DELUCIDAZIONI SU TDG E SINDACATO

Domande sui TdG che vengono fatte di frequente

Moderatore: Francesco Franco Coladarci

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nello80
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DELUCIDAZIONI SU TDG E SINDACATO

Messaggio da nello80 »

Salve a tutti.
Chiedo a chi in particolare è stato anziano:
I tdg possono svolgere il ruolo di RSU(rappresentaza sindacale unitaria) all'interno di una realtà lavorativa?
Considerando il caso che si tratti di un sindacato autonomo del quale nel suo statuto di dichiari a parole e fatti apolitico ed apartitico?
Ed inoltre tale attività si circoscriva solo all'interno di quella realtà aziendale?

L'unica rivista che ne parla è di 50 anni fa, per il resto non c'è più niente.
vi ringrazio x le risposte.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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caribu70
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Messaggio da caribu70 »

Puoi chiederlo ai tuoi anziani :ironico: :sorriso:
Ti posso rispondere in base alla mia esperienza avendo fatto parte del sindacato: qualsiasi sindacato in Italia anche se vuole definirsi apolitico svolge comunque in realtà una funzione politica organizzata; a livello di coscienza se vuoi stare lontano da qualsiasi azione politica devi stare lontano anche da una presenza attiva all'interno del sindacato e di logica non dovresti neppure avere una tessera sindacale.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
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anto
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COSA VUOLE DIRE..

Messaggio da anto »

Che non si può aderire ad un sindacato per sostenere i diritti di un lavoratore?????
Non si è liberi di fare una scelta???
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
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ilnonnosa
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Messaggio da ilnonnosa »

nello80 ha scritto:Salve a tutti.
Chiedo a chi in particolare è stato anziano:
I tdg possono svolgere il ruolo di RSU(rappresentaza sindacale unitaria) all'interno di una realtà lavorativa?
Considerando il caso che si tratti di un sindacato autonomo del quale nel suo statuto di dichiari a parole e fatti apolitico ed apartitico?
Ed inoltre tale attività si circoscriva solo all'interno di quella realtà aziendale?

L'unica rivista che ne parla è di 50 anni fa, per il resto non c'è più niente.
vi ringrazio x le risposte.
DA “SUSSIDIO PER RISPONDERE ALLA CORRISPONDENZA INDIRIZZATA ALLE FILIALI” - STRALCI DI LETTERE.

SCB:FPB 4/1/73

La Società ha considerato abbastanza esaurientemente l’argomento dell’iscrizione ai sindacati e dello sciopero ne La Torre di Guardia del 1° ottobre 1961, pagina 607 e 608. La rivista dice: “ Le Scritture consigliano ai cristiani di provvedere ‘ciò che è giusto dinanzi a tutti gli uomini’. ‘Certo se alcuno non provvede per quelli che sono suoi e specialmente per quelli che sono membri della sua famiglia, egli ha rinnegato la fede ed è peggiore di una persona senza fede’. Queste scritture sono in relazione con i sindacati dei lavoratori, perché per osservarle può essere necessario iscriversi a un sindacato di lavoratori… Non vi è quindi nulla da obiettare se un cristiano semplicemente appartiene a un sindacato, paga i contributi e ubbidisce all’invito di smettere di lavorare in caso di sciopero.- Rom. 12:17; 1 Tim. 5:8”.

“Tuttavia, il cristiano non dovrebbe partecipare alle attività di un sindacato fino al punto di occupare in esso una posizione ufficiale. Né dovrebbe, in caso di sciopero, partecipare alle riunioni o in altri modi alle agitazioni dovute allo sciopero. Soprattutto non dovrebbe prendere parte alle violente dispute dei sindacati, poiché ‘lo schiavo del Signore non deve contendere’. ‘Se è possibile, per quanto dipende da voi, siate in pace con tutti gli uomini’. Come il cristiano si mantiene neutrale nella politica e nelle guerre del suo Paese, così il cristiano, membro di un sindacato, non prende parte alle attività direttive e alle lotte economiche del sindacato, ma si mantiene neutrale. – “ Tim. 2:24; Rom. 12:18”.

Quindi, come puoi notare, quando viene indetto uno sciopero, il cristiano può decidere di assentarsi dal lavoro. Naturalmente eviterà qualsiasi attiva partecipazione, quali manifestazioni di piazza. Si manterrà neutrale. Dalla tua lettera comprendiamo che tu ritieni che si possa aderire allo sciopero se questo è indetto per migliorare la situazione economica degli operai, ma che non si dovrebbe aderire ad esso se lo si indice per scopi politici. A parte il fatto che noi non vediamo la differenza, perché anche se nel primo caso si indice lo sciopero per cercare di ottenere alcuni miglioramenti economici per i lavoratori, la finalità ultima è sempre politica. Comunque ogni cristiano deve decidere che cosa fare a questo riguardo. E’ appropriato che valuti attentamente la situazione decidendo di conseguenza. Come tu sai bene, a volte può essere estremamente pericoloso forzare la situazione, andando a lavorare quando è indetto uno sciopero. Per questo potrebbe essere consigliabile astenersi, non fosse altro per evitare conseguenze spiacevoli. Comunque, come abbiamo detto sopra, spetta a ogni singolo individuo decidere in merito essendo naturalmente pronto a far fronte alle eventuali conseguenze della sua decisione.

SCB:SSB 17/6/81

L’iscrizione a un sindacato è da ritenere una questione personale e di coscienza. Ma partecipare alla elezione dei rappresentanti sindacali o accettarne un incarico ufficiale significa invece violare la propria neutralità cristiana.
ISCRIZIONE AL SINDACATO, SCIOPERI E ACCETTARE INCARICHI:
SCB:SSB 17/6/81
“L'iscrizione al sindacato è da ritenere una questione personale e di coscienza. Ma partecipare alle elezioni dei rappresentanti sindacali o accettare un incarico ufficiale significa invece violare la propria neutralità cristiana”.

SCC:SSA 8/1/79

“Nella W 61 p 607 viene considerato il problema dello sciopero. Non è precisato di quale sciopero si tratta, se di uno politico o semplicemente di natura economica. Quindi quando viene proclamato uno sciopero il cristiano deve decidere come comportarsi, se aderire astenendosi dal lavoro o lavorare regolarmente senza tener conto dello sciopero che è stato proclamato. Ognuno deciderà in base alla sua coscienza addestrata dalla Parola di Dio. Spiritualmente parlando, non vi è nessuna differenza tra uno sciopero politico e uno a carattere economico. Se l’operaio cristiano si astiene dal lavoro in occasione di uno sciopero politico, e naturalmente, non partecipa alle manifestazioni pubbliche promosse per l’occasione, egli non viola la sua neutralità. Non la viola nemmeno se si astiene dal lavoro quando è indetto uno sciopero per motivi economici. Vi sarà invece una violazione di neutralità quando il cristiano partecipa attivamente ad una manifestazione pubblica, scendendo forse in piazza con i cortei che generalmente sono org. per l’occasione o comunque sostenendo pubblicamente le parti in lotta, incitando o con la propria presenza. Ma se il cristiano si astiene dal lavoro e usa quel tempo per studiare assieme alla sua famiglia, per andare in servizio, visitare i suoi conservi o anche per svagarsi, allora non vi è nessuna violazione di neutralità. Egli semplicemente si astiene dal lavoro perché la maggioranza dei suoi colleghi se ne astengono. Generalmente i ns. fratelli si astengono dal lavoro quando è indetto uno sciopero, per motivi di sicurezza personale. Nell’Italia del nord può essere molto pericoloso non astenersi dal lavoro in caso di sciopero. I fratelli se ne astengono indipendentemente dai motivi per cui esso è indetto per rimanere possibilmente in buona salute e per non creare problemi con i loro compagni di lavoro che non è il caso di suscitare. Naturalmente se qualche cristiano è turbato dovendo astenersi dal lavoro quando è indetto uno sciopero per motivi politici, allora farebbe bene a non astenersi essendo naturalmente pronto a subire qualsiasi conseguenza ne potrebbe derivare. Decidendo in tal senso non dovrebbe criticare i suoi conservi che forse decidono di astenersi dal lavoro, e questi ultimi non dovrebbero a loro volta criticarlo perché ognuno decide in base alla propria condotta. Criticare l’operato del proprio fratello significherebbe imporre la propria coscienza ad altri e ciò non è corretto.
Ci poni una domanda in relazione alla posizione del cristiano rispetto al sindacato. I principi esposti nella W 61 p 607, sono ancora validi. Il cristiano deve ubbidire al principio esposto in 1Tm 5:8. Mentre adempie tale responsabilità può essere necessario appartenere ad un sindacato e pagare i contributi perché tale organismo legale si interessi di assicurargli un lavoro. Però è una cosa del tutto diversa partecipare alle attività del sindacato fino al punto di occupare una posizione ufficiale. Vale lo stesso principio per cui il cristiano non accetterebbe mai un incarico governativo, benché paghi le tasse al governo. È il principio della neutralità.(Gv 17:16) Dunque possiamo dire che benché il cristiano paghi le tasse e possa in coscienza sentirsi libero di essere iscritto ad un sindacato, pagandone i contributi e ubbidendo all'invito di smettere di lavorare in caso di sciopero, è antiscritturale accettare una posizione ufficiale nel sindacato”.

FPA 21/8/79

È una questione personale iscriversi o meno a un sindacato. Il fatto in sé non viola alcun principio biblico, potendo ritenersi come un'assicurazione sul lavoro, qualcosa che aiuta a ubbidire al comando di provvedere alla propria famiglia.(1Tm 5:8) Dovendo però il cristiano ubbidire anche ad altri comandi, come quelli riportati in 2Tm 2:24, Ro 12:18 e Gv 17:16, non ricoprirà alcun incarico nell'ambito del sindacato, né parteciperà alle riunioni, agitazioni, cortei da esso indetti. Ovviamente se iscritto, pagherà i contributi e ubbidirà all'invito di smettere di lavorare in caso di sciopero, se lo desidera, senza che in questo vi sia qualcosa di sbagliato. Starà comunque attendo a non violare la propria neutralità cristiana”.


ASSISTERE A RIUNIONI FATTE DA SINDACALISTI:


SCC:SSB 15/12/82

Abbiamo ricevuto la lettera scritta dal segretario della congregazione, il fratello ……… , informandoci del fatto che alcuni fratelli, pescatori, sono andati ad ascoltare dei discorsi fatti da sindacalisti e uomini politici per essere informati sullo svolgimento dei vari scioperi, ma non facendo nulla che indichi una loro attiva partecipazione. Desiderate sapere se questi fratelli hanno violato la loro neutralità cristiana.

Nella lettera è detto che questi fratelli non hanno partecipato a nessun tipo di manifestazione. Con questo noi comprendiamo che questi sono andati sul posto, si sono seduti e hanno ascoltato senza intervenire. Se le cose stanno così, non crediamo che questi fratelli abbiano violato la loro neutralità. Per aiutarvi meglio, potreste vedere La Torre di Guardia del 1961, pagina 607.

Però vi sono alcune considerazioni che si devono fare. Se questi fratelli ricoprono incarichi nella congregazione e ciò che hanno fatto ha creato turbamento nei fratelli fino al punto che ora non li stimano più come esempi, allora sarebbe necessario esaminare i loro requisiti. Se invece hanno preso parte attiva alla manifestazione, allora hanno violato la loro neutralità cristiana; perciò occorrerebbe esaminarli con un comitato.

ESSERE ISCRITTI ALLE A.C.L.I.:

SCB:SSD 8/10/80

“Le A.C.L.I. furono costituite nel ‘45 e tra gli scopi principali si prefiggono: Istruire i lavoratori nella conoscenza dei loro problemi e interessi, svolgere opera di educazione e di elevazione religiosa, morale, sociale e culturale a favore dei soci; salvaguardare la professione della fede e della morale cattolica negli ambienti di lavoro; perfezionare le capacità tecniche e professionali dei lavoratori; ... Da quanto sopra comprendiamo che chi diviene socio di tale associazione, diviene un apostata. In questo caso vale quanto scritto nella W 15.6.79 in relazione all'Associazione Cristiana dei Giovani (IMCA). Comunque riteniamo che sia giusto distinguere chi diviene socio di tale associazione da chi semplicemente si rivolge ad essa per avere delucidazioni in materia di lavoro. Chiedere informazioni non significa associarsi o far parte di tale associazione”.

Ciao. Ilnonnosa
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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Qualcuno nel forum ha parlato del fatto che gli anziani gli hanno detto che non poteva farsi eleggere come rappresentante dei genitori nella scuola dei suoi figli. Nemmeno lì c'entravano la politica o i partiti. Comunque l'unico modo per essere sicuro è chiedere agli anziani.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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ilnonnosa
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Messaggio da ilnonnosa »

Cogitabonda ha scritto:Qualcuno nel forum ha parlato del fatto che gli anziani gli hanno detto che non poteva farsi eleggere come rappresentante dei genitori nella scuola dei suoi figli. Nemmeno lì c'entravano la politica o i partiti. Comunque l'unico modo per essere sicuro è chiedere agli anziani.
SCB:SSA 22/4/75

Come tu ben sai il cristiano ha la responsabilità di astenersi dal partecipare alle lotte politiche, sociali ed economiche indette dal presente sistema di cose. Cristo Gesù, come è detto in Giovanni 17:16, predicò la neutralità cristiana. Per cui i cristiani si mantengono neutrali in ogni senso.

Quando questo sistema di cose indice un’elezione , sia essa politica, economica o sociale, il cristiano farebbe bene a non parteciparvi nel rispetto del principio cristiano di Giovanni 17:16. In occasione, infatti, delle recenti elezioni scolastiche i cristiani spiritualmente maturi se ne sono astenuti. Non partecipando alle votazioni né accettando incarichi negli organi direttivi della scuola.

Se nella congregazione risultasse che qualche fratello o sorella si è recato alle urne in occasione delle recenti elezioni scolastiche, il comitato della congregazione farebbe bene a parlar loro per vedere che cosa pensano in merito, quali sono stati i motivi per cui hanno ritenuto opportuno presentarsi alle urne, e anche per comprendere se essi capivano ciò che la neutralità cristiana significa. Se dal colloquio avuto con loro si nota che essi non avevano ben compreso qual era la loro posizione, allora il comitato potrebbe decidere di limitarsi ad offrire alcuni suggerimenti chiudendo così il caso. Qualora però risultasse che colui che si è recato alle urne l’abbia fatto perché desidera partecipare a questa lotta sociale e ritiene che quanto ha fatto è corretto e non intende cambiare opinione in merito, allora il comitato giudiziario prenderà atto della sua dissociazione dalla congregazione cristiana e l’annuncerà alla congregazione, come qualsiasi altra dissociazione.


Ciao. Ilnonnosa
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Un po ti tempo fa, 3 o 4 anni fa, accennai la questione ad un anziano, il quale mi disse che iscriversi al sindacato è una questione di coscienza, ma votare per l'elezione della RSU era una violazione della neutralità cristiana.
Quindi, mi faccio questa equazione, se:

sindacato=politica.
tessera sindacale=ok
votazione rsu=ko
votazione politica=ko
tessera partito politico=Ok

Oppure devo dedurre che è il concetto del votare che è sbagliato?
In questo caso sarebbe anche proibito votare in riunioni condominiali o eleggere un amministratore condominiale?


Cmq non accennai proprio al fatto di voler sapere se un fratello poteva essere membro della RSU.

P.S. Tutto il ragionamento senza essere sostenuto da scritture.
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anto
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NE SONO FELICE!!!

Messaggio da anto »

nello80 ha scritto:P.S. Tutto il ragionamento senza essere sostenuto da scritture.
:appl: :balla: :appl: :balla: :fiori: :appl: :balla: :appl: :balla:
:abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr: :abbr:
un giorno aprirai gli occhi, la tua mente si risvegliera' e capirai che sei stato chiuso dentro una setta..allora tornerai a essere solo MIO FRATELLO
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nello80
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Messaggio da nello80 »

tra l'altro questa è la definizione di partito politico e sindacato:

""Un partito politico è un'associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari. L'attività del partito politico è volta ad operare per l'interesse nazionale, si esplica nello spazio della vita pubblica e, nelle attuali democrazie rappresentative, ha per "ambito prevalente" quello elettorale.""


Il sindacato, nel diritto del lavoro, è un ente che rappresenta i lavoratori delle varie categorie produttive.
Esistono così sindacati dei lavoratori e sindacati dei datori di lavoro. La storia dei sindacati è però soprattutto storia dei lavoratori (operai, contadini, impiegati) che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie. I sindacati, nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale, vengono anche definiti parti sociali.


quindi volendo soffermarsi sulle parole, i punti e le virgole, come fanno i tdg, una persona che si impegni solo in ambito della propria azienda a difendere e tutelare il diritto del lavoratore, nonché a migliorare la condizione economica e sociale dello stesso,non è di per se collegabile direttamente con la politica.


Come tu ben sai il cristiano ha la responsabilità di astenersi dal partecipare alle lotte politiche, sociali ed economiche indette dal presente sistema di cose. Cristo Gesù, come è detto in Giovanni 17:16, predicò la neutralità cristiana. Per cui i cristiani si mantengono neutrali in ogni senso.


ma qualcuno potrebbe spiegarmi che interpretazioni ne danno i cattolici e protestanti a questo versetto?

p.s. da wikipedia
Ultima modifica di nello80 il 18/10/2013, 15:06, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da anto »

Ma io non sono esperta, da quel che sò (leggendo vari post di esperienze) la questione è.... che siccome i TdG andranno nel MONDO perfetto, fatto solo per chi ha applicato le regole di Geova...ops WTS più precisamente, quindi non è il caso e ammesso di far parte in movimenti di QUELLI DEL MONDO che non si salveranno... :conf:
E' cosi??? chi ne sa più di me...
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Messaggio da eros&thanatos »

Il versetto di Giovanni dice solo che "non sono del mondo, come io non sono del mondo".. Ma applicato al contesto di quel tempo, credo che abbia un altro significato..
Non puoi "non essere del mondo", ma usufruirne quando ti fa comodo..
"onen i-Estel Edain, u-chebin Estel anim". Elfico Quenya, da The lord of the rings
"ho dato la mia speranza agli uomini, non ne ho conservata per me"

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Messaggio da Cogitabonda »

Il fatto è che secondo i TdG attualmente il mondo è governato da Satana, quindi fare qualcosa per il mondo e nel mondo vuol dire contaminarsi con qualcosa di satanico. Entrare in politica, o in un'attività sindacale, vuol dire immergersi profondamente in questa realtà malefica.
La predicazione è la sola azione veramente pura che si può compiere con le persone del mondo, tutto il resto va ridotto al minimo indispensabile. Solo la compagnia dei fratelli e sorelle non contamina e non crea pericolo.
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Messaggio da nello80 »

quindi se io sono un dipendente comunale, in teoria sono collegato con il mondo di satana perchè il comune è: (da Treccani)

Comune Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi. Nell’ordinamento attuale, ente territoriale di base dotato di autonomia statutaria, regolamentare e finanziaria. Il c. opera anche come circoscrizione di decentramento statale e regionale, in quanto riceve da Stato e regioni la delega a esercitare alcune funzioni amministrative. storiaIl c. si sviluppò gradualmente a partire dall’11° sec Leggi[quote][/quote]
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Messaggio da otello44 »

Caro Nello80
Io ti dico come ho agito io in molti anni di vita in fabbrica e in molti anni di TG nominato SM
Io ho avuto e tuttora, che sono in pensione, ho la tessera del sindacato: Ho partecipato a scioperi e picchetti
per difendere il posto di lavoro, e per dimostrare contro le ingiustizie sotto varie forme, nessuno e ripeto nessuno
(Anziani e Sorveglianti) mi ha mai detto nulla. Ho agito da cittadino pensante e consapevole delle mie responsabilità e
dando ascolto alla mia coscienza .Un consiglio, se posso permettermi! Ascolta la tua coscienza e non dar retta a
regole assurde.
Otello44
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Messaggio da nello80 »

otello44 ha scritto:Caro Nello80
Io ti dico come ho agito io in molti anni di vita in fabbrica e in molti anni di TG nominato SM
Io ho avuto e tuttora, che sono in pensione, ho la tessera del sindacato: Ho partecipato a scioperi e picchetti
per difendere il posto di lavoro, e per dimostrare contro le ingiustizie sotto varie forme, nessuno e ripeto nessuno
(Anziani e Sorveglianti) mi ha mai detto nulla. Ho agito da cittadino pensante e consapevole delle mie responsabilità e
dando ascolto alla mia coscienza .Un consiglio, se posso permettermi! Ascolta la tua coscienza e non dar retta a
regole assurde.
Otello44

Infatti, è da 6 anni che sono il primo eletto della RSU.
Ho vinto molte vertenze su materie economiche e contrattuali.
In coscienza sentivo di fare del bene e l'ho fatto.
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