Opuscolo "Trinità"

Un'analisi delle pubblicazioni passate e presenti dei TdG

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Achille
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Opuscolo "Trinità"

Messaggio da Achille »

Nella pagina http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php" onclick="window.open(this.href);return false; si riporta la seguente citazione del suddetto opuscolo:

12) Per esempio, dopo aver detto che certi termini di Tertulliano furono in seguito usati da altri per descrivere la Trinità, un’opera cattolica avverte: “Ma l’uso non dovrebbe portare a conclusioni affrettate, perché egli non applica questi termini alla teologia trinitaria”. - Michael O’Carroll, Trinitas - A Theological Encyclopedia of the Holy Trinity, Wilmington 1987, p. 208. DCT p. 5-6.

Francesco Pastore, l'autore di questa pagina ha così commentato questa citazione:

R. Un altra citazione ingannevole. Qui si vuol far credere che Tertulliano non usò mai la parola trinitas in riferimento alla Trinità. «Il grande africano ha foggiato il termine latino della Trinità, e molte delle sue parole e frasi sono rimaste permanentemente in uso: le parole Trinitas e persona, le formule ‘una sostanza in tre persone’, ‘Dio da Dio, luce da Luce’. Egli usa la parola substantia 400 volte, come egli usa consubstantialis e consubstantivus, Ma l’uso non dovrebbe portare a conclusioni affrettate, perché egli non applica questi termini alla teologia trinitaria.»- Michael O’Carroll, Trinitas - A Theological Encyclopedia of the Holy Trinity, Wilmington 1987, p. 208. Una lettura semplice dell’intera citazione prova che erano le parole, "substantia", "consubstantialis" ed "consubstantivus" che Tertulliano non ha mai applicato alla teologia trinitaria.

Ho inserito nella pagina il link che permette di scaricare le pagine originali di questa enciclopedia, in formato pdf: http://www.infotdgeova.it/downloads/carrol.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Cogitabonda »

Di fronte a tanta abilità nel manipolare si prova, insieme al disgusto, una certa qual ammirazione, come di fronte a certe truffe ben congegnate.
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Messaggio da Leo »

In alcuni casi hanno fatto uso dei puntini di sospensione per sostenere le loro idee. E qui come si difenderanno ?
presentazione viewtopic.php?f=7&t=14077" onclick="window.open(this.href);return false;
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4) Un dizionario teologico dice quindi: “In cosa consista con precisione la dottrina, o meglio, esattamente come debba essere spiegata, è qualcosa su cui non c’è accordo fra i trinitari stessi”. - Lyman Abbott, A Dictionary of Religious Knowledge, New York 1875, p. 944. DCT p.4.

R. Poche righe più avanti l'autore dice: «Non è possibile per l’intelletto umano comprendere pienamente la natura divina». Lyman non solo sta parlando del Trinità, ma della natura di Dio in generale! Possono forse i TdG capire la natura di Dio? Non credo. Ma quello che è peggio è che Lyman respinge l'intero cristianesimo, non solo la Trinità! In "What Christianity Means to me, A spiritual autobiography" (1922), Lyman dichiara di non accettare le organizzazioni religiose, il battesimo, la cena del Signore e altro ancora. Mi sembra alquanto disonesto da parte dei TdG citare un autore che rifiuta la Trinità nonostante non accetti anche le loro dottrine!

Nella pagina http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore.php" onclick="window.open(this.href);return false; ho inserito anche in questo punto i collegamenti ipertestuali che permettono di scaricare il testo in pdf delle opere di Abbot citate:

http://www.infotdgeova.it/downloads/abbot4.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

http://www.infotdgeova.it/downloads/abb ... graphy.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Dalla pagina http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore.php" onclick="window.open(this.href);return false;

8) Nel loro dizionario teologico, Karl Rahner e Herbert Vorgrimler affermano: “La Trinità è un mistero . . . in senso stretto . . . , che non si potrebbe conoscere senza una rivelazione e che anche dopo la rivelazione non può diventare del tutto intelligibile”. - Theological Dictionary, New York 1965, p. 470.

Pretendere però che proprio perché la Trinità è un mistero così impenetrabile debba aver avuto origine da una rivelazione divina crea un altro grosso problema. Perché? Perché la rivelazione divina non giustifica questo concetto di Dio, in quanto dichiara: “Dio non è un Dio della confusione”. - 1 Corinti 14:33, versione cattolica a cura di Bonaventura Mariani (Mar).

Alla luce di questa dichiarazione, Dio avrebbe mai dato origine a una dottrina sul proprio conto la quale genera una confusione tale che nemmeno studiosi di ebraico, di greco e di latino riescono a spiegarla? DCT pp. 4-5.


R. Questa è una citazione ingannevole. Chiaramente la fonte afferma che Dio rivelò la Trinità nella Bibbia (si vedano le pagine da 468 a 471) ma l'idea non era ancora del tutto chiara. Possiamo dire lo stesso di Geova, egli si rivelato nella Bibbia "e che anche dopo la rivelazione non può diventare del tutto intelligibile". Facciamo qualche esempio: Geova ha creato il mondo dal nulla, i TdG sanno come? Quando Geova fece incarnare l'arcangelo Michele nel corpo fisico di Gesù (cosa in cui credono solo loro), i TdG sanno forse dove è andata a finire la sua parte spirituale? Il fatto che Geova non spiega tutto questo significa che egli è un Dio di confusione? L'elenco di cose in cui la Torre di Guardia crede ma non sa spiegare è molto più lungo di quanto si possa pensare!

Inserito il link da cui scaricare le pagine da 468 a 471 del dizionario teologico citato: http://www.infotdgeova.it/downloads/rahner.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Notate anche qui:

25) “Da principio la fede cristiana non era trinitaria . . . Non lo era in epoca apostolica e subapostolica, come si desume dal NT [Nuovo Testamento] e da altri scritti dei primi cristiani”. - Encyclopædia of Religion and Ethics, di James Hastings, New York 1922, vol. XII, p. 461. DCT p. 6-7.

[Il commento di F. Pastore] R. Riportiamo l'intera citazione: «Da principio la fede cristiana non era trinitaria nel senso strettamente ontologico. Non lo era in epoca apostolica e subapostolica, come si desume dal NT [Nuovo Testamento] e da altri scritti dei primi cristiani. Né era così anche all’epoca degli apologisti cristiani. Ed anche Tertulliano, che fondò la nomenclatura della dottrina ortodossa, seppe poco della Trinità ontologica come gli apologisti. Sua tuttavia è l’economica o la concezione relativa alla teologia Paolina e Giovannea.» - Encyclopædia of Religion and Ethics, di James Hastings, New York 1922, vol. XII, p. 461.[sottolineatura mia]

La parte omessa (con i puntini di sospensione ...) è essenziale per capire il concetto espresso.
Ecco come Pastore commenta questo punto:

Hastings sta dicendo quello che qualsiasi trinitario informato direbbe, vale a dire che la parola Trinità viene usata in due sensi:

1) Trinità economica: è quando nella Bibbia troviamo un affermazione della divinità di Gesù e la personalità dello Spirito Santo combinata con una veduta monoteistica di Dio. La semplice attestazione della triplicità di Dio, vista al Battesimo di Gesù, è Trinità economica.

2) Trinità ontologica: la Trinità sviluppata o come omette la Torre di Guardia "strettamente ontologica", è la spiegazione teologica di come una visione monoteistica di Dio può essere triplice. Questa seconda definizione di Trinità spiega come questa unione funzioni e va ben oltre una semplice affermazione di triplicità del Dio monoteistico. È quindi la seconda definizione di Trinità, cioè quella ontologica, che non è presente nella Bibbia.


Nella pagina http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php" onclick="window.open(this.href);return false; ho inserito il link da cui scaricare il file in pdf con l'opera di Hastings citata: http://www.infotdgeova.it/downloads/hastings.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Nella pagina http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore2.php" onclick="window.open(this.href);return false; , ai punti 38 e 39, ho inserito il link alle pagine da 122 a 127 dell'opera di H. Chadwick:

http://www.infotdgeova.it/downloads/chadwick.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

e il link alla scansione di parte della pagina 389 dell'"Encyclopædia Britannica":

http://www.infotdgeova.it/img/ossio.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche in questi casi, la lettura completa delle parti citate, trasmette un significato ed un'idea diversa da quella che la WTS ha riportato nel suo opuscolo.

Francesco Pastore, l'autore delle pagine sull'opuscolo "Trinità", mi ha mandato molte altre documentazioni originali da inserire nel sito.
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Notate anche qui:

15) Similmente il gesuita Edmund Fortman ammette: “L’Antico Testamento ... non ci dice nulla - esplicitamente o implicitamente - di un Dio Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. ... Non c’è nessuna prova che alcuno scrittore sacro abbia anche solo sospettato l’esistenza di una [Trinità] all’interno della Divinità ... Anche vedere [nell’“Antico Testamento”] suggerimenti o prefigurazioni o ‘segni velati’ della trinità delle persone significa andare oltre le parole e l’intento degli scrittori sacri”. (Il corsivo è nostro). - The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. DCT p. 6.

R. Edmund Fortman quando fa riferimento ad "alcun scrittore sacro", si riferisce agli scrittori dell’Antico Testamento non certamente a quelli del Nuovo. Infatti in seguito riporta: «Forse può dirsi che alcune di queste scritture circa la parola, la saggezza e lo spirito hanno fornito un clima in cui la pluralità presso la Divinità era concepibile agli Ebrei. Comunque, questi scrittori ci danno definitivamente le parole che il Nuovo Testamento usa esprimere la Trinità di persone, il Padre, il Figlio, la Parola, la Saggezza, lo Spirito. E la loro maniera di capire queste parole ci aiuta a vedere come la rivelazione di Dio nel Nuovo Testamento va oltre la rivelazione di Dio nel Vecchio Testamento.» - The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. In definitiva, Fortman dice che gli scrittori del Nuovo Testamento hanno comunque tratto uno spunto trinitario dal Vecchio Testamento.

Un appunto: dove la Torre di Guardia riporta la parola "trinità" fra parentesi quadre, il testo originale riporta "paternità e filiazione". Sostituire "paternità e filiazione" con [Trinità] non significa certo utilizzare un termine equivalente od un sinonimo. Se le parole di Fortman vengono lette cosi come egli le ha scritte, si dovrebbe concludere che nelle Scritture Ebraiche non esiste alcun accenno, esplicito od implicito, non solo alla Trinità ma anche al fatto che Dio sia Padre e che Egli abbia un Figlio, anche nel senso in cui i TdG concepiscono tale "paternità e filiazione".

Ho inserito nel sito il link alla pagina originale dell'opera di Fortman: http://www.infotdgeova.it/img/fortman2.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
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Achille Lorenzi ha scritto:Notate anche qui:

15) Similmente il gesuita Edmund Fortman ammette: “L’Antico Testamento ... non ci dice nulla - esplicitamente o implicitamente - di un Dio Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. ... Non c’è nessuna prova che alcuno scrittore sacro abbia anche solo sospettato l’esistenza di una [Trinità] all’interno della Divinità ... Anche vedere [nell’“Antico Testamento”] suggerimenti o prefigurazioni o ‘segni velati’ della trinità delle persone significa andare oltre le parole e l’intento degli scrittori sacri”. (Il corsivo è nostro). - The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. DCT p. 6.

R. Edmund Fortman quando fa riferimento ad "alcun scrittore sacro", si riferisce agli scrittori dell’Antico Testamento non certamente a quelli del Nuovo. Infatti in seguito riporta: «Forse può dirsi che alcune di queste scritture circa la parola, la saggezza e lo spirito hanno fornito un clima in cui la pluralità presso la Divinità era concepibile agli Ebrei. Comunque, questi scrittori ci danno definitivamente le parole che il Nuovo Testamento usa esprimere la Trinità di persone, il Padre, il Figlio, la Parola, la Saggezza, lo Spirito. E la loro maniera di capire queste parole ci aiuta a vedere come la rivelazione di Dio nel Nuovo Testamento va oltre la rivelazione di Dio nel Vecchio Testamento.» - The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. In definitiva, Fortman dice che gli scrittori del Nuovo Testamento hanno comunque tratto uno spunto trinitario dal Vecchio Testamento.

Un appunto: dove la Torre di Guardia riporta la parola "trinità" fra parentesi quadre, il testo originale riporta "paternità e filiazione". Sostituire "paternità e filiazione" con [Trinità] non significa certo utilizzare un termine equivalente od un sinonimo. Se le parole di Fortman vengono lette cosi come egli le ha scritte, si dovrebbe concludere che nelle Scritture Ebraiche non esiste alcun accenno, esplicito od implicito, non solo alla Trinità ma anche al fatto che Dio sia Padre e che Egli abbia un Figlio, anche nel senso in cui i TdG concepiscono tale "paternità e filiazione".

Ho inserito nel sito il link alla pagina originale dell'opera di Fortman: http://www.infotdgeova.it/img/fortman2.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
Mi è venuto in mente che qualche anno fa avevo citato questo punto anche in un newsgroup a cui ho partecipato per qualche tempo:

http://free.it.religioni.tdgeova.narkiv ... /citazioni" onclick="window.open(this.href);return false;

Notate anche il commento insultante di un TdG (Omar) che mi aveva risposto.
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19) In un libro di Bernhard Lohse si legge: “Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità”. - A Short History of Christian Doctrine, Filadelfia 1966, p. 38. DCT p. 6.

R. Citiamo la fonte in modo più ampio: «Primo, è importante notare che la dottrina della Trinità non risale a fonti non cristiane [pagane], Come a volta è stato supposto in passato. Non sono mancati tentativi di trovare la forma iniziale della dottrina della Trinità in Platone, nell'Induismo, o nel Parsismo. Tutti questi tentativi possono essere oggi considerati vani. C’è un'altra domanda, naturalmente, e se o no la chiesa, nello sviluppare la dottrina della trinità, ha fatto ricorso a determinate forme di pensiero già presenti nell'ambiente filosofico e religioso, affinché, con l'aiuto di questi, ha potuto dare alla propria fede una chiara espressione intellettuale. A questa domanda in definitiva si deve dare una risposta affermativa. In particolari casi l'appropriazione di questo o quel concetto può essere spesso provato. Sfortunatamente, comunque, è vero che specialmente in riferimento agli inizi della dottrina della Trinità c'è ancora molta incertezza. In quest’ambito la chiarezza finale non è stata ancora raggiunta. Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità. Ciò non significa molto, comunque, generalmente parlando il Nuovo Testamento è meno intento a esporre certe dottrine che nel proclamare il regno di Dio, un regno nel quale primeggia con la persona di Gesù Cristo. Allo tempo stesso, comunque, ci sono nel Nuovo Testamento i rudimenti di un concetto di Dio che era suscettibile di ulteriori sviluppi e chiarificazioni, lungo le linee dottrinali ... Parlando in primo luogo della persona di Gesù Cristo... In altri passaggi del Nuovo Testamento l’attributo "Dio" è senza dubbio applicato a Cristo. Con queste affermazioni, che per il monoteismo ebreo erano assolutamente offensive, i cristiani hanno espresso la loro fede che non era solamente un essere divino che hanno incontrato in Gesù Cristo, ma egli stesso Dio, e che a causa di questo, la sua venuta, soprattutto la sua croce e la sua risurrezione, hanno avuto un significato per il mondo intero.» - A Short History of Christian Doctrine, Filadelfia 1966, pp. 37-39.

Come si può notare Lohse contraddice in modo netto la veduta della Torre di Guardia, cioè che la Trinità sia una dottrina acquisita di pagani e che se nel Nuovo testamento non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità, questo non è rilevante. Infatti in esso ci sono i rudimenti di un concetto di Dio che giustifica il conseguente sviluppo della dottrina della Trinità.

http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php" onclick="window.open(this.href);return false;
----------------------
Ho inserito il link alle pagine originali dell'opera di Lohse: http://www.infotdgeova.it/downloads/lohse3738.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche in questo caso si nota come la striminzita citazione di quest'opera non esprime in maniera corretta il pensiero dell'autore citato.
E' una strumentalizzazione (della WTS) per dare l'impressione che la negazione completa della dottrina trinitaria sia condivisa da molti studiosi.
Nel caso di Lohse non è assolutamente così, come si comprende leggendo per intero il paragrafo da cui la WTS ha estrapolato una singola frase.
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110) Pur sostenendo la Trinità, quest’opera dice riguardo a 2 Corinti 13:13 (14): “Non siamo autorizzati a dedurne che abbiano uguale autorità, o la stessa natura”. E riguardo a Matteo 28:18-20 dice: “Questo brano, comunque, di per sé, non dimostrerebbe in maniera decisiva né la personalità dei tre soggetti menzionati, né la loro uguaglianza o divinità”. - Ibid. DCT p. 23.

R. McClintock in riferimento a 2 Corinti 13:13 (14) dice anche: «Qui potremmo dedurre, dal parallelismo del terzo membro nel passaggio con i due precedenti, la personalità dello spirito santo.» - Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di McClintock e Strong, Grand Rapids 1887, vol. X, p. 552.

La pagina originale:

Immagine

Citano solo quello che fa comodo per sostenere le loro tesi, omettendo tutto quello che può contraddire i loro insegnamenti.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Achille Lorenzi ha scritto:19) In un libro di Bernhard Lohse si legge: “Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità”. - A Short History of Christian Doctrine, Filadelfia 1966, p. 38. DCT p. 6.

R. Citiamo la fonte in modo più ampio: «Primo, è importante notare che la dottrina della Trinità non risale a fonti non cristiane [pagane], Come a volta è stato supposto in passato. Non sono mancati tentativi di trovare la forma iniziale della dottrina della Trinità in Platone, nell'Induismo, o nel Parsismo. Tutti questi tentativi possono essere oggi considerati vani. C’è un'altra domanda, naturalmente, e se o no la chiesa, nello sviluppare la dottrina della trinità, ha fatto ricorso a determinate forme di pensiero già presenti nell'ambiente filosofico e religioso, affinché, con l'aiuto di questi, ha potuto dare alla propria fede una chiara espressione intellettuale. A questa domanda in definitiva si deve dare una risposta affermativa. In particolari casi l'appropriazione di questo o quel concetto può essere spesso provato. Sfortunatamente, comunque, è vero che specialmente in riferimento agli inizi della dottrina della Trinità c'è ancora molta incertezza. In quest’ambito la chiarezza finale non è stata ancora raggiunta. Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità. Ciò non significa molto, comunque, generalmente parlando il Nuovo Testamento è meno intento a esporre certe dottrine che nel proclamare il regno di Dio, un regno nel quale primeggia con la persona di Gesù Cristo. Allo tempo stesso, comunque, ci sono nel Nuovo Testamento i rudimenti di un concetto di Dio che era suscettibile di ulteriori sviluppi e chiarificazioni, lungo le linee dottrinali ... Parlando in primo luogo della persona di Gesù Cristo... In altri passaggi del Nuovo Testamento l’attributo "Dio" è senza dubbio applicato a Cristo. Con queste affermazioni, che per il monoteismo ebreo erano assolutamente offensive, i cristiani hanno espresso la loro fede che non era solamente un essere divino che hanno incontrato in Gesù Cristo, ma egli stesso Dio, e che a causa di questo, la sua venuta, soprattutto la sua croce e la sua risurrezione, hanno avuto un significato per il mondo intero.» - A Short History of Christian Doctrine, Filadelfia 1966, pp. 37-39.

Come si può notare Lohse contraddice in modo netto la veduta della Torre di Guardia, cioè che la Trinità sia una dottrina acquisita di pagani e che se nel Nuovo testamento non vi si trova un’effettiva dottrina della Trinità, questo non è rilevante. Infatti in esso ci sono i rudimenti di un concetto di Dio che giustifica il conseguente sviluppo della dottrina della Trinità.

http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php" onclick="window.open(this.href);return false;
----------------------
Ho inserito il link alle pagine originali dell'opera di Lohse: http://www.infotdgeova.it/downloads/lohse3738.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche in questo caso si nota come la striminzita citazione di quest'opera non esprime in maniera corretta il pensiero dell'autore citato.
E' una strumentalizzazione (della WTS) per dare l'impressione che la negazione completa della dottrina trinitaria sia condivisa da molti studiosi.
Nel caso di Lohse non è assolutamente così, come si comprende leggendo per intero il paragrafo da cui la WTS ha estrapolato una singola frase.
La cosa sconcertante quando lessi questi veri e propri inganni, riguarda la cattiva fede di chi andando in biblioteca (magari quella dell'ONU :risata:) prendeva appunti di questi testi per poi riportarli nell'opuscolo in questione, sapendo cosa in realtà c'era scritto in originale, ma la sua coscienza non gli diceva nulla?
E che dire del comitato incaricato alla stesura alla verifica della pubblicazione? Si fidarono del loro fratello che fece queste ricerche senza andare a fondo, oppure anche loro erano consapevoli di quello che stavano facendo? In entrambi i casi non sono certamente privi di colpa.
E che dire dei testimoni di Geova attuali che sapendo cosa c'è dietro i famigerati puntini di sospensione continuano a difendere la loro organizzazione asserendo che hanno fatto bene? Non gli sputereste in un occhio?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Achille »

9) È davvero un insegnamento biblico?

“Trinità” nella Bibbia?

UNA pubblicazione protestante ammette: “Il termine Trinità non si trova nella Bibbia . . . Non trovò formalmente posto nella teologia della chiesa fino al IV secolo”. (The Illustrated Bible Dictionary, Sydney e Auckland 1980, parte 3a, p. 1597) DCT p.5.


R. Citando la stessa fonte: «Va ricordato che l'Antico Testamento è stato scritto prima che la rivelazione della dottrina della Trinità sia stata chiaramente data.». «...Il termine Trinità non si trova nella Bibbia . . . Non trovò formalmente posto nella teologia della chiesa fino al IV secolo. . . Sebbene la Scrittura non ci dà una dottrina formulata della Trinità, contiene tutti gli elementi da cui la teologia ha costruito la dottrina» (The Illustrated Bible Dictionary, Sydney e Auckland 1980, parte 3a, p. 1597). D'altronde anche parole come "teocrazia", "Testimoni di Geova", ecc. non sono presenti nella Bibbia!

http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche qui con i puntini di sospensione si omettono punti fondamentali per capire cosa l'opera citata effettivamente dice.

La pagina originale del dizionario: http://www.infotdgeova.it/downloads/ill ... dbible.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da cercaverità »

Sono basito, va bene essere dell'opinione che la trinità è una dottrina falsa, ma falsificare addirittura le fonti citate per sostenerlo è un controsenso. Voglio dire, tutte quelle menate che il mondo è sotto l'influenza di Satana bugiardo e omicida ecc. ; poi che sulla bocca di Gesù non fu trovato inganno ecc. e alla fine che ti fanno? Mentono sapendo di mentire e sentendosi pure autorizzati a farlo. :diablo: :boh: . Una curiosità, questo opuscolo è ancora pubblicato con le citazioni alterate? Possibile che non correggono queste menzogne?
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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cercaverità ha scritto:Sono basito, va bene essere dell'opinione che la trinità è una dottrina falsa, ma falsificare addirittura le fonti citate per sostenerlo è un controsenso. Voglio dire, tutte quelle menate che il mondo è sotto l'influenza di Satana bugiardo e omicida ecc. ; poi che sulla bocca di Gesù non fu trovato inganno ecc. e alla fine che ti fanno? Mentono sapendo di mentire e sentendosi pure autorizzati a farlo. :diablo: :boh: . Una curiosità, questo opuscolo è ancora pubblicato con le citazioni alterate? Possibile che non correggono queste menzogne?
No. Questo opuscolo non è più in circolazione, anzi una circolare dice di eliminarlo e distruggerlo.
Ciao. Ilnonnosa
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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
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Messaggio da Biceleon »

ilnonnosa ha scritto: No. Questo opuscolo non è più in circolazione, anzi una circolare dice di eliminarlo e distruggerlo.
Ciao. Ilnonnosa
Ho visto che ultimamente hanno riproposto lo stesso titolo dell'opuscolo Trinità per un articolo di “Svegliatevi!”:

http://www.jw.org/it/pubblicazioni/rivi ... nit%C3%A0/" onclick="window.open(this.href);return false;

Se si considera che gli elementi di una dottrina trinitaria erano presenti nella Bibbia e che sie è sviluppata successivamente, la lettura dell'articolo di “Svegliatevi!” non dice nulla di nuovo, anzi diciamo che conferma il solito vizietto dei puntini sospensivi con relativa distorsione del pensiero dell'autore, si veda la citazione di Robert M. Grant in Gods and the One God:

La dottrina della trinità [...] non è il risultato del cristianesimo primitivo e non la troviamo chiaramente espressa prima della fine del II secolo

Qui le parole omesse sono “nell'unità”, cioè il rapporto tra le tre persone in un solo Dio, questo come sappiamo non è presente nel cristianesimo primitivo, tra l'altro lo dice lo stesso autore poche righe prima affermando nel contempo che erano presenti gli elementi per una dottrina trinitaria:

«Ciò che troviamo in questi primi autori, quindi, non è una dottrina della Trinità - un termine che riserviamo per una dottrina che cerca di spiegare la relazione tra le tre Persone all'unico Dio - ma una descrizione delle tre Persone. In altre parole, noi troviamo il materiale per una tale dottrina, ma non una dottrina in quanto tale.» - Robert M. Grant Gods and the One God, p. 156

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