Quando sarà distrutta la nostra dimora terrena.... riceveremo da Dio un’abitazione eterna nei cieli
Inviato: 11/06/2018, 16:36
Seconda lettura (2Cor 4,13-5,1)
Fratelli, animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.
Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.
Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.
Riporto sopra la seconda lettura sentita ieri in chiesa (rito cattolico). Ora io domando a tutti i tdg o ex: leggendolo avete mai avuto il dubbio sui 144.000 in cielo e con la morte dell'anima? Perchè a me sembra di capire, ma sicuramente ci sarà qualche altra spiegazione, che dopo la risurrezione (....risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi....) quando il nostro corpo carnale sarà morto (.....quando sarà distrutta la nostra dimora terrena...) la nostra anima avrà una dimora eterna in cielo.
Le vostre opinioni al riguardo?
Fratelli, animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.
Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.
Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.
Riporto sopra la seconda lettura sentita ieri in chiesa (rito cattolico). Ora io domando a tutti i tdg o ex: leggendolo avete mai avuto il dubbio sui 144.000 in cielo e con la morte dell'anima? Perchè a me sembra di capire, ma sicuramente ci sarà qualche altra spiegazione, che dopo la risurrezione (....risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi....) quando il nostro corpo carnale sarà morto (.....quando sarà distrutta la nostra dimora terrena...) la nostra anima avrà una dimora eterna in cielo.
Le vostre opinioni al riguardo?