TESTIMONI DI GEOVA? NON SONO UNA CONFESSIONE CRISTIANA Secondo famiglia cristiana

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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Tranqui
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TESTIMONI DI GEOVA? NON SONO UNA CONFESSIONE CRISTIANA Secondo famiglia cristiana

Messaggio da Tranqui »

http://www.famigliacristiana.it/articol ... tiana.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Non possiamo però ritenere i Testimoni di Geova una “confessione cristiana” in senso stretto, perché la loro interpretazione delle Scritture confligge spesso con quella delle Chiese in alcuni elementi dottrinali fondamentali: negano la dottrina della Trinità, Gesù è “Figlio di Dio” ma è stato creato, non generato. Sarebbe esistito nel cielo come prima creatura del Padre, prima di nascere come uomo. Non sarebbe risorto con il suo corpo terreno, ma avrebbe assunto un “corpo spirituale” in cielo. Mi sembra quindi che i Testimoni di Geova non possano definirsi una “confessione cristiana”, sebbene predichino in base alle Scritture, spesso interpretate in maniera fondamentalista, e forse si farebbe torto al loro credo se si volesse integrarli in una visione che non appartiene loro
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Per cristiano s'intende seguace di Cristo, ed essere battezzati nella formula trinitaria.
Ovviamente i TdG seguono Geova e Cristo è solo marginale.
Inoltre non accettano il battesimo trinitario.
Dunque, i TdG non sono cristiani al massimo teisti.
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Non credo che «Famiglia cristiana» abbia troppi titoli per definire quel che è cristiano e quel che non lo è: troppi parametri in gioco, e dipende da quello che si adopera. D‘altronde il trafiletto è sobrio, anche se puntualmente deturpato e distorto dall’idiozia dei commenti successivi, quasi senza distinzione. Personalmente non mi preoccuperei di definire o definirmi cristiano, ma di vivere come tale, se ci credo, in qualsiasi modo ci creda, incluso un approccio teista od agnostico.

Magari in séguito aggiungo altro, ora attendo se e come si svilupperà la discussione. Certo in un’ottica istituzionale i TdG mi sembrano aver piú dell’osservanza ai canoni del VT, che della Buona Novella del NT. Ma l’istituzione è del IV sec., non è che non si possa definire cristiano chi è vissuto prima, ché poi l’Istituzione sui secoli precedenti poggia. Storicamente non regge, sociologicamente la WT non è che un cult, anzi, forse l’esempio piú tipico di un cult. Teologicamente ognuno tira l’acqua al proprio mulino, certo i TdG sono in controtendenza rispetto all’orientamento contemporaneo, che mira, a ragione o a torto, a un ideale interconfessionale (il trafiletto di FC va in questa direzione).

Ideale che condivido, ma che presenta un grosso rischio: quello di storicizzare troppo, e rendere relativo quel che pertiene all’Assoluto. That’s the question.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Mi pare che abbiamo affrontato altre volte questa discussione. Ovviamente anche i TdG ritengono che le altre confessioni cristiane siano "false" perchè non credono alle stesse loro dottrine e non interpretano la Bibbia come loro.
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Countrydancer
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Messaggio da Countrydancer »

"la Chiesa cattolica[195] e altre confessioni cristiane non riconoscono la dottrina dei Testimoni di Geova come cristiana a causa, principalmente, del loro antitrinitarismo, del rifiuto di considerare Gesù uguale a Dio ma di identificarlo con l'arcangelo Michele[196][197], della negazione della natura spirituale e immortale dell'anima; la loro interpretazione della Sacra Scrittura è stata accusata di essere "letterale e fondamentalista, e persino falsificante" dalla Conferenza Episcopale Italiana.[198] I Testimoni di Geova non partecipano al Consiglio Ecumenico delle Chiese[199] (l'organo principale che raduna le differenti Chiese cristiane nel mondo) e non accettano di aderire ad alcuna forma di ecumenismo organizzato, ritenendo preferibile ad esso il solo colloquio con le singole persone.[200]" tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Testimoni_di_Geova" onclick="window.open(this.href);return false;

In riferimento alla nota 198: "Ci sentiamo in dovere di dichiarare con franchezza che i Testimoni di Geova non appartengono alla comunità cristiana e non solo a quella cattolica. Rifiutano infatti esplicitamente verità fondamentali della nostra fede, innanzitutto quella del Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e quindi della divinità del Signore Gesù Cristo; interpretano in modo letterale e fondamentalista, e persino falsificante, la Sacra Scrittura” CEI, L'impegno pastorale della Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sette, n. 39-40, 1993.

Quindi Famiglia Cristiana riporta un documento dalle CEI
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Vieri
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Caro Quixote....

Messaggio da Vieri »

Hai detto:
Personalmente non mi preoccuperei di definire o definirmi cristiano, ma di vivere come tale, se ci credo, in qualsiasi modo ci creda, incluso un approccio teista od agnostico.
ed in effetti hai detto una grande verità poichè molti e di "tutte le razze"invocano Dio o Geova con le mani rivolte al cielo ma conducendo una esistenza spesso contraria ai principi del Vangelo stesso.

Le parole:" vivere come tale" alla fine sono quelle che effettivamente definiscono quelle persone, anche se a modo loro e magari non frequentando la chiesa, riconoscono in cuor loro la validità di certi principi e li rendono base della loro vita.

I tdG. sono allora cristiani ?
Non voglio dare giudizi come quelli espressi da "Famiglia Crstiana" ma porre solo degli interrogativi.

Può definirsi cristiano chi lascia morire un congiunto o si lascia morire per non volere delle trasfusioni di sangue contraddicendo le parole del Vangelo di Giovanni : "non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici"?

Può definirsi cristiano chi si sente superiore, "unto" e disprezzando gli altri del "mondo" come peccatori ?

Può definirsi cristiano chi ostracizza fino a limiti estremi, familiari compresi, chi alla fine si è allontanato dal loro credo ?

Può definirsi cristiano chi antepone il V.T. al Vangelo di Cristo e predicando sempre improbabili fini del mondo quando il Vangelo chiaramente dice: "voi non sapete né il giorno né l'ora e nemmeno il Figlio lo sa ma solo il Padre"?

Potrei andare ancora avanti ma direi che già in queste considerazioni le distanze da Cristo siano abissali.....
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Allora neanche Paolo era cristiano, perchè molti atteggiamenti dei TdG che descrivi sono proprio derivati da interpretazioni dei "suoi" scritti.
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

L'articolo di "famiglia cristiana" ovviamente propone una "definizione" del termine cristiano che è confessionale, apologetica, restrittiva, astorica e soggettiva. "Famiglia cristiana" e più in generale la chiesa cattolica hanno senz'altro tutti i titoli per definire chi o cosa è "cattolico" ma non hanno alcun titolo per definire in generale cosa è "cristiano" e cosa non lo è, in quanto il termine cristiano non ha mai indicato, storicamente, un gruppo religioso unico, omogeneo e dottrinalmente unitario, in quanto sono esistiti (ed esistono) sin dall'antichità molteplici cristianesimi con diversi orientamenti teologici e dottrinali. Non si può quindi che ricorrere a definizioni lapalissiane per cui, è vero, i tdG non sono "cristiani cattolici" ma sono appunto "cristiani testimoni di G.", i "cristiani protestanti" non sono "cristiani cattolici" e via discorrendo. Allo stesso modo di come nell'antichità i "cristiani gnostici" non erano "cristiani proto-ortodossi" e viceversa. Dare "patenti di cristianesimo" è semplicemente un ozioso esercizio apologetico che fanno le singole confessioni, legittimo sicuramente partendo appunto da una prospettiva apologetica, ma priva di senso se si esamina la questione da un'ottica storica, in quanto storicamente il cristianesimo è sempre stato all'insegna della molteplicità confessionale e dottrinale.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
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I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Ottimo punto Valentino.

Da parte mia trovo questa osservazione interessante da estendere al resto della cultura e delle religioni umane.
In tutte le religioni che abbiano o abbiano avuto una rilevante diffusione, soprattutto se diffuse oltre che geograficamente anche in culture diverse, i processi di diversificazione e di sincretizzazione con elementi delle culture riceventi sono ben osservabili nel corso di tutta la storia docmentata dell'uomo in tutto il globo.
Già solo osservando la storia e la situazione attuale delle altre "Grandi Religioni", vedi Islam, Ebraismo, Induismo e Buddhismo, troviamo questi processi presenti ed aventi schemi pressochè identitici ovunque.

L'Islam non è solo diviso in Sciiti e Sunniti ma a loro volta in una gran quantità di sottogruppi e sette; così è pure l'Ebraismo anche con i suoi numeri ben più limitati. L'Induismo a sua volta è suddiviso in una molteplicità di sottogruppi con tutta la varietà che può sorgere da una storia talmente antica da avere le sue radici nella preistoria.
Il Buddhismo con la sua grande estensione geografica che va a toccare una quantità di culture diverse senza essere stato imposto "per invasione", particolare che predispone ad un alto livello di sincretismo, ha dato vita in questo modo ad alcune delle forme religiose più particolari tutt'oggi in esistenza, dalle varie forme Tantriche dell'Himalaya e della Mongolia sino alle varie Scuole Zen Giapponesi.

E' un utile presupposto mentale, a mio avviso, l'essere ben consapevoli anche parlando di "Cristianesimo", quanto la vita di questo sia stata e sia fondamentalmente identica nei suoi processi storici alle altre forme di religiosità.
Senza questa consapevolezza credo possa essere semplice incappare nell'errore di considerarlo "superiore per intervento divino" alle altre religioni, quando andando a vedere meglio a fondo questa differenza invero non sussiste affatto.
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Cristiani o non "cristiani"......

Messaggio da Vieri »

Per fare un discorso "bipartisan" riprendo quanto scritto da Quixote:
Personalmente non mi preoccuperei di definire o definirmi cristiano, ma di vivere come tale, se ci credo, in qualsiasi modo ci creda, incluso un approccio teista od agnostico.
In conclusione: "vivere come tale" per me significa rispettare nella propria vita i principi del Vangelo ma se questi, come specificato prima vengono ignorati, una persona non ritengo possa definirsi "cristiano".
Vedo al limite più "cristiano" un agnostico che però crede e si comporta secondo i principi del Vangelo stesso .......anche se al limite dice di non credere
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:Per fare un discorso "bipartisan" riprendo quanto scritto da Quixote:
Personalmente non mi preoccuperei di definire o definirmi cristiano, ma di vivere come tale, se ci credo, in qualsiasi modo ci creda, incluso un approccio teista od agnostico.
In conclusione: "vivere come tale" per me significa rispettare nella propria vita i principi del Vangelo ma se questi, come specificato prima vengono ignorati, una persona non ritengo possa definirsi "cristiano".
Vedo al limite più "cristiano" un agnostico che però crede e si comporta secondo i principi del Vangelo stesso .......anche se al limite dice di non credere
Quindi tu hai venduto tutto quello che hai e l'hai dato ai poveri? :occhiol:
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Ciao Victor...

Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto: Quindi tu hai venduto tutto quello che hai e l'hai dato ai poveri? :occhiol:
Direi che questa possa essere una domanda "sbarazzina" che in alcuni casi potrebbe mettere in discussione la fede di un cristiano se dovesse essere "integralista" leggendo in specialmodo una pagina del Vangelo di Marco 10,20 (CEI)
20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. 23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».
Se invece prendiamo della stessa pagina nell'edizione "Nuova Diodati troviamo:
Ma Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio.
L'interpretazione più esatta ritengo in questo caso che possa essere rappresentata proprio dalle parole: "per coloro che confidano nelle proprie ricchezze" riferita a quelli che antepongono nella loro vita il denaro ed i beni materiali davanti a tutto ed ovviamente davanti a Dio stesso.

Del resto quando Gesù incontra Zaccheo e lui pentendosi di aver rubato dice di donare solo una parte dei suoi beni ai poveri, Gesù dice: " ecco la salvezza è entrata in quella casa..."
Il Papa ha sottolineato recentemente che, anche nelle sofferenze della vita, il cristiano sa affidarsi a Gesù e vivere con speranza. Dal Pontefice, poi, un nuovo richiamo a non lasciarsi dominare dalla ricchezza che alla fine porta solo tristezza.

il mio pensiero è pertanto rivolto al fatto che il possedimento dei beni non rappresenti un peccato ma è l'indifferenza alle necessità degli ultimi che rappresenta il vero peccato poichè disobbedisce al secondo comandamento: "ama il prossimo tuo come te stesso"....
Il vero cristiano deve essere pertanto sensibile a tali necessità donando parte delle sue disponibilità sia di tempo che di denaro in favore dei più bisognosi.

Quante opere di "carità cristiana" vengono allora effettuate dai tdG ? Donare risorse e tempo per le "case del regno" non aiuta mai fisicamente nessuno.....eccetto naturalmente la "real estate" della "WatchTower"... :ironico:

PS. per risponderti alla tua domanda ti propongo le parole di San Paolo:
... è benigna la carità, non è invidiosa, la carità non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia,.....
...ed ovviamente non sarebbe "cosa buona e giusta" fare come quel ricco che gettava sonoramente le monete nella bacinella di bronzo del tempio....
Buona giornata.
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virtesto
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Cosa significa essere cristiani.

Messaggio da virtesto »

Secondo Coladarci bisogna essere battezzati nella formula trinitaria. Quindi per diventare cristiani bisogna semplicemente osservare una liturgia. Anche Countrydancer è un po' su questa posizione. E un atteggiamento farisaico. Sì, ariecco i Farisei.

Però Coladarci aggiunge anche che un cristiano è un seguace di Cristo. Bene. Ma cosa insegnava Gesù Cristo? Ogni tanto fa comodo utilizzare le "categorie" della WTS per rispondere. Chi è cristiano, il Testimone di Geova ucciso dai nazisti perchè si rifiutava di andare in guerra o il soldato cristiano che lo ammazzò? E da qui potrei andare avanti paginate e paginate a descrivre tutti gli orrori compiuti dai cosìdetti "Cristiani"
cattivo esempio
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Messaggio da cattivo esempio »

Chi è cristiano, il Testimone di Geova ucciso dai nazisti perchè si rifiutava di andare in guerra o il soldato cristiano che lo ammazzò?
virtesto,

adesso vado in piazza a costruirti un monumento
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Countrydancer
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Messaggio da Countrydancer »

virtesto ha scritto:Secondo Coladarci bisogna essere battezzati nella formula trinitaria. Quindi per diventare cristiani bisogna semplicemente osservare una liturgia. Anche Countrydancer è un po' su questa posizione. E un atteggiamento farisaico. Sì, ariecco i Farisei.

Però Coladarci aggiunge anche che un cristiano è un seguace di Cristo. Bene. Ma cosa insegnava Gesù Cristo? Ogni tanto fa comodo utilizzare le "categorie" della WTS per rispondere. Chi è cristiano, il Testimone di Geova ucciso dai nazisti perchè si rifiutava di andare in guerra o il soldato cristiano che lo ammazzò? E da qui potrei andare avanti paginate e paginate a descrivre tutti gli orrori compiuti dai cosìdetti "Cristiani"
Personalmente io ho scelto di essere cattolico per seguire un filo logico.....i testi originali della Bibbia non ci sono, quindi nessuno sa quali sono i testi giusti (pertanto il solo scriptura non regge). Inoltre nemmeno la Bibbia come la conosciamo noi era seguita dai primi Cristiani in quanto il nuovo testamento non era nemmeno stato scritto (pertanto neanche qui regge il solo scriptura). Pertanto se voglio essere Cristiano seguo quello che mi dice la Chiesa. E' una scelta. Giusta o sbagliata che sia ma ha un filo logico, per me.

In tutte le cose chi inizia qualcosa (che sia vera o no, giusta o sbagliata) ha il compito di dire cosa è esatto e cosa non va proprio (perchè lo ha inziato e ha stabilito dei paletti). La CC non dice che tante confessioni religiose protestanti non sono Cristiane ma solo quelle che deviano in modo sostanziale dal credo base (nel caso dei Tdg si parte già male per la negazione della Trinità). Tra l'altro storicamente la Chiesa, alle origini aveva già dovuto affrontare simili argomenti e contestazioni....
Comunque credo che tu non sia ben informato in merito agli insegnamenti della chiesa Cattolica o di chi è un buon Cristiano nella visione della CC. Ti riporto il rapporto Fede e salvezza secondo il cattolicesimo (tratto da un corso al Cristianesimo della Didaskaleion)

.....precisiamo il rapporto tra fede e salvezza secondo il cattolicesimo:
— tutti gli uomini sono chiamati da Dio alla salvezza, cioè alla vita eterna con Lui (1 Tim 2,4): "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità"
— non tutti sono chiamati alla fede esplicita in Gesù:
— non lo sono coloro a cui il vangelo non è stato predicato;
— non lo sono coloro a cui è stato predicato in modo incomprensibile o inaccettabile;
— la salvezza effettiva dipende per tutti dalla buona fede (Rom 14), cioè dal comportamento coerente con la verità che ciascuno ha scoperto. D'altra parte non si può pretendere che una persona si comporti secondo una verità che non ha scoperto o che non ha riconosciuto come verità (Si oda al riguardo Tommaso d'Aquino: "Credere in Cristo è cosa buona, ma è colpa morale credere in Cristo se la ragione ritiene che sia un atto cattivo" (Summa Theologica, Ia IIae q. 19, a. 5).

Sottolineo l'ultimo punto la salvezza effettiva dipende per tutti dalla buona fede (Rom 14), cioè dal comportamento coerente con la verità che ciascuno ha scoperto. D'altra parte non si può pretendere che una persona si comporti secondo una verità che non ha scoperto o che non ha riconosciuto come verità

Essere cattolici non vuol dire essere i soli buoni cristiani
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:«Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!»
Se invece prendiamo della stessa pagina nell'edizione "Nuova Diodati troviamo:
Ma Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio.
L'interpretazione più esatta ritengo
Hai perfettamente centrato il punto. Ora, in questo caso non so e non mi interessa tanto sapere quale sia il termine originale che si trova nei manoscritti a nostra disposizione, se "hanno ricchezze" o "confidano nelle ricchezze". Ma è evidente che ogni religione tira l'acqua al proprio mulino, interpretando il testo e assegnando o revocando la patente di "cristianità" in base alla propria personalissima interpretazione.
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Messaggio da Quixote »

Giusto per la cronaca, il greco è generico: ‘coloro che hanno ricchezza, beni di fortuna’, los que tienen riquezas, qui ont de biens; la miglior traduzione a senso, per me, è risolvere la perifrasi in un sostantivo: arduo al ricco entrare nel regno di Dio. "Confidare nella ricchezza" è una riduzione di senso, quindi nemmeno un’interpretezione, se mai è funzionale a una predica per sviluppare un aspetto (trascurandone altri) del brano in questione. Banale è imprecisa la vecchia TNM: «quelli che hanno denaro», insulsamente mantenuto dalla NWT 2013 (those with money); meglio la nuova TNM 2017, «quelli che hanno ricchezze».
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virtesto
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Messaggio da virtesto »

Tralasciamo il bla bla bla che hai scritto e veniamo al punto ultimo che tu hai giustamente sottolineato.

Sia quel Testimone di Geova ammazzato che il soldato cristiano che lo ha fatto , tutti e due avevano scoperto la stessa verità , battezzati e cresimati e 'comunicati' in quanto avevano riconosciuto tale verità. Il Testimone l'ha applicata il soldato cristiano non lo ha fatto. Forse aveva letto anche Sant'Agostino....

Ma tu non hai risposto alla mia domanda iniziale. Lo puoi fare ora senza menare il can per l'aia???
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Messaggio da Vieri »

Grazie per la rua esposizione dalla quale ho rilevato :
....la salvezza effettiva dipende per tutti dalla buona fede (Rom 14), cioè dal comportamento coerente con la verità che ciascuno ha scoperto.
in effetti non voglio dividere il mondo in categorie fra chi sia più o meno cristiano ma da chi sia più o meno coerente con i principi che sie è creato.
Ovviamente tali principi non devono essere contrari ma combacianti a quelli del Vangelo .....

Relativamente al discorso poi di "avere ricchezze" e "confidare nelle ricchezze" fra integralisti cattolici che prendono alla lettera le parole del Vangelo e altri ritengo che il lavoro onesto e la ricchezza derivata da esso non debba ritenersi ovviamente un peccato mentre lo è sicuramente nell'ignorare e non voler farsi carico anche delle necessità del prossimo.

Non per niente_ "sarai giudicato non solo per quello che hai commesso ma anche per quello che non hai fatto ma che avresti potuto fare"....
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Messaggio da Countrydancer »

virtesto ha scritto:Tralasciamo il bla bla bla che hai scritto e veniamo al punto ultimo che tu hai giustamente sottolineato.

Sia quel Testimone di Geova ammazzato che il soldato cristiano che lo ha fatto , tutti e due avevano scoperto la stessa verità , battezzati e cresimati e 'comunicati' in quanto avevano riconosciuto tale verità. Il Testimone l'ha applicata il soldato cristiano non lo ha fatto. Forse aveva letto anche Sant'Agostino....

Ma tu non hai risposto alla mia domanda iniziale. Lo puoi fare ora senza menare il can per l'aia???
Perchè dovrei rispondere a qualcosa mentre tu tralasci il blablabla? Se una discussione deve essere civile cortesemente considera le opinioni e non sminuire i pensieri delle persone definendoli blablabla.....E' più cristiano un testimone di geova che aiuta un un fratello tdg dopo un terremoto e lascia un cristiano evangelista o cattolico sotto le macerie o un cristiano (o meglio un ateo) che aiuta tutti indistintamente?

Non esiste un organizzazione religiosa migliore di una altra perchè entrambe composte da uomini peccatori ed imperfetti. Come non possiamo definire un cristiano cattolico migliore di un protestante. Ci possono essere Cristiani che si comportano bene o male in qualsiasi organizzazione. Quindi per un esempio che tu mi porti di testimoni di Geova migliore di cattolici ti porterò un esempio contrario. Io penso che poi una buona azione dipende se è fatta con la libertà d'animo.....O se il pentimento segue una cattiva azione..... Se ad esempio una persona che si definisce cattolica uccide una persona ma poi si pente mentre un tdg aiuta un fratello tdg ma non aiuta una persona di un'altra religione e poi non si pente, chi si è comportato in modo migliore?

Non sta a noi giudicare le persone perchè non ne conosciamo l'anima.... ma solo al buon Dio.
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...ma allora vedo che siamo d'accordo. Le etichette non contano niente. Trinitari, Teisti, Atei, Triangoli, Rettangoli... tutto fa brodo. Come diceva una vecchia pubblicità del brodo Lombardi.
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Si, ma ovviamente non tutti...

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virtesto ha scritto:...ma allora vedo che siamo d'accordo. Le etichette non contano niente. Trinitari, Teisti, Atei, Triangoli, Rettangoli... tutto fa brodo. Come diceva una vecchia pubblicità del brodo Lombardi.
Se vedi avevo anche scritto:

"Ovviamente tali principi non devono essere contrari ma combacianti a quelli del Vangelo ....."

Buona giornata...
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virtesto ha scritto:...ma allora vedo che siamo d'accordo. Le etichette non contano niente. Trinitari, Teisti, Atei, Triangoli, Rettangoli... tutto fa brodo. Come diceva una vecchia pubblicità del brodo Lombardi.
Rimane il fatto che qualcuno deve dire qual è la fede "corretta" proprio per saper qual è la cosa più giusta da credere, al di la del fatto delle azioni giuste o sbagliate che ogni persona compie. Quindi dal mio punto, come accennato inizialmente, per un filo logico e di continuità con Gesù questo compito è della chiesa che è sempre esistita quindi quella cattolica e quella greco/ortodossa.
Poi ognuno può anche credere in qualcosa di diverso ma ci sta sia giudicata non "ortodossa" (L'ortodossia (dal greco όρθος, "retto", "corretto" e δόξα, "opinione", "dottrina") è l'accettazione piena e coerente dei principi di una dottrina - da Wikipedia)
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:In conclusione: "vivere come tale" per me significa rispettare nella propria vita i principi del Vangelo ma se questi, come specificato prima vengono ignorati, una persona non ritengo possa definirsi "cristiano".
Vedo al limite più "cristiano" un agnostico che però crede e si comporta secondo i principi del Vangelo stesso .......anche se al limite dice di non credere
In ogni caso stai prendendo una "definizione" del termine cristiano che seppur non letteralmente "confessionale" resta comunque personale, soggettiva, apologetica e soprattutto restrittiva. Quando infatti parli di "rispettare nella propria vita i principi del vangelo" dai per scontato che la tua individuazione e comprensione di quelli che chiami "principi del vangelo" coincidano con gli stessi. Ma è appunto quello che pensano i cristiani di tutte le denominazioni esistenti, tdG compresi, ognuno dei quali crede di riconoscere quali siano "esattamente" i "principi del vangelo" e pensa di metterli in pratica. Per un cattolico ad esempio "recitare il rosario" viene concepito e percepito come una "pratica cristiana", per un protestante o un evangelico "recitare il rosario" e più in generale la "devozione mariana" potrebbe non essere concepita e percepita allo stesso modo. Chi è dunque "cristiano"? Chi recita il rosario? O chi rigetta completamente ogni forma di "devozione mariana"? Possono essere considerati cristiani "entrambi"? Ogni risposta non può che essere soggettiva. Il punto, come detto e ripetuto, è che da un punto di vista strettamente storico non ha alcun senso dare "patenti di cristianesimo" senza che si incorra in tesi apologetiche e confessionali. Meglio sarebbe utilizzare ciò che risulta essere lapalissiano, ovvero che i tdG non sono cattolici, che i tdG non sono protestanti, tuttavia non si può dire che i tdG non siano cristiani in quanto, storicamente, si inseriscono in un preciso filone storico della storia del cristianesimo. Non c'è mai stato un "solo modo" di "essere cristiano", e questo sin dall'antichità.
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Vieri
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Valentino, inutile disquisizione....

Messaggio da Vieri »

Valentino ha scritto:
Vieri ha scritto:In conclusione: "vivere come tale" per me significa rispettare nella propria vita i principi del Vangelo ma se questi, come specificato prima vengono ignorati, una persona non ritengo possa definirsi "cristiano".
Vedo al limite più "cristiano" un agnostico che però crede e si comporta secondo i principi del Vangelo stesso .......anche se al limite dice di non credere
In ogni caso stai prendendo una "definizione" del termine cristiano che seppur non letteralmente "confessionale" resta comunque personale, soggettiva, apologetica e soprattutto restrittiva. Quando infatti parli di "rispettare nella propria vita i principi del vangelo" dai per scontato che la tua individuazione e comprensione di quelli che chiami "principi del vangelo" coincidano con gli stessi. Ma è appunto quello che pensano i cristiani di tutte le denominazioni esistenti, tdG compresi, ognuno dei quali crede di riconoscere quali siano "esattamente" i "principi del vangelo" e pensa di metterli in pratica. Per un cattolico ad esempio "recitare il rosario" viene concepito e percepito come una "pratica cristiana", per un protestante o un evangelico "recitare il rosario" e più in generale la "devozione mariana" potrebbe non essere concepita e percepita allo stesso modo. Chi è dunque "cristiano"? Chi recita il rosario? O chi rigetta completamente ogni forma di "devozione mariana"? Possono essere considerati cristiani "entrambi"? Ogni risposta non può che essere soggettiva. Il punto, come detto e ripetuto, è che da un punto di vista strettamente storico non ha alcun senso dare "patenti di cristianesimo" senza che si incorra in tesi apologetiche e confessionali. Meglio sarebbe utilizzare ciò che risulta essere lapalissiano, ovvero che i tdG non sono cattolici, che i tdG non sono protestanti, tuttavia non si può dire che i tdG non siano cristiani in quanto, storicamente, si inseriscono in un preciso filone storico della storia del cristianesimo. Non c'è mai stato un "solo modo" di "essere cristiano", e questo sin dall'antichità.
Scusami Valentino se sono sincero ma recitare o meno il rosario non c'entra assolutamente niente con l'essere cristiano o meno ma io ho parlato di "principi del cristianesimo".

Nel Vangelo di Giovanni 13 e 15 c'è il "concentrato" di tali principi:
Giovanni 3,16-18
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Giovanni 15 -10
Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Se noti pertanto da queste parole, non noti "il culto dei santi"e preghiere diverse, ma il riconoscimento che Gesù è il vero Figlio di Dio e dare la vita per i propri amici ......
Quindi su queste basi ritengo che non tutte le varie confessioni possano per me e secondo la mia opinione definirsi "cristiane"....

Buona giornata......
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: Se noti pertanto da queste parole, non noti "il culto dei santi"e preghiere diverse, ma il riconoscimento che Gesù è il vero Figlio di Dio e dare la vita per i propri amici ......
Quindi su queste basi ritengo che non tutte le varie confessioni possano per me e secondo la mia opinione definirsi "cristiane"....

Buona giornata......
Che è esattamente quello che fanno anche i TdG: credono che Gesù è il vero Figlio di Dio e il loro unico Redentore e Salvatore e sono disposti a dare la vita per i propri amici, nel corso della storia lo hanno dimostrato più volte. Ergo, sono Cristiani pure loro anche secondo la tua definizione.
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Messaggio da Achille »

Comunque, secondo me, alla domanda (che denota una profonda ignoranza del fenomeno geovista) andava data una risposta diversa, che non si prestasse a discussioni su cosa significhi essere cristiani o meno.

Questa la domanda posta da un lettore di FC:

ZENO - Perché papa Francesco ha proposto di celebrare la Pasqua insieme a protestanti, anglicani e ortodossi e non ai Testimoni di Geova?

Voi come avreste risposto?
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Messaggio da play »

La risposta è ovvia: i Protestanti, i Cattolici e gli Ortodossi credono in Gesù Cristo e vivono in modo ecumenico il loro credo. I Testimoni di Geova invece non credono nel dialogo tra religioni diverse, percio’, Papa Francesco forse non li ha invitati perché evidentemente sapeva che avrebbero rifiutato di festeggiare assieme ad altri cristiani la Pasqua. Per il momento non mi vengono in mente altre risposte.....
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Messaggio da Countrydancer »

Concordo con quanto scritto da play. Inoltre la Pasqua dei Cattolici, Protestanti, Anglicani e Ortodossi non è la stessa Pasqua dei tdg. I primi ricordano la Pasqua di resurrezione, i tdg la pasqua come ricordo dell'ultima cena non l'importanza della resurrezione (che è il punto focale del Cristianesimo)
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Countrydancer scusa il ritardo...

Messaggio da virtesto »

...nel risponderti. Quindi tu sei nella Chiesa Cattolica perchè, secondo te, lì c'è la continuità con Gesù.

Ma guarda che la CC è stata fondata da Costantino ed Eusebio di Cesarea nel IV° secolo. Due personaggi con un pelo sullo stomaco alto una spanna. Sì, è vero loro ci hanno inserito anche Gesù come elemento decorativo ma, come diceva lui:

"L'albero si riconosce dai frutti"
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