Riflettendo su possibile contraddizione ascesa di Gesù

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Romagnolo
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Riflettendo su possibile contraddizione ascesa di Gesù

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Riflettendo subito dopo aver espresso un mio parere ad un Trehad di Socrate69 https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=25&t=18754" onclick="window.open(this.href);return false;. Incuriosito più del solito dall'argomento mi sono messo poco dopo a fare una ricerca sulle discrepanze del termine del Vangelo di Luca e l'inizio del suo libro di Atti.
Da dove partire?
Partiamo da atti 1 :1-2 dove Luca asserisce che il suo primo racconto (il Vangelo) arriva fino alla ascensione di Gesù, quindi quella sintetica narrazione che troviamo in Luca 24 : 50-52 e il resoconto della sua salita al cielo presso il Padre.
Cosa si legge al verso 50 ?
" Ma li condusse fuori fino a Betania"... Quanto dista Betania da Gerusalemme?
Perspicacia volume 1 pag.345-346 Betania distava 15 stadi cioè 2800 metri.
Ma cosa si legge in Atti 1:12 ?
"Allora tornarono a Gerusalemme dal Monte degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme, essendo distante il giorno di un sabato."
Questa frase è il fulcro su cui riflettere.
Il fatto che Betania sia sul lato est del monte degli Ulivi consente tranquillamente allo scrittore di scrivere che invece che da Betania tornarono gli apostoli dal monte degli Ulivi, il fatto che il monte in questione rientri nella distanza percorribile in un giorno di sabato ben permette a Luca di scrivere che il monte sia effettivamente distante il cammino di un Sabato da Gerusalemme, ma riguardo a questa specifica fatta dall'evangelista ho trovato questa ricerca:
.....per l’espressione “il cammino permesso in un sabato”.“Il lettore apprende ora per la prima volta che l’ascensione ebbe luogo sul Monte degli Olivi, la cui cima (circa 810 m.) dista da Gerusalemme il cammino di un sabato (2000 cubiti, quanti un giudeo ne poteva percorrere in giorno di sabato)”. (Wikenhauser).
In altri commenti genericamente si asserisce che questo tipo di misurazione era tipico di quei tempi. In effetti, può essere vero che si tratti di una pura curiosità, come pure può essere vero che quello era un sistema di misurazione. Queste interpretazioni hanno tuttavia i loro limiti, specialmente se riferite a Luca. L’Evangelista, infatti, conosce anche un altro tipo di misurazione. Quando si riferisce ai due discepoli che si recavano a Emmaus egli dice che tale località dista “circa sette miglia da Gerusalemme”(Lc 24, 13) Nel testo originale si parla di 60 stadi; essendo uno stadio 185 m la distanza è di 11100 m o di 7,5 miglia romane.
Per riferire il percorso coperto dagli Apostoli a Gerusalemme, Luca poteva benissimo scrivere circa sei stadi, essendo questa la distanza corrispondente a un tragitto che un ebreo può percorrere in giorno di sabato. Tale norma che si esprime anche in 2000 cubiti, è pari a 1050 m e quindi eguale a circa 5,68 stadi. Per logica, dunque, se Luca avesse semplicemente voluto indicare la distanza del Monte degli Olivi da Gerusalemme, sarebbe stato sufficiente far notare che è di circa 6 stadi. Invece l’Evangelista, nello scrivere “il cammino permesso in un sabato”, mette in particolare rilievo la parola “sabato”, come se volesse significare che tale percorso è stato effettuato dagli Apostoli proprio di sabato. Si ritiene dunque che Luca abbia scelto la frase “il cammino permesso in un sabato”, proprio per evidenziare che gli Apostoli sono effettivamente rientrati a Gerusalemme di sabato.
Bisogna ora dimostrare l’asserzione, in quanto è interessante vedere così se si può ricostruire la data storica in cui è avvenuta l’Ascensione. A quanto detto sopra bisogna aggiungere un particolare rilevante: “mentre si trovava a tavola con essi” (At 1, 4). Questa espressione indica costantemente l’ora del pasto serale: così nell’Ultima Cena, come pure il pasto consumato dai discepoli di Emmaus assieme a Gesù Risorto. Precedentemente si è accertato che Gesù Cristo è risorto domenica 25 marzo dell’anno 31, 15 Nisan 3791. Dai Vangeli risulta poi che Gesù è apparso ai discepoli la sera dello stesso giorno; quindi formalmente, secondo l’uso ebraico, era già lunedì 16 Nisan.
Se si calcolano 40 giorni dal 25 marzo, si perviene a venerdì 4 maggio dell’anno 31. Però Gesù Risorto è apparso di sera, quindi secondo l’uso ebraico è già sabato 5 maggio 31, corrispondente al 26 Iyyar 3791. Poiché il 4 maggio il sole tramonta a Gerusalemme circa alle ore 18.24, il sabato comincia da quell’ora.
Si può quindi asserire che l’Ascensione di Gesù Cristo è avvenuta il 4 maggio 31, dopo le ore 18.24, corrispondente secondo l’uso ebraico, a sabato 26 Iyyar 3791. Perciò si comprende chiaramente perché Luca ha usato l’espressione “il cammino permesso in un sabato”.
Secondo questa ricostruzione gli Apostoli non poterono percorrere più della distanza concessa "La distanza prestabilita era di 2.000 cubiti, che vanno all’incirca dagli 800 ai 1.100 metri." Tg del 1/10/2008 pag.11
Ma Luca 24:50 dice che arrivarono fino a Betania, situata come ho riportato fin dall'inizio a 2800 metri da Gerusalemme, una distanza quindi più che doppia!!
Se la narrazione di Luca 24 è tutta riferentesi al giorno della sua resurrezione, non vi sarebbero problemi potendo Gesu e gli Apostoli percorrere tranquillamente tutta la strada che volevano, un altro particolare che gioca a favore dell'idea che Luca descriva l'ascesa come avvenuta lo stesso giorno sono le parole che Gesù rivolge ai discepoli ai versi 47 a 49 che si evince bene dal contesto essere pronunciate lo stesso giorno della sua resurrezione, parole dal significato analogo a quelle di Atti 1:8-9 pronunciate immediatamente prima di ascendere e scomparire dietro una nube.
Quindi il punto è : nel Vangelo arrivarono fino a betAnia (non essendo sabato) e lo stesso giorno sali al cielo, oppure come dedotto in Atti molto probabilmente era un Sabato e non arrivarono mai fino a BetAnia?
Ci sono solo 2 possibili spiegazioni, Luca nel suo Vangelo fece tutt'altro che una ricerca accurata poi corretta in Atti , oppure scrivere arrivarono fino a Betania era un po' come suonerebbe un nostro "e arrivarono fino al comune di Betania" cosa che non implica necessariamente raggiungere la città stessa.
Io opterei per la prima anche se Luca non ci fa la figura dello storico accurato.
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Aggiungo un aspetto di cui mi sono accorto dopo aver postato, in Atti 1:6 troviamo: Ora quando si furono riuniti gli chiesero....
Questa riunione e e conversazione tra Gesù e i Discepoli avviene nel momento o comunque il giorno della sua ascensione ,(il versetto 4 invece probabilmente fa riferimento al periodo dei 40 giorni precedenti), come ho già scritto prima L'affermazione del successivo versetto 8 trova analogie coi versetti 47-49 di Luca 24 ; che facciano riferimento allo stesso avvenimento?
ora cosa leggiamo in Luca 24:33? In quella stessa ora si alzarono (i 2 diretti a Emmaus) e tornarono a Gerusalemme e trovarono radunati gli 11 e quelli che erano con loro.
Poco dopo Gesu apparve a loro e dal contesto parrebbe che da lì a quella stessa sera Gesu ascese al cielo.
Atti invece sembra inserire lo stesso avvenimento a 40 giorni di distanza...di Sabato.
Personalmente mettendo insieme e a confronto tutte le analogie trovo i due racconti ben poco lineari, chi vuole sostenere l'idea che Luca sia stato tutt'altro che accurato nello scrivere il finale del suo vangelo?
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