NILO ha scritto:La religione, Gabriella, non deve infatti infiltrarsi nelle questioni private. Se ci sono anziani che si permettono di signoreggiare sulle nostre scelte o sui nostri gusti, non otterranno niente di buono. I TG sinceri e genuini sanno indirizzare al meglio la loro vita cercando di farsi guidare dai giusti principi che permettono di vivere in maniera moralmente corretta ma questo non esclude che si possa sbagliare e comunque non significa essere moralisti. Ogni volta il problema è lo stesso: si critica chi prende la direttiva, come se realmente fossimo soggetti alla volontà di un gruppo di uomini. Il fatto che regolarmente nella nostra organizzazione molti anziani vengano sollevati dall'incarico indica che chi ha intenzione di invadere la vita altrui e comandarla a proprio piacimento e non secondo quello che è lo spirito dell'amore cristiano ha vita breve.
C'è da dire che molti anziani agiscono sulla base delle direttive che ricevono dal CD tramite circolari, adunanze col sorv di circoscriz ecc. Spesso in queste istruzioni c'è un'infiltrazione in questioni private,però l'anziano saggio vorrà farlo con la massima discrezione e senza che la persona consigliata abbia l'impressione che si invadi il suo ambito privato, ma nella sostanza è ciò che si fa.
Confermo che a volte anziani troppo invasivi, diciamo, vengono rimossi.
Ma voglio far notare che molti altri si dimettono o vengono rimossi perché non vogliono essere così restrittivi come le direttive del CD richiederebbero, oppure notano che alcune dottrine non sono completamente o del tutto scritturali. Su quest'ultimo punto, non è possibile discuterne liberamente perché rischi di esser tacciato di inizio di apostasia, dato che dagli anni 80 è in corso una crociata a tutto spiano in tal senso. Si ricordi che secondo le istruzioni date ai sorveglianti viaggianti dell'epoca, e tuttora valide, per apostasia non si intende solo divulgare insegnamenti contrari al CD, ma anche parlarne, discuterne, e guarda guarda perfino PENSARE queste cose. Cioè se un tdg pensa o è convinto dentro di sè che certe dottrine andrebbero modificate, già è un apostata. E se per caso ne parla con qualcuno, e quindi arriva agli orecchi degli anziani che uno pensa cose definite apostate, gli anziani nelle diverse conversazioni chiederanno: A PARTE PARLARNE AD ALTRI, SEI CONVINTO DENTRO DI TE CHE LE COSE STANNO COME DICE IL CD E CHE NON DEVI PENSARE IN MODO APOSTATA?
Il timore di essere giudicati apostati non permette di fare un'analisi più apporfondita delle Scritture, sia per quando riguarda il testo greco che il senso dottrinale.
Anzi il ministero del Regno settembre 2007 indicava chiaramente che non è approvato radunarsi per esaminare a fondo in maniera indipendente le scritture, e nello studio personale si dovrebbero usare solo le pubblicaz della Watchtower per approfondire gli argomenti.
A parte le implicazioni legali sulla limitazione di libertà, chiaramente caro Nilo, non venirmi a dire che la paura dell'espulsione o di esser tacciato come apostata non condizioni il libero pensiero e studio, perché chiuderesti gli occhi alla realtà.
Piccola esperienza personale:
Quando ero ancora tdg e anziano, dato che DENTRO di me sapevo che il 1914 non ha né basi bibliche né storiche, quando trattavo questo argomento ufficialmente dal podio, mi permettevo di dire, per non andare troppo contro la mia coscienza e conoscenza biblica, qualcosa del tipo: L'intendimento attuale è questo, oppure qui la rivista torre di guardia cosa dice? oppure lo schiavo dice....
Ma non me la sentivo proprio di dire: La Bibbia dice che nel 1914 ecc ecc
Avendolo notato, un giorno uno di quei sorv viaggianti un po' più inquisitori mi parlò al riguardo e dispose che dopo la sua visita, il corpo degli anziani mi avrebbe dato da prepararmi un discorso pubblico basato sullo schema che parlava proprio dei 7 tempi, 607, 1914, e che avrebbero fatto attenzione che io almeno una volta affermassi: LA Bibbia dice che Gesù prese il potere del Regno nel 1914, o cose simili.
Quando gli altri anziani cercarono di attuare questa indicazione dissi loro che non me la sentivo per problemi di coscienza. Per loro non era un valido motivo e volevano che preparassi a tutti i costi quello schema.
Al che mi rivolsi a uno di loro e dissi (conoscendo i loro problemi): ok, però allora tu dovresti preparare uno schema che parla sulla famiglia e sui figli ecc.
Egli non volle perchè disse che la sua coscienza glielo impediva, in quanto aveva dei problemi in famiglia ed era noto alla comunità che i suoi figli marciavano male.
All'altro dissi: Tu dovresti preparare allora uno schema che parli dell'opera di predicazione e di come bisogna impegnarsi in essa. Anche lui disse di non sentirsi liberoi di parola e in coscienza non poteva parlare di qualcosa su cui egli era carente e non d'esempio.
Allora dissi, anch'io non me la sento in coscienza di preparare uno schema che parli sui 7 tempi, cronologia, 1914, ecc.