Dio ha messo alla prova Abramo?
Inviato: 13/01/2018, 22:06
Sì o no?
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Vera Icona ha scritto:Sì o no?
Franci94 ha scritto:Ti riferisci al mancato sacrificio di Isacco sul Monte Moriah? Personalmente credo di no.
Sì Vera, io sono credente, ma il mio punto di vista è diverso da molti altri. Ed è anche diverso dagli autori dei libri che hanno composto la Bibbia. Ma questo credo sia un punto a mio favore, nel senso che solo così posso cogliere il valore morale della storia e agire senza lasciarmi influenzare dai dogmi o dalle dottrine delle varie religioni (o sette)Vera Icona ha scritto:Franci94 ha scritto:Ti riferisci al mancato sacrificio di Isacco sul Monte Moriah? Personalmente credo di no.
Esattamente, ma tu sei credente Franci?
Perché secondo te no?
Mmm bella domanda Romagnolo... onestamente non credo che l'intento di chi abbia scritto queste storie (in questo caso il pentateuco) sia stato motivato da Fini tali da sottomettere la volontà delle persone a dio (in fondo non è (proprio in questi racconti) scritto che fu DIO stesso a creare l'uomo con le due inclinazione e a donargli il libero arbitrio? Ed è proprio questo il bello: con lo stesso libero arbitrio, Dio ha permesso all'uomo di poter dire:" IO non credo in te" e dio, nella sua onnipotenza, non glielo impedisce!Romagnolo ha scritto:Franci94, grazie vivissime per la seconda risposta, ..non avevo mai fatto caso a questo parallelismo tra Ismaele e Isacco e mi pare alquanto interessante.
ma può essere ( e lo scrivo solo come ipotesi) che l' insegnamento dei due racconti ( io lo prendo solo dal punto di visto Socio-Antropologico e non religioso) fosse quello di instillare nei membri della comunità ebraica l' idea che per essere adoratori accetti a DIo si deve essere disposti a rinunciare veramente a tutto, per quanto ci dispiaccia, perchè solo così si può ottenere da lui benedizioni maggiori di quelle lasciate.
Insomma...quasi una forma di investimento ad alto rischio, che i brookers religiosi proponevano alla gente dell' epoca che mirava migliorare la propria posizione socio-economica.
"Iniziazione"?Franci94 ha scritto: Con il loro “sacrificio”, sia Isacco che Ismaele sperimentano una vera e propria “rinascita”, un’esperienza che segna un cambiamento nella loro personalità e che permette a entrambi, in modo diverso, di realizzare il proprio destino.
Non so se sono stata chiara
Probabilmente sí, ma tutto ciò è valido in ambito teologico, a prezzo però di un anacronismo: il rito d’iniziazione puberale è riflessione moderna, che un antico non avrebbe indagato, quantomeno in questi termini. Sempre in ottica socio-antropologica (visto che il termine va di moda ;-) nel sacrificio di Isacco è da vedere piuttosto il passaggio fra il sacrificio umano e la sua sostituzione simbolica (l’animale), in un’età piú avvertita del valore della vita, propria e altrui, con una vaga idea che le due cose coincidano, quasi anticipando Donne, per il quale con ogni uomo che muore muore qualcosa di noi.Mauro1971 ha scritto:"Iniziazione"?Franci94 ha scritto: Con il loro “sacrificio”, sia Isacco che Ismaele sperimentano una vera e propria “rinascita”, un’esperienza che segna un cambiamento nella loro personalità e che permette a entrambi, in modo diverso, di realizzare il proprio destino.
Non so se sono stata chiara
La religione cristiana ha questo vantaggio: introduce Dio nella storia, nella persona di Gesú. Poi, credere o non credere alla sua parola, è altro discorso. Se hai fede, Dio parla con lui e in Lui. Quello che a me non torna, è la pretesa di saper conoscere, nel limite e nell’ignoranza della nostra minuscola mente, la sua Infinità e la Sua Intelligenza. Peggio, detenerla come Verità assoluta. Come Abramo, appunto. Ma Abramo è un mito, e in questo consiste il suo valore e la sua verità. Togli il mito, applicalo a quell’essere insignificante che è l’uomo, e il risultato è quello che hai descritto in altro thread, parlando di Roma antica, con la sola differenza che, almeno, in quel caso gli orrori non si giustificavano col volere del Padreterno.Mauro1971 ha scritto:…
Del tuo discorso una cosa non mi torna: Se qualcuno non parla per Dio, come fa Dio a parlare?
Mmm questo non si sa. Nessuno può dirlo con certezza, perché le storie narrate nella Bibbia non hanno scopi scientifici o storici. Il loro obiettivo è quello di trasmettere un insegnamento. É come se quando qualcuno ti racconta "la volpe e l'uva" di Esopo, gli chiedi se è mai esistita una volpe. Ciò che conta è la morale!!Vera Icona ha scritto:Ma Abramo è veramente esistito?
Non mi piace come termine. Quindi no. Nel senso che tutti noi nella nostra vita, viviamo momenti che possono essere considerati veri e propri punti di svolta; ed è quello che è successo ai due fratelli.Mauro1971 ha scritto:"Iniziazione"?Franci94 ha scritto: Con il loro “sacrificio”, sia Isacco che Ismaele sperimentano una vera e propria “rinascita”, un’esperienza che segna un cambiamento nella loro personalità e che permette a entrambi, in modo diverso, di realizzare il proprio destino.
Non so se sono stata chiara
Franci94 ha scritto:Mmm questo non si sa. Nessuno può dirlo con certezza, perché le storie narrate nella Bibbia non hanno scopi scientifici o storici. Il loro obiettivo è quello di trasmettere un insegnamento. É come se quando qualcuno ti racconta "la volpe e l'uva" di Esopo, gli chiedi se è mai esistita una volpe. Ciò che conta è la morale!!Vera Icona ha scritto:Ma Abramo è veramente esistito?
E attenzione: anche se non fosse esistita sul serio, questo sminuisce il valore o l'etica della storia? A questo, Ognuno risponderà da sé
Beh, innanzitutto (dal mio personalissimo punto di vista) è un modo attraverso il quale, si riescono a tenere al guinzaglio una marea di persone. Faccio un esempio, anche se mi dispiace parlare male dei testimoni: questi predicano la non trasfusione di sangue per i vari motivi (non strutturali, ma va beh); ma se domani (e non intendo, un domani, ma proprio DOMANI) il corpo direttivo dovesse cambiare idea, loro accetterebbero senza se né ma. ANZI! Sarebbero contentissimi, e direbbero:" GEOVA DIO CI GUIDA! NON HA ABBANDONATO IL SUO POPOLO!"Vera Icona ha scritto:Franci94 ha scritto:Mmm questo non si sa. Nessuno può dirlo con certezza, perché le storie narrate nella Bibbia non hanno scopi scientifici o storici. Il loro obiettivo è quello di trasmettere un insegnamento. É come se quando qualcuno ti racconta "la volpe e l'uva" di Esopo, gli chiedi se è mai esistita una volpe. Ciò che conta è la morale!!Vera Icona ha scritto:Ma Abramo è veramente esistito?
E attenzione: anche se non fosse esistita sul serio, questo sminuisce il valore o l'etica della storia? A questo, Ognuno risponderà da sé
Quindi tutte storie alla pari di favole , anch'esse ci vogliono trasmettere un insegnamento ed una morale.
Perché allora dichiarare la Bibbia parola di Dio edel ispirata?