Frequentare i disassociati/dissociati: cosa accade?

Un'analisi delle pubblicazioni passate e presenti dei TdG

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Naaman
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Frequentare i disassociati/dissociati: cosa accade?

Messaggio da Naaman »

Vi potrà sembrare una domanda ovvia, addirittura scontata. Chiunque abbia letto "Crisi di coscienza" sa che frequentare un dissociato/disassociato può costare a sua volta la disassociazione. Sappiamo pure dalle ultime tdG quale comportamento viene suggerito di tenere con i dissociati/disassociati che sono parenti.
Eppure stando a quanto si può leggere nel famoso manuale degli anziani riguardo alle "casistiche" previste per mettere su un comitato giudiziario leggiamo.
Capitolo cinque: Come stabilire se occorre formare un comitato giudiziario.
paragrafo 10: Sebbene questo non sia un elenco esaustivo, le seguenti cose possono implicare una condotta sfrontata se il trasgressore ha un atteggiamento insolente e sprezzante, reso evidente dal fatto che le pratica:
-Stare deliberatamente, regolarmente e senza necessità in compagnia di persone disassociate che non siano propri parenti, pur avendo ricevuto ripetuti consigli. [...] w82 1/1 pp. 25-26.

Se intrpreto bene il pensiero espresso: è passibile di disassociazione SOLO chi non ostracizza i dissociati/disassociati che non siano propri parenti.
Ciò vuol dire che se un tdG non ostracizza il proprio parente non può essere formato un comitato giudiziario.
Questo però il comune tdG non lo sa. Se le cose stanno come credo di aver capito...manderei una fotocopia di questa pagina ad ogni tdG che ha un figlio, un fratello, una madre o un padre disassociato.
Che ne pensate?
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Ciò vuol dire che se un tdG non ostracizza il proprio parente non può essere formato un comitato giudiziario.
Questo però il comune tdG non lo sa. Se le cose stanno come credo di aver capito...manderei una fotocopia di questa pagina ad ogni tdG che ha un figlio, un fratello, una madre o un padre disassociato.
Che ne pensate?
Che il punto tratta il caso da un punto di vista. Ci sono altri casi in cui vengono inglobati anche i parenti.

Ti faccio un esempio: In un determinato evento tutti quelli vestiti di blu non possono entrare, quindi, in tal caso sbatteteli fuori. Questo indica che, leggendo questo punto, tutti quelli vestiti di blu verranno espulsi. Ciò include anche altre condizioni? Se in un altro punto dovessi leggere: Tutti quelli che si recano all'evento in motorino non possono entrare, vuol dire che questi siano vestiti di blu?

Ora, perdonami l'esempio idiota ma ci sono 750mila motivi per cui se non si disassocia per un verso lo si fa per un altro. Sapevi ad esempio che una condotta sbagliata ma che di per sè non è costellata da peccati "punibili con la disassociazione" se reiterata giustifica l'espulsione?

Secondo quanto detto sopra, è possibile che ad un fratello venga consigliato di non associarsi frequentemente con la propria sorella carnale. Se lo fa non vi è disassociazione. Ma se questi continuasse a frequentarla, andasse al suo matrimonio, a cena, a pranzo ecc ecc.. sai che questa verrebbe considerata ostinazione e disobbedienza nei confronti della disciplina divina giustificandone l'espulsione?
Naaman
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Messaggio da Naaman »

Capisco cosa vuoi dire ma non ne sarei così sicuro. Io arrivo ad ipotizzare che da una parte si invitano i tdG ad ostracizzare i parenti...a suon di articoli della torre di guardia...dall'altra li si lascia nell'ignoranza del fatto che seppure si rifiutassero di ostracizzare il proprio figlio disassociato nessuno gli farà un comitato giudiziario.
certo ci si potrebbe appigliare ad altri aspetti...tipo...se va al matrimonio del figlio disassociato in una chiesa cattolica scatta il comitato.
E' per questo che credo sia importante che i tdG siano informati sul contenuto del manuale degli anziani...saprebbero destreggiarsi meglio evitando comitati...non credi?
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

In linea generale i tdg sanno che se si frequenta un parente stretto che è ex, non si viene disassociati, ma bisogna chiarire una cosa: se la cosa diviene di dominio pubblico e suscita polemiche, il tdg perde gli incarichi ed è considerato una cattiva compagnia, quando in sala i tdg studiano che non devono frequentare i parenti ex, credono che sia Geova a guidare il CD a scrivere questa cosa e disubbidire al CD equivale a disubbidire a Geova, insomma le cose sono più complesse di quanto immagini.
ciao e complimenti per l'occhio vigile!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Naaman
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Messaggio da Naaman »

Capisco Mario: ovviamente m'immagino anche io che le cose sono più complesse. Ma sono spinto dal pragmatismo: credo che i tdG se conoscessero certe prassi saprebbero destreggiarsi meglio all'interno delle "sale".
Più informazioni si hanno e meglio è...

PS: mi è molto simpatico un certo F. Dele...etc.etc. che si scomoda a commentare i miei post. Vorrei dirgli che io non sono contro i tdG...vorrei soltanto che alcuni di essi che felici non sono siano più felici e non abbiano a soffrire per i regolamenti stabiliti in quel di Brooklin. Io voglio bene ai tdG checchè ne pensi F. Dele...etc.etc. :occhiol: :ciao:
Dele ti voglio bene! :fiori: :pace:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Naaman ha scritto:Capisco Mario: ovviamente m'immagino anche io che le cose sono più complesse. Ma sono spinto dal pragmatismo: credo che i tdG se conoscessero certe prassi saprebbero destreggiarsi meglio all'interno delle "sale".
Più informazioni si hanno e meglio è...

PS: mi è molto simpatico un certo F. Dele...etc.etc. che si scomoda a commentare i miei post. Vorrei dirgli che io non sono contro i tdG...vorrei soltanto che alcuni di essi che felici non sono siano più felici e non abbiano a soffrire per i regolamenti stabiliti in quel di Brooklin. Io voglio bene ai tdG checchè ne pensi F. Dele...etc.etc. :occhiol: :ciao:
Dele ti voglio bene! :fiori: :pace:
Lascialo perdere, non accetta alcuna critica, mai un commento obiettivo, se ti prendessi il tempo di leggere i miei post, noteresti che diverse volte mi è capitato di difendere i tdg quando qualcuno è uscito fuori dal seminato, li ho anche ringraziati per avermi insegnato determinate cose, ho bannato alcuni per aver insultato i tdg, ora guarda loro, quando hanno mai fatto una sola critica alla loro religione?
MAI!
Quando hanno mai fatto un commento positivo quando ad esempio li ho lodati?
MAI!
Hanno sempre preso solamente gli aspetti negativi (che combatto tutt'ora tra cui principalmente l'ostracismo di cui stai parlando) per denigrare la mia persona chiamandomi verme intollerante immorale (ma quando?) e chi più ne ha ne metta.
Questo dovrebbe dirtela lunga sul modus operandi di costoro, ma sono una specie particolare, di solito i tdg sono meglio di loro fidati.
Ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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A. Romano
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Messaggio da A. Romano »

Logico caro Mario, mettono in pratica il versetto di Colossesi 3:8 " che dice: Ma ora realmente avvicinatele tutte a voi: ira, collera, malizia, parlare ingiurioso e discorso osceno dalla vostra bocca"

Evidente raccolta di un amore falso e doppio, potrei dopo aver letto questi loro commenti dire che quel Del.... è veramente un bel pezzo di merda unto dallo spirito santo appartenente al solo popolo che Dio ha scelto? E questo che cercano? occhio per occhio e insulti per insulti? Poveracci, cosa altro fare se non domandare a Dio di perdonarli?

Ecco cosa avevo raccolto.....

Elenco ed estratti messi direttamente in pratica sul forum dei testimoni di Geova.

- Volgarità che solo lui, qualche xxx e qualche disoccupato in cerca di primo impiego, vedono.
- il prof. Introvigne ha mandato un messaggio al suo amico xxxx invitandolo a cercarsi un hobby.
- Allora meglio un IMBECCILLE nudo e crudo che un "senza cervello"
- Se vuole, senza canzonarla, perché non si dedica alla raccolta Panini degli uomini illustri?
- Un'altra IMBECILLE di turno ha aperto una discussione sulla richiesta di denaro per ristrutturare una sala delle assemblee.
- Lasciamo perdere tutte le scemenze che questa imbecille ha scritto su questioni che non conosce
- non avendo null'altro da fare, periodicamente, ripresentano le solite stupide argomentazioni.
- Mi scuso con Filippo, ma un povero imbecille, e lo fa benissimo, scrive le solite elucubrazioni mentali uscite dal suo cilindro pieno di sterco.
- L'Imbecille sa che la nostra Organizzazione ha un SITO UFFICIALE
mentre questo strano personaggio afflitto da molte patologie è semplicemente UNO PSEUDONIMO
- Parlando delle contribuzioni, altra IMBECILLITA' che scrive con tanto di calcolatrice, è semplicemente cibo per gatti che può dare in pasto a chi frequenta il forum che lo ospita.
- Se qualche IMBECILLE trova da ridire anche su questo, che si ricoveri.
- Se questo vi sembra strano, allora fatevi RICOVERARE, NON SIETE PERSONE NORMALI, anzi dubito che siate persone...
- Ancora mi rivolgo agli IMBECILLI
- Fino a quando non finirete di scrivere imbecillita', restate IMBECILLI.
- L'imbecille si sente offeso. Certo ormai non ha più il cervello per capire che il forum dove bivacca è pieno di offese abbastanza pesanti e gravi contro i testimoni di Geova
- Un ultima cosa, il forum è in sola lettura perché non abbiamo bisogno di immondezzai,
- IMBECILLE non è un offesa è semplicemente una mia "carezza" a tutte le bestemmie che lanciate contro i testimoni di Geova.
- Le solite manovre di persone poco oneste che definirle imbecilli è come complimentarsi con loro.
- Non voglio dire che è ridicolo quello che sta postando ma più che offrire immagini subliminali, ci offre un'immagine alterata della sua tranquillità interiore.
- Sodoma e Gomorra vi fa un baffo (e anche il pizzetto)
- I suoi "dolori" la collocano fra gli asociali, si cerchi un buon psicologo.
- Limitandomi a dargli dell'IMBECILLE ho voluto complimentarlo.
- Può solo andare fiero di questo aggettivo che diventa un bel sostantivo nel suo caso.
- E le assicuro che è un complimento.
- Lei è un ignorante, lo confessi.
- Cos'è più grave, dare dell'imbecille o essere senza cervello?
Una mente che si crede potente è come un telescopio: presume ravvicinare quello che è lontano, ma poi è incapace guardarsi intorno.
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A. Romano
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Messaggio da A. Romano »

Naaman ha scritto:Capisco Mario: ovviamente m'immagino anche io che le cose sono più complesse. Ma sono spinto dal pragmatismo: credo che i tdG se conoscessero certe prassi saprebbero destreggiarsi meglio all'interno delle "sale".
Più informazioni si hanno e meglio è...

PS: mi è molto simpatico un certo F. Dele...etc.etc. che si scomoda a commentare i miei post. Vorrei dirgli che io non sono contro i tdG...vorrei soltanto che alcuni di essi che felici non sono siano più felici e non abbiano a soffrire per i regolamenti stabiliti in quel di Brooklin. Io voglio bene ai tdG checchè ne pensi F. Dele...etc.etc. :occhiol: :ciao:
Dele ti voglio bene! :fiori: :pace:
Anch'io ti voglio bene Dele...ma mi chiedo, le tue paroline sono il riflesso dell'amore che il CD ti ha appreso? VERGOGNA, piccolo omino. :fiori:
Una mente che si crede potente è come un telescopio: presume ravvicinare quello che è lontano, ma poi è incapace guardarsi intorno.
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Luciano
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Messaggio da Luciano »

Naaman ha scritto:
Capitolo cinque: Come stabilire se occorre formare un comitato giudiziario.
paragrafo 10: Sebbene questo non sia un elenco esaustivo, le seguenti cose possono implicare una condotta sfrontata se il trasgressore ha un atteggiamento insolente e sprezzante, reso evidente dal fatto che le pratica:
-Stare deliberatamente, regolarmente e senza necessità in compagnia di persone disassociate che non siano propri parenti, pur avendo ricevuto ripetuti consigli. [...] w82 1/1 pp. 25-26.

Se intrpreto bene il pensiero espresso: è passibile di disassociazione SOLO chi non ostracizza i dissociati/disassociati che non siano propri parenti.
"Solo" è in netta contraddizione con "non è un elenco esaustivo"", desumi male, è evidente che esistono altri casi nei quali si ricorre al comitato e non si può escludere che sia compreso anche quel caso.
La conferma e che nelle torre di guardia viene considerato peccato frequentare i parenti disassociati (quelli che vivono in abitazioni diverse).
Ma d'altronde come giustificherebbe il tdg di essere in possesso di della fotocopia del libro a loro proibito?
Senza contare che il "codice" del semplice tdg, quello a cui attenersi è l'insieme delle pubblicazione che deve leggere, non quello che non gli è permesso leggere.
Ciao
Naaman
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Messaggio da Naaman »

Io invece ho trovato ulteriore conferma del fatto che se continui a frequentare un parente disassociato in barba alle direttive geoviste...non ti possono fare il comitato.
A pag. 116 del manuale degli anziani viene spiegato che se uno continua a frequentare i parenti disassociati ed è una cosa nota per prima cosa ti faranno tutto uno spiegone per farti capire che stai sbagliando con alcune pubblicazioni della WTS che ti spiegano come ci si dovrebbe comportare, se insisti a frequentarli non ti saranno conferiti i famosi "privilegi"...ed il comitato è previsto solo se col parente disassociato si fanno attività religiose o se ci si mostra contrari alla disassociazione del parente. Leggete voi stessi.
A me sembra proprio che se un tdG si ostina a frequentare un parente disassociato subirà solo restrizioni riguardanti attività "teocratiche" ma di fatto non ti possono disassociare.
Quello che mi chiedo: quanti tdG che non hanno accesso al libro degli anziani sanno queste cose. E quanti tdG sapendolo non lo utilizzerebbero a loro vantaggio? Voglio dire: magari ci saranno tdg che temono solo la possibile disassociazione e che invece potrebbero ben tollerare la sola perdita dei "privilegi". Forse questi tdG sapendo di non poter essere disassociati continueranno a frequentare i parenti.


cito da pag 116

Se è noto che certi componenti della congregazione stanno indebitamente in compagnia di parenti disassociati o dissociati che non vivono in casa con loro, gli anziani dovrebbero dare consigli a tali componenti della congregazione e ragionare con loro usando le Scritture. Esamineranno con loro informazioni tratte [segue lista di pubblicazioni geoviste]. Se è chiaro che un cristiano sta violando sotto questo aspetto lo spirito del provvedimento e non reagisce ai consigli, può darsi che egli non sia idoneo per ricevere privilegi nella congregazione, dal momento che questi richiedono l'esemplarità. Non si intraprenderebbe un'azione giudiziaria nei suoi confronti a meno che non continuasse ad avere associazione spirituale col disassociato o criticasse apertamente la decisione di disassociarlo.


tutto questo mi chiedo i tdG lo sanno?
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Luciano
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Non si intraprenderebbe un'azione giudiziaria nei suoi confronti a meno che non continuasse ad avere associazione spirituale col disassociato
L'azione giudiziaria, comitato giudiziario, viene dunque intrapresa col reiterarsi dell'associazione.
Le prime volte viene ripreso, tolti i privilegi e alla fine condotto nella saletta e se non si pente, RAUS!
Ciao
Naaman
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Messaggio da Naaman »

Luciano ha scritto:
Non si intraprenderebbe un'azione giudiziaria nei suoi confronti a meno che non continuasse ad avere associazione spirituale col disassociato
L'azione giudiziaria, comitato giudiziario, viene dunque intrapresa col reiterarsi dell'associazione.
Le prime volte viene ripreso, tolti i privilegi e alla fine condotto nella saletta e se non si pente, RAUS!
Ciao
si ma si parla di associazione spirituale: credo si riferisca alla condivisione di atti religiosi...tipo pregare insieme o partecipare ai riti religiosi del parente dissociato/disassociato che magari ha cambiato religione nel frattempo...allora in quel caso scatterebbe il comitato. i tdG distinguono associazione di tipo socio-affettivo ed associazione di tipo spirituale che prevede atti di tipo religioso. queste le mie riflessioni...cedo la parola ad altri.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Naaman ha scritto:
Luciano ha scritto:
Non si intraprenderebbe un'azione giudiziaria nei suoi confronti a meno che non continuasse ad avere associazione spirituale col disassociato
L'azione giudiziaria, comitato giudiziario, viene dunque intrapresa col reiterarsi dell'associazione.
Le prime volte viene ripreso, tolti i privilegi e alla fine condotto nella saletta e se non si pente, RAUS!
Ciao
si ma si parla di associazione spirituale: credo si riferisca alla condivisione di atti religiosi...tipo pregare insieme o partecipare ai riti religiosi del parente dissociato/disassociato che magari ha cambiato religione nel frattempo...allora in quel caso scatterebbe il comitato. i tdG distinguono associazione di tipo socio-affettivo ed associazione di tipo spirituale che prevede atti di tipo religioso. queste le mie riflessioni...cedo la parola ad altri.
Confermo tutte le tue spiegazioni, però tieni conto di cosa significa per un tdg perdere i privilegi ed essere considerato disubbidiente...
Diciamo questo: Potenzialmente il parente stretto può scegliere di associarsi col disassociato e continuare ad essere un tdg, ma rimarrebbe un tdg solo formalmente.
Ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Luciano
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Messaggio da Luciano »

Non avevo notato "associazione spirituale".
Comunque il rimando; "Esamineranno con loro informazioni tratte [segue lista di pubblicazioni geoviste],
ribadisce che la "Bibbia" sono le pubblicazioni, non il libro degli anziani;
tanto per citarne una recentissima:
Sostenendo la disposizione scritturale della
disassociazione dimostriamo di amare la
giustizia e riconosciamo il diritto di Geova
di stabilire norme di condotta
Chi frequenta il parente disassociato e non risponde ai rimproveri non riconosce ill dirittto di Geova a stabilire norme.
Più peccato di così.
Comunque c'è una cosa che non avete considerato tu e Mario.
Le cose più compromettenti non sono le parole stampate sul libro degli anziani, ma le aggiunte scritte a mano e studiate nei loro stage.Quando dici comunque"
a pregare insieme o partecipare ai riti religiosi del parente dissociato/disassociato
Continuare a Pregare con altri riti è già il massimo dei peccati passibile di disassociazione non può essere un aggravante è già grave peccato di per sè.
Ciao
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Io ripeto il punto fondamentale: Se un fratello SI OSTINA a voler resistere alla disciplina di geova PUO' ESSERE ESPULSO.
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Dalla pratica

Messaggio da deep-blue-sea »

ho visto che quanto scritto dall'organizzazione è soggetto a INTERPRETAZIONE. Come in politica, come per la Bibbia, interpretando si puo far dire cose a un testo che in realtà non voleva dirlo.

Questo lo si vede per esempio dall'attitudine dei 'fratelli' quando non si frequenta pi'u che sporadicamente, già si è considerati come disassociati, non si merita piu il saluto e le attenzioni dei fratelli; pertanto questo non è scritto da nessuna parte...
Oppure, la libertà che ogni anziano si prende nell'interpretare le direttive riguardo a ogni situazione, cosi che si sente di disparità di trattamento e tolleranza tra una congregazione e l'altra.

Questo conferma quanto ci disse perciò un anziano: BISOGNA SAPER LEGGERE TRA LE RIGHE!!!!!
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Messaggio da arwen »

A. Romano ha scritto:Logico caro Mario, mettono in pratica il versetto di Colossesi 3:8 " che dice: Ma ora realmente avvicinatele tutte a voi: ira, collera, malizia, parlare ingiurioso e discorso osceno dalla vostra bocca"

Evidente raccolta di un amore falso e doppio, potrei dopo aver letto questi loro commenti dire che quel Del.... è veramente un bel pezzo di merda unto dallo spirito santo appartenente al solo popolo che Dio ha scelto? E questo che cercano? occhio per occhio e insulti per insulti? Poveracci, cosa altro fare se non domandare a Dio di perdonarli?

Ecco cosa avevo raccolto.....

Elenco ed estratti messi direttamente in pratica sul forum dei testimoni di Geova.

- Volgarità che solo lui, qualche xxx e qualche disoccupato in cerca di primo impiego, vedono.
- il prof. Introvigne ha mandato un messaggio al suo amico xxxx invitandolo a cercarsi un hobby.
- Allora meglio un IMBECCILLE nudo e crudo che un "senza cervello"
- Se vuole, senza canzonarla, perché non si dedica alla raccolta Panini degli uomini illustri?
- Un'altra IMBECILLE di turno ha aperto una discussione sulla richiesta di denaro per ristrutturare una sala delle assemblee.
- Lasciamo perdere tutte le scemenze che questa imbecille ha scritto su questioni che non conosce
- non avendo null'altro da fare, periodicamente, ripresentano le solite stupide argomentazioni.
- Mi scuso con Filippo, ma un povero imbecille, e lo fa benissimo, scrive le solite elucubrazioni mentali uscite dal suo cilindro pieno di sterco.
- L'Imbecille sa che la nostra Organizzazione ha un SITO UFFICIALE
mentre questo strano personaggio afflitto da molte patologie è semplicemente UNO PSEUDONIMO
- Parlando delle contribuzioni, altra IMBECILLITA' che scrive con tanto di calcolatrice, è semplicemente cibo per gatti che può dare in pasto a chi frequenta il forum che lo ospita.
- Se qualche IMBECILLE trova da ridire anche su questo, che si ricoveri.
- Se questo vi sembra strano, allora fatevi RICOVERARE, NON SIETE PERSONE NORMALI, anzi dubito che siate persone...
- Ancora mi rivolgo agli IMBECILLI
- Fino a quando non finirete di scrivere imbecillita', restate IMBECILLI.
- L'imbecille si sente offeso. Certo ormai non ha più il cervello per capire che il forum dove bivacca è pieno di offese abbastanza pesanti e gravi contro i testimoni di Geova
- Un ultima cosa, il forum è in sola lettura perché non abbiamo bisogno di immondezzai,
- IMBECILLE non è un offesa è semplicemente una mia "carezza" a tutte le bestemmie che lanciate contro i testimoni di Geova.
- Le solite manovre di persone poco oneste che definirle imbecilli è come complimentarsi con loro.
- Non voglio dire che è ridicolo quello che sta postando ma più che offrire immagini subliminali, ci offre un'immagine alterata della sua tranquillità interiore.
- Sodoma e Gomorra vi fa un baffo (e anche il pizzetto)
- I suoi "dolori" la collocano fra gli asociali, si cerchi un buon psicologo.
- Limitandomi a dargli dell'IMBECILLE ho voluto complimentarlo.
- Può solo andare fiero di questo aggettivo che diventa un bel sostantivo nel suo caso.
- E le assicuro che è un complimento.
- Lei è un ignorante, lo confessi.
- Cos'è più grave, dare dell'imbecille o essere senza cervello?
Ammazza!!! meno male che la bocca parla della pienezza del cuore.................mooooooolto spirituali, si !. :fronte: :sor:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
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Mario70 ha scritto:Confermo tutte le tue spiegazioni, però tieni conto di cosa significa per un tdg perdere i privilegi ed essere considerato disubbidiente...
Diciamo questo: Potenzialmente il parente stretto può scegliere di associarsi col disassociato e continuare ad essere un tdg, ma rimarrebbe un tdg solo formalmente.
Ciao
Certo Mario...ma se pensiamo che quelli che hanno i privilegi sono per la maggior parte uomini...abbiamo mamme, sorelle e nonne che potrebbero evitare di ostracizzare figli, fratelli e nipoti!!! Una 70enne col figlio disassociato...che privilegi può perdere!??!? Quello di non commentare in sala? capirai... Credo che ci sia una buona fetta di testimoni che conoscendo bene queste direttive le potrebbero usare a proprio vantaggio evitando di incappare in un comitato...nel caso lo temano.
certo capisco pure che bisogna calarsi nelle realtà locali e considerare lo zelo di certi anziani. Tuttavia so che ci sono anziani accomodanti che con lo scudo delle direttive eviterebbe di accanirsi contro qualcuno che continua a frequentare i parenti disassociati...tanto potrà sempre dire: le direttive mi vietano di fare un comitato...le riprensioni le ho date...fine della storia. E' una possibile scappatoia che sarebbe opportuno offrire ai tdG che hanno parenti disassociati. Ancora penso: magari non lo sanno che se continuano a frequentare i parenti disassociati al massimo gli tolgono i privilegi. Probabilmente è solo un pia speranza la mia...il mio pragmatismo mi porta a cercare soluzioni pratiche all'ostracismo familiare.
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w 15/4/88
13 L’espulsione dalla congregazione cristiana non comporta la morte immediata, per cui i vincoli familiari sussistono. Pertanto un disassociato o dissociato può continuare a vivere a casa con la moglie cristiana e i figli fedeli. Il rispetto verso i giudizi di Dio e il provvedimento preso dalla congregazione spingerà la moglie e i figli a riconoscere che con la sua condotta egli ha alterato il legame spirituale che precedentemente li univa. Ma, dato che la sua disassociazione non pone fine al vincolo coniugale o alla parentela, i normali rapporti familiari e affettivi possono continuare.

14 La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente.
La pubblicazione chiede di non avere contatti con:
1)parente che vive fuori casa a prescindere che sia un parente stretto (figlio, madre ecc) o un parente largo (zio, nonna ecc)
2)un parente largo (zio, nonna ecc) a prescindere se viva in casa o fuori casa
La congiunzione "o" rende vere entrambi le condizioni.
Interpretazione:
1)il contatto è tollerato se i figli vivono in casa ma non lo è se vivono altrove.
2)non avere nessun contatto con una zia o la nonna o il nipote che viene disassociato, pur vivendo in casa, peggio se no ci vive. Ovvio che la norma spinga a chiedere al parente di lasciare la casa!

Ora esaminando il ks 2010 si evince che la perdita dei privilegi avviene per normali contatti con qualsiasi grado di parentela, la discriminante è il vivere in casa o fuori casa, non essere figli o cugini lontani.
nella w era specificato:
Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”.
Ora mi chiedo se con tali persone non ci devi mangiare perchè discriminare se si vive sotto lo stesso tetto? Il figlio è meno figlio se vive fuori da casa? Il peccatore è meno peccatore se vive in casa?
Dove è scritto che non devi mangiare con tuo figlio disassociato che abita fuori casa ed è permesso farlo se abita in casa?
Il mio pensiero? Il CD non vuole che il tdg abbia contatti anche con i figli disassociati che vivono in casa, ma è troppo dura scriverlo nero su bianco, troppa cattiva pubblicità.
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Katia

Messaggio da Katia »

Secondo me, il dettame di non associarsi con i disassociati o dissociati che non sono parenti vale anche per il signor Del e compare. Il suo comportamento viola apertamente questo comando. In teoria non dovrebbe NEANCHE LEGGERCI.

Cambiando argomento... Mi sono riavvicinata ai miei. Non ci vediamo spessissimo perché non abitiamo vicini. Ho chiesto ai miei genitori se gli anziani li avessero minacciati in qualche modo per questo. Mia madre mi ha risposto: "ma che si facessero gli affari propri quelli!". Mio padre mi ha invitata ad andarli a trovare più spesso. Gli ho chiesto se non creavo disturbo visto che sono disassociata. La sua risposta è stata: "Non sei tu che mi disturbi ma i tdg!".
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Cambiando argomento... Mi sono riavvicinata ai miei. Non ci vediamo spessissimo perché non abitiamo vicini. Ho chiesto ai miei genitori se gli anziani li avessero minacciati in qualche modo per questo. Mia madre mi ha risposto: "ma che si facessero gli affari propri quelli!". Mio padre mi ha invitata ad andarli a trovare più spesso. Gli ho chiesto se non creavo disturbo visto che sono disassociata. La sua risposta è stata: "Non sei tu che mi disturbi ma i tdg!".
Cara Katia presumo che i tuoi genitori siano sulla buona strada.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Mi associo al commento di Franco, sono sulla buona strada e prima o poi mi auguro succeda anche ad altri. :sorriso:
Gabriella
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Luciano
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Messaggio da Luciano »

naaman ha detto:
A me sembra proprio che se un tdG si ostina a frequentare un parente disassociato subirà solo restrizioni riguardanti attività "teocratiche" ma di fatto non ti possono disassociare....
....Io invece ho trovato ulteriore conferma del fatto che se continui a frequentare un parente disassociato in barba alle direttive geoviste...non ti possono fare il comitato....
Mario ha detto. Confermo tutte le tue spiegazioni, però tieni conto di cosa significa per un tdg perdere i privilegi ed essere considerato disubbidiente...
Diciamo questo: Potenzialmente il parente stretto può scegliere di associarsi col disassociato e continuare ad essere un tdg, ma rimarrebbe un tdg solo formalmente.
Ne aveva parlato anche Franco nel vecchio forum http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8649846" onclick="window.open(this.href);return false;
Sembra che nel 71 si poteva disassociare chi parlava con un parente disassociato che viveva fuori casa.
km feb 1971
Lealtà a Dio quando un familiare è disassociato. Il servitore di congregazione considera i consigli contenuti alle pagine 700-702 de «La Torre di Guardia» del 15 novembre 1970 e nel libro «Lampada», pag. 178. L’amore verso Dio e la lealtà verso la vera adorazione ci dovrebbero spingere a rispettare il decreto di disassociazione. Se qualcuno persiste in un’associazione che non è assolutamente necessaria con un familiare disassociato che vive fuori di casa, il comitato dovrebbe amorevolmente aiutarlo a capire i princìpi inerenti e a conformarsi ai consigli biblici. Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo «mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto». L’insistenza a trascurare il comando biblico di «cessar di mischiarci in compagnia» di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola. — 1 Giov. 5:3.
Ancora un voltagabbana, oppure non lo scrivono più per non sembrare quello che sono; ma all'occorrenza possono rispolverare la vecchia pubblicazione e fare "giustizia"
Ciao
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Luciano ha scritto:
naaman ha detto:
A me sembra proprio che se un tdG si ostina a frequentare un parente disassociato subirà solo restrizioni riguardanti attività "teocratiche" ma di fatto non ti possono disassociare....
....Io invece ho trovato ulteriore conferma del fatto che se continui a frequentare un parente disassociato in barba alle direttive geoviste...non ti possono fare il comitato....
Mario ha detto. Confermo tutte le tue spiegazioni, però tieni conto di cosa significa per un tdg perdere i privilegi ed essere considerato disubbidiente...
Diciamo questo: Potenzialmente il parente stretto può scegliere di associarsi col disassociato e continuare ad essere un tdg, ma rimarrebbe un tdg solo formalmente.
Ne aveva parlato anche Franco nel vecchio forum http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8649846" onclick="window.open(this.href);return false;
Sembra che nel 71 si poteva disassociare chi parlava con un parente disassociato che viveva fuori casa.
km feb 1971
Lealtà a Dio quando un familiare è disassociato. Il servitore di congregazione considera i consigli contenuti alle pagine 700-702 de «La Torre di Guardia» del 15 novembre 1970 e nel libro «Lampada», pag. 178. L’amore verso Dio e la lealtà verso la vera adorazione ci dovrebbero spingere a rispettare il decreto di disassociazione. Se qualcuno persiste in un’associazione che non è assolutamente necessaria con un familiare disassociato che vive fuori di casa, il comitato dovrebbe amorevolmente aiutarlo a capire i princìpi inerenti e a conformarsi ai consigli biblici. Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo «mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto». L’insistenza a trascurare il comando biblico di «cessar di mischiarci in compagnia» di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola. — 1 Giov. 5:3.
Ancora un voltagabbana, oppure non lo scrivono più per non sembrare quello che sono; ma all'occorrenza possono rispolverare la vecchia pubblicazione e fare "giustizia"
Ciao
Interessante questa pubblicazione non la conoscevo, sapere che negli anni '70 disassociavano chi frequentava il parente disassociato fa rabbrividire, comunque in seguito hanno cambiato idea, sollecitano a non farlo ma non disassociano, sanno che in generale i tdg rispettano i 'consigli' del cd, speriamo comunque che non tornino indietro.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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shanina
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Messaggio da shanina »

A. Romano ha scritto:Logico caro Mario, mettono in pratica il versetto di Colossesi 3:8 " che dice: Ma ora realmente avvicinatele tutte a voi: ira, collera, malizia, parlare ingiurioso e discorso osceno dalla vostra bocca"

Evidente raccolta di un amore falso e doppio, potrei dopo aver letto questi loro commenti dire che quel Del.... è veramente un bel pezzo di merda unto dallo spirito santo appartenente al solo popolo che Dio ha scelto? E questo che cercano? occhio per occhio e insulti per insulti? Poveracci, cosa altro fare se non domandare a Dio di perdonarli?

Ecco cosa avevo raccolto.....

Elenco ed estratti messi direttamente in pratica sul forum dei testimoni di Geova.

- Volgarità che solo lui, qualche xxx e qualche disoccupato in cerca di primo impiego, vedono.
- il prof. Introvigne ha mandato un messaggio al suo amico xxxx invitandolo a cercarsi un hobby.
- Allora meglio un IMBECCILLE nudo e crudo che un "senza cervello"
- Se vuole, senza canzonarla, perché non si dedica alla raccolta Panini degli uomini illustri?
- Un'altra IMBECILLE di turno ha aperto una discussione sulla richiesta di denaro per ristrutturare una sala delle assemblee.
- Lasciamo perdere tutte le scemenze che questa imbecille ha scritto su questioni che non conosce
- non avendo null'altro da fare, periodicamente, ripresentano le solite stupide argomentazioni.
- Mi scuso con Filippo, ma un povero imbecille, e lo fa benissimo, scrive le solite elucubrazioni mentali uscite dal suo cilindro pieno di sterco.
- L'Imbecille sa che la nostra Organizzazione ha un SITO UFFICIALE
mentre questo strano personaggio afflitto da molte patologie è semplicemente UNO PSEUDONIMO
- Parlando delle contribuzioni, altra IMBECILLITA' che scrive con tanto di calcolatrice, è semplicemente cibo per gatti che può dare in pasto a chi frequenta il forum che lo ospita.
- Se qualche IMBECILLE trova da ridire anche su questo, che si ricoveri.
- Se questo vi sembra strano, allora fatevi RICOVERARE, NON SIETE PERSONE NORMALI, anzi dubito che siate persone...
- Ancora mi rivolgo agli IMBECILLI
- Fino a quando non finirete di scrivere imbecillita', restate IMBECILLI.
- L'imbecille si sente offeso. Certo ormai non ha più il cervello per capire che il forum dove bivacca è pieno di offese abbastanza pesanti e gravi contro i testimoni di Geova
- Un ultima cosa, il forum è in sola lettura perché non abbiamo bisogno di immondezzai,
- IMBECILLE non è un offesa è semplicemente una mia "carezza" a tutte le bestemmie che lanciate contro i testimoni di Geova.
- Le solite manovre di persone poco oneste che definirle imbecilli è come complimentarsi con loro.
- Non voglio dire che è ridicolo quello che sta postando ma più che offrire immagini subliminali, ci offre un'immagine alterata della sua tranquillità interiore.
- Sodoma e Gomorra vi fa un baffo (e anche il pizzetto)
- I suoi "dolori" la collocano fra gli asociali, si cerchi un buon psicologo.
- Limitandomi a dargli dell'IMBECILLE ho voluto complimentarlo.
- Può solo andare fiero di questo aggettivo che diventa un bel sostantivo nel suo caso.
- E le assicuro che è un complimento.
- Lei è un ignorante, lo confessi.
- Cos'è più grave, dare dell'imbecille o essere senza cervello?
Vorrei vederlo,quando si presenta alle porte delle persone,in predicazione,con la sua camicia stile awaiano e i suoi pantaloni grandi di due taglie.

Achille l'emoticon del vomito................la esigoooooooooooooo!!! :non posto:
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Luciano
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Messaggio da Luciano »

sapere che negli anni '70 disassociavano chi frequentava il parente disassociato fa rabbrividire, comunque in seguito hanno cambiato idea, sollecitano a non farlo ma non disassociano, sanno che in generale i tdg rispettano i 'consigli' del cd, speriamo comunque che non tornino indietro.
In questi casi di cambiamenti di vedute nascono sempre spontanee le solite domande.
Quando è stato il momento esatto del cambiamento (la data di pubblicazione in questione)?
Perchè c'è stato il cambiamento?
La regola divina di un Dio immutabile era quella precedente o quella attuale?
Se è divino l'attuale intendimento, cosa ne è stato delle vittime precedenti il cambiamento?
Furono disassociate indebitamente o siamo oggi arrivati al libertinaggio?
Quanto pesa il carattere e la natura del corpo degli anziani nel applicare o meno la disassociazione discrezionalmente?
Le direttive vigenti sono sempre quelle più antiche e quelle nuove sono solo di facciata?

Un caso analogo ci fu la pubblicazione che aveva illuso i tdg che la facoltà di esprimere un voto valido fosse delegato alle singole coscienze, salvo poi aver smentito ufficialmente.
Una cosa è certa: i dirigenti cercano di impedire le frequentazioni anche con i parenti disassociati e ci provano con messaggi ed esperienze induttivi e deduttivi.
ciao
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alfa-slash
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Messaggio da alfa-slash »

Mario70 ha scritto:In linea generale i tdg sanno che se si frequenta un parente stretto che è ex, non si viene disassociati, ma bisogna chiarire una cosa: se la cosa diviene di dominio pubblico e suscita polemiche, il tdg perde gli incarichi ed è considerato una cattiva compagnia, quando in sala i tdg studiano che non devono frequentare i parenti ex, credono che sia Geova a guidare il CD a scrivere questa cosa e disubbidire al CD equivale a disubbidire a Geova, insomma le cose sono più complesse di quanto immagini.
ciao e complimenti per l'occhio vigile!
E allora, qui ti devo contraddire.chi frequenta un disassociato anche se e ' un parente stretto ''SI VIENE DISASSOCIATI ''

io sono stato dissasociato solo per il fatto che mi hanno visto con un parente disassociato! che fra l'altro e mio fratello!

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flor de mal
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Messaggio da flor de mal »

[quote="Luciano"
14 La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. [/quote]
La pubblicazione chiede di non avere contatti con:
1)parente che vive fuori casa a prescindere che sia un parente stretto (figlio, madre ecc) o un parente largo (zio, nonna ecc)
2)un parente largo (zio, nonna ecc) a prescindere se viva in casa o fuori casa
La congiunzione "o" rende vere entrambi le condizioni.
Interpretazione:
1)il contatto è tollerato se i figli vivono in casa ma non lo è se vivono altrove.
2)non avere nessun contatto con una zia o la nonna o il nipote che viene disassociato, pur vivendo in casa, peggio se no ci vive. Ovvio che la norma spinga a chiedere al parente di lasciare la casa!

Ora esaminando il ks 2010 si evince che la perdita dei privilegi avviene per normali contatti con qualsiasi grado di parentela, la discriminante è il vivere in casa o fuori casa, non essere figli o cugini lontani.
nella w era specificato:
Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”.
Ora mi chiedo se con tali persone non ci devi mangiare perchè discriminare se si vive sotto lo stesso tetto? Il figlio è meno figlio se vive fuori da casa? Il peccatore è meno peccatore se vive in casa?
Dove è scritto che non devi mangiare con tuo figlio disassociato che abita fuori casa ed è permesso farlo se abita in casa?
Il mio pensiero? Il CD non vuole che il tdg abbia contatti anche con i figli disassociati che vivono in casa, ma è troppo dura scriverlo nero su bianco, troppa cattiva pubblicità.
[/quote]
:quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100: :quoto100:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

alfa-slash ha scritto:
Mario70 ha scritto:In linea generale i tdg sanno che se si frequenta un parente stretto che è ex, non si viene disassociati, ma bisogna chiarire una cosa: se la cosa diviene di dominio pubblico e suscita polemiche, il tdg perde gli incarichi ed è considerato una cattiva compagnia, quando in sala i tdg studiano che non devono frequentare i parenti ex, credono che sia Geova a guidare il CD a scrivere questa cosa e disubbidire al CD equivale a disubbidire a Geova, insomma le cose sono più complesse di quanto immagini.
ciao e complimenti per l'occhio vigile!
E allora, qui ti devo contraddire.chi frequenta un disassociato anche se e ' un parente stretto ''SI VIENE DISASSOCIATI ''

io sono stato dissasociato solo per il fatto che mi hanno visto con un parente disassociato! che fra l'altro e mio fratello!

Ciao bello, hai partecipato al comitato giudiziario o te lo hanno fatto a porte chiuse?
Io scoprii la vera causa della mia disassociazione solo qualche anno dopo, praticamente ascoltarono due testimoni che mi videro baciare la mia ragazza che non era mia moglie (che mi lasciò tre anni prima) dopo il comitato (non mi presentai) mi dissero solo che fui disassociato per condotta dissoluta, non è che è capitata una cosa simile anche a te? Le solite spie che hanno riferito qualcosa su di te a tua insaputa?
Fammi capire perchè il tuo fatto è molto interessante per la nostra causa.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Ricapitoliamo

Messaggio da Mario70 »

Visti gli andirivieni di luce intermittente degli ateriosclerotici di brooklin cerchiamo di ricapitolare alcuni punti:

1) Si viene certamente disassociati se si frequentano ex, si possono però soccorrere se sono in fin di vita tipo affogare in un lago o se gli si buca una ruota per strada.
2) Si possono frequentare i parenti che vivono sotto lo stesso tetto a meno che non causano scandalo con il loro comportamento (tipo convivenza senza essere sposati ecc...) in questo caso i nominati perdono gli incarichi.
3) I nominati perdono gli incarichi se frequentano regolarmente i loro parenti disassociati che non vivono sotto lo stesso tetto.
4) E' scritto in linea generale di non frequentare i parenti che non abitano sotto lo stesso tetto.

Questi punti sopra sono certi e chiari.
Veniamo ora al punto "dolente", si viene disassociati se si frequentano i parenti stretti che non vivono sotto lo stesso tetto?

1962 No, ma la frequentazione non deve diventare un'abitudine:

La torre di Guardia del 15/6/1962 pag 41:


"Se il mio fratello carnale, che è disassociato, viene da un'altra città a visitarmi con la sua famiglia, li posso invitare a entrare e a restare per la notte se è necessario? — E. T., Stati Uniti
d'America.

La disassociazione di un membro della propria parentela non annulla la naturale parentela di carne e sangue. Per esempio, la disassociazione non infrange il vincolo coniugale.
Quindi, se un fratello carnale che è disassociato visita la sua famiglia per motivi non di unità cristiana, ma di parentela familiare, i congiunti sono tenuti a riceverlo con cortesia per tale naturale ragione terrena, non, certamente, per avere associazione spirituale con lui e trattarlo come un membro della congregazione, ma semplicemente per considerare la parentela familiare e altri argomenti mondani.
Bisogna essere ragionevoli in questa circostanza, e se il parente è di un'altra città e quel giorno non può tornare a casa, ma ha bisogno
d'alloggio per la notte, non vi sarebbe nulla di male qualora gli si mostrasse la cortesia di farlo restare per la notte, semplicemente
perché questo parente e quelli che sono con lui sono intimi per legami di carne e sangue, nonostante che non lo siano per ragioni spirituali.
Naturalmente, non sarebbe bene incoraggiare frequenti associazioni solo per avere rapporti familiari. Questo ostacolerebbe l'adempimento
dei propri obblighi verso il Signore Dio e potrebbe mettere in pericolo la propria salute e integrità spirituale. Il principio menzionato in Matteo 12:47-50 (Ri) dovrebbe esser tenuto
presente."


1964 si, se la frequentazione diventa un'abitudine:

La torre di Guardia del 15/1/1964 pag 41:

"Nel caso del parente disassociato che non abita nella stessa casa, i rapporti con lui sono pure limitati a ciò che è assolutamente necessario. Come per il lavoro secolare, questi rapporti sono limitati
e anche eliminati completamente se è possibile.
Un punto importante da notare è che, benché vi siano vincoli naturali che possono giustificare rapporti occasionali, i legami spirituali sono completamente troncati, non si può parlar di cose relative all'adorazione con i parenti disassociati.
Che fare se una persona espulsa dalla congregazione visita improvvisamente parenti dedicati? Che deve fare in tal caso
il cristiano? Se è la prima volta che viene fatta la visita, il cristiano dedicato può, se la coscienza glielo permette, mostrare
riguardi familiari in questa particolare occasione. Ma se la coscienza non glielo permette, non ha l'obbligo di farlo. Se gli
usa cortesia, il cristiano deve però specificare che questa non deve diventare un'abitudine. Se lo diventa, ciò non è diverso dall'associarsi a qualsiasi altra persona disassociata, e va contro lo spirito del decreto di disassociazione. Si dovrebbe far comprendere al parente disassociato che ora le sue visite non sono benvenute come prima, quando camminava rettamente con Geova. — 2 Giov. 9-11.
È indispensabile che i cristiani dedicati della congregazione rendano chiaro al parente disassociato mediante le loro azioni
che il suo modo d'agire è disapprovato dalla famiglia. Devono mantenere una ferma determinazione per i giusti princìpi.
Il malfattore deve comprendere che la sua posizione è completamente cambiata, che i suoi fedeli parenti cristiani disapprovano completamente la sua empia condotta e mostrano tale disapprovazione
limitando i rapporti a quelli inevitabili "


1971 si, se insiste nel frequentarlo:

Ministero del Regno, 2/1971 p. 2:

“Lealtà a Dio quando un familiare è disassociato. Il servitore di congregazione considera i consigli contenuti alle pagine 700-702 de “La Torre di Guardia” del 15 novembre 1970 e nel libro “Lampada”, pag. 178. L’amore verso Dio e la lealtà verso la vera adorazione ci dovrebbero spingere a rispettare il decreto di disassociazione. Se qualcuno persiste in un’associazione che non è assolutamente necessaria con un familiare disassociato che vive fuori di casa, il comitato dovrebbe amorevolmente aiutarlo a capire i principi inerenti e a conformarsi ai consigli biblici. Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo “mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto”. L’insistenza a trascurare il comando biblico di “ cessar di mischiarci in compagnia” di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola”.

1975 no, questione di coscienza ma non si viene disassociati:

W 15.1.75 p 55 afferma: "In quanto ai disassociati che vivono fuori casa, ciascuna famiglia deve decidere fino a che punto li frequenterà. Questa non è una decisione che gli anziani possono prendere per loro. Se un genitore va a visitare un figlio o a trovare i nipoti e gli è permesso entrare nella casa cristiana, questo non interessa gli anziani. Egli ha il diritto naturale di visitare i suoi parenti"

1983 si, se ci si svaga insieme si viene disassociati:

Lettera della betel agli anziani (SCB:SSC 5.8.83)

"Se un fratello carnale insiste di passare le vacanze col proprio fratello dovrebbe essere ammonito facendogli notare il pericolo che incorre nell'avere associazione con questa persona. Se insiste nel volersi associare con tale persona allora valgono le informazioni della W 1.1.82 dove sono indicati i possibili motivi per cui un parente potrebbe anche associarsi ad un disassociato, solo comunque per stretta necessità. Ma passarci le vacanze insieme non è una di quelle cose strettamente necessarie. Quindi la persona potrebbe essere soggetta alla disassociazione se persiste in questo "

1984 si, la disassociazione è ancora presente:

Lettera della betel agli anziani (SSE 15.9.84)
"Chi non tenesse in nessun conto l'ammonizione di non avere un'ingiustificata associazione con un disassociato, non sarebbe un esempio e potrebbe perdere gli speciali privilegi nella congregazione Oltre a ciò, se malgrado l'aiuto a vedere le cose dal punto di vista di Dio e forse ripetute ammonizioni, non smettesse di associarsi con la persona espulsa, potrebbe essere oggetto lui stesso alla disassociazione W 1.1.82 p 26"

1987 no, non si viene disassociati ma si perdono gli incarichi:

Lettera della betel agli anziani (SCD:SSE 10.4.87)

"La W 1.1.82 p 31 mostra che il disassociato deve comprendere che con la disassociazione ha perso molte cose: "La piacevole compagnia dei fratelli, inclusa gran parte dell'associazione che aveva con i parenti cristiani". Cosa si intende con ciò? Innanzi tutto l'associazione spirituale? In altre parole non si intratterranno piacevolmente col disassociato nel consultare pubblicazioni, anche se usate in modo correttivo. Che dire dell'associazione a scopo di svago? La stessa rivista a p 30 dice: "I cristiani imparentati con un disassociato che non vive in casa con loro dovrebbero sforzarsi di evitare l'associazione non necessaria." Per ciò che riguarda l'intervento degli A. verso il fratello dedicato che ha un parente disassociato che non vive in casa, W 15.1.75 p 55 afferma: "In quanto ai disassociati che vivono fuori casa, ciascuna famiglia deve decidere fino a che punto li frequenterà. Questa non è una decisione che gli A. possono prendere per loro. Se un genitore va a visitare un figlio o a trovare i nipoti e gli è permesso entrare nella casa cristiana, questo non interessa gli A. Egli ha il diritto naturale di visitare i suoi parenti". Perciò lo stabilire quanto un cristiano potrà frequentare un parente disassociato è una cosa che egli stesso dovrà determinare. Ovviamente se dovesse mantenere un contatto evidentemente non necessario e la congregazione trovasse da ridire sul suo comportamento, verrebbe considerato non esemplare e gli verrebbero negati speciali privilegi di servizio "

1994 no, non si viene disassociati:

lettere agli anziani (SSD 20.12.94)

"Vi invitiamo a considerare la questione del fratello A. riguardo all’ospitare in casa propria il figlio disassociato, mantenere con lui rapporti di lavoro, accudirlo lavandogli la biancheria, ecc., di carattere strettamente personale. Non spetta alla congregazione valutare le circostanze e le necessità familiari dei propri componenti o determinare se un figlio debba o non debba essere ospitato da suo padre, anche se si tratta di un disassociato. Non crediamo neppure sia opportuno definire il padre complice della condotta errata del figlio perché lo ospita in casa sua. La cosa sarebbe diversa se il padre permettesse a suo figlio di avere una condotta riprovevole in casa, per es. se il figlio convivesse con un’altra persona, ospitare i due conviventi come se fossero marito e moglie. Quando si dovrebbe prendere in considerazione il comportamento del fratello e la sua esemplarità di nominato? Nel caso egli avesse associazione spir. con suo figlio, o tentasse di giustificare o scusare la sua condotta errata. Ks 103, 104 Crediamo che quanto abbiamo detto sia sufficiente per aiutarvi a ridimensionare il problema e aiutare la congregazione a non sindacare su questioni di carattere personale e familiare. Non è quindi il caso di concedere al fratello limiti di tempo perché cerchi sistemazioni familiari e di alloggio diverse o modifichi i suoi eventuali programmi di lavoro"

2000 no il libro ks sembra chiaro in proposito:

lettere agli anziani (SCA:SSB 17.3.00)

"Il libro Ks alle p. 1034 spiega che nessuno può porre delle regole sull’associazione che fratelli hanno con parenti disassociato, ameno che non vi sia associazione spirituale. O un tentativo di giustificare o scusare la condotta errata. La situazione attuale è che il figlio disassociato ora vive per conto proprio e in una condizione contraria ai princìpi delle Sacre Scritture. Il fratello dovrebbe tener conto di quanto indicato nella W 1.1.82 p. 30, dove è spiegato che un cristiano imparentato con un disassociato che non vive in casa con lui dovrebbe sforzarsi di evitare l’associazione non necessaria, riducendo al minimo anche i contatti d’affari. Quello che poi aggrava la situazione è che regolarmente accoglie il figlio con la convivente sia pranzando insieme che con altri parenti. Non dimostra così di approvare tacitamente la condotta del figlio disassociato? Non è questo un tentativo di scusare tacitamente una condotta errata come una convivenza? (Ks 118) Ci sembra di capire che c’è un’ulteriore aggravante, in quanto i contatti col figlio disassociato avvengono anche in presenza di altri fratelli battezzati. Essendo un A. nominato, dovrebbe essere esemplare nella sua condotta e dimostrarsi leale alle norme esposte nella Parola di Dio mantenendo così una buona coscienza. (1Tm 1:19, 3:7, 13; Tito 1:9) Per cui desideriamo che sia esaminata la sua situazione ed essere aggiornati sulla questione e sulle decisioni prese."

Dopo questa lettera non ho più trovato nulla al riguardo, dai documenti sopra esposti sembra che dal 1987 non si disassocia più il tdg che frequenta il parente disassociato, le ultime riviste e il ks 2010 benchè scoraggino la frequentazione, non si pronunciano in merito alla disassociazione, però mentre il ks del 1991 specificava che "nessuno può porre delle regole sull’associazione che fratelli hanno con parenti disassociato" il nuovo tace in proposito, sembrerebbe che il CD stia di nuovo sterzando in direzione della disassociazione, ma non abbiamo prove al riguardo, se qualcuno ha una lettera o una pubblicazione dopo il 2000 che sia chiara su questo argomento, me lo faccia sapere urgentemente.

ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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