Quale Albero?

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

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siril
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Messaggio da siril »

Cogitabonda ha scritto:Ripeto, nel caso qualcuno equivocasse, che io NON ritengo la Bibbia una bussola. Ciò che ho paragonato a una bussola è la coscienza individuale.

Qualunque sia il colore degli occhiali che portiamo, abbiamo tutti la capacità di accorgerci quali effetti le nostre azioni hanno sul nostro prossimo. Tutti abbiamo la possibilità, quando siamo posti davanti alla scelta fra un'azione X e un'azione Y, di chiederci: "cosa succederebbe se tutti facessero X? e cosa succederebbe se tutti facessero Y?". E poi riflettere sulle nostre conclusioni e agire di conseguenza. Non farlo equivale a peccare contro quel Dio che ha comandato di fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi. Qualunque cosa scriviate sulla relatività dei valori in base alle culture, sulla complessità della vita eccetera, ai miei occhi nessuna di queste può giustificare il gesto di chi chiude la propria coscienza in una scatola, la mette nelle mani di un altro e gli dice "adesso guidami tu".
Scusa il ritardo..ma mi prendo il tempo di metabolizzare ciò che viene detto...e ciò che vorrei dire.
Condivido il tuo discorso per ....chiamiamoli i "macro-eventi": è ovvio che se prendo il coltello da cucina più grosso che ho e me ne vado a spasso a coltellare la gente..non ho bisogno della bibbia per capire che è sbagliato. Ma ci sono eventi dove è sottile il confine, o forse non esiste, tra il giusto e lo sbagliato. Esempio nel 3D "bambini che si battezzano" si parla di vite rovinate..eppure i genitori di quei bambini hanno seguito il comandamento di Dio "ho fatto a lui ciò che vorrei fosse fatto a me"! Comandamento valido finchè non è applicato da un masochista!
Io personalmente non ho impartito a mio figlio un'educazione "cattolica" (proprio per rispettare una sua scelta) eppure, per il parroco del mio paese sono in errore. Forse ha ragione: tanto ho fatto per evitargli un tipo di "lente" ,semplicemente per dotarlo di "Lenti" di un'altro tipo, magari peggiore...non so.
Forse la mia coscienza è in pace quando "faccio agli altri ciò che LORO vorrebbero fosse fatto a se stessi"
Povero te che credi agli uomini, ne rimmarrai deluso, perché tutti noi siamo solo peccatori.(Polymetis)
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Siril, mi dispiace se quel che ho scritto suona come una semplificazione esagerata, ma ci sono momenti e occasioni in cui sento il bisogno di andare ai fondamentali. Uno di quei momenti è quando qualcuno sminuisce (o sembra sminuire) il valore della coscienza individuale. Capisco che per i testimoni di Geova e per gli ex-TdG esiste una difficoltà seria, cioè il fatto che quando la WTS invita i suoi fedeli ad agire "secondo coscienza" li invita in realtà a ricordare gli insegnamenti che essa stessa ha inculcato nel corso del tempo, non già quel senso istintivo di giustizia, di bene e male, che appartiene all'individuo, quello che possediamo già quando siamo bambini.

Quanto ai rischi che si corrono quando si cerca di fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi, l'importante è ricordare che in primo luogo ciò che tutti vorremmo è essere ascoltati e compresi. Il primo e più impartante atto buono che possiamo fare per qualcuno è provare a metterci nei suoi panni.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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