Il giudice si oppone ai genitori TdG e ordina la trasfusione al neonato

[Achille]

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Traduzione automatica:

Un giudice di Goias ha contraddetto la decisione dei genitori di un neonato che non volevano autorizzare una trasfusione di sangue perché erano seguaci della religione dei Testimoni di Geova. La corte ha capito che il diritto alla dimostrazione religiosa non può ignorare il diritto alla vita, soprattutto perché è una persona incapace.

La Maternità Lei, di Goiânia, ha presentato un'azione protettiva preliminare - che sarebbe stata un'assistenza temporanea di emergenza - dopo che i genitori di un neonato prematuro non hanno riconosciuto una trasfusione di sangue. I genitori, Raissa Lorrany de Souza Lima e Marcelo Pereira da Silva, non hanno permesso la procedura, sostenendo che era un'offesa alla loro fede religiosa.

Nella versione brasiliana del sito ufficiale, i Testimoni spiegano che versetti del Vecchio e Nuovo Testamento della Bibbia (citando passi della Genesi, Levitico e Deuteronomio) mandato che i seguaci della religione evitare donazione o di trasfusione di sangue per "rispetto e l'obbedienza a Dio ".

Il bambino è nato prematuro, con 28 settimane e 6 giorni, ed è ricoverato in ospedale in terapia intensiva neonatale. Secondo il rapporto medico presentato nel processo, il neonato può aver bisogno in qualsiasi momento di una trasfusione, in quanto presenta anemia e altri trattamenti clinici non hanno avuto alcun effetto.

Il giudice Clauber Costa Abreu, del 15 ° tribunale civile e ambientale, ha capito che il diritto al credo religioso non può ignorare il diritto alla vita del bambino. Il magistrato ha anche fatto riferimento agli articoli 7 e 14 dello Statuto del bambino e dell'adolescente che garantisce il diritto alla salute e alla vita per le persone in via di sviluppo.

"Applicando il principio di proporzionalità tra il diritto alla credenza religiosa dei genitori del bambino e il diritto del bambino all'accesso alla salute e alla vita, deve prevalere la massima garanzia. Ancor di più quando la fede professata dai genitori mette a rischio l'integrità fisica del figlio incapace, che non è in grado di decidere da solo ", dice la frase.

I Testimoni di Geova credono che la Bibbia proibisca l'ingestione di sangue e che i cristiani non accettino le trasfusioni di sangue o donino o conservino il loro sangue per trasfusioni. Il credo si basa su un'interpretazione della Scrittura che differisce da quella di altre denominazioni cristiane. È una delle dottrine con cui i Testimoni di Geova sono meglio conosciuti.

[Liberamente]

In Italia le cose sono diverse e lo dico per esperienza vissuta in prima persona, nel momento in cui i medici forzano una trasfusione nei confronti di un bambino dove anche le alternative ( che poi devo ancora trovare le alternative concesse nella Bibbia) non possono funzionare allora i comitati sanitari hanno escogitato la via indolore ovvero istruire i genitori a dire che loro rifiutano il sangue per il proprio figlio ma se davvero necessario suggerivano di dire si medici di chiamare il giudice tutelare e non il tribunale dei minori, perché il giudice ha la facoltà di togliere la patria potestà per alcune ore ai genitori, tempo utile per effettuare la trasfusione, mentre se convocavano il tribunale allora per riavere la potestà sul bambino bisognava fare un iter burocratico più dispendioso. In sostanza ti dico No al sangue e mi lavo la coscienza ma poi sono stesso io che per salvare mio figlio e per non cadere in beghe giudiziarie ti suggerisco chi chiamare! Meglio sempre salvare le apparenze...

[Liberamente]

In Italia le cose sono diverse e lo dico per esperienza vissuta in prima persona, nel momento in cui i medici forzano una trasfusione nei confronti di un bambino dove anche le alternative ( che poi devo ancora trovare le alternative concesse nella Bibbia) non possono funzionare allora i comitati sanitari hanno escogitato la via indolore ovvero istruire i genitori a dire che loro rifiutano il sangue per il proprio figlio ma se davvero necessario suggerivano di dire ai sanitari di chiamare il giudice tutelare e non il tribunale dei minori, perché il giudice ha la facoltà di togliere la patria potestà per alcune ore ai genitori, tempo utile per effettuare la trasfusione, mentre se convocavano il tribunale allora per riavere la potestà sul bambino bisognava fare un iter burocratico più dispendioso. In sostanza ti dico No al sangue e mi lavo la coscienza ma poi sono stesso io che per salvare mio figlio e per non cadere in beghe giudiziarie ti suggerisco chi chiamare! Meglio sempre salvare le apparenze...

[Liberamente]

Ogni cosacche ho citato l’ho ascoltata di persona e non de relato ci tengo a precisarlo

[Testimone di Cristo]

Ma guarda te , quante strategie, per togliersi la vita ad ogni costo, sulle direttive sempre in evoluzione di tale organizzazione, a cui si è assuefatti ,ubbidendola , senza se e senza valutare ,che anni addietro sostenevano il contrario con plauso.
Come possono dire che è una scelta libera...; come possono lasciarsi morire così, e decidere la morte anche dei loro figli minori ?????