I TdG e gli animali soffocati

Domande sui TdG che vengono fatte di frequente

Moderatore: Francesco Franco Coladarci

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siculo
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I TdG e gli animali soffocati

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Buongiorno a tutti, il Concilio di Gerusalemme (Atti 15) dice di astenersi dagli animali soffocati, cioè di non mangiare (e toccare) gli animali morti con il loro sangue se non correttamente sgozzati.
Esiste tra i TdG un divieto di andare a caccia, dato che la selvaggina è alla stessa stregua degli animali soffocati, visto che non sono stati sgozzati prima di essere uccisi?
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Wyclif
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siculo ha scritto:Buongiorno a tutti, il Concilio di Gerusalemme (Atti 15) dice di astenersi dagli animali soffocati, cioè di non mangiare (e toccare) gli animali morti con il loro sangue se non correttamente sgozzati.
Esiste tra i TdG un divieto di andare a caccia, dato che la selvaggina è alla stessa stregua degli animali soffocati, visto che non sono stati sgozzati prima di essere uccisi?



w90 15/5 pp. 30-31 Domande dai lettori :È appropriato per un cristiano andare a caccia :

https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/199 ... ccia&p=par" onclick="window.open(this.href);return false;



..............Quando l’anziano patriarca Isacco chiese un gustoso piatto di carne, suo figlio Giacobbe fu disposto a uccidere due capretti per preparargli da mangiare. Esaù, tuttavia, andò a caccia di un animale selvatico per procurare della selvaggina per suo padre. Notate che, pur avendo a disposizione carne di animali domestici, Isacco chiese della selvaggina. Notate anche che entrambi i figli uccisero degli animali che dovevano servire di cibo non a loro stessi, ma a qualcun altro. — Genesi 27:1-19.

Gli animali potevano essere uccisi non solo per ottenerne la carne. Con le loro pelli si potevano fare capi di vestiario. (2 Re 1:8; Marco 1:6; Ebrei 11:37) Le pelli animali si usavano anche per fare rivestimenti protettivi e utensili, e a questo scopo si utilizzavano anche le pelli di animali considerati impuri per l’alimentazione, e che quindi gli israeliti non mangiavano. — Esodo 39:33, 34; Numeri 24:7; Giudici 4:19; Salmo 56:8.

Il comando di Dio di versare a terra il sangue degli animali uccisi doveva ricordare ai cacciatori che la vita animale proveniva da lui e pertanto andava rispettata, non uccidendo gli animali solo per capriccio. (Levitico 17:13) Nimrod evidentemente uccideva animali e probabilmente si vantava della sua abilità di cacciatore, della mole o del numero delle sue prede, o dei trofei che forse ne otteneva. Egli era un “potente cacciatore in opposizione a Geova”. — Genesi 10:9.

Anche un cristiano potrebbe cominciare a provare tale eccitazione nel cacciare o uccidere animali, o nel pescare. Più di un cacciatore o pescatore, esaminando il proprio cuore, ha scoperto di essere stato contagiato dalla ‘gioia di uccidere’. Questa eccitazione va di pari passo con l’ingiustificato disprezzo per la vita animale. Perciò, se da una parte non è sbagliato andare a caccia o a pesca (se si userà la preda come cibo o per qualche altro scopo adatto), non sarebbe appropriato farlo qualora il cristiano avesse uno spirito simile a quello di Nimrod. Ma ci sono altri pericoli oltre al gusto di uccidere e all’orgoglio che si prova per la preda o per il trofeo.

La Torre di Guardia del 1° gennaio 1984 prendeva in esame perché i veri cristiani non portano con sé né possiedono armi da fuoco da usare contro altri esseri umani o per proteggersi da essi. (Pagine 23-6) Meditando su quel consiglio alcuni Testimoni sono stati spinti a rivalutare anche il possedere fucili da caccia. Non pochi hanno scelto di sbarazzarsi del tutto dei propri fucili o di non tenerli in mostra e in una posizione facilmente accessibile. Così facendo, tali cristiani non danno l’impressione di essere fieri delle proprie armi o di confidare in esse. Inoltre, il fatto di non possedere nemmeno fucili da caccia o comunque di non tenerli in un luogo facilmente accessibile può evitare una tragedia: in questo modo tali armi mortali non possono finire in mano a bambini che potrebbero accidentalmente ferire o uccidere qualcuno, né ci sarebbero armi a portata di mano se qualcuno fosse estremamente spaventato o depresso. — Confronta Proverbi 22:3.

Ad alcuni cristiani può piacere il gusto di un certo tipo di selvaggina o di pesce, e il modo più pratico per procurarsi tale cibo può essere quello di andare a caccia o a pesca. Ad altri piace cacciare nei boschi per stare all’aria aperta e fare esercizio fisico, oppure trovano rilassanti le ore tranquille passate a pescare. La Bibbia non condanna questo, per cui non c’è bisogno di giudicare altri in base al fatto che provino piacere in queste cose o no. L’esempio di Isacco e dei suoi figli mostra che non è necessario cavillare su chi mangerà la selvaggina o il pesce. — Matteo 7:1-5; Romani 14:4.


w07 1/12 p. 31 Domande dai lettori

https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2007887" onclick="window.open(this.href);return false;


In che modo il cristiano dovrebbe considerare la caccia e la pesca?

"La Bibbia non condanna né la caccia né la pesca. (Deuteronomio 14:4, 5, 9, 20; Matteo 17:27; Giovanni 21:6) Tuttavia i cristiani che vanno a caccia o a pesca devono tener conto di vari princìpi scritturali.

Dio permise a Noè e ai suoi discendenti di uccidere gli animali per cibarsene, purché li dissanguassero prima di mangiarli. (Genesi 9:3, 4) ............."
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Tranqui
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credo che i TDG per fame possono andare a caccia ma non per sport :boh:
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siculo
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Si, ma se vanno a caccia per fame, secondo il precetto di Atti 15, non possono mangiare la carne di selvaggina perché non è stata sicuramente dissanguata a dovere. Infatti per non mangiare la carne con il sangue, bisogna sgozzare ancora vivo l'animale, cosa sicuramente impossibile con la selvaggina dato che è il fucile che uccide l'animale e non lo sgozzamento che se fatto postumo non può produrre alcun dissanguamento.
Era solo uno spunto di riflessione per far riflettere sull'ipocrisia dei TdG che da un lato non accettano le trasfusioni e dall'altro lato mangiano tranquillamente animali con il sangue, trasgredendo uno dei precetti di Atti 15.
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Torre di Guardia 1955 15/3 pp. 190-191 Domande dai lettori


"....Basando la nostra posizione sulla Bibbia, avremo un punto di vista equilibrato, né opponendoci fanaticamente ad ogni uccisione di animali, né dando loro sfrenatamente la caccia per divertimento. Gesù mangiò carne, sia pesce che agnello. Egli organizzò con successo un’impresa di pesca usando la rete, e diede ordine di prendere pesci con l’amo. (Luca 24:42, 43; Eso. 12:3, 8; Matt. 26:17-21; Luca 5:4-6; Matt. 17:27) Evidentemente non richiedeva alcuna speciale attenzione per dissanguare il pesce, dato che non c’è alcuna regola al riguardo; ma le esigenze concernenti la cacciagione di uccelli e animali sono specifiche e devono essere osservate dai cacciatori teocratici che cercano di variare con selvaggina il loro pasto di carne. Le ferite inflitte dai fucili di oggi, come le ferite causate dalle frecce o dagli artigli degli animali da preda al tempo in cui la legge mosaica era in vigore, raramente ottengono un adeguato dissanguamento. Perciò il cacciatore deve completarlo usando il suo coltello, anche se così viene rovinato un trofeo.
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Messaggio da Wyclif »

Siculo sono d'accordo su quanto dici sull'ipocrisia della WTS e del suo Corpo Direttivo, il fatto che al tempo degli israeliti le frecce non permettevano un adeguato dissanguamento (oggi con il fucile) dell'animale mostra che anche utilizzando un coltello comunque rimane del sangue dentro la carne, ma il fatto che Dio ne autorizzava il suo consumo - dopo aver fatto versare il sangue a terra -significava che il" simbolo di versare il sangue" cioè dare la vita dell'animale a Dio, ( in questo caso ci si deve fidare della legge di gravita' )aveva adempiuto il suo scopo, ora mangiare quello che rimaneva dentro per forza maggiore non aveva importanza per Dio, altrimenti non avrebbe autorizzato al consumo-

Questo evidenzia l'ipocrisia del Corpo Direttivo che eccepisce a frazioni di globuli Bianchi o Rossi, quando poi la carne di una selvaggina ne contiene molto ma molto di più-
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Messaggio da siculo »

Anche dissanguando secondo i canoni "classici" l'animale, si stima che il 45/50 % di sangue rimanga dentro l'animale. Questo denota che oggi, con le conoscenze scientifiche non paragonabili minimamente a quella dei tempi di Gesù, non c'è verso di mangiare la carne di animali priva di sangue. Il rispetto del sangue si tradurrebbe quindi in un mero esercizio rituale privo di qualsiasi fondamento "sostanziale", che acquieterebbe il senso di giustizia solo di un dio medievale senza "né arte e né parte".
Una riflessione che ho fatto è quella di costatare l'incapacità del CD di fare qualsia ragionamento rispettoso dell'intelligenza dell'uomo di oggi; le leggi sul sangue negli ebrei si innestavano pienamente dentro le così dette leggi di "purità" (Levitico 11 e 12), dove riscontriamo l'impurità di colui che viene a contatto con il sangue animale al di fuori dei motivi religiosi (veniva sparso il sangue dell'animale sacrificato sull'altare). Per questo motivo le donne mestruate o partorienti venivano considerare impure, per questo motivo anche chi toccava un cadavere o un animale soffocato era impuro fino a sera. Da questo punto di vista chi riceve una trasfusione al più è da considerare impuro per una settimana proprio a voler esagerare, magari potrebbe rimediare facendo un'offerta di una colomba (che posso mettere a disposizione io visto che ho un nido nel mio tetto molto fastidioso), ma cosa c'entra la scomunica?
Questo è solo un ragionamento ironico chiaramente, le leggi di purità degli ebrei sono state ampiamente superate da Gesù quando afferma che non c'è nulla fuori dall'uomo che lo può contaminare, ma forse è troppo far ragionare correttamente il CD.....
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Ricordo che se ne è già discusso in passato.
La mia esperienza quando ero ancora un tdg per quanto riguarda
praticare l'esercizio venatorio ,in pratica mi fu risposto che era una questione di coscienza
dopo che comunque feci notare portando all'attenzione delle torri di guardia
e anche che c'erano dei fratelli che vivevano in luoghi remoti tipo in Russia del nord "boschi" e quindi a volte per cibarsi la praticavano.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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mi chiedo come si fa a sgozzare un pesce :risatina:
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Messaggio da Wyclif »

anima ha scritto:mi chiedo come si fa a sgozzare un pesce :risatina:
Il Punto di vista della setta dei Testimoni di Geova

Domande dai lettori Torre di Guardia 1973 - 1/10 p. 608

● Si deve dissanguare il pesce prima di mangiarlo? — U.S.A.

"La Bibbia non menziona specificamente che si debba dissanguare il pesce. Solo nel caso degli animali terrestri o dei volatili leggiamo: “In quanto a qualsiasi uomo . . . il quale prende nella caccia una bestia selvaggia o un volatile che si può mangiare, ne deve versare in tal caso il sangue e lo deve coprire di polvere”. — Lev. 17:13.

I pesci che si potevano usare come cibo secondo i termini della legge mosaica non contenevano una quantità di sangue sufficiente da essere versato e coperto di polvere. Evidentemente per questa ragione la Legge non contiene nessuna precisa dichiarazione in quanto a dissanguare il pesce.

Non essendovi nessuna disposizione scritturale che richieda di spremere o mettere a bagno la carne per eliminare il sangue, nessuno ha l’obbligo di ricorrere a rimedi estremi per estrarre il sangue dal pesce. Naturalmente, il sangue di ogni sorta di creatura ne rappresenta la vita ed è perciò sacro. Se dunque, aprendo un pesce, si vede un accumulo di sangue, lo si dovrebbe eliminare."
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Messaggio da Romagnolo »

Atti 15:20 "...astenersi dalle cose contaminate dagli idoli, e dalla fornicazione e da ciò che è strangolato e dal sangue "
Un animale strangolato muore per soffocamento giusto?
E i pesci pescati? Di cosa muoiono?
Per soffocamento!
Quindi...la bibbia si contraddice dato che autorizza a cibarsi di animali acquatici morti per soffocamento. :blu:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Wyclif »

Giusta riflessione Romagnolo, Atti 15:20 non esclude i pesci del mare, invece il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova segue ancora la legge Mosaica menzionando: Levitico 17:13.nelle loro pubblicazione come comando da seguire.
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Messaggio da siculo »

Wyclif ha scritto:Giusta riflessione Romagnolo, Atti 15:20 non esclude i pesci del mare, invece il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova segue ancora la legge Mosaica menzionando: Levitico 17:13.nelle loro pubblicazione come comando da seguire.
Il CD non sa che i cristiani non sono più sotto la Legge (Rm. 6:14)? Non si è giustificati per le opere della Legge, ma per la fede in Gesù Cristo. A che serve quindi seguire delle regole che non portano a nulla?
Studente Biblico

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Mi immagino la reazione di un Testimone quando inavvertitamente si morde la lingua e ingerisce del sangue fuoriuscito dalla sua immeritevole lingua... tutti a sputare come forsennati e turbati dai sensi di colpa per almeno un mese... :risata: :risata: :risata:
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Scusate, a proposito del sangue ho una curiosità da rivolgere a chi è stato TdG o lo è ancora in maniera "latente". I divieti di Atti 15 vengono presi come assoluti e da qui scaturisce il divieto di assumere il sangue sotto forma di trasfusione. Non vi siete mai accorti che Paolo in 1 Corinti 8 e 10 pone una deroga nei riguardi dell'astensione dalle cose contaminate dagli idoli? Qui afferma che il cristiano in coscienza può benissimo mangiare la carne sacrificata agli idoli, l'unica eccezione è a motivo della coscienza altrui, tra cui per esempio quella dei Giudei che cita in 1 Corinti 10:32, dove lo scandalo consiste nel magiare la carne impura sacrificata agli idoli, che nessun ebreo poteva toccare perché altrimenti diventava impuro a sua volta. Questo è lo spirito dei divieti di Atti 15, dove i cristiani pagani erano tenuti a non mangiare la carne sacrificata agli idoli o con il sangue per rispetto dei cristiani farisei che in quanto tali seguivano ancora la Legge in tutto e per tutto.
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