Mettiamo pure da parte Enoch, e facciamo finta che nessun attuale apocrifo sia mai citato come ispirato da nessun Padre. Resta il fatto solo la NOSTRA Chiesa, forse, non era convocata da qualche opera apocrifa. Questo è il punto. E' la Chiesa il metro di misura del canone perché è nell'alveo della nostra Chiesa, quella che si riconosce tra I e IV secolo nella successione apostolica di vescovo in vescovo, che questo canone andava formandosi. Altre chiese, gnostiche o giudeo-cristiane di varia specie, avevano canoni e gruppo di libri radicalmente diversi. Quindi è solo passando da questa CHiesa, solo scegliendo di guardare le fonti della Grande Chiesa e scartando le altre, che possiamo dire che a fine II secolo c'era un canone di 22 su 27. Se infatti rigettiamo il criterio della successione apostolica, e dunque la Grande Chiesa diventa una corrente illegittima al pari delle altre come ritengono i TdG, non si può dire che a fine II secolo ci fossero punti fermi, perché i canoni delle varie correnti erano diversissime. E' solo ed esclusivamente all'interno della Grande Chiesa, solo ed esclusivamente guardando queste fonti, che un canone tra II e IV secolo matura consolidandosi. Ma perché mai dovremmo basarci sulle fonti della Grande Chiesa, e non negare invece l'esistenza del canone sulla base del fatto che i seguaci di Marcione e di Valentino ne avevano altri, se non perché prima diamo il nostro assenso ad una Chiesa che pretendeva di avere come criterio di legittimità che la distinguesse dagli eretici la successione apostolica? Ricorda cosa dice Agostino: "Ego vero Evangelio non crederem, nisi me catholicae Ecclesiae commoveret auctoritas." "Io stesso non crederei al Vangelo se non fossi mosso dall'autorità della Chiesa cattolica". (Contra ep. Man. 5, 6)Non sono un seguace di sola scriptura e penso che ci siano stati dubbi ed esitazioni su alcuni dettagli del canone definitivo
Ma alcuni punti fermi sono sempre esistiti: la legge, i profeti, i salmi, i vangeli, le lettere di Paolo e di Pietro
La Chiesa era convocata anche da qualche opera apocrifa e addirittura la lettera di Giuda conteneva riferimenti a libri apocrifi
Ma cosa cambia realmente, se i fondamenti della fede erano già stabili e saldi ....
Non si può dire che la Chiesa non è mai stata convocata da testi eretici se prima non stabilisci qual è la Chiesa. E come fai a dirmelo se prima non credi alla Chiesa Cattolica?
Perché la Chiesa non sarebbe mai stata convocata dal Vangelo degli ebioniti? Gli ebioniti lo accettavano. E allora vedi che prima di dirmi che la Chiesa non è mai stata convocata dal Vangelo degli ebioniti, devi dirmi perché gli ebioniti non sarebbero parte della Chiesa. Quindi tutto passa per la Chiesa, per la previa accettazione della Chiesa come metro di misura della Scrittura
I fondamenti della fede stanno nel kerygma apostolico che la Chiesa predica dal 30 d.C., ben prima che questi testi fossero scritti. Questi testi sono solo una parziale trascrizione di tale kerygma, e anzi, sono stati scelti proprio perché questi, e non altri libri, erano in accordo con la fede della Chiesa predicata oralmente. La fede predicata fu il fondamento per accettare dei testi e rigettarne altri. La Chiesa è il metro di misura della Bibbia.La Chiesa era convocata anche da qualche opera apocrifa e addirittura la lettera di Giuda conteneva riferimenti a libri apocrifi
Ma cosa cambia realmente, se i fondamenti della fede erano già stabili e saldi .
Inoltre davvero possiamo permetterci di perdere Giuda o l'Apocalisse, e di dire che se ci sono o non ci sono è lo stesso? Forse tu. Ma pensa cosa farebbe un TdG senza l'Apocalisse. Metà della sua teologia andrebbe a rotoli. Fatti spiegare dunque da un TdG perché accetta l'Apocalisse, visto che per accettarla deve ricorrere alla Chiesa post-costantiniana.
No no, non è vero che l'autorità delle lettere di Paolo fosse indiscussa, per fare due esempi che mi vengono in mente Ireneo rigetta Fm e il canone muratoriano Eb. Ma quello che tu sembri non capire è che se anche ci fosse un consensus su Paolo sarebbe sempre solo ed esclusivamente un consenso all'interno della Grande Chiesa.. Non mi è ben chiaro perché tu, se dici che si può prescindere dalla Chiesa, per parlare di una presunta uniformità del canone, scarti tutte le fonti di autori non ortodossi. Perché dici che Paolo era accettato ovunque se giudeo-cristiani e molti gruppi gnostici non lo consideravano ispirato? In base a cosa, se non occorre passare per la Chiesa, restringi la raccolta delle fonti a questo gruppo?"Sola scriptura è un'esagerazione ma "sola ecclesia" non mi sembra davvero meglio ...
Non c'era canone ma l'autorità della legge, dei profeti, dei salmi, dei vangeli e delle lettere di Paolo e di Pietro era indiscussa, anche se qualcuno accettava anche il libro di Enoch o il protovangelo di Giacomo o rigettava l'Apocalisse"1
Ad maiora