La fine doveva venire 2000 anni fa. Le lettere apostoliche

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Romagnolo
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La fine doveva venire 2000 anni fa. Le lettere apostoliche

Messaggio da Romagnolo »

Qualche tempo fa postai una mia ricerca secondo la quale dalle parole di Gesù riportate nei vangeli sinottici relative alla fine del sistema di cose e il suo ritorno erano da applicarsi al primo secolo,...o meglio Cristo lasciò ben capire questo!
Ora ho realizzato una ricerca in due parti volta a capire dalle affermazioni riportate nelle Sacre Scritture se i suoi seguaci avessero afferrato proprio questo!
Per prima cosa prendiamo in considerazione le affermazione dell' apostolo Pietro:
Atti 2: 15 In realtà queste persone non sono ubriache, come voi pensate, perché è solo la terza ora del giorno. 16 Questo invece adempie ciò che fu detto per mezzo del profeta Gioele: 17 ‘“Negli ultimi giorni”, dice Dio, “verserò parte del mio spirito su ogni tipo di persona, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi avranno sogni; 18 anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni verserò il mio spirito, e profetizzeranno. 19 E farò prodigi nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue, fuoco e nuvole di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno di Geova. 21 E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”.
Qui Pietro asserisce che il versamento dello Spirito Santo alla Pentecoste del 33 E.V adempie la profezia di Gioele, fatto interessante non spezza la sua profezia in due, non si ferma agli effetti dello spirito santo ma riporta come evento sequenziale a ciò anche gli inquietanti fenomeni celesti descritti da Gioele.
Ma andiamo a vedere cosa scrive Gioele:
Gioele 2: 28 Dopo questo verserò il mio spirito su ogni tipo di persona,
e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi avranno sogni
e i vostri giovani vedranno visioni.
29 E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni verserò il mio spirito.
30 E farò prodigi nei cieli e sulla terra,
sangue, fuoco e colonne di fumo.
31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue,
prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova.
32 E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato;
sul monte Sìon e a Gerusalemme ci saranno coloro che scampano, proprio come Geova ha detto,
i superstiti che Geova chiama”.
Gioele 3: 3 “Ecco, in quei giorni e in quel tempo,
quando farò ritornare i prigionieri di Giuda e Gerusalemme,
2 radunerò anche tutte le nazioni
e le farò scendere nella Valle di Giòsafat;
là entrerò in giudizio contro di loro
a favore di Israele, mio popolo e mia eredità,
perché lo dispersero fra le nazioni
e si divisero tra loro il mio paese.
3 Gettarono le sorti sul mio popolo;
davano un ragazzino in cambio di una prostituta,
e una ragazzina in cambio di vino da bere.
4 Inoltre che cosa avete contro di me,
o Tiro e Sidóne e voi tutte regioni della Filistèa?
Mi state ripagando per qualcosa che ho fatto?
Se è questo che state facendo,
velocemente, rapidamente vi ripagherò con lo stesso trattamento.
5 Per il fatto che avete preso il mio argento e il mio oro,
e avete portato i miei tesori più belli nei vostri templi,
6 e avete venduto ai greci gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme
per portarli lontano dal loro territorio,
7 ecco, li farò tornare dal luogo dove li avete venduti,
e vi ripagherò con lo stesso trattamento.
8 Venderò i vostri figli e le vostre figlie agli abitanti di Giuda,
e loro li venderanno agli uomini di Saba, a una nazione lontana,
perché Geova stesso ha parlato.
9 Proclamate questo fra le nazioni:
‘Preparatevi* per la guerra! Chiamate a raccolta gli uomini potenti!
Si accostino tutti i soldati, che avanzino!
10 Trasformate i vostri vomeri in spade e i vostri falcetti per potare in lance.
Chi è debole dica: “Sono potente”.
11 Venite in aiuto, voi tutte nazioni circostanti, radunatevi!’”
In quel luogo, o Geova, fa’ scendere i tuoi potenti.
12 “Si preparino le nazioni e vengano alla Valle di Giòsafat,
perché là siederò per giudicare tutte le nazioni circostanti.
13 Afferrate la falce, perché la messe è matura.
Scendete e pigiate, perché il torchio è pieno.
I tini traboccano, perché la loro cattiveria è abbondante.
14 Folle, ci sono folle nella Valle della Decisione,
perché il giorno di Geova è vicino nella Valle della Decisione.
15 Il sole e la luna si oscureranno,
e le stelle perderanno la loro luminosità.
16 E Geova ruggirà da Sìon,
e da Gerusalemme farà udire la sua voce.
Il cielo e la terra si scuoteranno,
ma Geova sarà un rifugio per il suo popolo,
una fortezza per il popolo d’Israele.
17 Allora saprete che io sono Geova vostro Dio, che risiedo in Sìon, mio monte santo.
Gerusalemme diverrà un luogo santo,
e gli stranieri* non vi passeranno più.
18 In quel giorno i monti stilleranno vino nuovo,
e latte colerà dalle colline;
in tutti i ruscelli di Giuda scorrerà acqua.
Dalla casa di Geova uscirà una sorgente
e irrigherà la Valle delle Acacie.
19 L’Egitto invece diverrà una terra desolata,
ed Èdom un deserto desolato,
a causa della violenza fatta al popolo di Giuda,
nel cui paese sparsero sangue innocente.
20 Ma Giuda sarà abitato per sempre,
e Gerusalemme di generazione in generazione.
21 Considererò innocente il loro sangue, che prima non avevo considerato innocente.a
E Geova risiederà in Sìon”.

In questa denuncia contro le nazioni e relativo ristabilimento del popolo di Dio si notano descrizioni utilizzate da Gesù stesso per descrivere i segni degli ultimi giorni del sistema di cose:
Matteo 24: 29 “Subito dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, la luna non splenderà più, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
30 Allora nel cielo apparirà il segno del Figlio dell’uomo, e tutti i popoli della terra si batteranno il petto per il doloreh e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e grande gloria. 31 E con un forte suono di tromba lui manderà i suoi angeli, che raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli.
Marco 13: 24 “Ma in quei giorni, dopo tale tribolazione, il sole sarà oscurato, la luna non splenderà più, 25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 E allora vedranno il Figlio dell’uomo venire nelle nubi con grande potenza e gloria. 27 Lui manderà quindi gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo
Luca 21: 25 “Inoltre ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra le nazioni saranno in preda all’angoscia, non vedendo via d’uscita a causa del fragore del mare in tempesta. 26 La gente si sentirà mancare per il timore e per la paurosa attesa delle cose che staranno per accadere sulla terra abitata, perché le potenze dei cieli saranno scrollate. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire in una nube con potenza e grande gloria

Quindi Gesù descrivendo la cosidetta Fine del Mondo utilizza gli stessi aspetti impiegati da Gioele per il Tremendo Giorno di Geova e Pietro applica interamente Gioele come in adempimento al tempo suo, cioè nel primo secolo.
Ora se notiamo, Pietro include l' invito a invocare Dio per essere salvati, Gioele dichiara anche che a Sion e Gerusalemme sarebbero stati gli scampati, ma quando sarebbe avvenuta tale salvezza?
Rivelatore è l' invito che Pietro fà al termine del suo discorso alle folle:
.... 40 E con molte altre parole rese completa testimonianza e li esortò dicendo: “Salvatevi da questa generazione perversa”.
Appare quindi evidente che per Pietro quello era il tempo per essere salvati dall' imminente Tremendo Giorno di Geova, da tutto ciò che sarebbe accaduto anche sotto l' aspetto dei segni celesti, i suoi ascoltatori potevano essere tra coloro che si sarebbero salvati essendo rapiti dagli angeli del Signore venendo così separati dai componenti di quella malvagia generazione!
Del resto ciò sarebbe stato pure in armonia con la previsione di Gesù che quella Generazione non sarebbe passata!
Matteo 24: 33 Allo stesso modo, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che lui è vicino, alle porte. 34 In verità vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute.
Ma Pietro non si limita ad indicare l' imminenza della fine solo nel racconto di Atti, anche in una sua lettera trasmette ai suoi lettori la medesima aspettativa, leggiamo
2Pietro 3: 9 Geova non è lento ad adempiere la sua promessa, come pensano alcuni, ma è paziente con voi perché desidera che non sia distrutto nessuno ma che tutti giungano al pentimento.
10 Tuttavia il giorno di Geova verrà come un ladro; in quel giorno i cieli scomparirannom con un gran fragore, ma gli elementi, essendo incandescenti, si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno portate allo scoperto.
11 Dato che tutte queste cose devono quindi essere dissolte, pensate a che tipo di persone dovete essere, persone che hanno una condotta santa e compiono opere di devozione a Dio, 12 mentre aspettate e tenete bene a mente la presenza del giorno di Geova,...14 Quindi, miei cari, dato che aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati, senza alcun difetto e in pace.

Chissà perchè per anni alla lettura di questi versetti mi veniva automatico pensare che si riferissero a noi TdG dei tempi odierni, eppure il testo è di un chiaro disarmante, chi doveva attendere la venuta del giorno di Geova per Pietro erano i destinatari della sua lettera!
Del resto ragioniamo un attimo, se ci dicessero che fra 2000 anni tutti i disonesti e gli evasori fiscali verrebbero inesorabilmente scovati ed arrestati avrebbe alcun senso invitarci ad essere onesti?
E cosa ce ne importerebbe mai a noi di ciò a cui andranno incontro gli evasori del lontano futuro?
Eppure Pietro stà scrivendo che poichè tutto sarebbe finito dissolto, "loro" dovevano farsi trovare in stato di devozione e santità; da qui si capiscono poi le sue parole sulla pazienza di Dio,...non era ancora arrivata la fine perchè Geova aspettava che più persone possibili tra loro fossero idonee alla salvezza!
Atti sarebbe stato scritto nel 61 E.V mentre 2 Pietro nel 64 E.V stando alla TNM, in quel lasso di tempo che andava dalla morte di Gesù alla stesura di quei testi l' apostolo Pietro ( seguace della prima ora di Gesù Cristo) andava insegnando alle genti che avrebbero visto nel loro tempo la venuta del Giorno di Geova, quello predetto da Gioele, quello che avrebbe posto fine a questo mondo o sistema di cose dissolvendolo e sostituendolo con uno nuovo e migliore!
Trovo superfluo dire che il suo avvertimento è risultato pari a quelli lanciati da Russel, Rutherford e successivi dirigenti Geovisti.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Studente Biblico »

Vorrei precisare alcune cose in merito ai segni degli ultimi giorni profetizzati da Cristo:

1) - In Matteo 24 leggiamo: “Subito dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, la luna non splenderà più, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate."

In realtà non accadrà nulla al nostro sole ne tantomeno alla Luna e alle stelle. Rimarranno al loro posto e continueranno a svolgere il loro naturale compito. Ma qualcuno o "qualcosa" li oscurerà (o coprirà) al punto che non saranno più visibili dalla Terra. La Terra a quanto pare sarà avvolta dalle nubi come Gesù stesso rivela: ..."vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo"... Tuttò ciò sarà necessario affinchè il ritorno di Cristo sia visibile in modo chiaro a tutta l'umanità, anche dalla parte dell'emisfero terrestre illuminato a giorno.

2) - Sappiamo che Gesù non stabilì un termine al suo ritorno, poichè egli stesso ignorava tale giorno. Il motivo è molto semplice: per adempiere tale profezia è necessario che l'umanità abbia compreso pienamente ciò che Gesù ha dichiarato riguardo al sacrificio e al suo Regno futuro, e ti assicuro che i discepoli non avevano compreso a pieno le parole di Cristo, per questo credevano che la fine sarebbe arrivata ai loro tempi e che soltanto loro si sarebbero salvati (ed è proprio questo l'errore). Inoltre sono stati anche sviati (vedi Concilio di Gerusalemme) a causa di alcuni falsi profeti (erano loro i famosi eletti "da sviare" della profezia, si proprio loro! i discepoli!). Marco 13:21,22 dice: "Allora, se qualcuno VI dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", NON LO CREDETE; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, ANCHE GLI ELETTI." "MA VOI, STATE attenti; io VI HO predetto ogni cosa". Ciò accadde durante il Concilio di Gerusalemme del 49 E.V., quando gli apostoli Pietro e Giacomo si unirono al gruppo visionario e apocalittico (quelli che predicavano la fine imminente) di Paolo e Barnaba.

3) - Finchè l'umanità non avrà raggiunto una conoscenza tale da permetterci di comprendere pienamente ciò che Cristo intendeva dire, Cristo non può adoperarsi a riguardo. Come potremmo annunciare correttamente il Regno se prima non abbiamo capito bene cosa significhi per noi? Come possiamo rimanere "vigilanti" se non abbiamo la dovuta conoscenza delle cose? Tante religoni dichiarano di essere in possesso della verità e di annunciare correttamente il Regno, ma nello stesso tempo hanno la presunzione di insegnare che soltanto loro sono meritevoli di salvezza, mentre tutto il resto andrà distrutto (Gesù giudicherà in base alle opere... e non in base al culto professato!). Inoltre commettono un gravissimo errore: attendono con ansia il ritorno di Cristo, ognuna secondo le loro personali aspettative di salvezza. In realtà è Cristo che attende noi, poichè se non saremo pienamente preparati e versati nella conoscenza (nella verità) non potremmo avvertire correttamente l'umanità del suo imminente ritorno e di conseguaza Cristo non può adoperarsi. Se Cristo arrivasse domani, troverebbe l'umanità intera impreparata e divisa in migliaia di gruppi con aspettative di salvezza diverse. Quindi Cristo, che si è sacrificato per l'umanità intera, e non per specifici gruppi religiosi, non potrà adempiere ciò che ha dichiarato finchè l'umanità non è pronta ad accoglierlo secondo "verità". Forse non tutti prenderanno in considerazione l'avvertimento durante la tribolazione, come Gesù stesso profetizza, ma la cosa importante è che buona parte dell'umanità non si farà trovare impreparata quando Cristo tornerà e stabilirà il suo Regno sulla Terra. E fortunatamente saranno in tanti, al punto che non sarà possibile numerarli. Prima la conoscenza... e poi il Regno! Non esiste un periodo specifico per quanto riguarda gli "ultimi giorni", poichè gli "ultimi giorni" possono riferirsi a qualunque epoca della storia umana... tutto dipende dalla conoscenza che abbiamo delle cose. Attualmente nessuno ha ancora acquisito la conoscenza. Non sapppiamo quando l'umanità sarà in grado di comprendere pienamente le parole di Cristo, ma spero presto... e allora verrà la fine!

Comunque sia, il fatto di aver scoperto gli inganni delle religioni, è già il primo passo che ci porterà all' accurata conoscenza e comprensione delle parole di Cristo riguardo agli eventi futuri. Bisognerebbe comprendere pienamente le sue illustrazioni, dato che Gesù solitamente non si serviva delle "Scritture" per insegnare all'umanità ma appunto si serviva delle illustrazioni (che all'epoca nessuno comprendeva). Gesù utilizzava le scritture soltanto per rispondere ai Farisei poichè questi si esprimevano soltanto in questo modo (avrebbe fatto lo stesso con i testimoni di Geova se fossero esistiti all'epoca).

P.S. La "generazione che non passerà affatto finché tutte queste cose non saranno avvenute" non è altro che la generazione che avrebbe visto la distruzione del Tempio di Gerusalemme del 71 E.V., il resto non si riferisce a "questa" (cioè quella) generazione, ma ad avvenimenti futuri da adempiere in tempi indefiniti ("queste cose dovranno accadere.. ma non è ancora LA FINE")

Buona giornata!
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Messaggio da Romagnolo »

Ciao Studente Biblico, innanzi tutto Buona giornata anche a te e grazie per il tuo intervento. :sorriso:
Purtroppo mi trovi solo in parte d'accordo con quanto scrivi e fondamentalmente sono aspetti più o meno secondari, tu scrivi:
In Matteo 24 leggiamo: “Subito dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, la luna non splenderà più, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate."
In realtà non accadrà nulla al nostro sole ne tantomeno alla Luna e alle stelle. Rimarranno al loro posto e continueranno a svolgere...
Concordo con te sulla non letteralità degli eventi astronomici,...anche se sono del parere che gli antichi non la vedessero propriamente così, ma come feci notare a suo tempo Gesù in quella occasione si stava ricollegando alle tribolazioni a cui sarebbe andata incontro la città di Gerusalemme al tempo dei suoi apostoli ( dici benissimo quando fai risaltare il "Vi" che Gesù usa nelle sue previsioni,..se le sarebbero viste tutte i suoi ascoltatori che per Marco per' altro erano solo Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea); per cui il subito dopo la tribolazione è da intendersi quella che avrebbe subito la città!
A differenza di tutte le religioni cristiane sono dell' idea che Gesù mai aveva in mente una idea di doppio adempimento, anche perchè tale concetto mai l' ho trovato espressamente insegnato nelle Scritture.
Sappiamo che Gesù non stabilì un termine al suo ritorno, poichè egli stesso ignorava tale giorno. Il motivo è molto semplice: per adempiere tale profezia è necessario che l'umanità abbia compreso pienamente ciò che Gesù ha dichiarato riguardo al sacrificio e al suo Regno futuro, e ti assicuro che i discepoli non avevano compreso a pieno le parole di Cristo
Gesù ignorava il giorno e l' ora quindi traducendo potremmo dire il momento esatto, questo non esclude che potesse avere un idea di massima sulle tempistiche, tempistiche che ribadirò poco più avanti.
Comunque che il fine dell' aspettativa sia la comprensione da parte delle genti del pianeta concettualmente mi può anche andar bene, l' unico neo è che non mi risulta Gesù si fosse espresso in tal modo.
Incoraggiò ad annunciare il Regno di Dio e a fare discepoli e quando quella predicazione avrebbe raggiunto tutti allora sarebbe venuta la fine ma non disse nulla sulla necessità di ottenere una comprensione profonda da parte dell' umanità del suo messaggio, udirlo sì ma comprenderlo era una prerogativa dei suoi seguaci.
Inoltre sono stati anche sviati (vedi Concilio di Gerusalemme) a causa di alcuni falsi profeti (erano loro i famosi eletti "da sviare" della profezia, si proprio loro! i discepoli!). Marco 13:21,22 dice: "Allora, se qualcuno VI dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", NON LO CREDETE; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, ANCHE GLI ELETTI." "MA VOI, STATE attenti; io VI HO predetto ogni cosa". Ciò accadde durante il Concilio di Gerusalemme del 49 E.V., quando gli apostoli Pietro e Giacomo si unirono al gruppo visionario e apocalittico (quelli che predicavano la fine imminente) di Paolo e Barnaba.
Come già scritto sopra concordo che il pericolo lo correvano loro gli apostoli e discepoli contemporanei di Cristo, però attenzione Studente Biblico qui il contesto parla del ritorno di Cristo al concilio fù trattato tutt' altro argomento, furono forse gli Apostoli ingannati da quelli di Antiochia?
Tutt' altro, già Pietro alla pentecoste del 33 andava insegnando che il tempo della fine era il loro e ciò ben prima di conoscere Paolo e Barnaba.
Tante religoni dichiarano di essere in possesso della verità e di annunciare correttamente il Regno, ma nello stesso tempo hanno la presunzione di insegnare che soltanto loro sono meritevoli di salvezza, mentre tutto il resto andrà distrutto (Gesù giudicherà in base alle opere... e non in base al culto professato!)
Concordo :ok:
P.S. La "generazione che non passerà affatto finché tutte queste cose non saranno avvenute" non è altro che la generazione che avrebbe visto la distruzione del Tempio di Gerusalemme del 71 E.V., il resto non si riferisce a "questa" (cioè quella) generazione, ma ad avvenimenti futuri da adempiere in tempi indefiniti ("queste cose dovranno accadere.. ma non è ancora LA FINE")
E qui è appunto il pezzo principale su cui non mi riesce di essere d' accordo con te ( pur apprezzando il lavoro di intendimento che hai fatto) la Generazione che non sarebbe passata è menzionata in Matteo ben dopo che Gesù ha esposto la trafila degli eventi e dopo aver più volte rimarcato che i suoi ascoltatori li avrebbero vissuti tutti, tra i quali proprio quegli stessi eventi celesti che riporti come segni indispensabili della futura manifestazione di Cristo.
Gesù non avrà saputo il giorno e l' ora ma era ben convinto e tale convinzione trasmise, che i suoi 4 discepoli si sarebbero ...passami il termine, goduto lo spettacolo per intero, per cui in linea di massima aveva pur sempre una tempistica in mente.
:ciao:
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Messaggio da Romagnolo »

Ed ecco la seconda parte a dimostrazione che gli scrittori ispirati attendevano e prospettavano la fine del mondo per il primo secolo, vedremo cosa ebbe a dite Paolo e altri scrittori del nuovo testamento; sarà noto a tutti il passo di 2 Timoteo 3:1-5 che dice
3 Ma sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. 2 Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, 3 senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà, 4 traditori, testardi, gonfi [d’orgoglio], amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, 5 aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontànati[/b]
Ora questo passo è comunemente impiegato oggi dalla totalità dei TdG per dimostrare che viviamo negli ultimi giorni del sistema di cose, cioè 2000 anni dopo che vennero scritte.
Ma se notiamo un' attimo....cosa Paolo invita Timoteo a fare dopo avergli elencato le caratteristiche degli uomini degli ultimi giorni?
"Lo invita a stare lontano da loro!!!"
Come è possibile che Paolo dicesse al suo figliolo spirituale di tenersi lontano da individui che sarebbero sorti nel lontano futuro?
La cosa invece prende senso nel caso si aspettassero la fine proprio nel loro tempo.
Romani 13: 11 E [fate] questo perché conoscete il tempo [ la nota in calce ha Tempo Fissato], che è già l’ora di svegliarvi dal sonno, poiché ora la nostra salvezza è più vicina di quando divenimmo credenti. 12 La notte è inoltrata; il giorno si è avvicinato. Svestiamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Notte inoltrata e salvezza più vicina...avrebbe senso tutto ciò se non avessero atteso la rivelazione di Cristo e la fine del mondo durante la loro vita?
Ebrei 10: . 23 Manteniamo salda la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare, poiché colui che ha promesso è fedele. 24 E consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno.
Ma che giorno vedevano avvicinarsi?
L' unico giorno che aspettavano i Cristiani e a cui davano importanza era il Giorno di Geova, quello del ritorno di Cristo e che avrebbe segnato la fine del sistema di cose e la salvezza per i Cristiani fedeli.
Per cui secondo la lettera agli Ebrei i Cristiani del primo secolo vedevano segni relativi l' avvicinarsi di quel giorno...possibile che quei segni indicassero una fine che doveva venire nei nostri giorni, ben 2000 anni dopo?
1 Tessalonicesi 5: Ora circa i tempi e le stagioni, fratelli, non avete bisogno che vi si scriva nulla. 2 Poiché voi stessi sapete benissimo che il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte. 3 Quando diranno: “Pace e sicurezza!” allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro come il dolore di afflizione su una donna incinta; e non sfuggiranno affatto. 4 Ma voi fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno venga su di voi come su dei ladri, 5 poiché siete tutti figli della luce e figli del giorno. Noi non apparteniamo né alla notte né alle tenebre.
Questo passo è stupendo, rivela chiaramente che si sta parlando del Giorno di Geova che aspettavano i Cristiani e cosa scrive Paolo?
In pratica prospetta che i suoi fratelli di fede a cui stava scrivendo avrebbero visto accadere quel Giorno!
Se fossimo stati noi a ricevere all' epoca quella lettera, cosa avremmo dedotto sentendocela a leggere?
Che il giorno atteso sarebbe sicuramente sopraggiunto nel lontanissimo futuro?
Giacomo 5: 7 Esercitate perciò pazienza, fratelli, fino alla presenza del Signore. Ecco, l’agricoltore continua ad aspettare il prezioso frutto della terra, esercitando per esso pazienza finché non riceva la prima e l’ultima pioggia. 8 Anche voi esercitate pazienza; rendete fermi i vostri cuori, perché la presenza del Signore si è avvicinata.
9 Non emettete sospiri, fratelli, gli uni contro gli altri, affinché non siate giudicati. Ecco, il Giudice sta davanti alle porte.

Qui invece vediamo Giacomo incoraggiare i credenti a tenere duro, il ritorno del Signore ormai è vicino, alle porte!
Si potrebbe scrivere "alle porte" se questo arrivo sarebbe sopraggiunto quasi 1900 anni dopo come afferma la Watchtower con la dottrina relativa al 1914?
Se dopo una calamità ci venisse detto di tenere duro fino all' arrivo dei soccorritori staremmo a pensare che è sott' inteso che arriveranno a distanza di secoli? O ce li aspetteremmo piuttosto entro la nostra capacità di sopravvivenza?
Infine non stò a riportarvelo,...ma leggendo la lettera di Giuda ( tanto è breve e si fa presto) si capisce che si sta parlando di falsi fratelli insinuatisi nelle varie comunità di credenti presso le quali creavano non pochi problemi, la loro presenza era stata predetta da Enoc ed essi erano l' obbiettivo dell' ira finale di Dio.
In quali passi cristiani si legge di Dio che arriva con i suoi santi angeli per colpire i peccaori?
Solo in relazione al giorno finale della sua ira!
E quegli uomini di allora sarebbero stati coloro che avrebbero assaggiato tale intervento divino!

Per ora ho trovato solo questi passi ma non escludo ve ne possano essere altri, nel caso ne trovassi provvederò ad aggiornare il post.
Ora se ho capito giusto ed effettivamente gli scrittori dell' epoca insinuavano nella mente dei loro lettori la venuta imminente del Regno di Dio, ciò comporta conseguenze non da poco dato che la storia li ha smentiti , infatti o non erano ispirati e quindi le loro lettere non meritano di essere definite tali e degne di far parte del testo sacro, oppure Dio stesso li ha ispirati a propugnare false aspettative ai loro contemporanei così da rendere Dio stesso una fonte menzognera nei confronti dei suoi propri sudditi terreni.
Personalmente riflettendo sù tutto ciò sono dell' idea che le Sacre Scritture non siano altro che un insieme di racconti, aspettative ed interpretazioni umane che altri uomini hanno nel tempo reso scrittura Sacra e Ispirata!
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E questo link rimanda a chi prima di me ha capito la medesima cosa con ricerche ancora più approfondite. :sorriso:
http://www.homolaicus.com/storia/antica/deschner/2.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
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E dulcis infundus ecco cosa troviamo nella pagina degli approfondimenti del libro "Cosa ci insegna la Bibbia" , manuale di studio impiegato dai Proclamatori per studiare con le persone del territorio:
2 LA BIBBIA È “ISPIRATA DA DIO”
Dio è l’Autore della Bibbia, ma ha usato degli uomini per scriverla. È come un dirigente che chiede al suo segretario di scrivere una lettera e gli dice quali idee includere. Allo stesso modo, Dio ha usato il suo spirito santo per guidare gli scrittori della Bibbia affinché scrivessero i suoi pensieri. Lo spirito di Dio li ha guidati in vari modi, ad esempio tramite visioni o sogni che poi questi uomini hanno messo in forma scritta.
Quindi se diamo credito alla Wt, i pensieri di Dio convergevano a far credere agli uomini del primo secolo che avrebbero vissuto e taluni oltrepassata la fine del mondo o quanto meno mai corresse quei segretari che trasmettevano informazioni distorte dal proprio modo di intendere quanto ispirato.
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