Per i testimoni di Geova “votare è scelta personale”, nessun divieto

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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Giovanni da Fasano
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Per i testimoni di Geova “votare è scelta personale”, nessun divieto

Messaggio da Giovanni da Fasano »

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MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
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Amalia
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Messaggio da Amalia »

Dalla pagina Fb INFO SETTA:
Testimoni di Geova: Liberi di recarsi alle urne per votare?

Per decenni i testimoni di Geova hanno ricevuto l’insegnamento che andare a votare equivaleva a sostenere Satana e il suo mondo malvagio. Hanno sempre sostenuto che la parola di Geova stabilisce che devono essere neutrali dalla politica e i governi umani. È mai possibile che hanno cambiato idea?

Ora il portavoce dei testimoni di Geova, Lorenzo Torcoletti, sembra voler indicare che si tratta di una scelta personale: “Ciascuno è libero di fare le proprie scelte in questo campo – prosegue Torcoletti – noi non facciamo propaganda astensionistica. Crediamo che ognuno sia libero di votare indipendentemente dalla propria fede”. Ma è realmente così? E’ possibile che le regole della setta siano cambiate così radicalmente come indica Torcoletti? Davvero votare è una questione personale?

I testimoni di Geova tendono ad evitare di dire esattamente come stanno le cose evitando di far conoscere ai non adepti la loro reale dottrina. In genere essa è edulcorata per renderla più piacevole o gradevole a non Testimoni per evitare le ovvie critiche ad una concezione religiosa squilibrata e fondamentalista. Ma cosa insegna la setta riguardo la neutralità politica e il sostenere o appoggiare correnti politiche?

Il libro segreto riservato agli anziani intitolato Pascete il gregge di Dio al capitolo 9 indica azioni che portano alla disassociazione o dissociazione dai Testimoni di Geova. E a pagina 112 scrive: “Intraprendere una condotta contraria alla posizione neutrale della congregazione cristiana. (Isa. 2:4; Giov. 15:17-19; W99 1/11 pp. 28-29) Se la persona si unisce ad un’organizzazione non neutrale, si dissocia. Se il suo lavoro la rende complice di attività non neutrali, in genere le si dovrebbe concedere un periodo di tempo, fino a sei mesi, per fare i cambiamenti necessari. Se non li fa, si è dissociata. Km 10/76 pp. 3-6”

Anche se in questa nuova versione del libro le parole sono state soppesate con cura la sostanza del divieto geovista non cambia. Infatti è detto che chi “intraprendere una condotta contraria alla posizione neutrale della congregazione” è in difetto. Esprimere il proprio voto è dare il proprio sostegno ad un partito o governo politico. Quindi in chiara contrapposizione con quella che è la posizione ufficiale della setta. Inoltre i Testimoni usano scritture decontestualizzate come messaggio criptato ai loro anziani. Cosa dicono le scritture?

Vediamolo dalla loro stessa traduzione:
Isaia 2:4 “Ed egli certamente renderà giudizio fra le nazioni e metterà le cose a posto rispetto a molti popoli. E dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”.

Giovanni 15:17-19 “Queste cose vi comando, che vi amiate gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sapete che prima di odiare voi ha odiato me. Se faceste parte del mondo, il mondo avrebbe affetto per ciò che è suo. Ora poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia”.

Ogni nazione secondo i testimoni di Geova fa parte del mondo di Satana. I governi politici e gli eserciti del mondo che fanno la guerra o la imparano con la leva sono nazioni ostili al regno di Geova. Pertanto il Testimone che dovesse votare darebbe il suo appoggio a nazioni che l’organizzazione dei testimoni di Geova indica come nazioni nemiche di Geova e il suo popolo.

Il libro menziona due fonti geoviste la rivista “Torre di Guardia” e il “Ministero del Regno”.

La Torre di Guardia 1/11/1999 pag. 28-29 dice chiaramente: “I testimoni di Geova prendono seriamente questo principio. ‘Non facendo parte del mondo’, sono neutrali rispetto agli affari politici del mondo … I testimoni di Geova credono che ora Cristo Gesù sia stato intronizzato quale Re del celeste Regno di Dio e che loro, come ambasciatori, devono annunciarlo alle nazioni. (Matteo 24:14; Rivelazione [Apocalisse] 11:15) Ci si aspetta che gli ambasciatori siano neutrali e non interferiscano negli affari interni del paese in cui vengono mandati. In qualità di rappresentanti del celeste Regno di Dio, anche i testimoni di Geova si sentono analogamente in obbligo di non interferire nella politica del paese in cui risiedono … , i testimoni di Geova evitano ogni ingerenza nella politica …”

E, inoltre, il Ministero del Regno 10/76 pag. 3-6 scrive: “Ma se si tratta di svolgere un lavoro che non è in se stesso scritturalmente errato e che non ha diretta relazione con pratiche errate, può darsi che il cristiano debba soppesare altri fattori per prendere una decisione in armonia con la sua coscienza. Per esempio, il lavoro di cuoco in un ristorante è un’occupazione onesta, poiché il cibo è qualcosa di cui tutti gli uomini si servono e hanno bisogno. Ma che dire di chi lavora per una catena di ristoranti, uno dei quali si trova in un ippodromo? Quella di insegnante scolastico è un’occupazione corretta; ma che dire se la scuola è di proprietà di un’organizzazione religiosa che non è veramente cristiana? Anche il lavoro di domestica è corretto. Ma che dire se ella deve lavorare in una casa situata in una zona riservata a scopi contrari ai princìpi esposti in Isaia 2:4?”

Una testimone di Geova non dovrebbe lavorare in una zona contraria ai principi esposti in Isaia 2,4. Come abbiamo già letto la scrittura parla di nazioni che fanno la guerra o la imparano e quindi praticamente tutte le nazioni della terra. Una Testimone non può lavorare e sostenere in alcun modo organizzazioni politiche o militari. Se non vi può lavorare come è possibile pensare che possa votarle senza che la setta dica nulla.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Sapete cosa sto notando quando leggo articoli del genere?
La vostra apatia e soprattutto il fatto che non rispondete ad articoli del genere.
Perché sono sempre solo io o Achille e altri pochissimi che si contano sulle dita di una mano a rispondere?
La maggioranza di voi è stata testimone, sa benissimo come stanno le cose, eppure quando ha la possibilità di sbugiardare alcuni tdg ipocriti SU COSE VERE COME QUESTE e non su fantavaccate varie come spesso mi capita di leggere, argomenti seri dicevo come questi anziani o beteliti che fanno credere che il tdg è libero di votare per ingraziarsi i politici per l'intesa e l'8x1000 o semplicemente perché è vietato costituzionalmente incentivare l'astensione, voi che fate?
Ma non vi viene automatico urlare la verità?
Sono senza parole!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Mimmo73
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Messaggio da Mimmo73 »

Già... visto che si è in fase di formazione del nuovo Governo è sempre bene mostrare un atteggiamento di facciata, così poi magari ci scappa l'approvazione della legge di esecuzione dell'intesa...
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Neca
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Messaggio da Neca »

Mario70 ha scritto:Sapete cosa sto notando quando leggo articoli del genere?
La vostra apatia e soprattutto il fatto che non rispondete ad articoli del genere.
Perché sono sempre solo io o Achille e altri pochissimi che si contano sulle dita di una mano a rispondere?
La maggioranza di voi è stata testimone, sa benissimo come stanno le cose, eppure quando ha la possibilità di sbugiardare alcuni tdg ipocriti SU COSE VERE COME QUESTE e non su fantavaccate varie come spesso mi capita di leggere, argomenti seri dicevo come questi anziani o beteliti che fanno credere che il tdg è libero di votare per ingraziarsi i politici per l'intesa e l'8x1000 o semplicemente perché è vietato costituzionalmente incentivare l'astensione, voi che fate?
Ma non vi viene automatico urlare la verità?
Sono senza parole!
Quando ero tdg, mi venne insegnato che votare equivale a sostenere un organizzazione satanica destinata ad essere distrutta! La risposta che ha dato quel tdg è una risposta diplomatica volta a far credere ai profani, cioè ai non tdg, che tra i tdg c'è libertà di agire secondo coscienza, ovviamente egli ha omesso di dire il resto. Quello che mi rattrista della vicenda non è il fatto che alcuni di loro si siano recati alle urne per votare, ma il fatto che abbiano subito un comitato giudiziario, perchè io non credo che concedano loro sei mesi per pentirsi, sicuramente li avranno già processati, quindi ciò che mi rattrista è che si vuole far credere che chi vota può farlo senza subire nulla, ed invece...........Questa è la vergogna, che persone, come i loro responsabili, si dichiarino persone oneste e sincere, ma soprattutto cristiane, quando in realtà non lo sono, e questo loro comportamento lo dimostra inequivocabilmente! Mi sto convincendo sempre più di aver fatto la scelta giusta quando ho deciso di lasciare la loro fede! Sul fatto che molti ex non commentino su certi argomenti non li biasimo, probabilmente molti si sentono così arrabbiati che preferiscono non rispondere per non destabilizzare il forum,sicuramente ci sono altri motivi per cui non lo fanno. Non tutti abbiamo la forza per commentare questi argomenti, e anche chi è forte non sempre lo è! A te, ad Achille e ad altri che avete sempre la forza per farlo vi faccio i miei complimenti, da parte mia questo coraggio a volte ce l'ho, a volte no, ed altre volte ancora semplicemente preferisco non rispondere perchè certi argomenti mi fanno arrabbiare per cui preferisco tacere altrimenti trascenderei nell'ira!
Ultima modifica di Neca il 08/03/2013, 0:00, modificato 1 volta in totale.
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Mafalda
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Messaggio da Mafalda »

Ciao Mario! Ho letto solo ora... Ma che str..., ops, che BUGIARDI! Grazie del commento in calce all'articolo! Questi in campagna elettorale si venderebbero la mamma! (Quella sul crocifisso, però se la potevano anche risparmiare!) Buonanotte.
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Achille
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Messaggio da Achille »

Un classico esempio di "menzogna teocratica". Tutti sanno che i TdG non votano e che se qualcuno va a votare "viola la neutralità" e si trova ad essere espulso dall'organizzazione (dissociato).
Ma questo non lo si può dire apertamente. Quindi si fanno dichiarazione come queste, dove chi legge capisce una cosa, mentre invece la realtà è un'altra.
Per esempio:

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Mentono quindi sapendo di mentire.
In questo comportamento ambiguo ed ingannevole non c'è proprio nulla di etico o di cristiano.

Achille
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Mamy

Messaggio da Mamy »

Fumo negli occhi ma solo chi non li conosce ci casca .

Mamy :test:
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ilnonnosa
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Messaggio da ilnonnosa »

Il Signor Lorenzo Torcoletti addetto stampa della circoscrizione di Urbino, rigira per far credere quello che poi in realtà non è; che poi ci metta sopra l’etichetta di “strategia teocratica” rende la cosa ancora più ipocrita.

Ma vediamo la realtà:

“Cosa pensano i testimoni di Geova delle votazioni?

Nella Bibbia ci sono principi chiari che permettono ai servitori di Dio di avere la giusta opinione al riguardo. Sembra comunque che non esista nessun principio contrario al votare in sé e per sé. Per esempio, non c’è motivo per cui un consiglio direttivo non possa decidere per votazione le questioni inerenti alla propria società. Spesso le congregazioni dei testimoni di Geova prendono decisioni circa l’orario delle adunanze e l’impiego dei fondi della congregazione votando per alzata di mano.
Che dire però del votare alle elezioni politiche? In alcuni paesi democratici ben il 50 per cento della popolazione non va a votare il giorno delle elezioni. In quanto ai testimoni di Geova, essi non interferiscono nel diritto altrui di votare; né fanno alcuna campagna astensionistica. Rispettano le autorità debitamente costituite a seguito di tali elezioni e cooperano con esse. (Romani 13:1-7) In quanto a dare personalmente il voto a un candidato alle elezioni, ciascun testimone di Geova decide in base alla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia e a come intende la responsabilità che ha verso Dio e verso lo Stato. (Matteo 22:21; 1 Pietro 3:16)
… Alla luce dei principi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà. Che dire però se la legge impone ai cittadini di andare a votare? In tal caso spetta a ciascun Testimone prendere la propria decisione di coscienza basata sulla Bibbia su come intende affrontare la situazione. Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore.

Il voto è un fatto di coscienza.

La Torre di Guardia del 15 marzo 1951, a pagina 89, diceva: ‘Quando Cesare obbliga i cittadini a votare . . . possono recarsi alle urne ed entrare nella cabina elettorale. È qui che essi devono fare il segno sulla scheda o scrivere ciò che hanno deciso. I votanti possono fare ciò che vogliono con la loro scheda. Perciò quivi alla presenza di Dio è dove i suoi testimoni devono comportarsi in armonia con i suoi comandamenti e in accordo con la loro fede. Non è nostra responsabilità istruirli su ciò che devono fare con la loro scheda’.”

È molto chiaro, poiché qui la citazione si interrompe, che nulla viene detto che possa suscitare dei sospetti sulla lealtà del cittadino Testimone verso lo Stato. Egli può “scrivere ciò che ha deciso… può fare ciò che vuole con la sua scheda”. Sarebbe stato interessante, invece, continuare la lettura di quello che la rivista omette di dire:

“Poiché non esercitano il voto popolare neppure per eleggere i servitori consacrati entro l’organizzazione teocratica, essi non considerano giusto esercitare il diritto di voto con cui persone non consacrate sono elette da incarichi politici mondani. Non scelgono di condividere la responsabilità per i peccati commessi da questi mondani eletti alle cariche governative. Essi vogliono preservarsi puri da questo mondo.”
(La Torre di Guardia 15/3/1951 p. 90)

Se oltre a citare la rivista del 1951 il Corpo Direttivo avesse menzionato anche quella del 15 ottobre 1957, avrebbe rivelato ai suoi lettori che:

“Quando questo mondo giunge alla sua ardente fine alla guerra di Armaghedon, tutti i governanti della terra e i loro sostenitori, di qualunque ideologia politica o confessione religiosa, saranno contro il Re dei re e Signor dei signori … I poteri politici saranno sconfitti da Cristo Gesù e i suoi eserciti celesti saranno scagliati nel “lago ardente che brucia con zolfo”, la Geenna di eterna distruzione. … Oggi i cristiani testimoni di Geova, come i testimoni di Geova nei primi giorni del cristianesimo, si serbano incontaminati dal mondo. Essi coscienziosamente si astengono dal partecipare alla politica di questo mondo, sì, anche dal votare. Sanno che la partecipazione politica non solo sarebbe inutile ma porterebbe la disapprovazione di Dio”.
(La Torre di Guardia 15/10/1957 p. 620)

Ma come: non si era detto che non esiste “nessun principio contrario al votare?” Non si era anche detto che “essi non interferiscono nel diritto altrui di votare … Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il suo Creatore”. Le istruzioni date ufficialmente alla congregazione (ma non pubblicate sulla Torre di Guardia) e contenute in una lettera ufficiale del 25 luglio 1978, siglata SCB:FPB, era così scritto: “… Che dire di quelli che si sono presentati alle urne in occasione del recente referendum? È il caso di parlar loro e prendere atto dei motivi che li hanno indotti a una tale azione. Se dal colloquio risulta che sono andati per ignoranza non comprendendo bene quali potevano essere i motivi per astenersene, allora sarà bene aiutarli ragionando con loro sul punto, affinché siano chiari i motivi per il mantenimento della neutralità cristiana. In tal caso non sarebbe preso nessun provvedimento disciplinare, a meno che non si tratti di un anziano o di un servitore di ministero o di un pioniere, che sarebbero rimossi non essendo più esemplari. Se dal colloquio con loro risulta invece che essi erano coscienti della violazione che stavano per commettere e ciò nonostante l’hanno commessa, allora il comitato dovrà prendere atto della loro avvenuta dissociazione per violazione di neutralità”.

I testimoni di Geova proibiscono perfino di partecipare alle elezioni scolastiche!

“… In relazione alle votazioni scolastiche, noi consideriamo il parteciparvi una violazione della neutralità cristiana… pertanto il fratello anziano che ha partecipato a tali votazioni scolastiche, dovrebbe essere rimosso da anziano”. (Lettera siglata SCC:SSB 8/1/1979)

Piuttosto contradditorio il contenuto di queste istruzioni, se paragonata con quella della Torre di Guardia del 15/3/1951. In quest’ultima si diceva che [per il testimone] andare a votare è una decisione personale e che ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore, mentre nella lettera della Direzione Centrale della Società diventa una questione fra lui e il comitato giudiziario al quale deve spiegare ciò che ha fatto nel “segreto dell’urna”. Chi mente, la lettera o la rivista?

Cosa devono fare i TdG. Quando ci sono le elezioni politiche, andare o non andare a votare?

Il loro libro “Uniti nell’adorazione del solo vero Dio”, a pag.166 parla chiaro: “.. I Testimoni di Geova invece non si immischiano nella politica, in qualunque Paese vivano:Non interferiscono nelle decisioni altrui di iscriversi a un partito politico, presentarsi come candidati o votare durante le elezioni”

Anche il libro ‘Ragioniamo…’ a pag.243, dice: “…Non interferiscono in quello che fanno gli altri per quel che concerne la partecipazione a cerimonie patriottiche, il prestare servizio nelle forze armate, unirsi a un partito politico, il presentarsi candidati a una carica politica o il votare”

Anche l’opuscolo intitolato: “ I Testimoni di Geova e la scuola”, che illustra il comportamento che devono tenere i ragazzi figli di Tdg a scuola, a pag.16, dice: “…Comunque i giovani Testimoni non prendono parte alla politica nella scuola, non accettando incarichi elettivi e non dando il loro voto ad altri” In questo modo si comincia fin dall’infanzia ad educare il TdG nel ‘giusto’ modo.

Queste frasi sono state però prese da libri “interni” che sono nelle mani solamente da chi è già stato battezzato; non appaiono, per esempio, sui libri che si usano per far studiare chi intende poi essere battezzato, libri che si chiamano “Verità….” “Potete vivere…” …Conoscenza” ecc. In questi libri c’è un capitolo che parla della ‘neutralità cristiana’ in generale ed è il ‘fratello’ che tiene lo studio che, quando si arriva a considerare quel capitolo, dice ‘a voce’ al candidato TdG che, fra gli obblighi della neutralità, c’è anche quello di non andare a votare. (parlo per esperienza personale)

Anche sulle riviste Torre di Guardia, a proposito del dirlo o non dirlo il CD è ondivago; trascrivo un paragrafo dalla Torre di Guardia in inglese del 15/11/1977 pag. 685:

“ Why persecution of Christians? - ... The witnesses are neutral as to warfare and strife between the nations, as well as being clean from all political involvement, not even voting, because they fulfil Jesus’ description of them as being ‘no part of the world’(John 17.14)”.

Notate che dicono ‘not even voting’ cioè ‘nemmeno votando’in italiano; vediamo lo stesso paragrafo apparso sulla edizione italiana della Torre di Guardia del 1/5/1978 pag.14:

“Perché i Cristiani sono perseguitati? - ... I testimoni sono neutrali rispetto alle guerre e alle lotte fra le nazioni, e si astengono da ogni impegno politico, perché adempiono le parole che Gesù disse loro che ‘non sono parte del mondo”.

Nella versione italiana è sparita la frase ‘nemmeno votando’; diverso il caso della Torre di Guardia, in italiano del 15/4/1974 a pag.243; si sta parlando dell’esperienza di un TdG che visita una persona a casa nello Stato di New York; la ‘persona interessata’ chiede al TdG:

“Cerco una religione che non abbia assolutamente nulla a che fare con la politica. Avete niente a che fare con la politica? Informato che i TdG si mantengono separati da tutta la politica, non votando neppure, l’uomo fu davvero sorpreso….”

Perché qui lo si dice? Perché la scena si svolge negli Stati Uniti, Paese veramente libero nel quale già allora,1973,la percentuale dei non votanti alle elezioni era molto alta; Lo si può scrivere dicendo che era riferito ad una situazione di laggiù, Stati Uniti, e non nell’Italia anni 70, sia perché qui c’era ancora l’obbligo di andare a votare pena la mancanza di requisiti per accedere a pubblici impieghi e sia perché, nella pubblica opinione, il votare era ancora sentito come un dovere.

Importante leggere cosa dice in merito anche il libro” Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge” Ediz.1991. Questa pubblicazione è molto particolare, nel senso che solamente gli ‘Anziani’ di Congregazione possono possederla e leggerla; al normale TdG è proibito consultarlo, contiene le istruzioni che gli Anziani devono seguire per disciplinare le ‘pecore’; alle pagine 140, 141 dicono:

“… poiché i veri cristiani dedicati ‘non fanno parte del mondo’, se un componente della congregazione persegue impenitente una condotta che viola la sua neutralità cristiana si dissocia in tal modo dalla neutrale congregazione cristiana. (Gv. 15:19; 17:14-16; W82 15/7 p. 31) Se gli anziani sanno che una persona sta pensando di intraprendere una condotta del genere, dovrebbero parlarle, in quanto è possibile che agisca in tal modo per ignoranza. (Sal. 119:67; Gal. 6:1; 1Tim. 1:13) Se l’individuo rifiuta l’aiuto offertogli e persegue una condotta che viola la neutralità cristiana, un comitato dovrebbe comunicare alla filiale i fatti che confermano la dissociazione usando i moduli S-77 e S-79. Di solito si fa un annuncio che l’individuo si è dissociato dalla congregazione, e la persona dovrebbe essere informata oralmente della sua posizione. Se per qualche ragione particolare non viene fatto nessun annuncio, i componenti della congregazione che potrebbero ricevere una visita del dissociato possono essere informati privatamente. L’individuo dovrebbe essere trattato come un disassociato”.

Ciao. Ilnonnosa
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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Achille Lorenzi ha scritto:Un classico esempio di "menzogna teocratica". Tutti sanno che i TdG non votano e che se qualcuno va a votare "viola la neutralità" e si trova ad essere espulso dall'organizzazione (dissociato).
Ma questo non lo si può dire apertamente. Quindi si fanno dichiarazione come queste, dove chi legge capisce una cosa, mentre invece la realtà è un'altra.
Per esempio:

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Mentono quindi sapendo di mentire.
In questo comportamento ambiguo ed ingannevole non c'è proprio nulla di etico o di cristiano.

Achille
Quindi neppure le votazioni scolastiche sono consentite, perchè se addiritura un anziano vi partecipa si trova ad essere rimosso dall'incarico perchè ne uscirebbe poco spirituale FIGURIAMOCI le votazioni politiche.
Però anche nelle scuole i TDG, si permettono con marcata autorevolezza di dire la loro opinione, anche riguardo ai crocifissi, senza contare che in alcuni plessi scolastici pretenderebbero che fosse dato spazio come elementi di insegnamento a una certa positiva considerazione riguardo alla "dottrina" geovista.
Però come al solito, non vogliono essere mischiati ai "cittadini del mondo" tranne che per chiedere e pretendere l'otto per mille DAI POLITICI, come un LORO diritto.
Così escogitano le loro diaboliche tecniche teocratiche per dire e non dire e far credere alla LIBERA SCELTA degli adepti.
Ma quando mai chi entra là dentro ha la possibilità di esplicare una PROPRIA SCELTA?
Questa lettera della Betel sarebbe bene che girasse fotocopiata, proprio nelle cassette dei TDG, IGNARI e confusi.
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Messaggio da papà61 »

Mario70 ha scritto:Sapete cosa sto notando quando leggo articoli del genere?
La vostra apatia e soprattutto il fatto che non rispondete ad articoli del genere.
Perché sono sempre solo io o Achille e altri pochissimi che si contano sulle dita di una mano a rispondere?
La maggioranza di voi è stata testimone, sa benissimo come stanno le cose, eppure quando ha la possibilità di sbugiardare alcuni tdg ipocriti SU COSE VERE COME QUESTE e non su fantavaccate varie come spesso mi capita di leggere, argomenti seri dicevo come questi anziani o beteliti che fanno credere che il tdg è libero di votare per ingraziarsi i politici per l'intesa e l'8x1000 o semplicemente perché è vietato costituzionalmente incentivare l'astensione, voi che fate?
Ma non vi viene automatico urlare la verità?
Sono senza parole!
Ti quoto in pieno al 100.000%! Le bischerate che ha detto l'addetto stampa sono i paraventi con i quali la SETTA si lava le mani di fronte all'opinione pubblica. Sfido qualsiasi tdg a recarsi a votare e informarne gli anziani.
Successe la stessa cosa a Prato, quando un S.V affermò che frequentare o meno l universita è una scelta personale, oppure come il "consiglio" che ogni tanto viene ricordato, di dire che anche l'astensione dal sangue è facoltativa e frutto di scelta personale.
Sono questi aspetti che fanno capire che cosa sia in realtà il Geovismo: una setta, satanica o meno, dedita allo sfruttamento e alla coercizione di persone miti, buone e abbisognevoli di quell'amore e quella considerazione che molto spesso, la vita ha loro negato. Maggior vergogna di questa, non credo possa esistere.
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Come si fa a osannare tanto l'amore per la verità
e poi usare un simile linguaggio fuorviante, per far credere ciò che non è!

Io lo trovo assurdo, è il massimo dell'ipocrisia!

Questo è l'unico commento che meritano :bleah: :bleah: :bleah:

Speranza
Qualsiasi tiranno può costringere i suoi schiavi a cantare inni alla libertà. (M. Moreno)
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Messaggio da papà61 »

Avete letto bene la seconda lettera postata da Achille? la torrediguardia SCONSIGLIA L'ASILO AI BAMBINI!!! MA SIAMO IMPAZZITI TUTTI???? POI DICONO CHE NON E' VERO CHE SCONSIGLIANO LO STUDIO!!!!
Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
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Notate anche queste circolari:

PRESENTARSI AL SEGGIO ELETTORALE:
Ciò che fa violare la neutralità non è il semplice presentarsi al seggio elettorale o entrare nella cabina per il voto. La violazione avviene quando l'individuo fa una scelta di un governo diverso da quello di Dio.(Gv 17:16) Nei paesi dove c’è l'obbligo di presentarsi alle urne i fratelli si comportano come è indicato nella W 64. In Italia non c’è tale obbligo o non ci sono sanzioni per chi non si presenta. Chi si presenta, pur non essendo obbligato, dovrebbe chiedersi perché lo fa. Comunque chi si presenta ma non fa una scelta, non violando la neutralità, non è soggetto alla disciplina di un comitato giudiziario Però l'individuo non è esemplare. Se fosse anziano, servitore di ministero o pioniere, non potendo essere irreprensibile sarebbe rimosso dalla sua responsabilità. (1Tm 3:7, 8, 10, 13) Comunque nel caso qualcuno dovesse presentarsi alle urne è bene che gli anziani gli parlino per comprenderne i motivi. Forse ha bisogno di essere aiutato per comprendere la condotta saggia da seguire. Ma tranne il fatto che può perdere certi privilegi, il presentarsi alle urne di per sé rimane una questione personale e di coscienza (SCB:SSB 14.8.80)

Quindi quando i TdG dicono di essere liberi di "recarsi alle urne", intendono dire proprio questo: possono recarsi alle urne. Ma votare è un'altra cosa.

Altra circolare:

È violazione di neutralità l'azione di chi esprime il voto preferenziale. Per violare la neutralità occorre più che presentarsi, occorre esprimere la preferenza. Se qualcuno fa ciò si dissocia dalla congregazione per aver violato la sua neutralità. Ci risulta che le persone spiritualmente mature non si presentano quando, come in Italia, non è obbligatorio. Altrimenti si manifesta una condotta ambigua. Nel caso in cui una persona si presenti e sia un anziano o servitore di ministero potrebbe essere rimosso. Non avendo una nomina nella congregazione comunque, la persona che si presenta manifesta di essere spiritualmente debole e come tale sarà considerata dagli anziani. È bene lasciare che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Nel darti la risposta ti indirizziamo alla W 1.10.70 p 599 e 'Vita eterna' cap. 11. È utile fare presente questo, più che alle adunanze, nelle conversazioni private. Certo anche alle adunanze possiamo dare risalto alla necessità di essere neutrali, tuttavia la materia è così delicata che i dettagli è meglio darli a voce, in privato (SCC:SSC 15.7.78)

Queste direttive non sono mai state cambiate. Da notare anche il consiglio di parlarne in provato e non alle adunanze pubbliche.

Notate anche questa circolare più recente dove si parla del firmare per un referendum:

FIRMARE A FAVORE DI UN REFERENDUM POPOLARE:
Ci chiedi come deve essere considerato il fatto che il fratello ..., anziano della vostra congregazione, abbia firmato una petizione per una legge sulla Liquidazione. I referendum servono per risolvere democraticamente una questione tra diversi contendenti. Per cui prendere parte ad un referendum significa prendere parte ad una contesa tra due o più parti. L'apostolo Paolo dice che il cristiano evita di contendere. (2Tm 2:24, 25) Prima che una parte o fazione possa chiedere un referendum, ha bisogno per legge, di avere un certo numero di firme. Chi raccoglie quindi tali firme è un sostenitore di una legge che altri non vorrebbero. Firmando la petizione in effetti si entra nella contesa. Pensiamo che il fratello ... abbia firmato la petizione senza rendersi conto di essere immischiato nella politica. Comunque dobbiamo chiederci se egli andrebbe a votare in un referendum se la legge sulla liquidazione fosse appunto decisa da un referendum. Se non vi andrebbe perché allora partecipare nel sostenere chi vuole un tale referendum? In vista di ciò se la questione non è conosciuta generalmente nella congregazione, non necessariamente il fratello dovrebbe essere rimosso d al suo incarico. Ma la cosa dovrebbe essere chiarita con lui affinché nel futuro non faccia inciampare qualcuno debole con un'azione simile. Di solito questi referendum sono promossi da partiti politici, per cui non possiamo dire che non vi entri la politica. Per cui se egli riconosce l'errore e non vi sono nella congregazione ripercussioni o dubbi sui suoi requisiti, allora potrebbe anche rimanere anziano. Se invece trovate che qualcuno ha inciampato o è rimasto turbato nella sua coscienza allora sarà necessario che i requisiti del fratello siano riesaminati. (SCC:SSF 27.5.91)

Non mi pare quindi che vi sia la libertà di votare che i portavoce della congregazione ipocritamente e falsamente vogliono far credere che ci sia.

Notate anche questa lettera dove la wts risponde ad un "fratello" che chiedeva fosse lecito votare ad un referendum:

Immagine

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Da notare e sottolineare che queste direttive non sono cambiate.
I TdG, quando fanno dichiarazioni come quelle riportate nell'articolo iniziale, usano la "strategia teocratica", dicono cioè delle mezze verità, nascondendo ciò che potrebbe risultare scomodo o controproducente per gli interessi della congregazione.
Dire esplicitamente che i TdG non votano (che è semplicemente la verità) significherebbe infatti inimicarsi le autorità politiche.

Achille
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Achille
Da notare e sottolineare che queste direttive non sono cambiate.
I TdG, quando fanno dichiarazioni come quelle riportate nell'articolo iniziale, usano la "strategia teocratica", dicono cioè delle mezze verità, nascondendo ciò che potrebbe risultare scomodo o controproducente per gli interessi della congregazione.
Dire esplicitamente che i TdG non votano (che è semplicemente la verità) significherebbe infatti inimicarsi le autorità politiche.
Concordo con Achille.

Anche questa è un'occasione per far sentire la nostra voce.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Messaggio da Gocciazzurra »

Io a quel Torcoletti modificherei il nome in Distorcoletti, visto che distorce alla grande il veto di votare.
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Messaggio da Emiro »

Ma è ancora così ??? le lettere sono del 1978

ci sono stati dei cambiamenti ? da quello che dite...sembra di no
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arwen
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Messaggio da arwen »

Praticamente puoi fare la "finta" di recarti alle urne ( ma non sei "esemplare" ), ma poi non puoi votare !. Assurdo al massimo.
Sempre la solita storia, salvare le apparenze davanti a tutto e tutti. :cer:
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Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
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Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Achille
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Messaggio da Achille »

Emiro ha scritto:Ma è ancora così ??? le lettere sono del 1978

ci sono stati dei cambiamenti ? da quello che dite...sembra di no
Ho citato anche una circolare del 1991.
Non è cambiato nulla. I TdG sono maestri nell'arte di far credere una cosa (che si può votare liberamente) mentre ne pensano un altra (chi vota si autoesclude automaticamente dall'organizzazione).

Cito dal sito Infotdgeova: http://www.infotdgeova.it/votare.php" onclick="window.open(this.href);return false; :

Con la Torre di Guardia del 1/11/1999 (cliccare quiper visualizzare un commento) è cambiata unicamente la posizione nei confronti del "recarsi alle urne": il bizantinismo geovista fa una netta distinzione tra il recarsi alle urne e l'esprimere concretamente - con il voto - il "parere formale". Negli anni '50 e '60 c'era l'abitudine - non sancita ufficialmente in alcun documento - di mostrare, dopo le elezioni, all'anziano la tessera elettorale intatta (cioè completa del tagliando che viene rimosso all'atto dell'ingresso al seggio) per dar prova del rispetto del "principio della neutralità cristiana"; ci sono TdG che hanno conservato per anni tutte le intatte tessere elettorali per "dimostrare" di aver esercitato "lealtà alla teocrazia", non essendosi recati alle urne in occasione di elezioni amministrative, politiche e consultazioni referendarie!
Pertanto, dal 1999 i vertici geovisti hanno scelto la strada della condotta ambigua, condannata in precedenza, perché più organica alla "politica" attuale, tesa all'ottenimento dell'intesa ex art. 8 Cost. e conseguente erogazione dell'8°/oo! Il recarsi alle urne rende il TdG simile ad un cittadino "normale", stornando l'attenzione delle Autorità di governo dal vero problema: il veto dell'esercizio del diritto di voto, costituzionalmente garantito e posto alla base di ogni moderna democrazia. Il Corpo Direttivo dell'organizzazione fa credere ai governi che i TdG siano liberi di votare per il fatto che vanno liberamente ai seggi! Con ciò vorrebbero far passare sotto silenzio il veto all'esercizio del voto, imposto attraverso l'operato dei famigerati comitati giudiziari. Infatti, resta ancora valida la direttiva diramata dalla Società con la Torre di Guardia del 1/11/1964, par. 20, pag. 660, dove si insegnava: «I testimoni di Geova ..., comunque, se vanno alle urne e annullano in qualche modo la scheda, cancellandola o scrivendo ad esempio su di essa le parole 'Sono per il regno di Dio'. In questo modo egli dice a favore di che cosa è. Facendo questo la loro scheda sarà annullata; non conterà nell'elezione di un uomo. Hanno osservato la legge e sono andati alle urne e probabilmente hanno evitato la punizione». All'epoca tali istruzioni valevano nei Paesi in cui "la legge rende obbligatorio per i cittadini l'andare alle urne"; oggi il CD le ha estese a tutte le Nazioni!

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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Ci sono due tread paralleli, non si possono unire?
Ho inserito il link al tuo sito nella mia ultima risposta qui:

Http://ifg.uniurb.it/2013/02/25/ducato- ... mment-3213" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Achille
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Messaggio da Achille »

Mario70 ha scritto:Ci sono due tread paralleli, non si possono unire?
Ci ho pensato ma preferisco lasciarli separati. L'altra discussione riguarda l'esperienza di Papa61.
Lasciando la discussione isolata possiamo concentrare di più l'attenzione sulla sua testimonianza.

Achille
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Messaggio da Amalia »

Mario70 ha scritto:Ci sono due tread paralleli, non si possono unire?
Ho inserito il link al tuo sito nella mia ultima risposta qui:

Http://ifg.uniurb.it/2013/02/25/ducato- ... mment-3213" onclick="window.open(this.href);return false;
Mario, ho letto tutti i botta e risposta dei commenti a quell'articolo e, da un lato, non posso che complimentarmi con te per le argomentazioni apportate e la calma che sei riuscito a mantenere, dall'altra mi metto le mani nei capelli per la debolezza delle controargomentazioni e delle prese di posizione dei TdG internettiani, senza contare i toni a cui si abbassano nella discussione... :s.parole:

Grazie per il lavoro di informazione che fai... :strettamano: :ok:
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Messaggio da Ray »

Mario70 ha scritto:Sapete cosa sto notando quando leggo articoli del genere?
La vostra apatia e soprattutto il fatto che non rispondete ad articoli del genere.
Perché sono sempre solo io o Achille e altri pochissimi che si contano sulle dita di una mano a rispondere?
La maggioranza di voi è stata testimone, sa benissimo come stanno le cose, eppure quando ha la possibilità di sbugiardare alcuni tdg ipocriti SU COSE VERE COME QUESTE e non su fantavaccate varie come spesso mi capita di leggere, argomenti seri dicevo come questi anziani o beteliti che fanno credere che il tdg è libero di votare per ingraziarsi i politici per l'intesa e l'8x1000 o semplicemente perché è vietato costituzionalmente incentivare l'astensione, voi che fate?
Ma non vi viene automatico urlare la verità?
Sono senza parole!
Mario è dacci tempo....
Ti dobbiamo fare il rapportino? :ironico:
Certo che sappiamo come stanno le cose,i tdg sanno come girare intorno ai problemi,e questo e un dato di fatto, penso che si sappia.
Sono abili manipolatori delle parole .Si può dire che il tdg, .....(potrebbe).... fare il politico... ma non può. :occhiol:
Una volta chiesi ad un'anziano ,visto le dichiarazioni di ..... adesso non ricordo il nome, posso andare a votare anche se non metto la preferenza ?
Uno sguardo che ...quasi mi inceneriva. In realtà io sapevo che era una finta ,ma volevo stuzzicare l'anziano. :occhiol:

P.S.
Io quando ero ancora tdg mi sono recato qualche volta a......non ditelo a nessuno. :cer:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Malcico71
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Messaggio da Malcico71 »

Ho visto che sorta di botta e risposta che c'è stata in rete al riguardo ...
:s.parole: ...

Quasi quasi mi verrebbe da dire "tanto di cappello" a coloro che da tdG cercano di portare la ragione dalla loro parte! Che dialettica!

Penso che possa attecchire solo in coloro che non conoscono i retroscena ...
In più di 20 anni che li ho frequentati non ho mai sentito cose del genere! Toh, adesso salta fuori dalle riviste che si può andare a votare e nessuno ti deve dire niente, è una cosa fra te e Dio ... ma per piacere!!!

Lo sappiamo tutti qual'è la posizione dei tdG in merito alle votazioni!
Ma se non si può votare nemmeno il capoclasse a scuola! :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer:

Mi sa che possiamo postare anche duemila articoli di pubblicazioni, ma alcuni internettiani girano la frittata cercando di farci credere che non capiamo niente e non sappiamo leggere ...
Per amore del discorso posto una scansione dell'annuario del 2004 p.95, dove parla della neutralità dei tdG ... Allora possono votare ?
Allegati
elezioni - annuario 2004 p95.jpg
elezioni - annuario 2004 p95.jpg (73.95 KiB) Visto 5176 volte
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arwen
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Messaggio da arwen »

Ma se non si può votare nemmeno il capoclasse a scuola!


Sul serio ?!. Nemmeno quello ?. Mica voto per lo stato od un partito politico !. Allora evviva l'anarchia per loro ?. :sor: :test:
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Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
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Messaggio da Achille »

arwen ha scritto:Sul serio ?!. Nemmeno quello ?. Mica voto per lo stato od un partito politico !. Allora evviva l'anarchia per loro ?
Le direttive ufficiali non lasciano spazio ad alcuna "libera scelta personale":
*** sj p. 16 Saluto alla bandiera, inni e votazioni ***
Incarichi elettivi
In molte scuole gli studenti vengono eletti per votazione a certi incarichi, come quello di capoclasse. In alcune scuole si tengono campagne di tipo politico in scala ridotta, con tanto di distintivi propagandistici e manifesti elettorali. Lo scopo è quello di abituare i ragazzi ai meccanismi della vita politica. Comunque i giovani Testimoni non prendono parte alla politica nella scuola, non accettando incarichi elettivi e non dando il loro voto ad altri. Perciò, sia che vengano proposti come candidati o che ricevano un incarico per elezione, rifiutano gentilmente. Così facendo, imitano l’esempio di Gesù, che si ritrasse quando la gente voleva farlo re
Sottolineatura mia.

Sullo stesso tenore anche queste due lettere della Betel:

VOTAZIONI SCOLASTICHE:
Riguardo ai quesiti che ci poni, se il partecipare a certe votazioni in seno all'ambito scolastico violi i princìpi biblici o meno, sei tu che devi valutarlo attentamente, essendo sul posto e conoscendo tutti i particolari. Le seguenti domande possono aiutarti a valutare la cosa e a prendere la corretta decisione: Vi è implicato lo spirito o il meccanismo politico? Si fa una campagna per ottenere quel posto? Vi è contesa fra diversi? Vi è spirito di parte? Vi è lotta politica per essere eletti o per far eleggere qualcuno? Se la risposta è affermativa, allora vi è violazione di neutralità. O si tratta solamente di fare una valutazione di chi è più qualificato? Come ad esempio nello scegliere l'amministratore che deve svolgere le varie mansioni a favore di tutti i condomini. Lo sceglierlo, o per alzata di mano o mediante votazione non costituisce una violazione dei princìpi biblici, è una questione privata. Non tutte le votazioni sono politiche; a volte si può essere invitati a esprimere opinioni sulla qualità di qualcosa; questa è una questione che non implica violazione. C’è un altro aspetto da considerare: In che cosa consiste l'incarico per cui si richiede un'elezione? Implica una violazione dei princìpi biblici nell'adempierlo? Ad esempio dare la direttiva per l'inno scolastico o qualche altra cose che violi la legge di Dio. La persona alla quale abbiamo dato il nostro voto, contribuendo ad eleggerla, come si comporterà? Commetterà azioni che sono in contrasto con gli insegnamenti della Bibbia? Anche qui è bene stare attenti a non condividere i peccati di costoro (1Tm 5:22) - W 1.6.65 p 348, 349.

Se un cristiano riceve un lavoro dalla direzione della scuola connesso alle votazioni, come tenere registrazioni o mantenere l'ordine, ma il cristiano stesso non deve votare né incoraggiare l’attività politica, egli può decidere secondo la sua coscienza. Questo non vuol dire che possa farlo liberamente. Dovrebbe valutare attentamente se, dopo aver preso la decisione, può dire come Paolo "mi sono comportato con perfetta coscienza". (Atti 31:1) - W 1.7.77 p 415, 416; G 22.5.78 p 27, 28 (SSH:SSI 8.11.82)
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Messaggio da Malcico71 »

Non me ne voglia Achille se ripeto il primo articolo da lui citato, ma ci tenevo a far vedere anche la copertina dell'opuscolo "I testimoni di Geova e la scuola" che forse chi li ha conosciuti di recente non ha mai visto prima.
Allegati
opuscolo scuola p.16.JPG
opuscolo scuola p.16.JPG (69.79 KiB) Visto 5084 volte
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Messaggio da finalmente libera »

confermo anch io che nn si poteva votare nemmeno per il rapp di classe ...e che mi è stato insegnato che se consegnavano le schede elettorali a casa nn si doveva dire "no grazie noi nn votiamo perchè siamo tdg"ma bisognava prenderle e basta...se fosse per loro quanti hitler sarebbero saliti al potere...e hanno il coraggio di lamentarsi dei governi ma sono i primi che nn vogliono cambiare le cose con questo atteggiamento..
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Salve
causa vari impegni ,non sono un assiduo frequentatore di questo forum che ho sempre frequentato sin dagli albori .Questo argomento delle votazioni ,per me che sono stato testimone di Geova dalla metà degli anni 60 ,ritengo davvero scandaloso questa loro nuova veduta o intendimento progressivo ,perchè causa neutralità molti tdG hanno dato la loro vita e sono stati perseguitati . I tdG loro si definiscono Ambasciatori del Regno di Dio e perciò come tutti gli ambasciatori sono neutrali alle questioni politiche
nella tdG del 99/1/11pag 28 domanda dei i lettori : "



Cosa pensano i testimoni di Geova delle votazioni?

Nella Bibbia ci sono princìpi chiari che permettono ai servitori di Dio di avere la giusta opinione al riguardo. Sembra comunque che non esista nessun principio contrario al votare in sé e per sé. Per esempio, non c’è motivo per cui un consiglio direttivo non possa decidere per votazione le questioni inerenti alla propria società. Spesso le congregazioni dei testimoni di Geova prendono decisioni circa l’orario delle adunanze e l’impiego dei fondi della congregazione votando per alzata di mano.

Che dire però del votare alle elezioni politiche? In alcuni paesi democratici ben il 50 per cento della popolazione non va a votare il giorno delle elezioni. In quanto ai testimoni di Geova, essi non interferiscono nel diritto altrui di votare; né fanno alcuna campagna astensionistica. Rispettano le autorità debitamente costituite a seguito di tali elezioni e cooperano con esse. (Romani 13:1-7) In quanto a dare personalmente il voto a un candidato alle elezioni, ciascun testimone di Geova decide in base alla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia e a come intende la responsabilità che ha verso Dio e verso lo Stato. (Matteo 22:21; 1 Pietro 3:16) Nel prendere questa decisione personale, i Testimoni tengono conto di una serie di fattori.

Primo, Gesù Cristo disse riguardo ai suoi seguaci: “Non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:14) I testimoni di Geova prendono seriamente questo principio. ‘Non facendo parte del mondo’, sono neutrali rispetto agli affari politici del mondo. — Giovanni 18:36.

Secondo, l’apostolo Paolo si considerava “ambasciatore” di Cristo fra i suoi contemporanei. (Efesini 6:20; 2 Corinti 5:20) I testimoni di Geova credono che ora Cristo Gesù sia stato intronizzato quale Re del celeste Regno di Dio e che loro, come ambasciatori, devono annunciarlo alle nazioni. (Matteo 24:14; Rivelazione [Apocalisse] 11:15) Ci si aspetta che gli ambasciatori siano neutrali e non interferiscano negli affari interni del paese in cui vengono mandati. In qualità di rappresentanti del celeste Regno di Dio, anche i testimoni di Geova si sentono analogamente in obbligo di non interferire nella politica del paese in cui risiedono.

Un terzo fattore da considerare è che chi col suo voto contribuisce a eleggere un candidato può diventare responsabile di ciò che questi farà. (Confronta 1 Timoteo 5:22, Parola del Signore). I cristiani devono valutare attentamente se intendono assumersi questa responsabilità.

Quarto, i testimoni di Geova tengono in alta stima la loro unità cristiana. (Colossesi 3:14) Quando le religioni si immischiano nella politica, spesso ciò causa divisioni fra i loro aderenti. Imitando Gesù Cristo, i testimoni di Geova evitano ogni ingerenza nella politica e mantengono così la loro unità cristiana. — Matteo 12:25; Giovanni 6:15; 18:36, 37.

Quinto ed ultimo fattore, stando fuori dalla politica i testimoni di Geova hanno la libertà di parola che consente loro di annunciare l’importante messaggio del Regno a persone di qualsiasi idea politica. — Ebrei 10:35.

Alla luce dei princìpi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà. Che dire però se la legge impone ai cittadini di andare a votare? In tal caso spetta a ciascun Testimone prendere la propria decisione di coscienza basata sulla Bibbia su come intende affrontare la situazione. Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore.

La Torre di Guardia del 15 marzo 1951, a pagina 89, diceva: ‘Quando Cesare obbliga i cittadini a votare . . . possono recarsi alle urne ed entrare nella cabina elettorale. È qui che essi devono fare il segno sulla scheda o scrivere ciò che hanno deciso. I votanti possono fare ciò che vogliono con la loro scheda. Perciò quivi alla presenza di Dio è dove i suoi testimoni devono comportarsi in armonia con i suoi comandamenti e in accordo con la loro fede. Non è nostra responsabilità istruirli su ciò che devono fare con la loro scheda’.

Che dire se un marito incredulo insiste che la moglie cristiana si rechi alle urne? Ebbene, lei è sottoposta al marito, così come i cristiani sono sottoposti alle autorità superiori. (Efesini 5:22; 1 Pietro 2:13-17) Se ubbidisce al marito e si reca alle urne, è una sua decisione personale. Nessuno dovrebbe criticarla. — Confronta Romani 14:4.

Che fare se in un paese la legge non obbliga ad andare a votare, ma c’è forte ostilità nei confronti di coloro che non vanno alle urne, i quali magari rischiano anche di essere aggrediti? O che dire se i singoli individui, pur non essendo obbligati per legge ad andare a votare, vengono in qualche modo seriamente penalizzati se non si recano alle urne? In queste e in situazioni analoghe, il cristiano deve prendere la propria decisione. “Ciascuno porterà il proprio carico”. — Galati 6:5.

Può capitare che certuni inciampino vedendo che durante le elezioni nel proprio paese alcuni testimoni di Geova vanno alle urne e altri no. Potrebbero dire: ‘I testimoni di Geova non sono coerenti’. Le persone devono però riconoscere che in questioni come questa, che implicano la coscienza individuale, ciascun cristiano deve prendere la propria decisione davanti a Geova Dio. — Romani 14:12.

Qualunque decisione personale prendano nelle diverse situazioni, i testimoni di Geova si sforzano di salvaguardare la propria neutralità cristiana e la propria libertà di parola. In ogni cosa confidano in Geova Dio perché dia loro forza, sapienza e aiuto per non compromettere in alcun modo la loro fede. Dimostrano così di avere fiducia nelle parole del salmista, che disse: “Tu sei la mia rupe e la mia fortezza; e per amore del tuo nome mi guiderai e mi condurrai”. — Salmo 31:3.
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Messaggio da Mario70 »

renato-c ha scritto:Salve
causa vari impegni ,non sono un assiduo frequentatore di questo forum che ho sempre frequentato sin dagli albori .Questo argomento delle votazioni ,per me che sono stato testimone di Geova dalla metà degli anni 60 ,ritengo davvero scandaloso questa loro nuova veduta o intendimento progressivo ,perchè causa neutralità molti tdG hanno dato la loro vita e sono stati perseguitati . I tdG loro si definiscono Ambasciatori del Regno di Dio e perciò come tutti gli ambasciatori sono neutrali alle questioni politiche
nella tdG del 99/1/11pag 28 domanda dei i lettori : "



Cosa pensano i testimoni di Geova delle votazioni?

Nella Bibbia ci sono princìpi chiari che permettono ai servitori di Dio di avere la giusta opinione al riguardo. Sembra comunque che non esista nessun principio contrario al votare in sé e per sé. Per esempio, non c’è motivo per cui un consiglio direttivo non possa decidere per votazione le questioni inerenti alla propria società. Spesso le congregazioni dei testimoni di Geova prendono decisioni circa l’orario delle adunanze e l’impiego dei fondi della congregazione votando per alzata di mano.

Che dire però del votare alle elezioni politiche? In alcuni paesi democratici ben il 50 per cento della popolazione non va a votare il giorno delle elezioni. In quanto ai testimoni di Geova, essi non interferiscono nel diritto altrui di votare; né fanno alcuna campagna astensionistica. Rispettano le autorità debitamente costituite a seguito di tali elezioni e cooperano con esse. (Romani 13:1-7) In quanto a dare personalmente il voto a un candidato alle elezioni, ciascun testimone di Geova decide in base alla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia e a come intende la responsabilità che ha verso Dio e verso lo Stato. (Matteo 22:21; 1 Pietro 3:16) Nel prendere questa decisione personale, i Testimoni tengono conto di una serie di fattori.

Primo, Gesù Cristo disse riguardo ai suoi seguaci: “Non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:14) I testimoni di Geova prendono seriamente questo principio. ‘Non facendo parte del mondo’, sono neutrali rispetto agli affari politici del mondo. — Giovanni 18:36.

Secondo, l’apostolo Paolo si considerava “ambasciatore” di Cristo fra i suoi contemporanei. (Efesini 6:20; 2 Corinti 5:20) I testimoni di Geova credono che ora Cristo Gesù sia stato intronizzato quale Re del celeste Regno di Dio e che loro, come ambasciatori, devono annunciarlo alle nazioni. (Matteo 24:14; Rivelazione [Apocalisse] 11:15) Ci si aspetta che gli ambasciatori siano neutrali e non interferiscano negli affari interni del paese in cui vengono mandati. In qualità di rappresentanti del celeste Regno di Dio, anche i testimoni di Geova si sentono analogamente in obbligo di non interferire nella politica del paese in cui risiedono.

Un terzo fattore da considerare è che chi col suo voto contribuisce a eleggere un candidato può diventare responsabile di ciò che questi farà. (Confronta 1 Timoteo 5:22, Parola del Signore). I cristiani devono valutare attentamente se intendono assumersi questa responsabilità.

Quarto, i testimoni di Geova tengono in alta stima la loro unità cristiana. (Colossesi 3:14) Quando le religioni si immischiano nella politica, spesso ciò causa divisioni fra i loro aderenti. Imitando Gesù Cristo, i testimoni di Geova evitano ogni ingerenza nella politica e mantengono così la loro unità cristiana. — Matteo 12:25; Giovanni 6:15; 18:36, 37.

Quinto ed ultimo fattore, stando fuori dalla politica i testimoni di Geova hanno la libertà di parola che consente loro di annunciare l’importante messaggio del Regno a persone di qualsiasi idea politica. — Ebrei 10:35.

Alla luce dei princìpi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà. Che dire però se la legge impone ai cittadini di andare a votare? In tal caso spetta a ciascun Testimone prendere la propria decisione di coscienza basata sulla Bibbia su come intende affrontare la situazione. Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore.

La Torre di Guardia del 15 marzo 1951, a pagina 89, diceva: ‘Quando Cesare obbliga i cittadini a votare . . . possono recarsi alle urne ed entrare nella cabina elettorale. È qui che essi devono fare il segno sulla scheda o scrivere ciò che hanno deciso. I votanti possono fare ciò che vogliono con la loro scheda. Perciò quivi alla presenza di Dio è dove i suoi testimoni devono comportarsi in armonia con i suoi comandamenti e in accordo con la loro fede. Non è nostra responsabilità istruirli su ciò che devono fare con la loro scheda’.

Che dire se un marito incredulo insiste che la moglie cristiana si rechi alle urne? Ebbene, lei è sottoposta al marito, così come i cristiani sono sottoposti alle autorità superiori. (Efesini 5:22; 1 Pietro 2:13-17) Se ubbidisce al marito e si reca alle urne, è una sua decisione personale. Nessuno dovrebbe criticarla. — Confronta Romani 14:4.

Che fare se in un paese la legge non obbliga ad andare a votare, ma c’è forte ostilità nei confronti di coloro che non vanno alle urne, i quali magari rischiano anche di essere aggrediti? O che dire se i singoli individui, pur non essendo obbligati per legge ad andare a votare, vengono in qualche modo seriamente penalizzati se non si recano alle urne? In queste e in situazioni analoghe, il cristiano deve prendere la propria decisione. “Ciascuno porterà il proprio carico”. — Galati 6:5.

Può capitare che certuni inciampino vedendo che durante le elezioni nel proprio paese alcuni testimoni di Geova vanno alle urne e altri no. Potrebbero dire: ‘I testimoni di Geova non sono coerenti’. Le persone devono però riconoscere che in questioni come questa, che implicano la coscienza individuale, ciascun cristiano deve prendere la propria decisione davanti a Geova Dio. — Romani 14:12.

Qualunque decisione personale prendano nelle diverse situazioni, i testimoni di Geova si sforzano di salvaguardare la propria neutralità cristiana e la propria libertà di parola. In ogni cosa confidano in Geova Dio perché dia loro forza, sapienza e aiuto per non compromettere in alcun modo la loro fede. Dimostrano così di avere fiducia nelle parole del salmista, che disse: “Tu sei la mia rupe e la mia fortezza; e per amore del tuo nome mi guiderai e mi condurrai”. — Salmo 31:3.


Nella pratica caro Renato non è cambiato nulla, il punto è che oggi dicono una cosa quando fanno gli studi (non si può votare perché neutrali e bla bla bla) e ne scrivono un'altra (questione di coscienza) quando sanno che i politici li possono leggere, per non avere conseguenze legali ovvie.
Mi dispiace solo per quei poveri testimoni morti nel Malawi o altrove per aver dato retta a questi voltagabbana ipocriti, quante vite sarebbero state salvate!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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