domanda per trian. e poly.

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

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flabot
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domanda per trian. e poly.

Messaggio da flabot »

Ovviamente, può rispondere anche qualsiasi altro che si senti adeguato par dare un giudizio in merito.


Cosa ne pensate dello storico biblico Mauro Biglino?
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polymetis
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Non ho mai avuto il piacere di leggere i suoi libri, ho sentito 10 min di una delirante conferenza su youtube. Si tratta di vecchie teorie ufologiche che negli USA girano da anni. Altro non so.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Achille
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Ne abbiamo parlato anche qui:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... it=biglino" onclick="window.open(this.href);return false;

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polymetis ha scritto:Non ho mai avuto il piacere di leggere i suoi libri, ho sentito 10 min di una delirante conferenza su youtube. Si tratta di vecchie teorie ufologiche che negli USA girano da anni. Altro non so.


In verità, la mia domanda era riferita alla capacità di storico traduttore biblico.
Se ci si ferma a valutare i suoi libri per titoli o copertine, scelte dall'editore tra l'altro, forse non si coglie il senso del suo lavoro.
Lui sostiene di non sapere niente di Dio o di Ufo, quindi non ha posizioni da difendere.
L'essere stato traduttore biblico "vaticanista" per 10 anni pubblicando per la "San Paolo" la traduzione di 17 libri dell'A.T., può essere considerato motivo di qualifica del suo lavoro?
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Achille Lorenzi ha scritto:Ne abbiamo parlato anche qui:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... it=biglino" onclick="window.open(this.href);return false;

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Grazie, non avevo notato la discussione
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polymetis
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'essere stato traduttore biblico "vaticanista" per 10 anni pubblicando per la "San Paolo" la traduzione di 17 libri dell'A.T., può essere considerato motivo di qualifica del suo lavoro?
La San Paolo non c'entra col Vaticano, e, quando al fatto che abbia tradotto per la San Paolo, può indicare che conosce l'ebraico. Ma ciò non ha nulla a che fare con l'abilità ad interpretare, o con l'abilità di storico.
Se un testo parla di luci che volano, il compito del traduttore si ferma qui, il resto lo fa la fantasia che vede in quella luce il riferimento ad un UFO. Sicché essere bravi a tradurre non dice alcunché sulle capacità storico-esegetiche.
Ripeto comunque che non ho letto i suoi libri, né intendo farlo.

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Non ho mai letto le opere di costui, ma il fatto che questi per intepretare la Bibbia si avvalga di ipotesi estremamente improbabili, come l'intervento degli extra-terrestri, non è che mi incoraggi molto a farlo. Che costui conosca le lingue bibliche e sappia quindi tradurre i testi originali in italiano non ci dice nulla sulla sua capacità di analisi e di intepretazione dei medesimi. Si può essere degli ottimi traduttori e, al contempo, dei pessimi interpreti... e viceversa. Il mio professore di storia delle religioni, Dario Sabbatucci (che, per quanto ne so, era ateo), non conosceva l'ebraico, ma ci ha lasciato alcune pagine sui racconti genesiaci dei patriarchi, le cui tesi di fondo sono entrate nei manuali.
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Trianello ha scritto:Non ho mai letto le opere di costui, ma il fatto che questi per intepretare la Bibbia si avvalga di ipotesi estremamente improbabili, come l'intervento degli extra-terrestri, non è che mi incoraggi molto a farlo. Che costui conosca le lingue bibliche e sappia quindi tradurre i testi originali in italiano non ci dice nulla sulla sua capacità di analisi e di intepretazione dei medesimi. Si può essere degli ottimi traduttori e, al contempo, dei pessimi interpreti... e viceversa. Il mio professore di storia delle religioni, Dario Sabbatucci (che, per quanto ne so, era ateo), non conosceva l'ebraico, ma ci ha lasciato alcune pagine sui racconti genesiaci dei patriarchi, le cui tesi di fondo sono entrate nei manuali.


Biglino non è un "interpretatore" della Bibbia. Lui è un traduttore dell'A.T., fa tra l'altro parte di un progetto, non so se è già partito o partirà in futuro, organizzato in Israele, per riuscire a tradurre l'A.T. nella maniera più possibile vicino all'originale. Progetto di cui nessuno di noi riuscirà a vederne la fine, visto che l'ultimazione del medesimo è prevista fra 150 anni.
La mia domanda era esclusivamente tecnica, la ripeto:

Un traduttore biblico che per 10 anni ha lavorato per la "San Paolo" traducendo 23 libri dell'A.T. di cui 17 già pubblicati, sono testi questi che sono usati dai teologi per studiare la materia in questione ovviamente.
Si può considerare attendibile e preparato in materia?Lui sostiene che le sue "traduzioni" è disposto a dimostrarle anche ad una decina di teologi contemporaneamente, mentre per le "interpretazioni", lascia la più totale libertà perchè, sostiene sempre Biglino, di Dio e di Ufo non sà niente.
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polymetis
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Si può considerare attendibile e preparato in materia?
Ma quale materia. Capisci o no l'italiano? La traduttologia non coincide con l'esegesi. Tu ad esempio sai l'italiano molto bene, ma ciò implica che sei un abile critico letterario e sapresti commentare pagine di Manzoni o Leopardi?
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Ma quale materia. Capisci o no l'italiano?

Comincio a temere di no, visto che non riesco a far comprendere un concetto che io trovo estremamente elementare.





La traduttologia non coincide con l'esegesi. Tu ad esempio sai l'italiano molto bene, ma ciò implica che sei un abile critico letterario e sapresti commentare pagine di Manzoni o Leopardi?


Biglioli non commenta ne interpreta la Bibbia, lui la traduce.
Farò un ultimo suo esempio, dice lui:

Se io traducessi Pinocchio per gli esquimesi, ed ad un certo punto mi si chiedesse:- ma allora lei sostiene che i bambini nascono da un pezzo di legno?-
Io risponderei:- Io sostengo solo che in questo libro è raccontato ciò, non che questo sia una mia opinione chiaro? Temo di no.
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Ripeto che non ho letto il libro, quindi mi baso su quello che ho letto circa il rapporto "ufo e Bibbia" in altra letteratura americana, ipotizzando che il procedimento sia simile.
Non c'è nessuna parola ebraica che corrisponda a "disco volante", o simili, quindi quello che che può avvenire al massimo è vedere in una parola che ha un altro significato, ad esempio "luce nel cielo", un'allusione ad un disco volante.
C'è poi un punto importante. La traduzione pura non esiste, essa è un'opera di interpretazione a vari livelli, e quanto più ci si distanzia dalle traduzioni consuete, tanto più l'arbitrio del singolo si inserisce nel lavoro. Per ogni parola infatti il dizionario dà molteplici significati, ed è compito del traduttore scegliere quello corretto per il contesto, ma questa non può essere una scelta meccanica e priva di interpretazione.
Da duemila anni e più la Bibbia viene tradotta, e per ogni parola si può scegliere un significato che nulla abbia a che fare cogli alieni. Io non so cosa abbia fatto questo Biglino, so solo che se traduce in modo diverso dal resto degli esegeti, allora, siccome le traduzioni che circolano vanno benissimo, la sua dev'essere una scelta interpretativa forte, cioè un tentativo di leggere in altro modo testi che hanno sempre sollecitato la fantasie degli ufologi, dal rapimento in cielo di Elia ed Henoch alle visioni di Ezechiele, perché immancabilmente gli allucinati vanno a parare là.

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Come ha spiegato Polymetis, non esiste una traduzione pura. Questo perché ogni lingua è un mondo a sé. Ergo, non è sempre possibile trovare un termine nella lingua in cui si sta traducendo un testo che abbia un'estensione semantica identica a quella del termine della lingua che si sta traducendo. Questo vale in modo particolare per l'ebraico biblico, il quale spicca in modo particolare per l'esiguità delle parole che lo costituiscono e per l'estrema ampiezza semantica delle stesse. Tradurre l'ebraico richiede, pertanto, sempre una buona dose di intepretazione. Ovviamente, non ho la competenza necessaria (non avendo che una conoscenza estremamente elemntare dell'ebraico biblico) per poter valutare la bontà delle traduzioni dall'ebraico dell'autore citato.
Da un punto di vista meramente epistemologico, però, è estremamente più probabile che la Bibbia sia parola di Dio che non quella di UFO.
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O.K. Grazie mille.



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