L'amnesia di Giovanni il Battezzatore

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

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Socrate69
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L'amnesia di Giovanni il Battezzatore

Messaggio da Socrate69 »

Due passi nello stesso vangelo sembrano mancare di coerenza.
Riguardano Giovanni il battezzatore.
Il primo è quello di Matteo 3:
13 Allora Gesù, lasciata casa sua in Galilea, andò al fiume Giordano per essere battezzato da Giovanni. 14 Giovanni non voleva.

« Non è giusto », diceva, « sono io che ho bisogno di essere battezzato da te! »

15 Ma Gesù lo rassicurò: « No, battezzami, perché devo fare tutto ciò che è giusto ». Allora Giovanni lo battezzò.

16 Dopo il battesimo, non appena Gesù fu uscito dall’acqua, il cielo si aprì ed egli vide lo Spirito di Dio scendere su di lui sotto forma di colomba. 17 Una voce dal cielo disse: « Questo è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto ».


Il secondo è quello del capitolo 11:
2 Giovanni Battista, che in questo periodo si trovava in prigione, venne a sapere dei miracoli che il Messia stava compiendo, perciò mandò i suoi discepoli a chiedere a Gesù: 3 « Sei davvero tu quello che stiamo aspettando, o dobbiamo restare in attesa? »


Giovanni aveva dimenticato l'episodio del battesimo ?
O aveva perso la fiducia in Gesù, non avendo assistito a nessun miracolo per quanto riguardava la sua stessa situazione ?
In ogni caso tale domanda posta da un Giovanni scettico è in contrasto col clamoroso episodio del battesimo.
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Stai ragionando come Renan, che ti consiglio di leggere, ma in maniera sussultoria, perché non è una cattiva lettura, ma terribilmente datata. In particolare vengono evidenziati alcuni contrasti fra Giovanni e Gesú, che potrebbero avere storicamente senso. Ma questo solo dopo che hai abbandonato una visione salvifica del Cristo. Sei disposto a correre il rischio?
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Quixote ha scritto:Stai ragionando come Renan, che ti consiglio di leggere, ma in maniera sussultoria, perché non è una cattiva lettura, ma terribilmente datata. In particolare vengono evidenziati alcuni contrasti fra Giovanni e Gesú, che potrebbero avere storicamente senso. Ma questo solo dopo che hai abbandonato una visione salvifica del Cristo. Sei disposto a correre il rischio?
Caro QXT, non ci sono problemi, il "rischio" l'ho già corso da tanto, e lo avrai notato da molti miei commenti. Credo che, come Dio, se Gesù fosse veramente il personaggio descritto duemila anni fà, le sofferenze delle persone non esisterebbero. La fede in Gesù è solo un modo per darsi un bagliore di speranza in questo tetro mondo, ma tutto ciò rimane a livello mentale e sentimentale. I "miracoli" siamo spesso noi che li concretizziamo, facendo del bene ai nostri simili...
"Storia di Gesù" di Renan, lo avevo acquistato perché ne sentivo spesso fare citazioni in libri critici su Gesù, e ne avevo pure letto una buona parte. Molto interessante per chi desidera affrontare l'argomento "cristianesimo" dal punto di vista critico.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Socrate69 ha scritto:Due passi nello stesso vangelo sembrano mancare di coerenza.
Riguardano Giovanni il battezzatore.
Il primo è quello di Matteo 3:
13 Allora Gesù, lasciata casa sua in Galilea, andò al fiume Giordano per essere battezzato da Giovanni. 14 Giovanni non voleva.

« Non è giusto », diceva, « sono io che ho bisogno di essere battezzato da te! »

15 Ma Gesù lo rassicurò: « No, battezzami, perché devo fare tutto ciò che è giusto ». Allora Giovanni lo battezzò.

16 Dopo il battesimo, non appena Gesù fu uscito dall’acqua, il cielo si aprì ed egli vide lo Spirito di Dio scendere su di lui sotto forma di colomba. 17 Una voce dal cielo disse: « Questo è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto ».


Il secondo è quello del capitolo 11:
2 Giovanni Battista, che in questo periodo si trovava in prigione, venne a sapere dei miracoli che il Messia stava compiendo, perciò mandò i suoi discepoli a chiedere a Gesù: 3 « Sei davvero tu quello che stiamo aspettando, o dobbiamo restare in attesa? »


Giovanni aveva dimenticato l'episodio del battesimo ?
O aveva perso la fiducia in Gesù, non avendo assistito a nessun miracolo per quanto riguardava la sua stessa situazione ?
In ogni caso tale domanda posta da un Giovanni scettico è in contrasto col clamoroso episodio del battesimo.
La risposta (che sa molto di arrampicata sugli specchi) che danno i fautori della coerenza a tutti i costi della bibbia è che Giovanni volle far conoscere direttamente il messia ai suoi discepoli facendo finta di non conoscere la verità su Gesù...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

La questione va vista dal punto di vista umano, nella fragilità umana e nel suo dubbio, dubbio che ha attanagliato i discepoli di Cristo del suo tempo e che attanaglia ancora oggi.
L'uomo nella sua natura ha sempre bisogno di essere rassicurato, ne abbiamo molti esempi, gli apostoli sapevano nel loro cuore che Gesù Cristo è (non era, poiché lo è tutt'ora) il Figlio di Dio, eppure nel lago in tempesta, con forte vento, Gesù calmò le acque e il vento " Chi è costui, al quale anche il mare e il vento ubbidiscono?", strana questa loro affermazione, ma l'avvenimento era fuori dalla loro portata, dal vissuto quotidiano, per cui l'avvenimento così straordinario richiedeva una conferma alla loro fede.

Giovanni Battista, sapeva chi era Gesù, nel ventre di sua madre Elisabetta sussultò alle parole di Maria, egli era il cugino di Gesù, ma non poteva comprendere la portata della sua missione, solo in seguito si espresse come riportato, voleva essere rassicurato in ciò che già credeva, come d'altra parte anche noi, pur sapendo che la nostra amata moglie ci ama, vogliamo da lei sentircelo dire.

In merito al Gesù storico non vi sono dubbi, la sua esistenza è più certificata che non quella degli antichi personaggi, vedi Platone, Aristotele, Socrate, ecc, per coloro i quali affermano che i documenti degli apostoli o dei contemporanei di Gesù non hanno valore in quanto di parte, rispondo che, neanche Socrate, Aristotele, Platone ecc, abbiamo documenti autografi, ma solo ed esclusivamente dei loro discepoli, come d'altra parte era in uso in quel tempo, se dunque non abbiamo nessuna difficoltà ad accettare tali documenti redatti dai loro discepoli altresì non dovremmo avere nessuna difficoltà in merito a tutti i documenti lasciateci dai suoi apostoli e discepoli.
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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