chi ha "inventato" la morte?
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chi ha "inventato" la morte?
Chiedo cortesemente a tutti voi,che sapevate o che sapete ancora maneggiare la Sacra Bibbia:chi ha inventato la morte?..io l'ho colto pienamente nella Scrittura.....anche voi?...un grande abbraccio a tutti!!!
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La morte è il risultato del costante inquinamento del corpo umano organico nel corso dei suoi anni. Recenti studi hanno scoperto circa 7 cause che portano l'organismo ad invecchiare e prevedono di riuscire a rimediare a parte di questi problemi nel corso di circa 50 anni di studi.
Sostanzialmente il corpo accumula tossine gradualmente, fino a perire. Inoltre la durata della vita viene determinata dalla lunghezza dei "telomeri", che regolano il numero di cicli di riproduzione della cellula.
Elisir di lunga vita in arrivo insomma, ma la morte è un processo naturale che riguarda l'intero universo, dalle possenti stelle ai microorganismi.
Sostanzialmente il corpo accumula tossine gradualmente, fino a perire. Inoltre la durata della vita viene determinata dalla lunghezza dei "telomeri", che regolano il numero di cicli di riproduzione della cellula.
Elisir di lunga vita in arrivo insomma, ma la morte è un processo naturale che riguarda l'intero universo, dalle possenti stelle ai microorganismi.
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Se si abbina il concetto di punizione alla morte fisica, allora come dice Tertium, siamo abbinati nello stesso destino con animali, vegetali e anche con il concetto di morte= mutazione di aggregazione di materia al materiale inorganico.
Se invece il concetto di morte si spiega con morte dello spirito=assenza di Dio, allora il concetto diventa più chiaro anche se non perde complessità.
Gabriella
Se invece il concetto di morte si spiega con morte dello spirito=assenza di Dio, allora il concetto diventa più chiaro anche se non perde complessità.
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Mi permetto di dissentire. Il concetto di “punizione” è duro da sfatare perché è legato alla nostra atavica tendenza a non assumerci le debite responsabilitàGocciazzurra ha scritto:Lapalissiano secondo la Bibbia: l'ha introdotta Dio come punizione.
Lui ha creato la vita e anche lo stroncamento di essa.
Leggendo la Bibbia, e Genesi in particolare, vediamo che la “morte” è una conseguenza della nostra libertà di scelta (Libero Arbitrio, e ci risiamo), non una punizione.
Leggiamo Genesi 2, 16: “Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».” (BJ)
Tralasciando il commento sui simbolismi, ecc., ci troviamo qui di fronte ad un condizionale legato ad una libera scelta, ad una libera decisione dell’uomo di vivere o di morire.
La scelta dei nostri progenitori ha avuto come immediata conseguenza la morte di alcuni animali perché: “Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì” Genesi 3,21 - BJ)
La conseguenza della trasgressione ha purtroppo coinvolto anche i poveri animali che, come leggiamo in Genesi 2,18-20, erano stati messi da Dio sotto la responsabilità e giurisdizione dell’uomo, così come la terra, la natura e le piante in genere.
Ricordo, a questo proposito, che nella cultura Orientale “dare il nome” significava avere la giurisdizione e la responsabilità.
Secondo il racconto biblico, l’uomo dovrà perciò rendere conto a Dio, non solo dell’operato verso se stesso, ma anche nei confronti della terra e della vita animale e vegetale.
se Adamo ed Eva non si ribellavano istigati da un angelo ribelle la morte non esisterebbeborzo ha scritto:Chiedo cortesemente a tutti voi,che sapevate o che sapete ancora maneggiare la Sacra Bibbia:chi ha inventato la morte?..io l'ho colto pienamente nella Scrittura.....anche voi?...un grande abbraccio a tutti!!!
non è vero che non esisterebbe...sarebbe sempre lì in agguato a sorvegliare chi mangia di quel maledetto frutto di quell'albero...quindi la sostanza(per me è chiaro) è:"se tocchi quella cosa ti spacco a pezzi...nel vero senso della parola..perchè ti faccio morire,... dal quel preciso istante..."Io un dio del genere non voglio neanche sapere che esiste...per me c'ha i baffetti...Italia ha scritto:se Adamo ed Eva non si ribellavano istigati da un angelo ribelle la morte non esisterebbeborzo ha scritto:Chiedo cortesemente a tutti voi,che sapevate o che sapete ancora maneggiare la Sacra Bibbia:chi ha inventato la morte?..io l'ho colto pienamente nella Scrittura.....anche voi?...un grande abbraccio a tutti!!!
Dio ha "invetato" la morte nel momento in cui ha creato la materia: la caratteristica degli enti materiali, infatti, è quella di nascere e perire (altrimenti non si tratterebbe di enti materiali). Nella fattispecie, però, Dio ha conferito all'uomo un'anima razionale, quindi in grado di sussistere a prescindere dalla materia (il che costituisce la possibilità intrinseca della risurrezione). Senza il peccato originale, la morte sarebbe stato un semplice passaggio da questa vita alla prossima e non avrebbe avuto nulla di tanto "terrificante".borzo ha scritto: non è vero che non esisterebbe...sarebbe sempre lì in agguato a sorvegliare chi mangia di quel maledetto frutto di quell'albero...quindi la sostanza(per me è chiaro) è:"se tocchi quella cosa ti spacco a pezzi...nel vero senso della parola..perchè ti faccio morire,... dal quel preciso istante..."Io un dio del genere non voglio neanche sapere che esiste...per me c'ha i baffetti...
La Scrittura, in quanto vincolante per la fede, va letta nella sua logica canonica. Quando la Genesi fu scritta non si aveva idea del "peccato originale" ed il racconto di Adamo ed Eva fu concepito, probabilmente, semplicemente come una racconto cosmogonico, atto a fondare la "miseria" umana a dispetto della potenza di Dio.tertium ha scritto:Grazie ian. Ma questa è successiva alla Genesi, al Pentateuco, e altro.
Nella sua logica canonica, invece, il racconto di Adamo ed Eva ci dice un sacco di altre cose.
Ciò che dimenticano tanti autori di libri "scoop", ne sfogliavo uno l'altro giorno in libreria, scritto da un laureato in Letteratura (come se ciò bastasse a giudicare i racconti biblici) che illumina la gente ignorante sul fatto che il racconto genesiaco non parla del peccato originale e che dunque, la Chiesa (la solita perversa e malvagia) inventò la storiella per meglio dominare la razza umana. Che dire.......Trianello ha scritto:La Scrittura, in quanto vincolante per la fede, va letta nella sua logica canonica. Quando la Genesi fu scritta non si aveva idea del "peccato originale" ed il racconto di Adamo ed Eva fu concepito, probabilmente, semplicemente come una racconto cosmogonico, atto a fondare la "miseria" umana a dispetto della potenza di Dio.tertium ha scritto:Grazie ian. Ma questa è successiva alla Genesi, al Pentateuco, e altro.
Nella sua logica canonica, invece, il racconto di Adamo ed Eva ci dice un sacco di altre cose.
Hai un'idea piuttosto antropomorfa di Dio, la stessa che hanno molti scrittori che remano contro la fede, senza sapere che il dio che hanno in mente e che giudicano, non è il Dio della fede cristiana, ma una brutta scimmiottatura (forse più simile al Geova dei tdg, o a Giove o a qualunque altro dio del paganesimo).borzo ha scritto:non è vero che non esisterebbe...sarebbe sempre lì in agguato a sorvegliare chi mangia di quel maledetto frutto di quell'albero...quindi la sostanza(per me è chiaro) è:"se tocchi quella cosa ti spacco a pezzi...nel vero senso della parola..perchè ti faccio morire,... dal quel preciso istante..."Io un dio del genere non voglio neanche sapere che esiste...per me c'ha i baffetti...Italia ha scritto:se Adamo ed Eva non si ribellavano istigati da un angelo ribelle la morte non esisterebbeborzo ha scritto:Chiedo cortesemente a tutti voi,che sapevate o che sapete ancora maneggiare la Sacra Bibbia:chi ha inventato la morte?..io l'ho colto pienamente nella Scrittura.....anche voi?...un grande abbraccio a tutti!!!
come punizione avrebbe potuto introdurre qualcosa di più blando...ma invece ha introdotto la morte.Gocciazzurra ha scritto:Lapalissiano secondo la Bibbia: l'ha introdotta Dio come punizione.
Lui ha creato la vita e anche lo stroncamento di essa.
Il concetto di Dio dunque è:" se fai come dico io,bene,(continui a vivere)...se non fai quello che dico io ma fai quello che vuoi tu allora..ti spacco a pezzi (morirai tra le sofferenze più atroci)...perchè nulla è più atroce della consapevolezza che per vivere tu devi fare tutto ma non quello che ti pare(questo è per me il libero arbitrio:fare ciò che mi pare senza dover morire)....poteva dire se mangi dell'albero ti faccio venire il mal di schiena per due o tre giorni;...oppure:ti faccio stare senza il tuo "hobbi"..per due o tre giorni(e per hobbi intendo le cose che piacciono di più a uomini e donne)...esagero:ti faccio venire il mal di schiena per un mese!!!!....capite il punto?...no,invece il succo è:ti faccio morire!!...allora un dio così per me non vale niente....non voglio neanche sapere che esiste.....
Spiegami cosa deve fare uno per vivere per sempre....e non venirmi a dire che deve andare in giro a suonare i campanelli....Trianello ha scritto:La Scrittura, in quanto vincolante per la fede, va letta nella sua logica canonica. Quando la Genesi fu scritta non si aveva idea del "peccato originale" ed il racconto di Adamo ed Eva fu concepito, probabilmente, semplicemente come una racconto cosmogonico, atto a fondare la "miseria" umana a dispetto della potenza di Dio.tertium ha scritto:Grazie ian. Ma questa è successiva alla Genesi, al Pentateuco, e altro.
Nella sua logica canonica, invece, il racconto di Adamo ed Eva ci dice un sacco di altre cose.
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Amico mio, credo che ti sbagli.Trianello ha scritto: Dio ha "invetato" la morte nel momento in cui ha creato la materia: la caratteristica degli enti materiali, infatti, è quella di nascere e perire (altrimenti non si tratterebbe di enti materiali). Nella fattispecie, però, Dio ha conferito all'uomo un'anima razionale, quindi in grado di sussistere a prescindere dalla materia (il che costituisce la possibilità intrinseca della risurrezione). Senza il peccato originale, la morte sarebbe stato un semplice passaggio da questa vita alla prossima e non avrebbe avuto nulla di tanto "terrificante".
Purtroppo nell'andare contro le posizioni della WTS si finisce facilmente per andare all'estremo opposto.
L'uomo non è stato creato mortale come ora, lo sostengono grosso modo tutte le confessioni cristiane.
Solo un esempio della CC:
http://www.vatican.va/holy_father/john_ ... 001it.html
Parlando di Adamo: "Perciò egli ha trasmesso a tutto il genere umano non solo la morte corporale e altre pene (conseguenze del peccato), ma anche il peccato stesso come morte dell'anima".
E dal compendio del catechismo:
"1018 In conseguenza del peccato originale, l'uomo deve subire « la morte corporale, dalla quale sarebbe stato esentato se non avesse peccato ». 603"
Ed è praticamente ribadito in un'infinità di altri testi.
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Dipende tutto da quello che si intende per "vita eterna". Se si intende questa espressione come semplice sussistenza dell'individuo, allora non c'è bisogno di fare nulla. Se lo si intende dando al termine "vita" il suo senso più pieno, allora l'uomo, per vivere eternamente, deve dir di sì alla vita ed amarla. Se poi uno, durante la sua esistenza, ha avuto la fortuna di incontrare Cristo (che è la Vita), allora avrà la possibilità di farlo con un po' più di cognizione di causa.borzo ha scritto:Spiegami cosa deve fare uno per vivere per sempre....e non venirmi a dire che deve andare in giro a suonare i campanelli....
Per completare e spiegare meglio quanto scritto da Tranello, il concetto di “creazione” è diverso da quello di “evoluzione”. L’evoluzione, che è un concetto scientifico, si riferisce alle trasformazioni dei viventi che si sono verificate dall’inizio della vita sulla terra fino ad arrivare alle specie attuali. Da organismi più semplici si è passati a organismi sempre più complessi. L’evoluzione è un fatto confermato dai risultati di diverse discipline scientifiche, quali la biologia molecolare, la genetica molecolare e di popolazione, la biologia dello sviluppo, la zoologia, l’anatomia comparata, la paleontologia, la botanica. La teoria dell’evoluzione spiega le modalità e i meccanismi che hanno portato alla complessità delle specie viventi che oggi vediamo. Tuttavia, la teoria evoluiva non riesce a rispondere ad interrogativi che vengono posti dai risultati della scienza sul significato e sul senso degli eventi e, quindi, lascia aperto lo spazio per la riflessione filosofica e teologica. .Il concetto di evoluzione non esclude quello di creazione. Questo per il semplice fatto che l'evoluzione è modificazione del già esistente, mentre la creazione è il venire all'essere di ciò che non è per virtù propria.
Il concetto di creazione è di tipo filosofico-teologico (quindi, metafisico) e riceve luce dalla Divina Rivelazione. Tutto ciò che esiste non ha in sé la ragione di esistere, ma la riceve da Dio (ha il suo fondamento ultimo in Dio, perché è contingente, perituro, imperfetto). San Tommaso d’Aquino afferma: “La creazione determina un’entità nella cosa creata secondo la categoria della relazione; poiché ciò che è creato non viene prodotto per mezzo di un moto o di una mutazione (…) La creazione nelle creature non è altro che una certa relazione verso il loro Creatore, causa del suo essere” (Summa Teologiae I, q. 45, a. 3). Il CCC al n° 308 aggiunge: “Dio è la causa prima che opera nelle cause seconde e per mezzo di esse”. Dio in quanto Causa Prima fa esistere le cose come cause seconde, perciò l’operare delle cause seconde (che nel caso dell’evoluzione sono le mutazioni, la selezione naturale, ecc…) è riferito a Dio Creatore come Causa Prima e alle creature come cause seconde, ciascuno con il loro specifico modo di operare (cfr. san Tommaso, Contra Gent., III, LXX). Quindi, bisogna superare il concetto di “creazione” inteso appunto come atto creativo diretto e anche il concetto di Dio come vasaio che plasma la creta e crea i viventi.
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=78" onclick="window.open(this.href);return false;
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Animali che prima della trasgressione non morivano?tertium ha scritto:Strana cosa il concetto della punizione.
Dio ha punito anche gli animali a causa di Adamo ed Eva?
Neanche uno, neanche i vermi, le zanzare, le pulci, le mosche, gli scarafaggi?
Meno male che ha "punito" anche loro...sai che divertimento vivere in un mondo pieno di schifosissimi animaletti immortali. Ce ne sono già fin troppi per i miei gusti.
Interessante questo 3d. Mi piace leggere i vostri punti di vista.
Personalmente concordo con Spirit. Tutto ha un inizio e una fine. Non vedo perchè noi dovremmo essere diversi.
E qui si ritorna sempre allo stesso discorso. Cioè che alcuni individui (per fortuna?) sono nati in un contesto che rende possibile amare la vita e altri no.Trianello
allora l'uomo, per vivere eternamente, deve dir di sì alla vita ed amarla.
Chi vive sul Billionaire probabilmente ama la vita molto più di chi (soprav)vive in un ambiente dove solo per avere un po' d'acqua per dissetarsi deve fare i salti mortali.
Anche qui. Chi nasce in un paese cristiano e ha avuto l'imprinting religioso giusto è avvantaggiato rispetto a chi è nato in Cina e ha una educazione religiosa (la cina è ufficialmente atea) sostanzialmente diversa e difficile da sradicare.Se poi uno, durante la sua esistenza, ha avuto la fortuna di incontrare Cristo (che è la Vita), allora avrà la possibilità di farlo con un po' più di cognizione di causa.
Troppa parzialità.
- Gabriella Prosperi
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Mha, io credo che l'umanità sia stata creata mortale come tutte le specie e che il dono dell'immortalità riguardi solo la parte spirituale dell'anima.
Che poi, chi è trovato degno possa un giorno avere in Grazia un corpo glorioso come il Cristo è un atto di fede in cui credo fermamente poichè ci è stato rivelato.
Per quanto riguarda le altre confessioni, sono del parere che il Cristo si incontri ovunque, anche se non lo si chiama così, poichè la regola aurea è uguale per tutti gli uomini di buona volontà.
Certo, chi è avvantaggiato dal conoscerLo tramite il proprio credo, ha doppie responsabilità rispetto ad altri.
Quindi, è un vantaggio relativo poichè ha, come prezzo, una devozione assai maggiore.
Gabriella
Che poi, chi è trovato degno possa un giorno avere in Grazia un corpo glorioso come il Cristo è un atto di fede in cui credo fermamente poichè ci è stato rivelato.
Per quanto riguarda le altre confessioni, sono del parere che il Cristo si incontri ovunque, anche se non lo si chiama così, poichè la regola aurea è uguale per tutti gli uomini di buona volontà.
Certo, chi è avvantaggiato dal conoscerLo tramite il proprio credo, ha doppie responsabilità rispetto ad altri.
Quindi, è un vantaggio relativo poichè ha, come prezzo, una devozione assai maggiore.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Non è per fare il pignolo, ma la maggior parte delle principali religioni cristiane afferma chiaramente che l'uomo si è procurato la morte fisica col peccato originale, come nel post precedente citavo, ma sembra non essere stato visto.Gabriella Prosperi ha scritto:Mha, io credo che l'umanità sia stata creata mortale come tutte le specie e che il dono dell'immortalità riguardi solo la parte spirituale dell'anima.
LOVE is everything
Veramente, l’esperienza ci dimostra che lì dove i beni materiali abbondano, l’attaccamento alla vita diminuisce sensibilmente (tanto è vero che, statisticamente, il tasso maggiore di suicidi si riscontra in quei paesi che hanno il tenore di vita più alto). L’amore per la vita non ha nulla a che vedere con la ricchezza materiale. Anzi, spesso proprio le situazioni più estreme ci insegnano ad amare la vita:..Anna.. ha scritto: E qui si ritorna sempre allo stesso discorso. Cioè che alcuni individui (per fortuna?) sono nati in un contesto che rende possibile amare la vita e altri no.
Chi vive sul Billionaire probabilmente ama la vita molto più di chi (soprav)vive in un ambiente dove solo per avere un po' d'acqua per dissetarsi deve fare i salti mortali.
VEGLIA
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un’intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la bocca
Digrignata
Volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d’amore
Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita.
G. Ungaretti.
Spostando la questione su un livello di analisi un po’ più sofisticato possiamo vedere che, in buona sostanza, il cristiano non ha più possibilità di guadagnarsi la vita eterna del non cristiano. Chi ha avuto modo di conoscere Cristo in vita, infatti, oltre al privilegio ha anche delle responsabilità che non toccano a chi, invece, Cristo, in vita sua non lo ha mai incontrato esplicitamente.Anche qui. Chi nasce in un paese cristiano e ha avuto l'imprinting religioso giusto è avvantaggiato rispetto a chi è nato in Cina e ha una educazione religiosa (la cina è ufficialmente atea) sostanzialmente diversa e difficile da sradicare.
Troppa parzialità.
Se vuoi fare il pignolo, lo devi fare fino in fondo. Il Cristianesimo afferma che con il peccato la “morte” è entrata nel mondo, non la “morte fisica”. Questo lo fanno solo i fondamentalisti biblici.JackieWhite ha scritto:Non è per fare il pignolo, ma la maggior parte delle principali religioni cristiane afferma chiaramente che l'uomo si è procurato la morte fisica col peccato originale, come nel post precedente citavo, ma sembra non essere stato visto.
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