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Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

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trainer
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Messaggio da trainer »

la festa della dedicazione.?
cos è e cosa indica?
oggi si rispetta ancora?
e i tdg,cosa ne pensano?
Quando tutto sembra andar bene,
e' li che si spezzano le catene
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Ray
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Messaggio da Ray »

trainer ha scritto:la festa della dedicazione.?
cos è e cosa indica?
oggi si rispetta ancora?
e i tdg,cosa ne pensano?
Non sono un'esperto,anzi non ricordavo cosa fosse la festa della ....

Posso sapere a cosa ti serve conoscere le dottrine e le varie cavolate ? Ti serve per un confronto ?

Anche nel sito c'è una sana critica sull'organizzazione dei tdg... http://www.infotdgeova.it/dottrine.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Comunque ti posto qualcosina a te la critica...

FESTA DELLA DEDICAZIONE
La festa della dedicazione (ebr. chanukkàh) commemorava la riacquistata indipendenza degli ebrei dalla dominazione siro-greca e la ridedicazione a Geova del tempio di Gerusalemme, profanato da Antioco IV Epifane che si faceva chiamare Theòs Epifanès (“Dio Manifesto”). Antioco aveva fatto costruire un altare sopra il grande altare su cui si immolava l’olocausto giornaliero. (1 Maccabei 1:54-59, CEI) In quell’occasione (25 chislev 168 a.E.V.) immolò un maiale sull’altare e con parte della carne fece un brodo che spruzzò in tutto il tempio per mostrare l’odio e il disprezzo che aveva per Geova, il Dio degli ebrei, e per profanare al massimo il Suo tempio. Bruciò inoltre le porte del tempio, abbatté le camere dei sacerdoti e asportò l’altare d’oro, la tavola del pane di presentazione e il candelabro d’oro. In seguito il tempio di Zorobabele fu dedicato al dio pagano Zeus Olimpio.
Due anni dopo Giuda Maccabeo riconquistò la città e il tempio. Il santuario giaceva desolato e nei cortili del tempio crescevano erbacce. Giuda abbatté il vecchio altare profanato e costruì un nuovo altare con pietre non squadrate. Fece rifare gli arredi del tempio e rimise al suo posto l’altare dell’incenso, la tavola dei pani di presentazione e il candelabro. Una volta purificato il tempio da ogni contaminazione, il 25 chislev 165 a.E.V. ebbe luogo la ridedicazione, tre anni esatti dopo che Antioco aveva profanato l’altare col sacrificio in onore del dio pagano. Furono inoltre ripristinati gli olocausti continui o giornalieri. — 1 Maccabei 4:36-54; 2 Maccabei 10:1-9, CEI.
Caratteristiche della festa. La natura stessa della festa ne faceva un’occasione di grande giubilo. Si svolgeva in modo simile alla festa delle capanne. La celebrazione durava otto giorni dal 25 chislev in poi. (1 Maccabei 4:59) Nei cortili del tempio c’era un gran bagliore di luce e tutte le abitazioni private erano illuminate da lampade decorative. Il Talmud la chiama “festa dell’illuminazione”. In seguito si diffuse la consuetudine di esporre otto lampade la prima sera e di esporne ogni sera una di meno, oppure di iniziare con una e arrivare fino a otto. Le lampade venivano sistemate vicino alla porta che dava sulla strada, così non solo veniva illuminata la casa all’interno, ma all’esterno tutti vedevano la luce. Quando si accendevano le lampade si cantavano cantici di lode a Dio, il Liberatore di Israele. Giuseppe Flavio dice a proposito dell’istituzione della festa: “Provavano tanto piacere nel rinnovarsi delle loro consuetudini e nell’avere inaspettatamente riacquistato dopo tanto tempo il diritto di tenere la loro celebrazione, che imposero per legge ai loro discendenti di celebrare il ripristino del servizio del tempio per otto giorni. E da quel tempo fino al presente celebriamo questa festa, che chiamiamo festa delle Luci, dandole questo nome, suppongo, per il fatto che avevamo riavuto il diritto di adorare quando meno ce lo aspettavamo”. (Antichità giudaiche, XII, 324, 325 [vii, 7]) Il lavoro faticoso era consentito, poiché non era considerata un sabato.
C’erano già state altre due dedicazioni del tempio: del primo tempio, quello di Salomone, e del secondo, quello ricostruito da Zorobabele, celebrate solennemente una volta terminati i lavori di costruzione. Ma non c’era una festa annuale commemorativa, come quella istituita per la ridedicazione del secondo tempio da parte di Giuda Maccabeo. A differenza delle tre grandi feste, a cui tutti i maschi avevano l’obbligo di assistere a Gerusalemme, la festa della dedicazione si poteva celebrare nelle diverse città, come la festa di Purim. (Eso 23:14-17; Est 9:18-32) In tutto il paese gli ebrei si radunavano nelle sinagoghe con canti e giubilo, portando rami di alberi, mentre le sinagoghe e le case private erano illuminate da molte luci. Gli ebrei celebrano tuttora questa festa.
Significato per i cristiani. Nel 32 E.V., l’ultimo inverno del suo ministero, Gesù si recò al tempio durante la festa della dedicazione. Leggiamo: “In quel tempo si tenne a Gerusalemme la festa della dedicazione. Era inverno, e Gesù camminava nel tempio sotto il colonnato di Salomone”. (Gv 10:22, 23) Il nono mese, chislev, corrisponde a novembre-dicembre. Gli ebrei naturalmente sapevano bene che questa festa ricorreva d’inverno. Perciò in questo caso la menzione dell’inverno poteva riferirsi alla situazione meteorologica più che alla stagione, ragione per cui Gesù scelse un luogo riparato per insegnare, “sotto il colonnato di Salomone”. Questo colonnato coperto si trovava sul lato E del cortile esterno dei gentili, dove molti si radunavano. — At 3:11; 5:12.
Le Scritture ispirate non dicono esplicitamente che Geova abbia dato a Giuda Maccabeo la vittoria e che gli abbia comandato di riparare il tempio, arredarlo, rifarne gli utensili e infine ridedicarlo. Tuttavia, perché si adempissero le profezie relative a Gesù e al suo ministero, e i sacrifici levitici continuassero finché fosse compiuto il grande sacrificio del Figlio di Dio, al momento della comparsa del Messia doveva esserci il tempio e vi si dovevano svolgere le funzioni. (Gv 2:17; Da 9:27) Geova si era servito di uomini di nazioni straniere come Ciro per raggiungere certi obiettivi relativi alla sua adorazione. (Isa 45:1) Tanto più poteva servirsi di un uomo che apparteneva al suo popolo dedicato, gli ebrei.
Ad ogni modo, durante il ministero di Gesù Cristo si svolgevano i servizi del tempio. Il tempio di Zorobabele era stato ricostruito (sostituito) e arricchito da Erode. Per questa ragione e per l’antipatia che avevano per Erode, gli ebrei menzionano solo due templi, quello di Salomone e quello di Zorobabele. Né le parole di Gesù né alcuno degli scritti dei suoi discepoli condannano la festa della dedicazione. Comunque i cristiani, che sono sotto il nuovo patto, non la osservano. — Col 2:16; Gal 4:10, 11; Eb 8:6.
it-1 pag . 914

DEDICAZIONE
Il separare o appartare per uno scopo sacro. Il verbo ebraico nazàr (dedicare) significa fondamentalmente “tener(si) separati; ritrarsi”. (Le 15:31; 22:2; Ez 14:7; cfr. Os 9:10, nt.). L’affine sostantivo ebraico nèzer indica il segno o simbolo di santa dedicazione portato come una corona sul capo santificato del sommo sacerdote o sul capo del re unto; si riferiva anche al nazireato. — Nu 6:4-6; cfr. Ge 49:26, nt.
Quando Aaronne fu insediato come sommo sacerdote, gli venne messo sulla testa un turbante di lino fine. Fissato con una cordicella di filo turchino sulla parte anteriore del turbante affinché tutti lo potessero vedere, c’era il santo “segno di dedicazione [nèzer]”, una lamina scintillante d’oro puro su cui come su un sigillo erano incise in ebraico le parole: “La santità appartiene a Geova”. Il santo olio d’unzione veniva quindi versato sul sommo sacerdote nel corso della cerimonia d’insediamento. (Eso 29:6, 7; 39:30, 31, nt.; Le 8:9, 12) Perciò il sommo sacerdote doveva stare ben attento a non fare alcuna cosa che potesse profanare il santuario, “perché il segno della dedicazione, l’olio d’unzione del suo Dio, [era] su di lui”. — Le 21:12.
Similmente il termine nèzer si riferiva al “diadema”, copricapo ufficiale indossato dagli unti re d’Israele, simbolo del loro santo incarico. — 2Sa 1:10; 2Re 11:12; 2Cr 23:11; Sl 89:39; 132:18; Pr 27:24.
Chi faceva a Geova il voto di nazireato non doveva tagliarsi i capelli né radersi la barba per tutta la durata del voto. Così i capelli lunghi diventavano un chiaro segno del suo nazireato (nèzer). (Nu 6:4-21) Personificando Gerusalemme come una donna che aveva infranto i propri sacri voti di santità fatti a Geova, il profeta Geremia disse: “Radi i tuoi capelli non tagliati [o “capelli dedicati”; nizrèkh, forma di nèzer] e gettali via”. (Ger 7:29) Mediante un altro profeta, Geova descrive con quanta caparbietà gli israeliti “andarono al Baal di Peor, e si dedicavano [waiyinnazerù, forma del verbo nazàr] alla cosa vergognosa”. — Os 9:10.
Nelle Scritture Greche Cristiane si parla di alcune cose dedicate. In relazione al ministero terreno di Gesù viene menzionata la “festa della dedicazione” (enkàinia) che si teneva d’inverno. (Gv 10:22; vedi FESTA DELLA DEDICAZIONE). Il sostantivo greco enkàinia ha la stessa radice del verbo enkainìzo, che in Ebrei 9:18 alcune traduzioni rendono col verbo “dedicare” (AS, KJ, Dy) o col sostantivo “dedicazione” (Di), mentre altre col verbo “inaugurare”. (CEI, Ga, NM, VR) Similmente in Ebrei 10:20 alcuni lo traducono “dedicare” (Di, AS, Dy), altri “inaugurare”. (CEI, Ga, NM, VR) Gesù richiamò l’attenzione sugli insegnamenti tradizionali dei farisei relativi al “corbàn”, un dono dedicato a Dio. (Mr 7:11; Mt 15:5; vedi CORBAN). Inoltre avvertì che sarebbe venuto il momento in cui il tempio di Erode, con le sue “pietre eccellenti e cose dedicate [forma di anàthema]”, sarebbe stato abbattuto. — Lu 21:5, 6.
it-1 pag. 665
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Cogitabonda »

In Israele si celebra, anche negli USA e in altri posti dove esistono comunità ebraiche abbastanza numerose.
Penso che i TdG disapprovino anche questa festa, a causa di tutti i suoi aspetti consumistici.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da Cogitabonda »

In un sito americano ho letto che i TdG non celebrano nessuna festa ebraica, perché nei progetti di Geova Israele è stato rimpiazzato dai 144.000, che rappresentano l'Israele spirituale. Quindi non celebrano nemmeno Hanukkah.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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mara
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Messaggio da mara »

trainer ha scritto:la festa della dedicazione.?
cos è e cosa indica?
oggi si rispetta ancora?
e i tdg,cosa ne pensano?
Ciao Trainer ....... io ti posso dare la risposta della TdG che mi faceva lo studio ,,,,,
Certo che le risposte che hai ricevuto ...... sono esaurienti al massimo ...... IL mio contributo alla tua domanda ,
vuole essere solo un particolare ,che non è stato menzionato .......E cioè che il battesimo per i TdG è ....nelle risposte alle domande preparate ,.....LA DEDICAZIONE A GEOVA ....Però per considerare bene tutto ,ti consiglierei di osservare che :nel Battesimo ,non viene usata la formula raccomandata .....in nome del padre del figlio e dello spirito santo ......ma ci viene infilata in mezzo l'organizzazione ......informati su INFOTDGEOVA .it cerca nella mappa troverai risposte esaurienti su tutte le tue domande ....... una risposta semplice ,ma che spero ti possa servire per togliere un po' di nebbia ,sugli inganni della grande WTS che è la società editoriale mondiale di bibbie e trattati e riviste ed opuscoli e libriccini ...... CIAO mara
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Messaggio da Achille »

Festa istituita per ricordare la dedicazione del tempio dopo la profanazione operata da Antioco IV Epifane. La profanazione del Tempio e la persecuzione degli Ebrei furono far gli avvenimenti più importanti della storia ebraica., al punto che venne istituita una festa speciale, ricordata anche nei Vangeli (e osservata anche da Gesù). La maggior parte dei TdG non sa nulla di questa festa, anche se l'operato di Antioco IV venne "predetto" nel libro di Daniele.
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Messaggio da abuonconsiglio »

Achille Lorenzi ha scritto:Festa istituita per ricordare la dedicazione del tempio dopo la profanazione operata da Antioco IV Epifane. La profanazione del Tempio e la persecuzione degli Ebrei furono far gli avvenimenti più importanti della storia ebraica., al punto che venne istituita una festa speciale, ricordata anche nei Vangeli (e osservata anche da Gesù). La maggior parte dei TdG non sa nulla di questa festa, anche se l'operato di Antioco IV venne "predetto" nel libro di Daniele.
La WT non dice nulla di negativo su tale festa per il semplice fatto che Gesù partecipó a tale festa.
Semmai dirá che non si festeggia perchè i cristiani non seguono la legge mosaica e su questo punto si allinea alle confessioni cristiane.
viewtopic.php?f=7&t=1545" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Cogitabonda »

Nel libro Perspicacia se ne parla alle pagine 914 e 915, vi è scritto: "Né le parole di Gesù né alcuno degli scritti dei suoi discepoli condannano la festa della dedicazione. Comunque i cristiani, che sono sotto il nuovo patto, non la osservano."
In un post precedente ho già indicato il motivo per cui i TdG non celebrano tale festa. Inoltre vorrei ribadire che gli aspetti consumistici che questa festa ha assunto oggi negli USA (in Italia è praticamente ignorata, come ha osservato Achille) mi sembrano un buon motivo per i TdG per considerare negativamente il modo in cui si celebra oggi.
Per avere un'idea degli aspetti consumistici di questa festa, potete dare un'occhiata a questo catalogo online di articoli per feste, nella sezione dedicata ad Hanukkah: http://www.partycity.com/category/holid ... upplies.do. Inoltre oggi ad Hanukkah avvengono scambi di regali, cosa che non fa parte della tradizione.
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