nardo ha scritto:Quixote ha scritto:
Di fatto a quali orrende profanazioni si saranno lasciati andare! avranno detto che il pellegrinaggio alla Mecca (altrimenti Hajj, quinto pilastro dell’Islam) è una pietra a Satana e un invito alla morte, tant’è che tanti vi muoiono calpestandosi l’un l’altro e tanto varrebbe, per procacciarsi il paradiso, ingaggiare un killer. Per non parlare degli ortodossi, che si dilettano a benedirsi nell’uccidersi l’un l’altro. Mentre i veri Cristiani, per i quali la vita è sacra, nemmeno la toccano una pistola. Piuttosto vanno in galera.
Naturalmente non avranno dimenticato la Santa Chiesa, Babilonia la Grande, sinagoga di Satana, e impero della falsa religione, e ribadito – qual nefando crimine! – che fra le migliaia di confessioni cristiane la loro è l’unica vera. Magari avranno anche diffuso materiale malandrino di marca WTS; e avranno incoraggiato all’intolleranza ri-ribadendo che solo loro non bevono e non fumano tutto l’anno, mentre Allah tutto permette undici mesi su dodici, sicchè la pratica del digiuno è un palliativo.
Penso di capire che qui stai facendo delle ipotesi su quello che possano avere detto. Se invece hai dei datti diretti (non mi stupirei, vista la tua provata superiorità) tanto meglio, ci mancherebbe.
Quindi ritieni che se i due avessero dette le cose che hai sopra scritto, ed ormasi assodata la legge del Kazakistan già più volte citata (che vieta la diffusione di discorsi di odio religioso, ecc.), comunque la condanna è ingiustificata ed anzi è un abuso?
Se questi TdG avessero detto le cose che hai scritto, chi avrebbe il diritto di giudicare se effettivamente vanno contro alla legge del Kazakistan?
Io, tu, Dnick o la magistratura del Kazakistan?
Io penso la magistruta del Kazakistan. Ma come hai più volte fatto notare, sono un ignorante e quindi magari posso sbagliarmi e quindi attendo lumi.
Oppure si, è la magistatura del Kazakistan ad avere il diritto di giudicare ma in realtà siccome il Kazakistan è uno stato illiberale (possiamo chiamarla dittatura?) e la sua magistratura è corretta ed è altrettanto illiberale, i suoi giudizi non contano e sono chiaramente inficiati.
E' corretto?
I fatti, non le ”ipotesi”, come hai correttamente intuito sono come li ho descritti, dalle Nazioni Unite all’adenoma. Quello che hai citato è il riassunto delle registrazioni. Sto scrivendo con il PC da tavola, quando mio figlio mi riporta il portatile, ove ho annotato i link, se nessuno lo già ha fatto prima, ve li passo.
Chiedi chi ha il diritto di giudicare. Lascio a te la risposta. La mia opinione l’ho già espressa, e questi fatti non la mutano, ma semplicemente la approfondiscono. Ti prego solo di considerare due cose:
1) Un kazako, credo, ti risponderebbe che lo Stato è sovrano. Se la stessa legge valesse in Italia, mezza Italia meriterebbe la galera.
2) Le leggi razziali del ’38 erano giuste, perché emesse da uno Stato sovrano. Sono occorsi sei anni di guerra, e decine di milioni di morti per dimostrare il contrario, teste anche il processo di Norimberga.
Veniamo ai fatti: quei TdG si sono dimostrati ingenui, ma non direi che se la siano cercata; come potevano sapere che venivano proditoriamente registrati? Di fatto chi li ha registrati è un giuda, cioè una volpe in veste di agnello, ovverosia un “discepolo” che ha tradito i “maestri”. Inutile ripetere che è una procedura inaccettabile e non accettata tranquillamente in Occidente. Piuttosto ne va ora stigmatizzata la tendenziosità: negli atti preliminari sono riportate le parole dei TdG, ma non quelle dei registranti; quindi non possiamo sapere quanto e fino a che punto questi li abbiano imbeccati, cioè istigati a delinquere.
Ironia della sorte, se quei due poveri diavoli non avessero ottemperato ai dettami dell’amorevole mamma WTS, e cioè avessero predicato da soli invece che in coppia, il minimo della pena, ai sensi del 174, 1, consisterebbe in due anni ai domiciliari. Avendolo fatto «in gruppo», cioè in due, il minimo, come da 174, 2, è cinque anni di prigione, il che a me sembra un tantino iniquo. Da notare che l’art. parla espressamente di «azioni […] commesse in pubblico», il ché non mi sembra si configuri nella fattispecie.
Gli atti preliminari sono un abominio: si parla di Nazioni Unite e di Dichiarazioni dei diritti umani al fine di soffocare quei diritti. Si parla della denuncia di un giovane, evidentemente un ex-TdG, “costretto” ad abbracciare la fede. Ora tale coercizione forse non varrebbe nemmeno nel caso della monaca di Monza monacata a forza, e comunque non ho mai letto, in questo forum, esperienze del genere. Ma io non sono mai stato TdG, per cui gli ex e gli inattivi giudicheranno con piú competenza di me questo punto. Dell’impiego delle registrazioni si è già detto. Che alla base ci siano anche pressioni di musulmani e ortodossi (quasi il 95 % del paese) lo avevo supposto in precedenza, ma ora aggiungo soprattutto i primi: come si vede anche dal riassunto, Allah è sovrano per spazio e dettaglio.
Quanto ai discorsi dei TdG, si tratta della solita brodaglia: l’es. del killer mi ha ricordato la paraboletta paranoica di quel membro del CD che parlava di quell’universitario che si spara in bocca. È comunque interessante perché ignoravo le argomentazioni che i TdG portano contro gli ortodossi, e soprattutto contro l’Islam. Piuttosto mi appare speciosa la ragione per cui il tribunale non ha concesso, in attesa di processo, i domiciliari a quel padre di famiglia di 61 anni. E non parlo solo delle lacune di documentazione della difesa riguardo l’adenoma (a sí, bella difesa davvero! davvero preparata!), ma della “pericolosità” dell’individuo, e del fatto che nel frattempo potesse fuggire.
Questi i fatti, decidete voi come interpretarli. Piuttosto debbo per onestà aggiungere che comincio a nutrire perplessità su quell’art. della Costituzione kazaka da me piú volte citato. Il testo inglese recita
attitude towards religion, che io ho genericamente tradotto ‘attitudini verso la religione’, ma il testo degli originali russo e kazako, che ovviamente non conosco, potrebbe forse intendere ‘propensione verso la religione’, e in questo caso il dettato sarebbe piú sfumato, e la contraddizione meno evidente. In ogni caso, la mia opinione finale è che questi atti violino manifestamente i diritti umani, senza bisogno di dover aggiungere altro per dimostrarlo, anche perché la fattispecie si configura come l’ennesimo episodio di intolleranza e violazione dei diritti dell’uomo di quello stato, quali quelle evidenziate, per es., nel
Report che avevo in precedenza linkato.