La storia conferma la nascita di Gesù il 25 dicembre

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Citocromo
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La storia conferma la nascita di Gesù il 25 dicembre

Messaggio da Citocromo »

Carissimi amici del forum, su questo argomento si è già parlato moltissimo, però ieri ho letto questo articolo che riassume le cose scritte in altri thread. Vi inserisco il link: http://www.zenit.org/article-20824?l=italian" target="_blank
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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agabo
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Messaggio da agabo »

A me poco importa "quando" Gesù è nato, ma tutta questa certezza io non la noto nemmeno nell'articolo che hai segnalato:
Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”. (che cosa significa "sesto mese", primi giorni o ultimi giorni del mese?)

Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno.

Se così stanno i fatti - e la fonte qumranica li documenta - possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenatria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda. (Con tutte le formule dubitative che l'articolista stesso ha usato si deve concludere che quel "senza tema di smentita" è un'espressione del tutto contraddittoria).
Di SICURO, un tutto questo e "SENZA TEMA DI SMENTITA" c'è che il 25 dicembre era il giorno del "SOL INVICTUS".
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Achille
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http://www.infotdgeova.it/dottrine/natale.php" target="_blank

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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte.
Cosa? Punto numero 1 "primissimi" non è un termine scientifico ma assai relativo. Cosa si intende per primissimi? Il 40? il 60? il 70 d.c? A me non pare che nelle lettere apostoliche si parli di una simile cerimonia..
Punto numero 2 non esiste al mondo prova scientifica che possa mai darci la chiara esatta data di nascita di Gesù! Puòessere nato il 26, il 24, a novembre invece che a dicembre.. sono tutte mere supposizioni!
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domingo7
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Messaggio da domingo7 »

La coincidenza della nascita di Cristo
non è solo con la festa pagana del Sole Invicto
ma sembra anche legata con la festa ebraica
di Hannuka che, guarda caso, cade il 25 di Kislev
mese ebraico invernale
corrispondente
circa
al nostro dicembre....



Hanukkah (in ebraico חנכה, ḥănukkāh) è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci. In ebraico la parola chanukkah significa "dedica" ed infatti la festa commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme dopo la regalata libertà, loro data dai Greci......


http://it.wikipedia.org/wiki/Chanukk%C3%A0" target="_blank
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Citocromo ha scritto:Carissimi amici del forum, su questo argomento si è già parlato moltissimo, però ieri ho letto questo articolo che riassume le cose scritte in altri thread. Vi inserisco il link: http://www.zenit.org/article-20824?l=italian" target="_blank" target="_blank" target="_blank
:grazie: :ciao:
Generalmente i criteri fondamentali di ogni ricerca storica sono quattro:

1.Criterio "della molteplice attestazione" : un fatto è accertabile storicamente se attestato da più fonti indipendenti fra loro, poiché "testis unus testis nullus", "un solo testimone è un testimone non valido"
2.Criterio "di discontinuità" :garantisce che un fatto non sia esemplato su di un altro, ma sia originale, in discontinuità, in rapporto di novità con il suo contesto
3.Criterio "di conformità" :pur nella originalità il fatto deve appartenere a quell'epoca ed al suo contesto storico; un testo totalmente difforme dal suo contesto è stato scritto in un'epoca differente
4.Criterio "di spiegazione necessaria" :esistono fatti senza i quali non è pensabile ciò che è successivo e storicamente certo.

Il secondo ed il quarto criterio non mi sembrano rispettati(cfr.festa ebraica di Hannuka,Sol invictus-se fosse nato in Primavera sarebbe del tutto indifferente per lo svolgimento degli eventi successivi)
Un'ulteriore considerazione di ordine pratico: le scritture ci dicono che alcuni pastori furono svegliati mentre dormivano all'addiaccio.Ti posso assicurare per esperienza personale che nelle campagne attorno a Gerusalemme il 25 Dicembre dormire all'addiaccio significa rischiare l'assideramento.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Agabo ha scritto:
Di SICURO, un tutto questo e "SENZA TEMA DI SMENTITA" c'è che il 25 dicembre era il giorno del "SOL INVICTUS".
In verità, la cosa non è così sicura. Sappiamo, infatti, che la festa in oggetto veniva celebrata in varie date e la prima notizia certa di una fissazione della suddetta la 25 dicembre risale alla fine del IV secolo, in un tempo successivo, quindi, alle prime attestazioni del Natale cristiano. Sappiamo, inoltre, che sotto l’impero di Licinio (308-324 d. C.) il Dies Natalis Solis Invictis era stato fissato, per decreto imperiale, al 19 di dicembre.

Piergiorgio ha scritto:
Un'ulteriore considerazione di ordine pratico: le scritture ci dicono che alcuni pastori furono svegliati mentre dormivano all'addiaccio.Ti posso assicurare per esperienza personale che nelle campagne attorno a Gerusalemme il 25 Dicembre dormire all'addiaccio significa rischiare l'assideramento.
A questo proposito, proprio nell’articolo citato da Citocromo leggiamo quanto segue:
Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese - cioè in pieno inverno - gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.
Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.
Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.
Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.
Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.
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C'è anche questo articolo citato da brunodb2
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=26&t=2223" target="_blank
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piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Trianello ha scritto:Agabo ha scritto:

A questo proposito, proprio nell’articolo citato da Citocromo leggiamo quanto segue:
Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese - cioè in pieno inverno - gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.
Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.
Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.
Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.
Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.
Scusa la mia ignoranza ,ma come Citocromo conosco solo un sistema enzimale. :conf:
La sezione pagana della mia memoria mi induce a credere che Il natale sorse in Egitto nel II secolo, festeggiato il 6 gennaio (11 Tybi), giorno della nascita del dio Eone ovvero Osiride (vedi Plutarco: Iside e Osiride 12,355 E.)., cioè della mitica rappresentazione della nascita del nuovo sole(solstizio di inverno). In tale circostanza, nella notte fra il 24 ed il 25 dicembre gli iniziati si raccoglievano in un adyton sotterraneo, per compiere i riti iniziatici intorno alla mezzanotte. All'alba i fedeli lasciavano in processione il luogo sacro, portando con sé la statuetta di un bambino, simbolo del Figlio del dio del Sole appena nato dalla Vergine, la Dea Caelestis, e non appena sorgeva il sole recitavano in coro la formula liturgica: «La Vergine ha partorito, la luce cresce».
Nella cristianità primitiva si celebrava solo una festa: la Pasqua, e infatti fino al IV secolo la Pasqua e la Pentecoste erano le uniche festività ufficiali della Chiesa.
La festività del Natale fu istituita intorno al 200, da Clemente Alessandrino, per alcuni era il 19 di aprile, per altri il 20 di maggio, mentre lo stesso Clemente credeva che la data esatta fosse il 17 novembre (Clemente Alessandrino strom. 1,21,147).
Fu solo a partire dal 353 che la Chiesa indicò il 25 dicembre.L'Avvento, festa preliminare alla celebrazione del Natale, venne introdotto addirittura solo nel VI secolo.

Il racconto cristiano del Natale ,da non dimenticare è presente soltanto in Luca"testis unus testis nullus", , il quale probabilmente ha rielaborato una tradizione veterotestamentaria e più ancora un patrimonio culturale pagano.

La procedura di tutela delle pecore in base al pigmento del manto è molto interessante, sta di fatto che comunque il pastore dormiente o di guardia si sarebbe trovato in uno stato di ipotermia. :scuse:


"Non c'è niente di più profondo di ciò che appare in superficie".
G. W. F. Hegel (1770-1831)
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

La procedura di tutela delle pecore in base al pigmento del manto è molto interessante, sta di fatto che comunque il pastore dormiente o di guardia si sarebbe trovato in uno stato di ipotermia.


E se quell'anno non avesse fatto freddo????
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Può anche essere che Luca abbia rielaborato tradizioni precedenti, ma è anche molto accurato quando parla dell'incontro tra Maria ed Elisabetta e i calcoli sul "turno" di Zaccatia al Tempio, confermano quanto scrive.
Troppe coincidenze per una data che sarebbe stata confermata solo nel IV secolo (greggi a parte)
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Messaggio da piergiorgio »

opepo ha scritto:
La procedura di tutela delle pecore in base al pigmento del manto è molto interessante, sta di fatto che comunque il pastore dormiente o di guardia si sarebbe trovato in uno stato di ipotermia.


E se quell'anno non avesse fatto freddo????
Alcuni scienziati ritengono che il buco nell'ozono sia dovuto ai gas metanoidi sviluppati dallo sterco delle vacche nel mondo.Considerando che in quel tempo esisteva un elevato numero di ovini e caprini, è probabile che un buchino nell'ozono si fosse già verificato.Non è da escludere che il natale di circa 2009-2010-2011 anni fa avesse fatto registrare una temperatura primaverile. :risatina: :risatina:
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Gabriella Prosperi ha scritto:Può anche essere che Luca abbia rielaborato tradizioni precedenti, ma è anche molto accurato quando parla dell'incontro tra Maria ed Elisabetta e i calcoli sul "turno" di Zaccatia al Tempio, confermano quanto scrive.
Troppe coincidenze per una data che sarebbe stata confermata solo nel IV secolo (greggi a parte)
Gabriella
Grazie Gabriella ,
apprezzo sempre le tue risposte razionali ed equilibrate. :strettamano:
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Piergiorgio ha scritto:
La sezione pagana della mia memoria mi induce a credere che Il natale sorse in Egitto nel II secolo, festeggiato il 6 gennaio (11 Tybi), giorno della nascita del dio Eone ovvero Osiride (vedi Plutarco: Iside e Osiride 12,355 E.)., cioè della mitica rappresentazione della nascita del nuovo sole(solstizio di inverno).
Perdonami, ma il testo di Plutarco citato non dice quanto si asserisce qui. Da questo, infatti, si deduce che Osiride sarebbe nato il primo dei giorni epagomeni dell’antico calendario egizio, corrispondente al 24 agosto. Se poi la data di nascita di Osiride fosse stata il 6 di gennaio, la cosa comunque non si accorderebbe con quanto hai scritto dopo:
In tale circostanza, nella notte fra il 24 ed il 25 dicembre gli iniziati si raccoglievano in un adyton sotterraneo, per compiere i riti iniziatici intorno alla mezzanotte.
Di quale circostanza parli? Non della nascita di Osiride, perché sia che questa fosse da fissarsi per il 6 di gennaio sia che fosse da fissarsi per il 24 di agosto (come si evince dal testo di Plutarco che tu stesso hai citato) non si capisce che cosa c’entrerebbe la notte del 24 dicembre.
Da quello che mi ricordo, i sette giorni in cui era scandito il ciclo liturgico principale dei misteri di Iside/Serapide (come questi ci sono descritti in epoca relativamente tarda da Apuleio) erano collocati all’inizio di dicembre e non attorno al solstizio.
All'alba i fedeli lasciavano in processione il luogo sacro, portando con sé la statuetta di un bambino, simbolo del Figlio del dio del Sole appena nato dalla Vergine, la Dea Caelestis, e non appena sorgeva il sole recitavano in coro la formula liturgica: «La Vergine ha partorito, la luce cresce».
Anche qui, che c’entra la dea Caelestis (che è la versione romana della fenicia Tanit) con Nut, la madre di Osiride, che non mi risulta da nessuna parte che fosse "vergine"?
E’ vero che questa divinità fu collegata al culto del Sol Invictus, ma siamo già al principio del III secolo d. C., sotto l’impero di Eliogabalo. Nella tarda antichità la reazione pagana al diffondersi del Cristianesimo si indirizzo in senso sincretistico e neo-platonizzante, per cui si tese un po’ a mischiare tutto, ma ciò, appunto, depone a sfavore non a favore di una possibile derivazione di specifiche usanze cristiane da corrispondenti usanze pagane (questo fermo restando che in ambito religioso il riciclaggio è una regola standard e, pertanto, molti usi, costumi e simboli pagani furono poi riutilizzati e riletti in chiave cristiana, senza che ciò arrechi alcuno scandalo ai cristiani non fondamentalisti).
Il racconto cristiano del Natale ,da non dimenticare è presente soltanto in Luca"testis unus testis nullus", , il quale probabilmente ha rielaborato una tradizione veterotestamentaria e più ancora un patrimonio culturale pagano.
Il principio che citi è ottimo in giurisprudenza, ma è troppo forte in ambito storiografico. Anche qui, è vero che un’attestazione multipla è un indizio di verità, ma non è detto che un’attestazione singola sia sempre e comunque da scartare, specie se corroborata da altri dati indipendenti. Ciò di cui si parla nell’articolo, del fatto cioè che agli armenti dal manto nero non fosse consentito entrare in città o riposare in luoghi coperti nemmeno in inverno, sembra una conferma indipendente di quanto raccontato da Luca, che rende la sua testimonianza più plausibile.
La procedura di tutela delle pecore in base al pigmento del manto è molto interessante, sta di fatto che comunque il pastore dormiente o di guardia si sarebbe trovato in uno stato di ipotermia.
Luca dice che i pastori dormivano nei campi, probabilmente in abituri all’uopo realizzati e che vegliavano per far la guardia alle greggi (probabilmente a turno e, magari, riscaldandosi con un fuoco). Ergo, la cosa non è poi così improbabile.
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Tiziano
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piergiorgio ha scritto:
opepo ha scritto:
La procedura di tutela delle pecore in base al pigmento del manto è molto interessante, sta di fatto che comunque il pastore dormiente o di guardia si sarebbe trovato in uno stato di ipotermia.


E se quell'anno non avesse fatto freddo????
Alcuni scienziati ritengono che il buco nell'ozono sia dovuto ai gas metanoidi sviluppati dallo sterco delle vacche nel mondo.Considerando che in quel tempo esisteva un elevato numero di ovini e caprini, è probabile che un buchino nell'ozono si fosse già verificato.Non è da escludere che il natale di circa 2009-2010-2011 anni fa avesse fatto registrare una temperatura primaverile. :risatina: :risatina:
:risatina: :risatina: Ma visto che non c'eri...ad esempio..http://www.meteogiornale.it/notizia/916 ... i-700-anni" target="_blank" target="_blank
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Messaggio da piergiorgio »

Per Trianello,

Ho già riportato,su un altro post che i criteri ,della molteplice attestazione,di discontinuità ,di conformità,di spiegazione necessaria,sono i quattro principi universalmente accettati nella ricerca storica.
Tuttavia il Concilio Vaticano II nella Dei Verbum sostiene “E' la stessa Tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero Canone dei libri Sacri, e in essa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse Sacre Lettere”
Viene quindi affermata l'insufficienza del dato di fatto dei criteri oggettivi e scientifici nella definizione del Canone senza il dato della fede che afferma essere la Sacra Tradizione a stabilire il Canone.
Lo scopo della mia ricerca era di chiarire se la recrudescenza di natività attorno alla data del solstizio invernale avesse un valore simbolico, o fosse un elemento strumentale di sovrapposizione ad una tradizioni già consolidate.(Questione di share)
La data del 25 Dic. in base a quale calendario . Forse Giuliano entrato in vigore nel 46 a.c.,giuliano corretto successivamente nel 7-8 a.c., ebraico, di Numa. La datazione degli eventi antichi presenta molte difficoltà, anche l’uso di calendari analettici giuliano o gregoriano non risultano sufficientemente affidabili.
Per esempio la Cronologia Universale della BUR riporta per la battaglia di Pidna tra romani e macedoni la data del 22 giugno 168 a.C., mentre Tito Livio nelle sue storie riporta la data delle None di Settembre. La prima data si riferisce al calendario giuliano analettico, la seconda al calendario di Numa allora in vigore a Roma.
La data della scoperta dell'America, tradizionalmente riportata secondo il calendario giuliano 12 ottobre 1492 nel calendario gregoriano analettico diventa 21 ottobre 1492 e in norma ISO-8601 1492-10-21.
L’equinozio di primavera (passaggio della terra al punto gamma) veniva determinato dagli antichi Egiziani analizzando un raggio di sole che,penetrando attraverso una fessura appositamente ricavata in uno dei templi di Philae, colpiva la fronte di Osiride.(Questo è avvenuto fino al 1954, con la costruzione della diga di Assuan i templi di Philia furono spostati nella vicina isola di Agilkiae nonostante le tecnologie moderne, non fu possibile riprodurre il fenomeno).
Il concilio di Nicea fissò al 21 marzo la data dell'equinozio di primavera.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Allora, qui non si discute del valore "teologico" dell'evento narrato da Luca, che è l'unico che conta dal punto di vista della fede, ma del suo valore storico. Generalmente, si riteneva che la data del 25 dicembre come collocazione cronologica della nascita di Cristo fosse stata scelta per contrastare la festività pagana del Dies Natalis Solis Invictis (anche sul manuale di Storia del Cristianesimo con cui preparai l'esame omonimo ormai diversi anni fa la cosa era riportata come pacifica). In seguito ai più recenti studi, i quali, da un lato, pongono in dubbio perfino che il 25 dicembre fosse in realtà la data della festività pagana succitata nei primi secoli d. C. e fanno emergere discreti elementi che, dall'altro, sembrerebbero suggerire che, in effetti, Gesù possa davvero essere nato in una data attorno al solstizio d'inverno, la discussione torna ad essere aperta. Ergo, non è che si dica che Gesù sia nato certamente il 25 di dicembre o in una data prossima a questo giorno, ma che non è più così tanto pacifico che tale data fu fissata in relazione alla festa del Dies Natalis Solis Invicti.
Per ciò che riguarda il canone storiografico della molteplice attestazione, torno a ripeterti che questo non è un canone vincolante (così come nessun canone lo può essere in storiografia, in quanto le scienze storiche non hanno a che fare con oggetti misurabili ed algoritmi matematici), perché troppo rigido (se in storiografia si dovessero considerare solamente i dati che godono di una molteplice attestazione bisognerebbe scartare tutto o quasi il contenuto del De Bello Gallico, per esempio, o delle Anabasi di Senofonte, per tacere degli scritti di Tucidide, e così via...). Un'attestazione unica è accettabile (magari con riserva), se non inverosimile e, soprattutto, se suffragata da prove indirette (come lo sarebbe, in questo caso, l'usanza di non tenere le pecore nere fuori dai ricoveri anche in pieno inverno), o comunque non eliminabile a priori.
Per il resto, non capisco a che fine riportare questa disquisizione sulle difficoltà relative alla traduzione in termini “gregoriani” di date calcolate secondo computi estranei al calendario gregoriano, le quali sono note a chiunque si sia occupato di storia antica e medievale.
Rimangono, comunque, alcuni fatti assodati. Secondo Plutarco, Osiride sarebbe nato il primo dei giorni epagomeni del calendario egizio ellenistico (che in epoca augustea corrispondeva al 24 di agosto del calendario giuliano), non risulta da nessuna parte che Nut, la madre di Osiride, fosse vergine quando dette alla luce lui ed i suoi quattro fratelli. Non si capisce che cosa c'entri la dea Caelestis con Nut, né hai citato alcuna fonte relativa all'usanza rituale a questa collegata che hai riportato (onde poterla inquadrare cronologicamente). Continua, infine, a non capirsi perché se, secondo te, Osiride sarebbe nato nel mese di Tybi, la sua nascita avrebbe dovuto essere festeggiata alla fine del mese precedente, vale a dire il mese di Khoiak (l'ultimo del primo periodo dei tre in cui era suddiviso l'antico calendario egizio, ad esclusione dei giorni epagomeni).
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Ma il turno di Zaccaria ebbe inizio 8 settimane dopo Pasqua?

Messaggio da Gianni27 »

Accetterei volentieri la data del 25 Dicembre coma la nascita del Signor Gesù, se Giovanni (Battista) fosse stato generato otto (8) settimane dopo la Pasqua; più o meno verso la settimana del 5-12 di Giugno del nostro calendario
Torniamo indietro alla Pasqua giudaica celebrata il 15 di Nisan del calendario ebraico, che corrisponde più o meno verso il 10 Aprile del nostro calendario.
Or, ad ufficiare la Pasqua nel Sabato della settimana del 15 di Nisan doveva essere il sommo sacerdote ad offrire i profumi; poi otto settimane dopo sarebbe venuto il turno di Zaccaria, (padre del Battista) come rappresentante dell’ottava muta sacerdotale di Abia.
Zaccaria a sua volta dopo finiti i suoi giorni di offrire i profumi, ritorna a casa sua ed ecco che sua moglie Elisabetta concepì di Giovanni Battista. È se ciò avvenne in Giugno, vuol dire che la visita di Maria ad Elisabetta avvenne in Dicembre ai sei mesi della sua gravidanza, e così Gesù sarebbe nato in Settembre, 15 mesi dopo il concepimento di Giovanni Battista.
Avrei piacere leggere qualcuno che sia più preciso di me….
Biancamosca
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Messaggio da Trianello »

Perdonami, ma lo hai letto l'articolo linkato nel post di apertura di questa discussione?
No, perché lì si spiega proprio che in base agli studi dei documenti di Qumran ed in particolare del Libro dei Giubilei, alcuni studiosi sono giunti alla conclusione che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio - classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista - entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.
Da qui tutti i calcoli che condurrebbero a pensare come storicamente plausibile (anche se tutt'altro che certa) la data del 25 dicembre come il "compleanno" di Gesù.
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