Una giovane rifiuta trasfusione

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Achille
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Una giovane rifiuta trasfusione

Messaggio da Achille »

Una giovane ragazza si rifiuta di ricevere una trasfusione che può salvarle la vita. Succede in Argentina.

E' a causa del suo credo. Una sentenza del tribunale protegge il suo diritto all'"obiezione di coscienza".

Magnin Carolina ha 21 anni e sta lottando per la vita per il suo rifiuto di essere trattata in maniera adeguata per l'anemia. Carolina è una Testimone di Geova, una religione che, tra l'altro, vieta ai suoi fedeli le trasfusioni di sangue, considerate un peccato.

La ragazza è stata ricoverata nell'ospedale locale il 18 maggio, dopo aver subito una grave emorragia a causa di un disordine ormonale. Questa è una situazione che avrebbe potuto facilmente essere invertita, se si considera per di più che si tratta di una persona sana e giovane, ma il rifiuto della ragazza a ricevere trasfusioni sta mettendo a rischio la sua vita.

La ragazza ha firmato un consenso scritto ai medici per evitare la trasfusione. Allo stesso modo dall'ospedale hanno presentato un ricorso dinanzi alla giustizia locale che ha emesso una decisione a favore della posizione della giovane. "Si è deciso a favore dell'obiezione di coscienza del paziente, basandosi su una vasta giurisprudenza che esiste al riguardo", ha detto ieri il Dott. Eduardo More, avvocato dell'ospedale, nel corso di una mobilitazione che ha portato il padre della ragazza all'ingresso dell'ospedale. "Dobbiamo sempre preservare la vita, ma il giudice ha respinto il ricorso e stiamo fornendo un trattamento non ottimale", ha detto il segretario della salute, Michael Rosini. "Preghiamo che non vi sia una nuova emorragia".

"Io come padre ho le mani legate, ma voglio fare qualcosa per salvare mia figlia. La vita deve essere al di sopra di qualsiasi legge," ha detto il padre, che deve "combattere" contro la fede anche della madre della giovane, che professa la stessa religione e che ha influenzato la decisione della giovane, che ieri doveva essere trasferita in un altro impianto.

L'idea della trasfusione "peccaminosa"

La dottrina che questo trattamento medico è "peccato" non è stata creata dal fondatore della confessione religiosa, Charles Russell, ma è stata istituita durante la presidenza del Sig. Nathan Knorr, in un articolo intitolato "La santità di sangue" .

Il principale argomento presentato per vietare le trasfusioni di sangue è che la Bibbia vieta di mangiare sangue e questo, secondo i testimoni, equivale a ricevere una trasfusione di sangue.

Mangiare sangue come cibo e una trasfusione di sangue sono cose completamente diverse. Quando mangiamo, ingeriamo per via orale materiale organico (vegetale, animale o funghi), e dopo un processo digestivo il cibo si riduce a semplici componenti che possono essere assimilati, diventa cioè glucosio, aminoacidi, acidi grassi e glicerolo. Poi, nel processo di assorbimento, le sostanze nutritive passano nel sistema circolatorio, che le distribuisce in tutto il corpo. Inoltre, la trasfusione è un atto medico che cerca di ripristinare il volume di sangue dopo che un paziente ha perso molto sangue in seguito a gravi emorragie o altre cause. In assenza di trasfusione, il trasporto di ossigeno non può essere fatto e quindi il paziente può andare in stato di shock e alla fine muore.

L'articolo originale: http://www.laautenticadefensa.com.ar/no ... ?sid=84322" target="_blank

Foto della protesta dinanzi all'ingresso dell'ospedale:

Immagine

Il padre della ragazza, accanto al segtretario della salute.

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"La vita prima di tutte le credenze", si legge in un cartello.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Non so immaginare lo stato d°animo di quel padre e di tanti, prima e dopo di lui.
Prego per quella ragazza, che Dio, quello vero, non quello che vuole sacrifici di vite umane,la salvi.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

in un altro cartello si legge !!.... la vita è un bene non negoziabile ..... :triste: :fiori e bacio: BRUNA
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arwen
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Messaggio da arwen »

:senzaparole:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Messaggio da emidiopicariello »

posso dire una cosa in contro tendenza? io credo che ciascuno debba essere libero di decidere se vuole curarsi e in che modo vuole curarsi, dopo avere chiare le prospettive. Qualunque maggiorenne deve essere libero di scegliere.
Secondo me il problema è un altro: un testimone di Geova che sa che questo significa la morte sociale - prendere le trasfusioni viene considerata dissociazione - è davvero libero di scegliere? Ne parlo anche qui: http://www.ildisassociato.net/2011/04/1 ... ol-sangue/" target="_blank
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

emidiopicariello ha scritto:posso dire una cosa in contro tendenza? io credo che ciascuno debba essere libero di decidere se vuole curarsi e in che modo vuole curarsi, dopo avere chiare le prospettive. Qualunque maggiorenne deve essere libero di scegliere.
Secondo me il problema è un altro: un testimone di Geova che sa che questo significa la morte sociale - prendere le trasfusioni viene considerata dissociazione - è davvero libero di scegliere? Ne parlo anche qui: http://www.ildisassociato.net/2011/04/1 ... ol-sangue/" target="_blank" target="_blank
Che ognuno sia libero di scegliere, una volta raggiunta la maggiore età, può essere anche giusto, infatti è anche vero che ognuno è libero di suicidarsi, se è una sua scelta.
Ma per un momento poniamoci nei panni di un familiare, come in questo caso “un genitore” che non è ne condizionato ne plagiato da nessuna fede, od altro, e che deve vedere una figlia sottostare ad una probabilissima morte causata da una “congrega di individui” che hanno voluto stravolgere gli insegnamenti di Dio e tradire la sua parola……..
Questo padre potrà mai capire perché una figlia deve essere libera di scegliere di morire e rifiutare ciò che può salvarle la vita ?
Potrà mai questo genitore o altri familiari accettare con rassegnazione una simile aberrazione, dovuta ad un condizionamento così potente e così viscido ?
Quanti familiari di TDG vivono con lo spettro, un giorno di dover capitare in una tragica situazione del genere ?
Neppure di fronte alle malattie, alle possibilità di cure possiamo provare condivisione e unione con il nostro congiunto quando c’è questa Dottrina nel mezzo.
La W.T. riesce a dividere e a sporcare tutto !
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Messaggio da emidiopicariello »

In realtà non è esattamente vero che nessuna legge vieti il suicidio, l'art. 5 del codice civile dice

Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica (1), o quando siano altrimenti contrari alla legge [c.p. 579], all'ordine pubblico o al buon costume [Cost. 32] (2).

E inoltre l'istigazione al suicidio è reato.

Scegliere la migliore terapia per sé è secondo me un'altra cosa. Volevo solo spostare il focus su quello che è secondo me il problema e cioè, non il fatto che si rinunci a una particolare cura, ma che la pressione a rinunciarvi renda poco lucidi. Ovvero: la pressione sociale della disassociazione è o no, il punto di svolta? Se non esistesse la disassociazione nei termini in cui esiste, più testimoni di Geova salverebbero la loro vita prendendo trasfusioni?
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Achille
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Messaggio da Achille »

emidiopicariello ha scritto:Scegliere la migliore terapia per sé è secondo me un'altra cosa. Volevo solo spostare il focus su quello che è secondo me il problema e cioè, non il fatto che si rinunci a una particolare cura, ma che la pressione a rinunciarvi renda poco lucidi. Ovvero: la pressione sociale della disassociazione è o no, il punto di svolta? Se non esistesse la disassociazione nei termini in cui esiste, più testimoni di Geova salverebbero la loro vita prendendo trasfusioni?
Oltre al timore della disassociazione, vi sono anche le pressioni sociali esercitate dai TdG, che "circondano" il paziente, per "aiutarlo" a rimanere fedele (alla WTS).
Questo è quello che è accaduto anche in questo caso, come si legge nel commento di un lettore:
Penso che questo tipo di religione sia degna di un culto antidiluviano, dove sono stati dettati i diritti ed i doveri dei cittadini dalla "strega" della tribù. Il problema è che è stata indotta a questo credo, credo che "discrimina" duramente gli associati che non soddisfano i disegni dei loro padroni. E' divertente osservare come la setta abbia controllato per tutto il giorno nella hall del Policlinico che non venissero violati i diritti di Carolina di essere lasciata morire, ma al momento che sono venuti i media siano SCOMPARSI. La coda di paglia è rispettata da tutte le religioni, ma il diritto di coscienza NO. ...
http://www.laautenticadefensa.com.ar/no ... ?sid=84322" target="_blank (il primo commento).

Achille
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Messaggio da sisio87 »

emidiopicariello ha scritto:posso dire una cosa in contro tendenza? io credo che ciascuno debba essere libero di decidere se vuole curarsi e in che modo vuole curarsi,
Domani esce una torre di guardia con un articolo che(dopo giri di parole come è loro abitudine) permette le trasfusioni di sangue,cosa farà secondo te quella ragazza? E la "SUA LBERTA'" di decidere se e in che modo curarsi,che fine fà?.
Un abbraccio nel nostro Signore Gesù Cristo.
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Messaggio da emidiopicariello »

Io la vedo così: ormai è chiaro anche ai Testimoni di Geova che la posizione sul sangue non è più sostenibile. Solo che come ne escono? Le persone che hanno perso una persona cara come la prenderebbero? Secondo me nel corso degli anni i tentativi di aprire su questo fronte ci sono timidamente stati.
Comunque sono piuttosto convinto del fatto che il punto non sia la decisione in sé, prendere o non prendere il sangue, ma come questa decisione si forma.
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