Interessante articolo pubblicato su MicroMega, in cui si menzionano anche i TdG:
«...Bisogna poi rispondere alla domanda: a quali conseguenze andrebbe incontro qualcuno che optasse per una diversa alternativa? Se, a prescindere da quale scelta si compie, non si va incontro a nessuna conseguenza – non solo in termini di sicurezza fisica (non rischiare la morte, punizioni corporali, imprigionamento), ma anche di condizioni economiche e di relazioni sociali (accettazione da parte della propria famiglia e della comunità, opportunità di lavoro e di carriera ecc.) –, solo allora la scelta si può considerare davvero libera. Ogniqualvolta invece una scelta si porta appresso anche solo l’ostruzionismo della propria comunità (come nel caso di chi decide di abbandonare i testimoni di Geova, che viene sostanzialmente espulso dalla comunità), è evidente che la scelta non è libera.»
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Quando una scelta è davvero libera
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