Contraddizione Biblica n 8?

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

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Romagnolo
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Contraddizione Biblica n 8?

Messaggio da Romagnolo »

Se l' interpretazione data dalla Watchtower circa l' occasione in cui Gesù sana un sordo prendendolo in disparte dalla folla è corretta, direi che siamo di fronte all' ennesima contraddizione biblica; infatti lo studio di libro di questa settimana ha preso in esame la guarigione della figlia di una donna non ebrea e poi quella della sopra citata a favore di un sordo; ma andiamo per ordine...ecco la narrazione tratta dal libro Gesù la Via, la Verità, la Vita:
Una donna di origine greca, nata però nella zona, lo trova e comincia a supplicarlo: “Abbi misericordia di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è indemoniata e soffre moltissimo”.
Dopo un po’ i discepoli dicono a Gesù: “Mandala via, perché continua a venirci dietro gridando”. Di conseguenza Gesù spiega il motivo per cui la sta ignorando: “Io sono stato mandato soltanto alle pecore smarrite della casa d’Israele”. Lei però non si dà per vinta. Si avvicina a Gesù, cade ai suoi piedi e lo supplica: “Signore, aiutami!” (Matteo 15:23-25).
Forse per mettere alla prova la fede della donna, Gesù fa riferimento all’opinione negativa dei giudei nei confronti degli stranieri, dicendo: “Non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”
Usando il diminutivo “cagnolini”, o cuccioli, Gesù rivela il tenero affetto che prova nei confronti di chi non è giudeo. Senza dubbio lo stesso sentimento traspare anche dalla sua espressione facciale e dal tono compassionevole con cui si rivolge alla donna.

Anziché offendersi, la donna si ricollega alle parole di Gesù riguardo al pregiudizio dei giudei. “È vero, Signore”, osserva con umiltà, “ma è anche vero che i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Gesù riconosce la buona condizione del suo cuore e le dice: “Donna, grande è la tua fede! Ti avvenga quello che desideri” (Matteo 15:27, 28). E così la bambina, pur non essendo presente, viene completamente guarita! Tornata a casa, la donna trova sua figlia sdraiata sul letto. Adesso sta bene perché ‘il demonio se n’è andato’ (Marco 7:30).

Partendo dalla Fenicia, Gesù e i discepoli si mettono in viaggio verso il tratto settentrionale del fiume Giordano, che attraversano probabilmente in qualche punto a nord del Mar di Galilea. Una volta arrivati nella regione della Decapoli, salgono su un monte, ma la folla riesce a trovarli. Le persone portano da Gesù zoppi, storpi, ciechi e muti, li pongono ai suoi piedi e lui li sana tutti. La gente si meraviglia e glorifica il Dio di Israele.

Gesù si concentra in special modo su un uomo che è sordo e ha difficoltà a parlare. Non è difficile immaginare come quest’uomo si sarà sentito in mezzo a tanta gente. Notando probabilmente il suo disagio, Gesù lo prende in disparte e, quando rimangono soli, gli fa capire cosa sta per fare. Gli mette le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli tocca la lingua. Poi alza gli occhi al cielo e pronuncia un’espressione semitica che significa “apriti”. All’istante l’uomo inizia a sentire e a parlare normalmente.

Come si può leggere, Gesù risponde alla donna dicendole che lui è venuto "soltanto" per le pecore smarrite d' Israele, lei non ne fa parte quindi non può richiedergli miracoli o guarigioni non essendo lei ebrea, ma poi l' accontenta.
Ma in seguito che accade?
Secondo la WT Gesù si ferma nella Decapoli, territorio notoriamente colonizzato da pagani,..in particolar modo da persone di origine ed estrazione culturale greca, anzi la nuova TnM spiegandone la definizione a pag 1697 dice: Confederazione di città Greche che in origine ne includeva 10....erano centri di commercio e di cultura ellenistica...
Anche se non risulta che Gesù si sia mai fermato in una di quelle città, se si è realmente fermato in quel territorio cosa c'è da pensare riguardo alla composizione delle folle che andarono da lui a farsi curare?
Leggasi i due racconti paralleli di Matteo 15: 30-31 e Marco 7:31-37
Quindi è altamente probabile che abbia guarito anche non israeliti senza farsi troppi problemi, contraddicendo così quanto avrebbe dichiarato giorni prima alla donna che lo supplicava.
Comunque a esaminare le narrazioni parallele di Matteo e Marco trovo non perfettamente collimabile l' idea che Gesù si fosse fermato nella Decapoli, mi sembra più naturale che abbia attraversato la Decapoli e poi...in un qualche luogo imprecisato del mar di Galilea ( quindi potrebbe essere anche una qualunque area del territorio ebraico) ha poi guarito le folle.
Questa però è una mia idea personale,...cosa che però non và a compromettere l' idea di una contraddizione da parte dello stesso Gesù, infatti se può essermi dubbia questa ricostruzione della Wt , vi sono altri versetti che testimoniano come Gesù non disdegnasse di miracolare anche persone non ebree, sempre in quella regione della Decapoli i Vangeli ci narrano di come guarì due indemoniati cosentendo ai demoni di poter in alternativa entrare in una mandria di porci, poi scritture come Marco 3:8-11  Anche da Gerusalemme e dall’Idumea e dal di là del Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone, una grande moltitudine, udito quante cose faceva, venne da lui. 9 Ed egli disse ai suoi discepoli di tenere continuamente una piccola barca a sua disposizione affinché la folla non facesse pressione su di lui. 10 Poiché guarì molti, così che tutti quelli che avevano dolorose malattie si gettavano su di lui per toccarlo. 11 Anche gli spiriti impuri, ogni volta che lo vedevano, gli si prostravano davanti e gridavano, dicendo: “Tu sei il Figlio di Dio”
E Luca 6:17-18  E scese con loro e si fermò su un luogo piano, e c’era una grande folla di suoi discepoli, e una grande moltitudine di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dal paese marittimo di Tiro e Sidone, che erano venuti per udirlo e per essere sanati dalle loro malattie. 18 Anche quelli afflitti da spiriti impuri erano guariti. 19 E tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che sanava tutti.
Insomma....o Gesù dispensava la sua potenza guaritrice solo alle pecore smarrite d' Israele...oppure a tutti a coloro che avevano fede in lui.
Forse che con la donna della regione di Tiro e Sidone, Gesù come spiega la WT la stava mettendo solo alla prova?
Se così fosse ( e potrebbe anche essere) la stava provando mentendole e ciò mi stride con la dichiarazione biblica che Gesù non peccò mai in parola. :conf:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Liberamente
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Messaggio da Liberamente »

Il racconto viene citato sia in Marco che in Matteo, prendendo per certo che il vangelo di Marco sia quello storicamente più antico si deduce che il racconto di Matteo sia stato “preso” da quello di Marco ma con una sostanziale differenza che non so se l’hai potuta notare, ovvero: Marco 7:27 dice “Ma lui le disse: “Prima lascia che si sazino i figli, perché non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”. Mentre in Matteo 15:26 viene detto: Lui replicò: “Non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”. Solo nel Vangelo di Matteo Gesù precisa che è venuto solo per la casa dei figli di Israele in Marco non se ne fa cenno, da come puoi notare in Marco sembra che Gesù stesse dando solo una sorta di precedenza ai suoi senza escludere quelli di fuori dicendo “Prima lascia che si sazino...” alludendo a un poi che con l’accattivante risposta della donna dimostrando la sua fede diventa un presente. Mentre Matteo dice categoricamente “Non è giusto...” rimarcando come se fosse immeritato che Gesù si rivolgesse ai non Giudei. Nella linearità del racconto credo che quello successivo di Matteo è influenzato da un sentimento prettamente gerolosomitano e paolista, così che l’autore abbia voluto sottolineare la generosità di Cristo ad accorpare anche quelli cosiddetti Pagani che per status venivano considerati immeritevoli mentre il Vangelo di Marco induce un altro pensiero.
Più che una contraddizione la vedo come una delle molteplici manipolazioni dei racconti della Bibbia, volti a veicolare pensieri di comodo per quel tempo è sottolineando come questa parola sia stata impunemente corrotta.
“Non è necessario avere una religione per avere una morale, perché se non si riesce a distinguere il bene dal male quella che manca è la sensibilità, non la religione. M.Hack”


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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grazie liberamente per la tua osservazione, il particolare mi era effettivamente sfuggito. :lingua:
Però il discorso delle molteplici manipolazioni è ulteriormente ampliabile,...fatto caso che Marco pare censurare la prima parte della narrzione?
In Matteo troviamo infatti questa sconcertante frase:
Dopo un po’ i discepoli dicono a Gesù: “Mandala via, perché continua a venirci dietro gridando”.
Cioè ...? Ma ci rendiamo conto? Una donna con la figlia...o indemoniata o ammalata ( perchè nei tempi antichi le malattie erano comunque interpretate come opera degli spiriti malvagi) invece di essere aiutata...la si vuole scacciare?
Mi sarei più aspettato che i suoi discepoli gli si fossero accostati per domandare se lui potesse fare qualcosa per lei...ma non il respingerla!
E lui? Mica li rimprovera o li corregge! Anzi..gli dà pure corda! :sor:
Però se invece facciamo una disamia simile alla tua e prendessimo per buono che Matteo venne scritto per gli ebrei e Marco per le comunità cristiane di Roma formate da una forte componente gentile, ecco che allora si possono distinguere due differenti presentazioni di Gesù e i suoi primi seguaci, ..in Matteo Gesù è un Ebreo che tiene conto del sentimento di preminenza del popolo ebraico,...in Marco tale figura del Maestro e del suo movimento viene epurata da qualsiasi peculiarità che li renderebbe invisi agli ex pagani.
Insomma come scrivi tu... ciò dimostra come i Vangeli siano
una delle molteplici manipolazioni dei racconti della Bibbia, volti a veicolare pensieri di comodo per quel tempo e sottolineando come questa parola sia stata impunemente corrotta.
Resta comunque il fatto che a questo punto si rimarca una visione contraddittoria della figura di Gesù.
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Messaggio da Liberamente »

Esame perfetto come hai potuto ben vedere già alle origini gli scritti provenienti da tradizioni orali e non, risentivano fortemente delle influenze sociali del luogo e del tempo, da questo si può comprendere chiaramente come usando la stessa storia si possano ottenere delle morali diametralmente opposte, cosa che succede fortemente oggi quando le pubblicazioni della WT fanno dire ai paragrafi decontestualizzati quel che vogliono.
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