“Buon giorno
carissimi,l'argomentazione è capziosa,per il semplice motivo chè invece di dimostrare con scritture bibliche l'argomento,si va a cercare se uno ha scritto bene o male una parola antica e con questo gli si gli da dell'ignorante e con questo ignorante si pretende di aver ragione per il semplice motivo che si è più istruiti. “
Ma ci prendi in giro? L’hanno visto tutti che le tue argomentazioni sono state analizzate riga per riga, non mi sono certo limitato a correggerti gli accenti. Inoltre, lo ribadisco, se ho fatto notare che le parole erano traslitterate male era solo per far vedere che la fonte da te citata non era scientifica.
“vedi che ci siamo ?.....
abbiamo gli unti del Signore, che Solo , solo loro ,loro ...hanno lo spirito di capire la Bibbia che deve essere letta all'interno della Chiesa con il Suo commento . “
Io non ho parlato minimamente di spirito del Signore, ho parlato di istruzione, e che essa serva per comprendere un testo scritto 2000 anni fa, è del tutto pacifico. Basti solo pensare che quel testo per letto in italiano, con tutti i problemi che una traduzione comporta, deve essere prima tradotto. E da chi? Da te?
Se non c’è bisogno di persone che abbiano studiato, perché non diamo in mano una Bibbia in lingua originale, in greco od in ebraico, a Renato, e poi vediamo che cosa ne ricava senza i tanto disprezzati sapienti…
“La libera interpretazione Polymetis scrive che è una dottrina riformata ,vale adire che non è dottrina o insegnamento della Chiesa,ma della Chiesa Protestante e infatti i protestanti ,compresi i tdG che provengono dai protestanti... sostengono la libera interpretazione,perché Dio è per tutti ,la salvezza è per tutti e la Bibbia è stata scritta per tutti”
Veramente mi suona alquanto bizzarro sostenere che i Testimoni di Geova sarebbero i fautori del libero esame. Chi è TdG non ha alcun libero esame, se non quell’esame che deve conformarsi a quanto detto dal palco. La libertà di ricerca esiste solo finché ti fanno lo studio individuale, e tu devi constatare che la Bibbia dice davvero quello che viene riportato sui loro libercoli (e riuscire in questo inganno non è poi così difficile, basta avere davanti un ignorante, e guidarlo come si farebbe con un cieco proprio sui versetti che interessano a te).
“infatti è scritto nella Bibbia che “chiunque “la legge ne avrà beneficio …. cito un versetto tanto per fare un esempio scritto biblico . Apocalisse 1:3 “ Beato chi legge “...e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte.”
Ecco, questo è un classico caso di interpretazione erronea dovuta alla forma mentis protestante. I versetti in questione non parlano della Bibbia, infatti, all’epoca in cui fu scritta l’Apocalisse, la Bibbia non esisteva. L’Apocalisse è forse l’ultimo dei testi scritti tra quelli presenti nell’attuale canone, dico forse perché probabilmente la seconda lettera di Pietro è più tarda, ma, in ogni caso, il Nuovo Testamento non esisteva. Se anche era erano stati scritti i vari libri che lo componevano, nessuno si sognava di metterli assieme, o che costituissero un corpus. Quanto all’Antico Testamento, pure quello variava a seconda del gruppo di Ebrei che si andava ad intervistare, visto che la canonicità di alcuni libri era discussa. In conclusione, quando nell’Apocalisse leggiamo “Beato chi legge”, non sta affatto parlando della Bibbia (che non esisteva), ma del libro dell’Apocalisse stesso, e nient’altro. Inoltre, non di tutto il libro dell’Apocalisse, perché esso è frutto dell’unione di vari documenti pre-esistenti, quindi in realtà quelle righe si riferiscono solo ad una parte del libro dell’Apocalisse. Sapere queste cose aiuta a fare generalizzazioni indebite. Ma poi, qui si tratta di contestualizzare: Giovanni scrive alle chiese dell’Asia minore, gente che il greco lo parlava perché era la loro lingua madre. A loro l’agiografo dice “prendete e leggete questa profezia”, a te al massimo può dire “prendi, e leggi questa traduzione”, e dunque si passa inevitabilmente per la mediazione dell’erudito di turno che te l’ha tradotta, e sappiamo bene che ogni traduzione è già sempre un’interpretazione. In conclusione, chi non conosce il greco, non ha mai letto il Nuovo Testamento, esattamente come non ha mai letto la Divina Commedia chi l’avesse letta in tedesco: quello non è Dante, è il tizio che l’ha tradotto.
“Come detto ,qui quanto scrivete su questo argomento riguardante i fratelli dei Gesù e solo la vostra interpretazione Cattolica.interpretazione avvenuta all'interno dell'insegnamento della Vostra chiesa cattolica .La Chiesa Protestante ha diversa interpretazione e non sono ignoranti ,sarò io ignorante ,ma fra i protestanti ci sono moltissimi dottori in lettere e altro e non credo inferiori per cultura ai presenti dottori.”
Come ripeto per l’ennesima volta Lutero e Calvino erano a favore della perpetua verginità di Maria. Il mondo protestante non è unitario su questo problema, e molte chiese luterano difendono la tesi della verginità della Madonna. Non bisogna confondere i luterani coi cosiddetti “evangelici”. La tesi che Maria fu sempre vergine inoltre è banalmente quella della Chiesa storica, non solo quella cattolica, ma pure i fratelli ortodossi.
Da ultimo, lo ripeto, non ho nulla contro la tesi che Maria avesse altri figli, la ritengo una tesi scientificamente rispettabile, quello che ho cercato di illustrare è solo che i tuoi argomenti non sono affatto risolutivi, e mi sono chiesto perché tu ci abbia riportato quella paginetta dilettantistica che non faceva altro che ripetere le stesse cose di cui s’era già parlato.
“Ma poi ….. che male è avere figli?
o avere fratelli ?
Non si può essere madre ?
non si può essere sposa ?
Bisogna per forza essere vergine ?”
No, il problema non è la perpetua verginità di Maria, che può esserci o non esserci, il problema è che quando si vuole sostenere una tesi lo si dovrebbe fare portando delle argomentazioni storiche decenti, quale che sia la tesi. Le tue non lo erano, s’è giunto il picco del ridicolo quando s’è sostenuto che Girolamo fosse un fautore della tesi che Gesù avesse fratelli uterini quando ha impiegato un’intera opera a sostenere il contrario.
Ad maiora