I Testimoni di Geova scrivono a Medvedev

[M.B.C.]

» 13/11/2009 12:56
RUSSIA
I Testimoni di Geova scrivono a Medvedev: perseguitati come in epoca sovietica
La comunità religiosa lamenta processi “arbitrari”, persecuzioni e una campagna di “demonizzazione” da parte di tribunali e stampa. Al presidente russo chiedono di “garantire i principi costituzionali” e di “proteggerci dagli abusi delle burocrazie”.


Mosca (AsiaNews/Agenzie) - I Testimoni di Geova della Russia chiedono aiuto al presidente Medvedev per difendersi dalla campagna persecutoria ai loro danni. V.M. Kalin, presidente del Comitato direttivo dell’organizzazione religiosa nella Federazione, ha inviato al capo del Cremlino una lettera in cui lamenta i processi “arbitrari” che si stanno svolgendo in diversi tribunali del Paese contro i Testimoni di Geova (Vedi AsiaNews, 17/09/2009, “Il tribunale di Rostov mette al bando i Testimoni di Geova: estremisti religiosi” e AsiaNews, 05/10/2009, “Anche per la Corte dell’Altai i Testimoni di Geova sono ‘estremisti’ da condannare”).

Kalin afferma che la comunità religiosa è presente in Russa da oltre 100 anni e ricorda che solo sotto il regime sovietico i Testimoni di Geova hanno sofferto persecuzioni e discriminazione. Il capo del Comitato direttivo parla di un processo di “demonizzazione” messo in atto da alcuni tribunali con il sostegno della stampa.

Riferendosi all’articolo programmatico di Medvedev, intitolato “Avanza Russia!” e pubblicato il 10 settembre scorso sul sito di gazeta.ru, Kalin si appella agli ideali di laicità e pacifica convivenza enunciati dal presidente. Il rappresentante dei Testimoni di Geova ricorda che l’organizzazione è presente in 263 Paesi e “solo in 25 essi patiscono la restrizione della libertà di coscienza” sottolineando che si tratta di “nazioni famose per la cruenta violazione dei diritti umani”.

I Testimoni di Geova chiedono a Medvedev di “garantire i principi costituzionali” e di “proteggerci dagli abusi delle burocrazie”. Nella lettera di Kalin si legge: “I diritti di base per i quali i Testimoni di Geova stanno combattendo oggi sono di vitale importanza per mantenere in Russia le libertà democratiche e la costruzione della società civile”.

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Vedi anche17/03/2009 RUSSIA
Medvedev guida le

[Achille]

13/11/2009 12:56
RUSSIA
I Testimoni di Geova scrivono a Medvedev: perseguitati come in epoca sovietica
La comunità religiosa lamenta processi “arbitrari”, persecuzioni e una campagna di “demonizzazione” da parte di tribunali e stampa. Al presidente russo chiedono di “garantire i principi costituzionali” e di “proteggerci dagli abusi delle burocrazie”.

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=16860&size=A" target="_blank

[Gabriella Prosperi]

Uhmm, mi sa che avranno poca soddisfazione.
(a parte che hanno sbagliato indirizzo, checchè ne dicano i titoli, il capo resta Putin)
Gabriella

[MatrixRevolution]

"... la comunità religiosa è presente in Russia da oltre 100 anni e ricorda che solo sotto il regime sovietico i Testimoni di Geova hanno sofferto persecuzioni e discriminazione."

vedi quanto sono gentili in Russia? Sono 100 anni che li discriminano, quindi non vogliono che si disabituino alle persecuzioni...

[malcom11]

La cara WTS nè sà una più del diavolo!!!


Altrochè!!!!

[polymetis]

"... la comunità religiosa è presente in Russia da oltre 100 anni e ricorda che solo sotto il regime sovietico i Testimoni di Geova hanno sofferto persecuzioni e discriminazione."

vedi quanto sono gentili in Russia? Sono 100 anni che li discriminano, quindi non vogliono che si disabituino alle persecuzioni...

Forse non è il caso di ridere della persecuzione altrui. Se possono calpestare i diritti dei TdG impunemente, potranno farlo coi diritti di qualunque altra minoranza in futuro.

[Trianello]

"... la comunità religiosa è presente in Russia da oltre 100 anni e ricorda che solo sotto il regime sovietico i Testimoni di Geova hanno sofferto persecuzioni e discriminazione."

vedi quanto sono gentili in Russia? Sono 100 anni che li discriminano, quindi non vogliono che si disabituino alle persecuzioni...

Forse non è il caso di ridere della persecuzione altrui. Se possono calpestare i diritti dei TdG impunemente, potranno farlo coi diritti di qualunque altra minoranza in futuro.

Infatti, in Russia, tutte le Chiese cristiane, a parte quella ortodossa, stanno avendo dei grossi problemi da parte delle autorità civili, le quali, evidentemente, cercano in questo modo di farsi amiche le gerarchie dalla Chiesa nazionale. La cosa vale sia per i cattolici che per i protestanti, anche lì dove, come nella luterana Kaliningrad (la Königsberg di Kant, per intenderci) queste rappresentano una realtà radicata da secoli sul territorio.

[Gabriella Prosperi]

Forse non è il caso di ridere della persecuzione altrui. Se possono calpestare i diritti dei TdG impunemente, potranno farlo coi diritti di qualunque altra minoranza in futuro.

Già succede con chi dissente con la politica governativa.
Gabriella

[agabo]

"... la comunità religiosa è presente in Russia da oltre 100 anni e ricorda che solo sotto il regime sovietico i Testimoni di Geova hanno sofferto persecuzioni e discriminazione."

vedi quanto sono gentili in Russia? Sono 100 anni che li discriminano, quindi non vogliono che si disabituino alle persecuzioni...

Forse non è il caso di ridere della persecuzione altrui. Se possono calpestare i diritti dei TdG impunemente, potranno farlo coi diritti di qualunque altra minoranza in futuro.

Sottoscrivo, caro polymetis. E potrei concludere così, ma...

... dato che a leggerci vi sono anche i testimoni di Geova, approfitto per dir loro di riflettere: vi sono molte forme di persecuzione religiosa e sebbene nessuno ne venga fuori del tutto innocente, bisogna riconoscere che ve ne sono di quelli che si distinguono per la loro intolleranza e il loro spirito "crociato". Mentre lanciano appelli a destra e a manca, i nostri amici testimoni di Geova riescono, almeno un po', a pensare a tutti coloro che sono vittimizzati dal loro ostracismo religioso?

Certo, chi vive coerentemente lo spirito della tolleranza religiosa non pone nè dei "ma", nè dei "se" rispetto al diritto di adorare Dio secondo coscienza. Io non li pongo nemmeno qui, ora, riguardo al problema delle persecuzioni dei tdG in Russia e altrove. Invito soltanto costoro (i tdG) ad allargare i loro orizzonti culturali e religiosi, fino a che possano comprendere che tutti quanti siamo fatti di carne ed ossa, che tutti abbiamo una sensibilità religiosa, emotiva e spirituale che chiede un sacro rispetto, un rispetto che valica ogni confine ideologico. E chi più invoca tale rispetto, ancor più dovrebbe riconoscerlo agli altri.