatti" ma in poche conversazioni con loro è difficile da attuare, forse se un tuo parente o "ex amico", ora Tdg (che quindi conosci il passato ed hai un minimo di fiducia) puoi coltivare un minimo di contatti extra-predicazione, favorendo lentamente una autocoscienza.

Il forum è un valido aiuto perchè permette ai Tdg con dubbi (a volti inconci, a volte maturati nel tempo dopo riflessioni) di avere altri dati, esperienze senza "esporsi" pubblicamente; con una rete sociale simile la "decisione" di pensare liberamente (e discuterne con gli altri) ha pesanti ripercussioni.

Sono alla fine vittime di quel perverso contesto sociale.
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La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
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Messaggio da Roberto »

Non posso fare altro che associarmi a quanto avete espresso fino ad ora.
È ovvio che non tutti i tdg sono uguali né hanno tutti la medesima esperienza e conoscenza.
Ricorderete che sono stato tdg per quasi 60 anni e per me incontrare un "osso duro" era un vero piacere perché mi dilettavo a metterlo a tacere con la conoscenza che avevo acquisita nel corso degli anni come tdg.
Ma probabilmente la mia era solo "fortuna" di aver sempre incontrato persone più ignoranti di me.
Magari avessi incontrato dei degni avversari, forse sarebbero riusciti a farmi sorgere qualche dubbio.

In generale, la maggior parte dei tdg, se confrontati con un osso duro preferiscono uscirsene con "non gettiamo le perle ai porci" e evitare il confronto.
Penso che hanno paura di dover accettare di aver torto, sarebbe come aver gettato via tutta una vita per nulla. Preferiscono fare la politica dello struzzo (anche se non è vero che lo struzzo, l'uccello in questo caso, lo faccia), nascondendo la testa sotto la sabbia. Accettare di vedere la realtà in faccia costerebbe troppo caro, troppo caro in termini di tempo e energie perse, troppo caro in termine di rapporti familiari e sociali da troncare, troppo caro, per alcuni, perdere il prestigio di essere stato un anziano ammirato e rispettato dagli altri mentre forse altrove non valevo nulla.

Non credo in realtà che un tdg possa accettare in un confronto argomentativo di essere nell'errore. Io non lo sono mai stato.
L'unica cosa che mi ha fatto avere dei dubbi è stata il rendermi conto da me solo, di fronte ad un evento scatenante, che c'era qualcosa che non andava in questa organizzazione. E volendo esamnarne il perché, ho finito per rendermi conto delle incongruenze degli insegnamenti della WT. Probabilmente, senza l'evento scatenante, sarei stato ancora a difendere gli interessi dell'organizzazione dei tdg.
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Dnick
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Messaggio da Dnick »

Roberto ha scritto:Non credo in realtà che un tdg possa accettare in un confronto argomentativo di essere nell'errore. Io non lo sono mai stato.
L'unica cosa che mi ha fatto avere dei dubbi è stata il rendermi conto da me solo, di fronte ad un evento scatenante, che c'era qualcosa che non andava in questa organizzazione. E volendo esamnarne il perché, ho finito per rendermi conto delle incongruenze degli insegnamenti della WT. Probabilmente, senza l'evento scatenante, sarei stato ancora a difendere gli interessi dell'organizzazione dei tdg.
Concordo,
senza un effeto scatenente da scuotere qualcosa nel proprio io,
difficilmente se ne potrebbe uscire dall'organizzazione con una certa convinzione.
Roberto ha scritto:In generale, la maggior parte dei tdg, se confrontati con un osso duro preferiscono uscirsene con "non gettiamo le perle ai porci" e evitare il confronto.
Ma in generale è lui che va a proporsi,
e generalmente da per scontato, che ne sappia più degli altri,
e come hai detto ci mette pure della presunzione

perchè come dicevi
Roberto ha scritto: per me incontrare un "osso duro" era un vero piacere perché mi dilettavo a metterlo a tacere con la conoscenza che avevo acquisita nel corso degli anni come tdg.
Avvolte questo comportamento non permette di capire il grado di preparazione immediato di chi
sta di fronte, e nel frattempo ti ritrovi che l'eventuale preda, ha già rifilato alcuni quesiti che cominciano un pò a far riflettere,
si che magari l'intento e quello di non voler contendere, ma anche dall'altra parte dopo che è stato disturbato,
non prende di buon grado che il confronto deve essere rimandato per incompetenza,
bisogna vedere anche la reazione quando al tdg gli si viene detto che prima ancora di andare
a bussare ad altre porte facesse bene ad andare a studiare per altri cinque anni, dopo che si fa un mazzo così
giorno dopo giorno. :ironico:
phoenix74
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Messaggio da phoenix74 »

Roberto ha scritto: . . .
Accettare di vedere la realtà in faccia costerebbe troppo caro, troppo caro in termini di tempo e energie perse, troppo caro in termine di rapporti familiari e sociali da troncare, troppo caro, per alcuni, perdere il prestigio di essere stato un anziano ammirato e rispettato dagli altri mentre forse altrove non valevo nulla.
. . .
:quoto100:

acuta osservazione... per questo "scelgono" e "nominano" come Anziani Sdm di provata fedeltà al Gruppo (dopo anni e anni), perchè hanno investito molto nel Gruppo e consolidato una rete sociale interna... e ovviamente sono stati osservati e analizzati da Anziani per del tempo.

Poi dipende anche dal singolo, come noti tu: a volte un dubbio a cascata fa emergere altri sepolti nella memoria, un episodio piccolo è il sassolino che inceppa il meccanismo. Conta anche la personalità e le circostanze... e penso un pò di fortuna (o un intervento "superiore")
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."

Steve Hassan "Mentalmente liberi"
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