La prova che Dio non esiste?
Moderatore: Achille
La prova che Dio non esiste?
Ho estrapolata questa interessante notizia:
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
Pubblicato il 18/11/14 in Videonews»
Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
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Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
- gemmasimona
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Vittorino ha scritto: Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
Ormai Dio si tira in ballo solo davanti alle tragedie...quando mi chiedono "Ma ad Aushwitz Dio dov'era?" mi indigno. Dio dov'era? Ma dov'era l'uomo, piuttosto! Quando in Germania, Austria, Polonia ecc...si iniziò a perseguitare gli ebrei, dov'erano gli uomini, dov'erano i buoni cristiani che ogni domenica nelle chiese cattoliche o protestanti pregavano un ebreo, Gesù Cristo? E in Italia, dove Benito Mussolini, che non aveva disdegnato di avere ben due amanti ebree, promulgò le leggi antisemite, dov'erano i bravi Italiani? Perché la maggior parte non si ribellò alla segregazione, alle persecuzioni e deportazioni? Molti arrivarono a denunciare il vicino ebreo, accanto al quale avevano convissuto pacificamente fino al giorno prima... Allora finiamola di accusare Dio di ogni male...
Presentazione
"Una volta che si è tolta la Verità all'uomo,
è pura illusione pretendere di renderlo libero."
Karol Jozef Wojtyla
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- Cogitabonda
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Il fatto che il Prof. Veronesi sia stato un grande oncologo non dà alle sue opinioni maggiore autorità rispetto a quelle di chiunque altro. Anzi, forse proprio il fatto di aver passato tanti anni assorbito da una professione molto impegnativa ha fatto sì che avesse meno tempo di altri per studiare altri argomenti e rifletterci su. Però è un personaggio famoso, e tanto basta per trovare con facilità chi pubblica tutto ciò che scrive.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Da un punto di vista strettamente antropologico l'uomo inventa la divinità proprio a motivo della paura: paura di soffrire, paura di morire; sicuramente le atrocità commesse dall'uomo o le malattie mortali non incentivano certamente l'esistenza di Dio, anzi, non posso dare torto per niente a Veronesi, purtroppo chi lavora in oncologia e vede morire bambini e adulti in continuazione non si accontenterà di certo delle spiegazioni che vengono date riguardo il perché Dio, se esiste, permette o ha permesso tutto questo, le domande sono più che lecite, le risposte sono spesso inconsistenti, ed è proprio leggendo le risposte su Facebook riguardo questa notizia da parte dei credenti che si scandalizzano, che non si può fare a meno di rendersi conto che continua ad essere la paura la vera molla che spinge la maggior parte delle persone a credere in Dio.Vittorino ha scritto:Ho estrapolata questa interessante notizia:
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
Pubblicato il 18/11/14 in Videonews»
Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
- domingo7
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Carissimo Achille
Lo sdegno di molti cristiani verso Veronesi è legato ad una visione distorta di Dio, percepito come potenza assoluta e non come potenza ordinata.
L'intervento divino nella storia per punire i peccatori è storicamente reale ma comuque eccezionale ed un male come il cancro esiste nel mondo, non solo per la follia e la malvagità delle persone, ma per una quantità enorme di cause e di concause, come i disordini naturali, la causalità degli eventi, l'ignoranza degli uomini, l'imprudenza dei comportamenti, l'imperizia di chi agisce, i guasti genetici, i fattori ereditari, le diete irrazionali, le sostanze irritanti ....
Tutto questo male (cancro, disgrazie e tragedie) non è mandato da Dio ma fa parte dello stato di disordine nel quale versa il creato.
Esiste comunque la possibilità di previsione e di prevenzione dell'uomo illuminato dalla saggezza (e dallo Spirito Santo) e questa è la via ordinaria con cui Dio può aiutare chi ha davvvero fede nella sua immensa potenza (come i sogni di faraone a proposito della carestia in Egitto interpretati da Giuseppe), mentre a livello straordinario gli interventi di Dio nella storia sono sicuramente possibili (Pasqua ebraica, condanna di Gerusalemme, caduta di Babilonia, risurrezione di Cristo) ma comunque non diffusissimi.....
L'intervento divino nella storia per punire i peccatori è storicamente reale ma comuque eccezionale ed un male come il cancro esiste nel mondo, non solo per la follia e la malvagità delle persone, ma per una quantità enorme di cause e di concause, come i disordini naturali, la causalità degli eventi, l'ignoranza degli uomini, l'imprudenza dei comportamenti, l'imperizia di chi agisce, i guasti genetici, i fattori ereditari, le diete irrazionali, le sostanze irritanti ....
Tutto questo male (cancro, disgrazie e tragedie) non è mandato da Dio ma fa parte dello stato di disordine nel quale versa il creato.
Esiste comunque la possibilità di previsione e di prevenzione dell'uomo illuminato dalla saggezza (e dallo Spirito Santo) e questa è la via ordinaria con cui Dio può aiutare chi ha davvvero fede nella sua immensa potenza (come i sogni di faraone a proposito della carestia in Egitto interpretati da Giuseppe), mentre a livello straordinario gli interventi di Dio nella storia sono sicuramente possibili (Pasqua ebraica, condanna di Gerusalemme, caduta di Babilonia, risurrezione di Cristo) ma comunque non diffusissimi.....
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
- Brambilla Bruna
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Cogitabonda ha scritto:Il fatto che il Prof. Veronesi sia stato un grande oncologo non dà alle sue opinioni maggiore autorità rispetto a quelle di chiunque altro. Anzi, forse proprio il fatto di aver passato tanti anni assorbito da una professione molto impegnativa ha fatto sì che avesse meno tempo di altri per studiare altri argomenti e rifletterci su. Però è un personaggio famoso, e tanto basta per trovare con facilità chi pubblica tutto ciò che scrive.
cara Cogi io la penso come te ...
Penso sempre che quando ci si ammala di questi forme che portano alla maggior parte alla morte ...Dio è più vicino a loro che a noi che stiamo bene ...
Vederlo con i miei occhi ..mi ha dato questa convinzione ..
Certi malattie ci sono tramandate per nascita ...e non perchè è un Dio che condanna ...certe atrocità come può essere stato Auschwitz...non è colpa di Dio ma di uomini ...
chi è la colpa di tutto ??? solo a noi stessi..
- domingo7
- Veterano del Forum
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Carissima Bruna
magari non sempre abbiamo delle colpe vere e propriechi è la colpa di tutto ??? solo a noi stessi.
a volte basta solo essere poco attenti ai numerosi indizi che il buon Dio e la vita ci mettono davanti
Per restare in tema di attualità c'è chi sente un rumore alla macchina e lo interpreta come un segnale per andare dal meccanico (come capitò a me, durante un periodo di ravvedimento e di meditazione) e c'è chi non sente nulla e va a finire in un burrone.
A me capitò realmente di decidere di cambiar vita e di trovarmi in un periodo molto ricettivo e attento ......
Sarà stato il buon Dio o magari l'atteggiamento più rilassato e riflessivo (come mi dice un carissimo amico incredulo)
ma ad agosto del 1992 arrivai appena in tempo da uno dei pochi meccanici non in ferie, che trovò il blocco dello sterzo in panne e in grado di reggere per non più di un quarto d'ora.
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Vittorino
Da piccolo, prima da protestante poi da TdG, mi si è insegnato che esiste un Dio e che tanto tempo fà compì molti miracoli, e che mandò Gesù, che anche lui fece molti miracoli...
Ecco che alcuni anni or sono, capitò una cosa che mi fece radicalmente cambiare le mie credenziali : le sofferenze ed infine la morte di un genitore per via delle conseguenze di un tumore.
Da lì sono crollate tutte le mie certezze sull'esistenza di un dio.
Mi dico che se un dio deve pur esistere, in cosa si stà rendendo utile ?
La magnifica mente umana ha ideato una legge che punisce chi omette di soccorrere chi si trova in pericolo.
La Bibbia dice pure che 'chi sa fare il bene e non lo fà commette peccato'.
Alla luce di ciò, se ci dovesse essere un dio onnipotente, sarebbe da ritenere colpevole di 'omissione di soccorso'.
Un genitore amorevole non lascerebbe a se stessi i suoi figli se sarebbero nel bisogno.
Capisco pienamente il ragionamento di questo oncologo.
Vedere bimbi morire è un esperienza che non lascia indifferenti.
Non trova nessuna spiegazione.
A me, vivere e vedere, nel corso del tempo, situazioni in cui la gente soffre e muore, ha avuto l 'effetto opposto.Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana
Da piccolo, prima da protestante poi da TdG, mi si è insegnato che esiste un Dio e che tanto tempo fà compì molti miracoli, e che mandò Gesù, che anche lui fece molti miracoli...
Ecco che alcuni anni or sono, capitò una cosa che mi fece radicalmente cambiare le mie credenziali : le sofferenze ed infine la morte di un genitore per via delle conseguenze di un tumore.
Da lì sono crollate tutte le mie certezze sull'esistenza di un dio.
Mi dico che se un dio deve pur esistere, in cosa si stà rendendo utile ?
La magnifica mente umana ha ideato una legge che punisce chi omette di soccorrere chi si trova in pericolo.
La Bibbia dice pure che 'chi sa fare il bene e non lo fà commette peccato'.
Alla luce di ciò, se ci dovesse essere un dio onnipotente, sarebbe da ritenere colpevole di 'omissione di soccorso'.
Un genitore amorevole non lascerebbe a se stessi i suoi figli se sarebbero nel bisogno.
Capisco pienamente il ragionamento di questo oncologo.
Vedere bimbi morire è un esperienza che non lascia indifferenti.
Non trova nessuna spiegazione.
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Carissimo Mario
Quello che dici è tristemente veroDa un punto di vista strettamente antropologico l'uomo inventa la divinità proprio a motivo della paura: paura di soffrire, paura di morire; sicuramente le atrocità commesse dall'uomo o le malattie mortali non incentivano certamente l'esistenza di Dio, anzi, non posso dare torto per niente a Veronesi, purtroppo chi lavora in oncologia e vede morire bambini e adulti in continuazione non si accontenterà di certo delle spiegazioni che vengono date riguardo il perché Dio, se esiste, permette o ha permesso tutto questo, le domande sono più che lecite, le risposte sono spesso inconsistenti, ed è proprio leggendo le risposte su Facebook riguardo questa notizia da parte dei credenti che si scandalizzano, che non si può fare a meno di rendersi conto che continua ad essere la paura la vera molla che spinge la maggior parte delle persone a credere in Dio.
ci sono troppi santi per paura e troppo pochi per natura
Il discorso sui bambini che muoiono di cancro è comunque una delle argomentazioni dell'ateismo meno convincenti
Quali colpe avevano i bambini di Nakasaki e Hiroshima se non quella di essere figli di un popolo guerrafondaio?
Quali colpe avevano i bambini morti nei campi di concentramento se non quella di essere ebrei?
Quali colpe avevano i bambini tedeschi di Dresda, se non quella di appartenere ad un popolo di criminali?
Quali colpe avevano i primogeniti d'Egitto se non quella di essere figli di un popolo maledetto?
Tanto più che qui non c'è uno sterminatore né tantomeno un desiderio di vendetta o di giudizio da parte di Dio
ma solo colpe, omissioni e geni sballati ........ magari ereditati proprio dai padri e dalle madri
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Carissimo Vittorino
A me, vivere e vedere, nel corso del tempo, situazioni in cui la gente soffre e muore, ha avuto l 'effetto opposto.
Da piccolo, prima da protestante poi da TdG, mi si è insegnato che esiste un Dio e che tanto tempo fà compì molti miracoli, e che mandò Gesù, che anche lui fece molti miracoli...
Ecco che alcuni anni or sono, capitò una cosa che mi fece radicalmente cambiare le mie credenziali : le sofferenze ed infine la morte di un genitore per via delle conseguenze di un tumore.
Da lì sono crollate tutte le mie certezze sull'esistenza di un dio.
Mi dico che se un dio deve pur esistere, in cosa si stà rendendo utile ?
La magnifica mente umana ha ideato una legge che punisce chi omette di soccorrere chi si trova in pericolo.
La Bibbia dice pure che 'chi sa fare il bene e non lo fà commette peccato'.
Alla luce di ciò, se ci dovesse essere un dio onnipotente, sarebbe da ritenere colpevole di 'omissione di soccorso'.
Un genitore amorevole non lascerebbe a se stessi i suoi figli se sarebbero nel bisogno.
Capisco pienamente il ragionamento di questo oncologo.
Vedere bimbi morire è un esperienza che non lascia indifferenti.
Non trova nessuna spiegazione.
Le tue considerazioni sono comprensibili. Tieni però conto del fatto che:
I miracoli avvengono quasi esclusivamente all'interno della choesa cattolica
e dei miracoli spesso si fanno beffe sia i protestanti che i testimoni di Geova.
Per essi esistono sì interventi mirabili ed eccezionali di Dio nella storia
ma si limitano a quanto narrato nella Bibbia.
Quanto raccontano i poveri cattolici in quasi tutti i luoghi di culto di grazie ricevute, di miracoli, di opere potenti, di intercessione di santi, di novene e di preghiere, di unzioni degli infermi prodigiose, di ex voto, di apparizioni e soprattutto di buone ispirazioni ricevute dall'alto ...... pare loro un vaneggiamento di oscure menti paganeggianti, quando non si giunge perfino a parlare di fenomeni demoniaci.
Certo che le grande quantità di miracoli che si ebbero quando Cristo predicò sulla terra e quando nacque la Chiesa non è oggi più possibile ma l' esclusione quasi dogmatica degli stessi è sicuramente motivo di una grave mancanza di fede.
Il problema del male viene quindi liquidato con l'eventualità di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, senza ragionare sul fatto che spesso il posto sbagliato ed il momento sbagliato sono solo il frutto del peccato, del disordine, della stupidità umana o dell'incredulità.
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Caro Mario, comprendere non significa approvare.Mario70 ha scritto:Da un punto di vista strettamente antropologico l'uomo inventa la divinità proprio a motivo della paura: paura di soffrire, paura di morire; sicuramente le atrocità commesse dall'uomo o le malattie mortali non incentivano certamente l'esistenza di Dio, anzi, non posso dare torto per niente a Veronesi, purtroppo chi lavora in oncologia e vede morire bambini e adulti in continuazione non si accontenterà di certo delle spiegazioni che vengono date riguardo il perché Dio, se esiste, permette o ha permesso tutto questo, le domande sono più che lecite, le risposte sono spesso inconsistenti, ed è proprio leggendo le risposte su Facebook riguardo questa notizia da parte dei credenti che si scandalizzano, che non si può fare a meno di rendersi conto che continua ad essere la paura la vera molla che spinge la maggior parte delle persone a credere in Dio.Vittorino ha scritto:Ho estrapolata questa interessante notizia:
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
Pubblicato il 18/11/14 in Videonews»
Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
Il problema del male nel mondo è talmente complesso che è estremamente difficile risolverlo in poche parole e, ad ogni modo, valgono più le considerazioni soggettive, a livello intimo e personale, che quelle oggettive.
Le risposte precedenti sono molto belle e meritano di essere rilette e meditate.
Il termine "PAURA", anche se purtroppo vero, non mi trova d'accordo, in quanto più propenso al termine "TIMORE", che meglio illustra il nostro stato di caducità e debolezza che, ripeto, dovrebbe più di ogni altro argomento, portarci a cercare l'aiuto di Dio.
- minstrel
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Mi sono permesso due articoletti al riguardo. Con uno tento di smontare il giocattolo epicureo, l'altro un sunto di teodicea agostiniana.
Il risultato? Tentare di dire che se il male esiste, necessariamente esiste Dio.
Aiut!
Il risultato? Tentare di dire che se il male esiste, necessariamente esiste Dio.
Aiut!
A little bit of me, myself and I
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
- domingo7
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Ragionamenti circolari e scarsa voglia di contestare
Di fronte al male e al non intervento di Dio, molti concludono che Dio non esiste
perché se esistesse non potrebbe permettere tanto male nel mondo
L'atteggiamento è chiaramente rinunciatario
e parte dal presupposto che il non intervento di Dio
sia riservato sia alle anime credenti che alle persone incredule
Ora esistono molte prove di tangibili aiuti riservati in passato e nel presente a persone pie e credenti
in momenti disparati, ma comunque gravissimi e drammatici .....
negare questo per darsi un'aria di virile di saggezza è sicuramente ingiusto
Chi non crede in Dio e non lo cerca, non penso poi che possa utilizzare la sua mancanza di fede per dimostrare che Dio non esiste
Se non ci credi, se non lo cerchi, se non lo preghi, è logico e razionale che neppure Dio si senta in obbligo di intervenire a tuo favore, magari forzando la realtà e mutando il corso del destino e della malattia (che comunque, per chi non crede, non può assolutamente avere origini divine)
Il ragionamento dell'ateo, dell'agnostico e dell'incredulo è pertanto chiaramente circolare
Dio ascolta le preghiere dei giusti e degli umili ma rigetta quelle degli empi e degli increduli (Proverbi 15,29; Siracide 35,17; Giovanni 9,31; Giacomo 1,6-7) ... e lo stesso si applica ai componenti delle loro famiglie (dopo milioni di morti civili ed innocenti provocati da guerre, rivoluzioni e bravate terroristiche specialmente nell'ultimo secolo, non so davvero chi si può permettere di accusare Dio di essere ingiusto)
Ma chi crede non dovrebbe affatto diventare incredulo se le sue preghiere non sono esaudite
Qui purtroppo la paura (come dar torto al buon Mario70?) gioca un brutto tiro ai credenti, che spesso con il Padreterno si comportano come molti liguri con il cardinale Bertone .... invece di contestarlo e criticarlo apertamente, preferirono prima tentare di farselo amico ad ogni costo e poi decisero di ignorarlo .... come se non esistesse ....
Tantissime persone pie ed amanti degli animali sarebbero disponibili a prender parte ad una manifestazione o a raccoglier firme per difendere la foca monaca o la tigre bianca, ma quanti cristiani sarebbero pronti a fare altrettanto per invocare l'aiuto divino a favore di qualche bambino divorato da un cancro?
Molto più facile dire che Dio non esiste.
perché se esistesse non potrebbe permettere tanto male nel mondo
L'atteggiamento è chiaramente rinunciatario
e parte dal presupposto che il non intervento di Dio
sia riservato sia alle anime credenti che alle persone incredule
Ora esistono molte prove di tangibili aiuti riservati in passato e nel presente a persone pie e credenti
in momenti disparati, ma comunque gravissimi e drammatici .....
negare questo per darsi un'aria di virile di saggezza è sicuramente ingiusto
Chi non crede in Dio e non lo cerca, non penso poi che possa utilizzare la sua mancanza di fede per dimostrare che Dio non esiste
Se non ci credi, se non lo cerchi, se non lo preghi, è logico e razionale che neppure Dio si senta in obbligo di intervenire a tuo favore, magari forzando la realtà e mutando il corso del destino e della malattia (che comunque, per chi non crede, non può assolutamente avere origini divine)
Il ragionamento dell'ateo, dell'agnostico e dell'incredulo è pertanto chiaramente circolare
Dio ascolta le preghiere dei giusti e degli umili ma rigetta quelle degli empi e degli increduli (Proverbi 15,29; Siracide 35,17; Giovanni 9,31; Giacomo 1,6-7) ... e lo stesso si applica ai componenti delle loro famiglie (dopo milioni di morti civili ed innocenti provocati da guerre, rivoluzioni e bravate terroristiche specialmente nell'ultimo secolo, non so davvero chi si può permettere di accusare Dio di essere ingiusto)
Ma chi crede non dovrebbe affatto diventare incredulo se le sue preghiere non sono esaudite
Qui purtroppo la paura (come dar torto al buon Mario70?) gioca un brutto tiro ai credenti, che spesso con il Padreterno si comportano come molti liguri con il cardinale Bertone .... invece di contestarlo e criticarlo apertamente, preferirono prima tentare di farselo amico ad ogni costo e poi decisero di ignorarlo .... come se non esistesse ....
Tantissime persone pie ed amanti degli animali sarebbero disponibili a prender parte ad una manifestazione o a raccoglier firme per difendere la foca monaca o la tigre bianca, ma quanti cristiani sarebbero pronti a fare altrettanto per invocare l'aiuto divino a favore di qualche bambino divorato da un cancro?
Molto più facile dire che Dio non esiste.
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Non sono bravo a filosofare visto che sono una persona molto pragmatica ma vorrei dire la mia riguardo male.
Il male diventa un problema filosofico quando ci domandiamo: perché? perché a me? Perché a quel bambino?
Chi crede poi in un Dio con particolari caratteristiche fa ancora più fatica a rispondere alle suddette domande. Per farla breve, penso molto semplicemente che il male o il bene si presentano senza per forza esserci una ragione.
Certo alcune volte il male può essere prevenuto, si pensi ai tumori polmonari nei fumatori, altre purtroppo il male non dipende da noi come ad esempio un incidente stradale non provocato da noi.
Lo stesso discorso applicato al male vale per il bene che può essere prevenuto ad esempio frequentando delle buone amicizie, o essere del tutto involontario come vincere al superenalotto.
Forse alcuni pensano che viviamo ancora nel “giardino dell'eden” col Dio premuroso che pensa a tutto
, purtroppo siamo stati sfrattati e fuori c'è freddo e fame.
P.s. scusate la banalità degli esempi
Il male diventa un problema filosofico quando ci domandiamo: perché? perché a me? Perché a quel bambino?
Chi crede poi in un Dio con particolari caratteristiche fa ancora più fatica a rispondere alle suddette domande. Per farla breve, penso molto semplicemente che il male o il bene si presentano senza per forza esserci una ragione.
Certo alcune volte il male può essere prevenuto, si pensi ai tumori polmonari nei fumatori, altre purtroppo il male non dipende da noi come ad esempio un incidente stradale non provocato da noi.
Lo stesso discorso applicato al male vale per il bene che può essere prevenuto ad esempio frequentando delle buone amicizie, o essere del tutto involontario come vincere al superenalotto.
Forse alcuni pensano che viviamo ancora nel “giardino dell'eden” col Dio premuroso che pensa a tutto
, purtroppo siamo stati sfrattati e fuori c'è freddo e fame.
P.s. scusate la banalità degli esempi
Ovviamente il discorso è complesso ed è facile denigrare la parte avversa per portare l'acqua al proprio mulino, però guardando la realtà che ci circonda non ci sono prove tangibili che portano a credere a Dio o a non crederci, tutto nasce cresce e muore, il bene e il male sono concetti che adoperano le società e cambiano da una società ad un'altra, la coscienza è strutturata sempre dalla società che ci circonda, da un punto di vista ateo tutto funziona senza problemi e da un certo punto di vista questi hanno la mia stima, perché non è facile vivere con la consapevolezza che tutto quello che siamo finisce con la morte e nonostante questo comportarsi civilmente a volte meglio dei credenti.
Quello che noto è che davanti a problemi prove e sofferenza, il credente in generale vive meglio, la speranza del credente lo può addirittura far guarire da determinate malattie, il legame psiche-soma è scientificamente provato, ma questo prescinde la credenza oggettiva, stanno bene i politeisti, i monoteisti, i panteisti chi fa yoga e chi più ne ha ne metta, credono ai miracoli sia gli sciamani africani che i cristiani.
Insomma dovremmo credere solo perché il credente vive meglio? Non ci siamo...
L'ateo obietta che è la vigliaccheria che porta le persone a credere, le insicurezze, l'incapacità di affrontare la vita da soli, la paura che tutto possa finire con la morte o la paura che nell'aldilà si venga puniti, o semplicemente perché ci hanno insegnato così senza neanche pensarci troppo, forse il solo pensiero che Dio non esista fa tremare il credente, le conseguenze che questo comporterebbe fa si che neanche si voglia affrontare il problema, oppure c'è chi dice che nel dubbio è meglio credere perché almeno una volta morti se Dio esiste magari ci salva... possiamo dirgli che non è vero? Perché realmente si crede?
Quello che noto è che davanti a problemi prove e sofferenza, il credente in generale vive meglio, la speranza del credente lo può addirittura far guarire da determinate malattie, il legame psiche-soma è scientificamente provato, ma questo prescinde la credenza oggettiva, stanno bene i politeisti, i monoteisti, i panteisti chi fa yoga e chi più ne ha ne metta, credono ai miracoli sia gli sciamani africani che i cristiani.
Insomma dovremmo credere solo perché il credente vive meglio? Non ci siamo...
L'ateo obietta che è la vigliaccheria che porta le persone a credere, le insicurezze, l'incapacità di affrontare la vita da soli, la paura che tutto possa finire con la morte o la paura che nell'aldilà si venga puniti, o semplicemente perché ci hanno insegnato così senza neanche pensarci troppo, forse il solo pensiero che Dio non esista fa tremare il credente, le conseguenze che questo comporterebbe fa si che neanche si voglia affrontare il problema, oppure c'è chi dice che nel dubbio è meglio credere perché almeno una volta morti se Dio esiste magari ci salva... possiamo dirgli che non è vero? Perché realmente si crede?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Il Primo Capitolo del CCC porta il titolo: "L'Uomo è «Capace» di Dio".Mario70 ha scritto:Ovviamente il discorso è complesso ed è facile denigrare la parte avversa per portare l'acqua al proprio mulino, però guardando la realtà che ci circonda non ci sono prove tangibili che portano a credere a Dio o a non crederci, tutto nasce cresce e muore, il bene e il male sono concetti che adoperano le società e cambiano da una società ad un'altra, la coscienza è strutturata sempre dalla società che ci circonda, da un punto di vista ateo tutto funziona senza problemi e da un certo punto di vista questi hanno la mia stima, perché non è facile vivere con la consapevolezza che tutto quello che siamo finisce con la morte e nonostante questo comportarsi civilmente a volte meglio dei credenti.
Quello che noto è che davanti a problemi prove e sofferenza, il credente in generale vive meglio, la speranza del credente lo può addirittura far guarire da determinate malattie, il legame psiche-soma è scientificamente provato, ma questo prescinde la credenza oggettiva, stanno bene i politeisti, i monoteisti, i panteisti chi fa yoga e chi più ne ha ne metta, credono ai miracoli sia gli sciamani africani che i cristiani.
Insomma dovremmo credere solo perché il credente vive meglio? Non ci siamo...
L'ateo obietta che è la vigliaccheria che porta le persone a credere, le insicurezze, l'incapacità di affrontare la vita da soli, la paura che tutto possa finire con la morte o la paura che nell'aldilà si venga puniti, o semplicemente perché ci hanno insegnato così senza neanche pensarci troppo, forse il solo pensiero che Dio non esista fa tremare il credente, le conseguenze che questo comporterebbe fa si che neanche si voglia affrontare il problema, oppure c'è chi dice che nel dubbio è meglio credere perché almeno una volta morti se Dio esiste magari ci salva... possiamo dirgli che non è vero? Perché realmente si crede?
Capace dal latino "capax", nel senso di contenere, che può contenere. A differenza di Barth, per Tommaso Dio non è il "Totalmente Altro", l'uomo non è chiuso a Dio.
Come l'occhio è capace della luce pur non avendola, può riceverla, non è cieco.
Subito dopo il titolo, troviamo il Paragrafo 27, dal titolo: "Il desiderio di Dio", che continua così:
"Il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell'uomo, perché l'uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l'uomo e soltanto in Dio l'uomo troverà la verità e la felicità che cerca senza posa".
La ricerca di Dio può sicuramente avvenire attraverso la mediazione delle cose create, ma è soprattutto dalla spinta interiore del desiderio di Dio che si può arrivare, facilitati dalle buone disposizioni morali, ad una vera conoscenza, pur se sempre indiretta e limitata.
- Ray
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Se D-o esiste comporta anche altre letture .........forse il solo pensiero che Dio non esista fa tremare il credente, le conseguenze che questo comporterebbe fa si che neanche si voglia affrontare il problema, oppure c'è chi dice che nel dubbio è meglio credere perché almeno una volta morti se Dio esiste magari ci salva... possiamo dirgli che non è vero? Perché realmente si crede?
Io sono propenso a credere che esista un'entità creatrice e ordinatrice di questo universo.
Come dice Mario lo chiami come ti pare,perché è già così,gli uomini hanno affibbiato a D-o molti
nomi ,alcune religioni e credenze dicono che sia sceso anche sulla terra sotto varie forme.
Ma certamente quello che non si sa è che una volta morti cosa ci aspetta,il paradiso ?Il nuovo mondo?
Il Valhalla? Le celesti praterie ...? La reincarnazione ? O forse il nulla ,forse saremo quella luce o energia che semplicemente
raggiungerà una volta che il corpo è morto di nuovo la fonte della luce primaria.
Nessuno può esserne certo,Nessuno è tornato indietro per riferirlo ..
Quindi credere non significa salvarsi,forse lo saremo indistintamente se siamo stati buoni o malvagi,perché il bene e il male è
solo un concetto inventato dagli uomini per tenere legati e per poterli controllare .
Se non esiste una distruzione divina l'uomo sarebbe lasciato senza freni inibitori.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Belle parole, ma è quello che l'uomo vuole sentire per autoilludersi che esista Dio o quello che realmente è?Vittorino ha scritto:Il Primo Capitolo del CCC porta il titolo: "L'Uomo è «Capace» di Dio".Mario70 ha scritto:Ovviamente il discorso è complesso ed è facile denigrare la parte avversa per portare l'acqua al proprio mulino, però guardando la realtà che ci circonda non ci sono prove tangibili che portano a credere a Dio o a non crederci, tutto nasce cresce e muore, il bene e il male sono concetti che adoperano le società e cambiano da una società ad un'altra, la coscienza è strutturata sempre dalla società che ci circonda, da un punto di vista ateo tutto funziona senza problemi e da un certo punto di vista questi hanno la mia stima, perché non è facile vivere con la consapevolezza che tutto quello che siamo finisce con la morte e nonostante questo comportarsi civilmente a volte meglio dei credenti.
Quello che noto è che davanti a problemi prove e sofferenza, il credente in generale vive meglio, la speranza del credente lo può addirittura far guarire da determinate malattie, il legame psiche-soma è scientificamente provato, ma questo prescinde la credenza oggettiva, stanno bene i politeisti, i monoteisti, i panteisti chi fa yoga e chi più ne ha ne metta, credono ai miracoli sia gli sciamani africani che i cristiani.
Insomma dovremmo credere solo perché il credente vive meglio? Non ci siamo...
L'ateo obietta che è la vigliaccheria che porta le persone a credere, le insicurezze, l'incapacità di affrontare la vita da soli, la paura che tutto possa finire con la morte o la paura che nell'aldilà si venga puniti, o semplicemente perché ci hanno insegnato così senza neanche pensarci troppo, forse il solo pensiero che Dio non esista fa tremare il credente, le conseguenze che questo comporterebbe fa si che neanche si voglia affrontare il problema, oppure c'è chi dice che nel dubbio è meglio credere perché almeno una volta morti se Dio esiste magari ci salva... possiamo dirgli che non è vero? Perché realmente si crede?
Capace dal latino "capax", nel senso di contenere, che può contenere. A differenza di Barth, per Tommaso Dio non è il "Totalmente Altro", l'uomo non è chiuso a Dio.
Come l'occhio è capace della luce pur non avendola, può riceverla, non è cieco.
Subito dopo il titolo, troviamo il Paragrafo 27, dal titolo: "Il desiderio di Dio", che continua così:
"Il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell'uomo, perché l'uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l'uomo e soltanto in Dio l'uomo troverà la verità e la felicità che cerca senza posa".
La ricerca di Dio può sicuramente avvenire attraverso la mediazione delle cose create, ma è soprattutto dalla spinta interiore del desiderio di Dio che si può arrivare, facilitati dalle buone disposizioni morali, ad una vera conoscenza, pur se sempre indiretta e limitata.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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- domingo7
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Carissimo Mario
Il problema non è credere o non credere in Dio ma
evitare di seguire logiche e ragionamenti assurdi
In sintesi estrema:
1) chi crede non può raccontare che il male sia sempre una punizione divina, perché il male esiste per i difetti del creato, per l'ignoranza degli uomini e per la malvagità degli iniqui e Dio ha punito in modo spettacolare i malvagi solo in casi limitati e ben definiti;
2) chi crede dovrebbe riconoscere il principio biblico che Dio ascolta le preghiere dei giusti ma è sordo alle invocazioni dei malvagi; un Dio che ascolta tutti indipendentemente dalle motivazioni delle preghiere non è un Dio cristiano;
3) chi non crede non può usare la propria non fede per dimostrare la non esistenza di Dio: non ci credi, non lo cerchi, non lo preghi e quindi difficilmente sarai ascoltato;
4) chi non crede non può rimproverare a Dio il mancato intervento a favore dei figli innocenti: l'uomo ha sterminato milioni di bambini indifesi colpevoli solo di essere figli di nemici (penso ai campi di concentramento ma anche alle vittime dell'atomica, dei bombardamenti, del napalm) e Dio (che dai tempi dei primogeniti d'Egitto non ha più sterminato nessuno perché figlio di nemici) dovrebbe addirittura intervenire a favore dei figli di coloro che nè lo cercano né lo amano;
5) chi crede dovrebbe ricordare che l'atteggiamento contestatore di Giobbe fu alla fine ascoltato (e in cielo c'era Satana con i suoi angeli).... oggi come potrebbe Dio non ascoltare le preghiere del giusto se in cielo Cristo intercede per noi alla destra di Dio e Satana è stato defnitivamente cacciato?
evitare di seguire logiche e ragionamenti assurdi
In sintesi estrema:
1) chi crede non può raccontare che il male sia sempre una punizione divina, perché il male esiste per i difetti del creato, per l'ignoranza degli uomini e per la malvagità degli iniqui e Dio ha punito in modo spettacolare i malvagi solo in casi limitati e ben definiti;
2) chi crede dovrebbe riconoscere il principio biblico che Dio ascolta le preghiere dei giusti ma è sordo alle invocazioni dei malvagi; un Dio che ascolta tutti indipendentemente dalle motivazioni delle preghiere non è un Dio cristiano;
3) chi non crede non può usare la propria non fede per dimostrare la non esistenza di Dio: non ci credi, non lo cerchi, non lo preghi e quindi difficilmente sarai ascoltato;
4) chi non crede non può rimproverare a Dio il mancato intervento a favore dei figli innocenti: l'uomo ha sterminato milioni di bambini indifesi colpevoli solo di essere figli di nemici (penso ai campi di concentramento ma anche alle vittime dell'atomica, dei bombardamenti, del napalm) e Dio (che dai tempi dei primogeniti d'Egitto non ha più sterminato nessuno perché figlio di nemici) dovrebbe addirittura intervenire a favore dei figli di coloro che nè lo cercano né lo amano;
5) chi crede dovrebbe ricordare che l'atteggiamento contestatore di Giobbe fu alla fine ascoltato (e in cielo c'era Satana con i suoi angeli).... oggi come potrebbe Dio non ascoltare le preghiere del giusto se in cielo Cristo intercede per noi alla destra di Dio e Satana è stato defnitivamente cacciato?
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
io invece penso che Dio abbia fatto bene ha limitare gli anni di vita degli uomini peccatori ,Vittorino ha scritto:Ho estrapolata questa interessante notizia:
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
Pubblicato il 18/11/14 in Videonews»
Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
altrimenti ,
dare la vita eterna mantenendo il peccato è come
decretare la continuazione del male fino all'infinito,
Dio si sarebbe trasformato in un mostro se avrebbe fatto dei piani per far vivere il male per sempre,
perciò la morte è un passo per la vita eterna sia in cielo ed in terra mà nella giustizia,
sono millenni che i profeti ci scrissero queste cose senza comprendere i piani di Dio,
ora chi ha compreso i suoi piani è pronto a comprendere che Dio cè,
chi non comprende è meglio se non crede o resti nel dubbio affinchè lo continui a cercare finchè a suo tempo comprenda.
non cè fretta per Dio,
mà per gli uomini si a causa del breve tempo che hanno.
Per la nostra guarigione ci ha parlato mediante le sue stesse sofferenze e ha preferito nascondersi nel silenzio per un pò di tempo e lasciarci in mezzo ad un mare di apostasia e di verità parzialmente comprese affinchè dà parte nostra non smettiamo mai di cercare e ricercarlo affinchè siamo sufficentemente pronti quando ritorna.
- BabylonTheGreat
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Eh si, per fortuna che dopo aver sterminato i bambini egiziani si è accorto di aver un po' esagerato!domingo7 ha scritto:e Dio (che dai tempi dei primogeniti d'Egitto non ha più sterminato nessuno perché figlio di nemici)
'La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra e governa a meraviglia l'universo. È lei che ho amato e corteggiato fin dalla mia giovinezza, ho bramato di farla mia sposa, mi sono innamorato della sua bellezza.' Sp 8:1-2
viewtopic.php?f=7&t=18867
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- domingo7
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Carissimo Babylon
Anche qui veramente la responsabilità non fu tutta suaEh si, per fortuna che dopo aver sterminato i bambini egiziani si è accorto di aver un po' esagerato!
Il lavoro sporco lo fece l'Angelo Sterminatore
una specie di cane da guardia pronto a scatenarsi
appena il padrone gli lasciava libera l'azione
Ho il sospetto che tale angelo altro non fosse che Satana il diavolo
potente Gran Visir alla corte di Dio (come testimonia il libro di Giobbe),
almeno fino alla cacciata di Michele e all'intronizzazione di Cristo
Tale angelo accusatore deve aver avuto non pochi momenti di fortuna
sfruttando soprattutto l'immenso senso di giustizia di Dio
finché Dio stesso non riuscì a smascherare che davanti a tanto zelo giustizialista
si nascondeva solo un odio immenso verso l'uomo e verso la sua stirpe .....
Presentazione
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Quoto questa parte: Non è facile vivere infatti quella che chiamo una "santa incoerenza".Mario70 ha scritto: questi hanno la mia stima, perché non è facile vivere con la consapevolezza che tutto quello che siamo finisce con la morte e nonostante questo comportarsi civilmente a volte meglio dei credenti.
La seconda parte è molto più lunga da discutere poiché tutto parte da un misunderstanding visto che la fede non è certo "paura dell'inferno" o "ricerca di felicità sempre e comunque".
mò tempo non ne ho ahimé.
A little bit of me, myself and I
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
Tutta questa "narrazione" mi pare attribuire un carattere troppo antropomorfo ai rapporti tra Dio e i suoi angeli, ma sopratutto mi chiedo se sia compatibile con l'onniscienza di Dio e la sua atemporalità.Tale angelo accusatore deve aver avuto non pochi momenti di fortuna
sfruttando soprattutto l'immenso senso di giustizia di Dio
finché Dio stesso non riuscì a smascherare che davanti a tanto zelo giustizialista
si nascondeva solo un odio immenso verso l'uomo e verso la sua stirpe .....
Ad maiora
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Carissimo Polymeteis
Che Dio sia potentia ordinata quasi sempreTutta questa "narrazione" mi pare attribuire un carattere troppo antropomorfo ai rapporti tra Dio e i suoi angeli, ma sopratutto mi chiedo se sia compatibile con l'onniscienza di Dio e la sua atemporalità.
e solo in casi eccezionali potentia assoluta
non lo hanno però inventato i tdG
(che peraltro utilizzano tutta un'altra terminologia)
E' una storia vecchia come il cucco dibattuta
da Agostino, a Pietro Lombardo, ad Anselmo, ad Abelardo, a Duns Scoto
fino ad Ockham ...
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Dio dev'essere sempre onnipotente, se vuol esserlo qualche volta. Che poi, essendo onnipotente, decida di fare anche opere che non richiedono l'onnipotenza, non toglie il fatto che deve essere per sua essenza onnipotente se vuole usare in altre occasioni la sua onnipotenza. E Dio non cambia, sicché tutti i suoi atti, che per noi si frammentano nel tempo, sono un unico atto in Dio, non esistendo né passato né futuro in Lui, e dunque non esistendo nessuna modificazione o possibilità di cambiare. Per questo trovo alquanto primitivo parlare di Dio che si accorge che uno dei suoi collaboratori odia il genere umano, come se prima non lo sapesse, o che si pente, dopo aver mandato un diluvio, come se potesse modificarsi.
Ad maiora
Ad maiora
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Caro Enrico, se oggi credessi a quel Dio tribale che ogni tanto troviamo in alcuni racconti del VT come questo dell'esodo che per giocare a chi cell'ha più duro col faraone si mette a sterminare migliaia di primogeniti innocenti (contraddicendo quello che lui stesso avrebbe detto riguardo la colpa dei padri che non sarebbe ricaduta sui figli) come fece Erode ad esempio ( ah ma lui era malvagio) sarei già ateo da un pezzo, per fortuna la tua chiesa insegna un Dio diverso, un Dio che per salvare gli uomini si è fatto uomo lui stesso accollandosi le colpe del genere umano... È questa visione di Dio, seppur non del tutto sufficiente a spiegare i miei innumerevoli dubbi, che mi fa rimanere nel mio agnosticismo attuale.domingo7 ha scritto:Anche qui veramente la responsabilità non fu tutta suaEh si, per fortuna che dopo aver sterminato i bambini egiziani si è accorto di aver un po' esagerato!
Il lavoro sporco lo fece l'Angelo Sterminatore
una specie di cane da guardia pronto a scatenarsi
appena il padrone gli lasciava libera l'azione
Ho il sospetto che tale angelo altro non fosse che Satana il diavolo
potente Gran Visir alla corte di Dio (come testimonia il libro di Giobbe),o
almeno fino alla cacciata di Michele e all'intronizzazione di Cristo
Tale angelo accusatore deve aver avuto non pochi momenti di fortuna
sfruttando soprattutto l'immenso senso di giustizia di Dio
finché Dio stesso non riuscì a smascherare che davanti a tanto zelo giustizialista
si nascondeva solo un odio immenso verso l'uomo e verso la sua stirpe .....
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Non ho capito bene se il tuo pensiero sia orientato verso una distruzione o meno di tutti coloro che Dio considera o considererà peccatori, adducendo una ipotetica "giustizia".Angelo 35 ha scritto:io invece penso che Dio abbia fatto bene ha limitare gli anni di vita degli uomini peccatori ,Vittorino ha scritto:Ho estrapolata questa interessante notizia:
«Veronesi choc: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste"
Nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo", il celebre oncologo racconta la sua vita e il suo progressivo allontanamento dalla fede
Pubblicato il 18/11/14 in Videonews»
Io non sono d'accordo con il celebre professore, anzi penso che tutte queste notizie, nella loro gravità, spingano ad avere più fede e a prendere coscienza della debolezza umana.
altrimenti ,
dare la vita eterna mantenendo il peccato è come
decretare la continuazione del male fino all'infinito,
Dio si sarebbe trasformato in un mostro se avrebbe fatto dei piani per far vivere il male per sempre,
perciò la morte è un passo per la vita eterna sia in cielo ed in terra mà nella giustizia,
sono millenni che i profeti ci scrissero queste cose senza comprendere i piani di Dio,
ora chi ha compreso i suoi piani è pronto a comprendere che Dio cè,
chi non comprende è meglio se non crede o resti nel dubbio affinchè lo continui a cercare finchè a suo tempo comprenda.
non cè fretta per Dio,
mà per gli uomini si a causa del breve tempo che hanno.
Se questo è il tuo pensiero, come si può conciliare con la figura di "Padre" che Gesù ci ha presentato parlando di Dio e rivoluzionando il concetto che si aveva nell'AT?
Nessun padre umano ucciderebbe i suoi figli, per quanto malvagi essi possano essere, lo potrebbe un Dio definito "Amore"?
[quote="Mario70]Belle parole, ma è quello che l'uomo vuole sentire per autoilludersi che esista Dio o quello che realmente è?[/quote]
Non so se sia "quello che realmente è", ma è sicuramente quello che è dentro tutti noi: una spinta irrefrenabile alla ricerca di Dio, che troppo spesso si tramuta, ahimè, in ricerca di altre cose che ci lasciano però dopo un primo momento, più insoddisfatti di prima.
Questa è la mia esperienza, come penso sia quella di molti altri.
Per questo insisto sulla soggettività di tale ricerca.
Non so se sia "quello che realmente è", ma è sicuramente quello che è dentro tutti noi: una spinta irrefrenabile alla ricerca di Dio, che troppo spesso si tramuta, ahimè, in ricerca di altre cose che ci lasciano però dopo un primo momento, più insoddisfatti di prima.
Questa è la mia esperienza, come penso sia quella di molti altri.
Per questo insisto sulla soggettività di tale ricerca.
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