cattivo esempio ha scritto:
per completezza dell'informazione, non bisognerebbe omettere la smentita delle figlie,
o si preferisce essere parziali?
…
mi domando perché la notizia pro domo tua sul "messaggero" la trovi
la smentita sempre sul "messaggero" no?
Banalmente perché, quando Achille ha linkato il «Messaggero», quella che tu chiami «smentita», ancora non c’era.
cattivo esempio ha scritto:è una fake news
È una fake new l’ostracismo alla signora per essersi trasfusa? Nota bene che di altro non s’è parlato, prima del tuo polemico intervento, nessuno si è riferito direttamente al rapporto con le figlie (solo pasqualebucca vi ha accennato, ma in maniera molto generica e incidentale, parlando delle conseguenza sulla «vita sociale […] amori/figli e parenti tutti», a latere del discorso sull’ostracismo). Ergo non c’è nulla da smentire, perché non c’è nulla, nella replica delle figlie, che smentisca quanto sopra, e cioè che l’ostracismo provochi, giusta quel che ha scritto Pasquale, rottura di rapporti sociali e parentali, il che non è smentibile perché banalmente è proclamato e predicato nelle pubblicazioni ufficiali della WTS.
cattivo esempio ha scritto:ma conosco già la difesa, anche la controparte fa così..............
…
Di quale controparte parli? se ti risultano posizioni ufficiali della WTS al riguardo, non hai che da segnalarle. Se invece parli di spazzatura internettiana, non ho nulla da replicare, perché di spazzatura non m’interesso. Se infine parli per te stesso, dovrei rimandarti al punto due, ma dal momento che sei utente di questo forum, ti invito a mettere da parte i tuoi (pre)giudizi, e a leggere i fatti, o quel poco che sappiamo di essi, in maniera piú razionale e obiettiva.
E i fatti sono che questa cosiddetta “smentita”, che poco o nulla smentisce, ma cerca solo di mettere in cattiva luce la madre, viene da tre sorelle che vivono in casa di un anziano, quanto basta per essere sospetta, come sospetto è se sia solo farina del loro sacco. Lo stesso vale,
variatis variandis, per Grazia di Nicola, stando alla quale, però, questo sig. anziano dovrebbe essere lo stesso che ha picchiato suo marito e spintonato lei a terra (vd. la sua esperienza sul sito) mentre cercavano di riallacciare il rapporto con le figlie, preoccupati anche per la salute di una di queste, che necessita di cure mediche non meglio specificate ma necessarie, e che a loro pareva non fossero adottate.
Troppo facile ora dire che la “smentita” sorvola su quest’episodio, troppo occupata non tanto a difendere le figlie dall’accusa di non onorare i genitori, quanto tesa alla rispettabilità della loro religione. D’altro canto è difficile, dal di fuori, comprendere le dinamiche familiari, capire chi veramente sia nel torto e chi nella ragione: le figlie parlano di maltrattamenti e percosse, ed è plausibile, ma lo fa con troppa enfasi, e troppa concentrazione sullo specifico, che comunque rimane nell’ambito del privato, e se esteso al pubblico ne risulta chiara la strumentalizzazione, che loro vorrebbero attribuire solo alla “controparte”.
In ultima analisi vedo entrambe le parti sospette quanto all’allontanamento delle figlie: da un punto di vista sociologico, in conformità alla teoria e alla prassi attuale, diffiderei di entrambe le testimonianze. Resta che il geovismo si rivela anche in questo caso un cult rovina-famiglie: questo è un dato oggettivo, quali che siano, nello specifico, le responsabilità, che possono variamente oscillare fra intolleranza dei genitori o supina accettazione delle figlie delle direttive geoviste, e su cui non mi pronuncio, perché a differenza di chi ragiona con la pancia, in presenza di fonti contrastanti non parteggio a priori per nessuna delle due.
Di fatto non cambierebbe nulla: volessimo dare ragione alle figlie, e considerare i genitori intolleranti e maneschi, il geovismo resterebbe un
cult abusante, in quanto predica dottrine aberranti (e concausa di questi atteggiamenti, eticamente riprovevoli). Volessimo invece dar loro torto sarebbe la stessa cosa, avremmo solo una riprova – di cui non necessitiamo, dato che è addirittura esibita nelle pubblicazioni ufficiali – dei danni cui portano le sue direttive.
Detto questo hai fatto bene, se non nel modo, a segnalare la versione delle figlie. Hanno tutto il diritto di difendersi da un’eventuale accusa di non aver rispettato il quarto Comandamento. Se rispetto può chiamarsi l’affermare di onorarli, e poi dirne
in pubblico peste e corna.