I testimoni di Geova si considerano un popolo in guerra?
Moderatore: Francesco Franco Coladarci
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I testimoni di Geova si considerano un popolo in guerra?
«Fra le calamità della guerra si può con buona ragione annoverare la diminuzione dell’amore per la verità, ad opera delle falsità che l’interesse detta e che la credulità incoraggia». (Samuel Johnson, dal N° 30 di The Idler, 11 Novembre 1758).
Le libertà che spesso si prendono i TdG nei confronti della verità (ma in nome della Verità) sono state il primo segnale che mi ha fatto pensare "questa gente si sente in guerra?" Il segnale successivo, che ha rafforzato molto quell'impressione, è la descrizione fatta da un TdG sul comportamento che deve tenere uno scienziato TdG quando incontra nella sua professione delle verità scientifiche che contrastano con quelle impartite dallo Schiavo Fedele e Discreto: tenere tutto per sé, non confondere i fratelli e non creare discordie interne divulgando fra loro le proprie scoperte. Proprio come dovrebbe fare un patriota, in un paese in guerra, quando scopre che i capi non raccontano la verità alla popolazione, poiché esiste una causa (una Santa Causa) in nome della quale molti valori fondamentali vengono sospesi.
Non mi ero mai spinta a esplorare più a fondo quell'ipotesi perchè avevo adottato per molto tempo un'altra immagine dei TdG, cioè quella di gente che si sente come i passeggeri di una nave che sta affondando, perciò ubbidisce con cieca fiducia alle istruzioni impartite da "quelli che sanno", perchè sa che fare di testa propria vorrebbe dire morire. Gente che segue anche le raccomandazioni più assurde senza metterle in discussione , e ascolta "quelli che sanno" mentre descrivono le bellezze della nuova, perfetta nave che sta arrivando. Mi accorgo però che questa immagine non è sufficiente, che c'è molto di più.
Provando a elencare gli indizi che mi fanno pensare ai TdG come a un popolo in guerra vi sono:
1. L'assoluta disciplina che ci si aspetta in ogni occasione.
2. La minuziosa precisione con cui vengono stabilite le norme di comportamento.
3. L'obbligo di portare una divisa ogni volta che si è in servizio.
4. Il dovere di dedicare tutto il proprio tempo e le proprie risorse allo sforzo bellico.
5. La nozione che il nemico possa nascondersi ovunque.
6. La segretezza con cui si devono trattare tutte le questioni interne, poiché alcune potrebbero demoralizzare la truppa, altre aiutare il nemico.
7. Dimenticare l'informazione e accettare la propaganda.
8. Diffidare di chiunque non appartenga all'esercito.
9. Mettere da parte ogni desiderio, inclinazione o aspirazione personale per rimandarle a "dopo", al tempo di pace che verrà.
10. Considerare la diserzione come la colpa peggiore.
Sicuramente ve ne sono altri, ma lascio a voi la continuazione dell'elenco.
A proposito: Gesù disse "siate miei testimoni" o "siate miei soldati"?
Le libertà che spesso si prendono i TdG nei confronti della verità (ma in nome della Verità) sono state il primo segnale che mi ha fatto pensare "questa gente si sente in guerra?" Il segnale successivo, che ha rafforzato molto quell'impressione, è la descrizione fatta da un TdG sul comportamento che deve tenere uno scienziato TdG quando incontra nella sua professione delle verità scientifiche che contrastano con quelle impartite dallo Schiavo Fedele e Discreto: tenere tutto per sé, non confondere i fratelli e non creare discordie interne divulgando fra loro le proprie scoperte. Proprio come dovrebbe fare un patriota, in un paese in guerra, quando scopre che i capi non raccontano la verità alla popolazione, poiché esiste una causa (una Santa Causa) in nome della quale molti valori fondamentali vengono sospesi.
Non mi ero mai spinta a esplorare più a fondo quell'ipotesi perchè avevo adottato per molto tempo un'altra immagine dei TdG, cioè quella di gente che si sente come i passeggeri di una nave che sta affondando, perciò ubbidisce con cieca fiducia alle istruzioni impartite da "quelli che sanno", perchè sa che fare di testa propria vorrebbe dire morire. Gente che segue anche le raccomandazioni più assurde senza metterle in discussione , e ascolta "quelli che sanno" mentre descrivono le bellezze della nuova, perfetta nave che sta arrivando. Mi accorgo però che questa immagine non è sufficiente, che c'è molto di più.
Provando a elencare gli indizi che mi fanno pensare ai TdG come a un popolo in guerra vi sono:
1. L'assoluta disciplina che ci si aspetta in ogni occasione.
2. La minuziosa precisione con cui vengono stabilite le norme di comportamento.
3. L'obbligo di portare una divisa ogni volta che si è in servizio.
4. Il dovere di dedicare tutto il proprio tempo e le proprie risorse allo sforzo bellico.
5. La nozione che il nemico possa nascondersi ovunque.
6. La segretezza con cui si devono trattare tutte le questioni interne, poiché alcune potrebbero demoralizzare la truppa, altre aiutare il nemico.
7. Dimenticare l'informazione e accettare la propaganda.
8. Diffidare di chiunque non appartenga all'esercito.
9. Mettere da parte ogni desiderio, inclinazione o aspirazione personale per rimandarle a "dopo", al tempo di pace che verrà.
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Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
si considerano in guerra da sempre
guerra spirituale non in carne e sangue. come viene sempre ribadito .
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È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.
A. Einstein
La falsità è la verità degli altri.
O. Wilde
La religione è vera per la plebe, falsa per il saggio e redditizia per quelli che ne fanno un mestiere.Seneca
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11. Obbligo (consiglio) della delazione
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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12) Legge Marziale (ovvero il comitato giudiziario,in grado di decretare in maniera del tutto arbitraria la "vita" e la "morte" sociale di chi viene accusato)
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)
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Ma sai, non credo che ci pensino più di tanto, ma in fondo lo sono.
A parte l'analisi dei fenomeni, ma stanno aspettando la fine del mondo dove solo loro si salveranno, vanno a dire in giro che già la guerra in cielo... mo non ricordose sia già stata combattuta o se sta pe finì... e ci sono si in mezzo ad una guerra. Il problema è che sta guerra è tutta una loro fantasia e malgrado questo la fanno vivere anche a chi sta loro intorno.
Ma ti pare che un povero cristo debba ritrovarsi la vita rovinata magari perchè la moglie (o viceversa) si è convertita ad una religione insensata ed insana?
A parte l'analisi dei fenomeni, ma stanno aspettando la fine del mondo dove solo loro si salveranno, vanno a dire in giro che già la guerra in cielo... mo non ricordose sia già stata combattuta o se sta pe finì... e ci sono si in mezzo ad una guerra. Il problema è che sta guerra è tutta una loro fantasia e malgrado questo la fanno vivere anche a chi sta loro intorno.
Ma ti pare che un povero cristo debba ritrovarsi la vita rovinata magari perchè la moglie (o viceversa) si è convertita ad una religione insensata ed insana?
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Ai miei parenti TdG questa cosa la ho sempre detta. "Siete un esercito. Di gente pacifica ...ma un esercito. E siete pacifici solo perché non avete potere. Se aveste potere costringereste il popolo a seguire le vostre panzane illiberali.". Lo sapete cosa mi rispondono? Alzano i tacchi e se ne vanno ! Ciao.
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Gabriella Prosperi ha scritto:11. Obbligo (consiglio) della delazione
Già, questi punti si aggiungono al quadro. Le descrizioni che ho visto dei comitati giudiziari ricordano molto le corti marziali, ma quelle dell'epoca dell'ammutinamento del Bounty, non quelle di oggi.Cicciuzzo ha scritto:12) Legge Marziale (ovvero il comitato giudiziario,in grado di decretare in maniera del tutto arbitraria la "vita" e la "morte" sociale di chi viene accusato)
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Mi sono ricordata di un altro aspetto. Aggiungo dunque un ulteriore punto:
13. Lo Stato Maggiore non deve mai ammettere i propri errori, perchè la truppa potrebbe perdere fiducia. In caso di clamorose sconfitte si deve dare la colpa a qualcuno nei ranghi inferiori, che non ha capito gli ordini o non li ha eseguiti fino in fondo.
13. Lo Stato Maggiore non deve mai ammettere i propri errori, perchè la truppa potrebbe perdere fiducia. In caso di clamorose sconfitte si deve dare la colpa a qualcuno nei ranghi inferiori, che non ha capito gli ordini o non li ha eseguiti fino in fondo.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Rileggere nei giorni scorse brani di libri sulla II guerra mondiale mi ha riportata a pensare all'argomento di questo thread.
Il parallelo fra le imposizioni e le tattiche della WTS e il romanzo di Orwell 1984 è stato proposto spesso in questo forum, e giustamente. Vale la pena ricordare che in quel romanzo il mondo viene mantenuto costantemente in stato di guerra, perché questo fornisce un'ottima motivazione perché le persone si assoggettino volontariamente a imposizioni e restrizioni.
Se chiedessimo a un TdG "voi siete in guerra? contro chi?" penso che risponderebbe "contro Satana". Suppongo inoltre che noi, che opponiamo le nostre idee e le nostre conoscenze a ciò che loro insegnano, siamo ai loro occhi dei nemici, in quanto secondo loro aiutiamo Satana, e gli apostati sono nemici perchè hanno tradito, passando dall'altra parte. Ma l'astio che tanti TdG hanno verso gli altri, come si spiega? Ho letto nelle esperienze di tanti, qui nel forum, il racconto di come numerose persone fra i TdG traggano grande piacere dal pensiero della grande distruzione che colpirà coloro che non li ascoltano. Anche per questo comportamento ho trovato un parallelo bellico: leggendo i racconti fatti da coloro che combatterono nella I guerra mondiale vi ho scoperto l'odio che in molti provavano verso gli "imboscati", un odio che superava quello per il nemico. Loro stavano in trincea, rischiando la pelle, soffrendo quotidianamente ogni tipo di disagi, e quegli altri se ne stavano al sicuro a godere tutti gli agi della vita civile! Allo stesso modo credo che sia facile, per un TdG che in un giorno di pioggia e freddo se ne va in giro a suonare i campanelli di gente che magari risponde sgarbatamente, pensare con rabbia a quelli che se ne stanno al caldo a fare i loro comodi.
Il parallelo fra le imposizioni e le tattiche della WTS e il romanzo di Orwell 1984 è stato proposto spesso in questo forum, e giustamente. Vale la pena ricordare che in quel romanzo il mondo viene mantenuto costantemente in stato di guerra, perché questo fornisce un'ottima motivazione perché le persone si assoggettino volontariamente a imposizioni e restrizioni.
Se chiedessimo a un TdG "voi siete in guerra? contro chi?" penso che risponderebbe "contro Satana". Suppongo inoltre che noi, che opponiamo le nostre idee e le nostre conoscenze a ciò che loro insegnano, siamo ai loro occhi dei nemici, in quanto secondo loro aiutiamo Satana, e gli apostati sono nemici perchè hanno tradito, passando dall'altra parte. Ma l'astio che tanti TdG hanno verso gli altri, come si spiega? Ho letto nelle esperienze di tanti, qui nel forum, il racconto di come numerose persone fra i TdG traggano grande piacere dal pensiero della grande distruzione che colpirà coloro che non li ascoltano. Anche per questo comportamento ho trovato un parallelo bellico: leggendo i racconti fatti da coloro che combatterono nella I guerra mondiale vi ho scoperto l'odio che in molti provavano verso gli "imboscati", un odio che superava quello per il nemico. Loro stavano in trincea, rischiando la pelle, soffrendo quotidianamente ogni tipo di disagi, e quegli altri se ne stavano al sicuro a godere tutti gli agi della vita civile! Allo stesso modo credo che sia facile, per un TdG che in un giorno di pioggia e freddo se ne va in giro a suonare i campanelli di gente che magari risponde sgarbatamente, pensare con rabbia a quelli che se ne stanno al caldo a fare i loro comodi.
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Macché in guerra, sono tutti commensali alla stessa trattoria, dove uno stuzzica di là uno all'aldiquà.
Il più onesto mangia di più, non dimenticandoci che la WTS mangia il mondo.
Per quanto tempo la WTS sarà compagna/o di tavola.
Boccaccia mia fatti capanna
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La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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Vitale, non sappiamo quanti siano a mettere in atto il "magna-magna", ma di sicuro c'è un esercito di proclamatori in buona fede che si sacrificano e basta. Nessuna fetta di torta per loro, solo la promessa di una casetta con giardino nel mondo che verrà.vitale ha scritto:Macché in guerra, sono tutti commensali alla stessa trattoria, dove uno stuzzica di là uno all'aldiquà.
Il più onesto mangia di più, non dimenticandoci che la WTS mangia il mondo.
Per quanto tempo la WTS sarà compagna/o di tavola.
Boccaccia mia fatti capanna
Penso che sia stato Rutherford il primo a organizzare e addestrare i proclamatori secondo le modalità dei venditori porta-a-porta, forse baglio ma di sicuro è questo lo stile con cui operano i TdG oggi. Però sarebbe un sogno per le organizzazioni di vendita avere degli agenti così disposti al sacrificio! E' a questo che serve lo "spirito di guerra".
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