Per i Testimoni di Geova, Cristo ha compiuto un secolo di regno in cielo. È vero?

Segnalazioni di pagine web che abbiano attinenza con i TdG e con le scienze bibliche.

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Achille
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Per i Testimoni di Geova, Cristo ha compiuto un secolo di regno in cielo. È vero?

Messaggio da Achille »

Hanno predetto la fine del mondo nel 1914, ma visto che non si è verificata hanno cambiato la profezia

http://www.aleteia.org/it/religione/art ... 2729362432" onclick="window.open(this.href);return false;
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Anche gli Avventisti, con cui Russell ebbe molti contatti, dissero più o meno la stessa cosa. Da Wikipedia:

"Durante la prima metà del XIX secolo gli Stati Uniti d'America conobbero un grande fermento culturale religioso, all'interno del quale si svilupparono movimenti molto diversi tra loro, come ad esempio la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (la principale organizzazione dei mormoni). All'interno di questo clima culturale e religioso, William Miller, un contadino battista dello Stato di New York, interpretò le profezie contenute nel libro biblico di Daniele ed in particolare del capitolo 8, sostenendo che indicassero il prossimo ritorno di Cristo per il periodo 1843/1844. Miller cominciò a diffondere questa convinzione pubblicamente a partire dal 1831. I seguaci di Miller, i milleriti, formarono un movimento autonomo in seguito denominatosi Chiesa cristiana avventista staccandosi dalle rispettive Chiese di origine.
Tuttavia la previsione della seconda venuta di Cristo per il 22 ottobre 1844, ultima data proposta dai milleriti, non si realizzò e questo causò lo sfaldamento del movimento millerita in una miriade di chiese e di gruppi differenti tra di loro, che in effetti era tenuto unito essenzialmente dalla fiducia in William Miller e nella sua dottrina, non essendovi su altri punti dottrinali un consenso generalizzato."
:strettamano:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

L'operazione di cambiare in maniera tanto ridicola quanto beffarda le carte in tavola poteva riuscire alla fine dell'ottocento o ai primi del novecento. Il livello di "plasmabilità" degli adepti allora era molto più alto di quello attuale ed anche la critica esterna rispetto ad operazioni così ardite e strampalate era molto blanda. Non solo non c'era internet ma anche gli altri media erano meno "attenti" rispetto a certe "trovate". Per quanto anche adesso i dirigenti tdg abbiano molti loro adepti in pugno, non penso che ora si azzarderebbero a fare una cosa come questa fatta nel 1914. Non lo hanno fatto nemmeno nel 1975 quando forse sarebbe stato ancora possibile. Naturalmente alcune loro basilari vecchie idiozie, come appunto questa, devono per forza di cose essere mantenute per sostenere le nuove, anche se, in un contesto in cui le cose possono anche accadere in maniera invisibile, tutto, ovviamente, può accadere.

Il risultato è comunque un groviglio sgangherato e intricatissimo in cui le date traslano, i numeri si rincorrono, il significato delle parole frulla, l'andata, il ritorno, il ritorno lungo, i sette tempi, i tempi supplmentari, i minuti di recupero, la presenza, in cielo, sulla terra, dal cielo ma sulla terra, e regna cristo da là, e regna Geova da qua ma soprattutto satana, a mezz'aria, e tutto questo perché la Parola di Dio deve essere interpretata in maniera semplice e letterale. Ad esempio il significato di "generazione": più la Watchtower fa luce e più il suo significato diventa chiaro e semplice. Sì, proprio così, come no.
virtesto
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La Parusia di Gesù Cristo

Messaggio da virtesto »

Gesù regna dal 1914 secondo il CD dei Tdg. e la sua presenza è invisibile a noi, ma lui c'è. Per poter dimostrare questa assurdità il CD modifica il significato della parola greca "Parusia" la quale ha il significato sia di presenza o di "venuta" a secondo della circostanza in cui è usata. Qui vi trascrivo una mia trattazione sul tema che scrissi tanti , tanti anni fa.

"L’argomento è trattato dal CD, per esempio sulla.TNM con riferimenti a pag.1578 (Quella Bibbia voluminosa di color marrone) ; secondo i TdG Matteo 24.3 dice:” quale sarà il segno della tua presenza”; oggi tutte le Bibbie invece scrivono:” Quale sarà il segno della tua venuta”.

Fa comodo al CD interpretare ‘parusia’ come presenza poiché in questo modo possono parlare della presenza invisibile di Cristo fin dall’anno fatidico 1914.
Questa idea della ‘presenza’ di Gesù non è una scoperta dei TdG; l’argomento è trattato esaustivamente sul libro “il segno degli ultimi giorni” di C.Olof Jonsson, Edizioni Dehoniane; da qui preleviamo alcune informazioni.

Comunque, in questa trattazione, ci preme soprattutto mettere in risalto la tecnica che usa il CD per persuadere i TdG a credere che una cosa falsa è invece vera. Ora se leggete d’un fiato quanto loro dicono a proposito della presenza (parusia) di Cristo a pag.1578/1579 della TNM con riferimenti, troverete che, quanto scrivono, dimostrerebbe in modo inconfutabile, incontrovertibile quanto loro sostengono: impossibile credere qualcosa di diverso, c’è troppa evidenza che le cose stanno proprio come dice il CD.

Scrivono infatti, per esempio:” Il vocabolario-greco italiano di Lorenzo Rocci, p.1441, dà come prima definizione di ‘parusia’ la parola italiana presenza” E’ vero, questa è la prima definizione; ma quel vocabolario porta anche la seconda definizione, che loro però non trascrivono, come mai? La seconda definizione dice: “ venuta, arrivo” Qui, la’ tecnica’ usata dal CD è quella della “mezza verità”

Poi scrivono: “ Similmente il GLNT, Vol.IX, col.843, all’intestazione ‘Il significato generale’ afferma: ‘parusia indica particolarmente la presenza attiva.”

Benissimo, citano il famoso’ Grande Lessico Del Nuovo Testamento’, ma anche qui la tecnica è quella della mezza-verità ( o meglio del 30% di verità!) perché nel ‘significato generale’ dà anche “venuta”; poi, il GLNT, dà anche il ‘significato tecnico’ del vocabolo e, fra questi, indica: “ la venuta di Dio”. Importante prendere qui nota del "significato tecnico" che a volte ha una parola.

Poi, per corroborare la loro tesi, secondo loro, ma invece per ‘fare fumo’ diciamo noi ,citano ancora dal GLNT:” Il GLNT,volIX, col.860, fa notare che parusia non è mai impiegato per indicare la venuta di Cristo nella carne e non significa mai ritorno” Ma chi ha mai detto questo? Certamente non significa che Gesù Cristo ritornerà a fare quello che fece quando era in vita in Palestina? Non tornerà certo nella carne, e non c’entra niente col tema della ‘parusia’; questo inserimento aiuta la tesi del CD: il TdG ,quando legge, fisserà la sua attenzione sullo spezzone di frase che dice:” Parusia non è mai impiegato per indicare la venuta di Cristo…” e ancora di più dirà:” tutto quadra”

Poi, dopo il GLNT, tirano in ballo il dottore in teologia Israel P.Warren che, nella sua opera ‘The Parousia’, dimostrerebbe l’assurdità di tradurre ‘Parusia’ con ‘venuta’. Riportano sulla TNM ben tre paragrafi di questo libro di Warren e, praticamente, lasciano a questo teologo il compito di dimostrare il dogma del CD. Per rispondere non ci resta che citare dal libro di Olof Jonsson :

“ L’uso tecnico di ‘parousia’

Nel corso degli scavi effettuati negli ultimi cento anni nei luoghi degli antichi insediamenti greco-romani, sono venute alla luce migliaia di iscrizioni su pietra e metallo e numerosi testi su papiro…ecc. .,.che hanno rivoluzionato lo studio del dialetto greco usato nella stesura originaria del N.T.
Si è scoperto così che il greco del N.T. non è uno speciale ‘greco biblico’, come fino ad allora si era ritenuto, né il greco letterario arcaico usato dagli scrittori del tempo, ma era la lingua, molto più colorita ed espressiva della gente comune nelle case, nei mercati, in tutte le occasioni, cioè la così detta ‘Koinè’ parlata.

Il primo che ne comprese l’importanza di tale scoperta e ne studiò i riflessi sull’esegesi biblica fu A.Deissmann, professore all’Università di Heidelberg, il quale pubblicò nel 1895 i risultati delle sue indagini.. altri studiosi seguirono il suo esempio…
Uno dei vocaboli che più si avvantaggiò delle nuove ricerche fu appunto Parousia. Dal libro ‘Licht vom Osten’ del 1908 di Deissmann leggiamo:

‘Un’altra delle idee centrali del’antica dottrina cristiana riceve luce dai nuovi testi, cioè ‘parousia’, ‘avvento’, ‘venuta’. Noi adesso possiamo dire che la migliore interpretazione della primitiva speranza cristiana della Parusia è il vecchio ‘avvento’, ‘ecco, il tuo Re viene a te’ (Matteo 21.5).

Dal periodo Tolemaico fino al secondo secolo dopo Cristo la parola ricorre in Oriente come ESPRESSIONE TECNICA PER INDICARE L'ARRIVO DEL RE O DELL'IMPERATORE. Ecco il punto.

La ‘parusia’, la visita ufficiale del sovrano, cioè, segnava un momento importante per la vita delle province…..in occasione della ‘parusia’ dell’imperatore Nerone in Grecia, al tempo dell’apostolo Paolo che scrisse proprio sotto quel principio la lettera ai Corinti, le città di Corinto e Patrasso coniarono ‘monete dell’avvento’, dove è interessante notare che, nell’iscrizione ‘adventus Augusti Corinthi’, l’equivalente latino di ‘parusia’ è ‘adventus’ (e San Gerolamo, che tradusse la Bibbia in latino nel 400 D.C., la ‘Vulgata’, tradusse ‘parusia’ con ‘adventus’ cioè venuta).

Le conclusioni, a cui era pervenuto il Deissmann ricevettero ulteriore conferma dalle ricerche che altri studiosi, G.Milligan e J.Moulton, per citare solo qualcuno, avviarono all’incirca in quegli stessi anni. Sempre emerse il particolare significato tecnico di Parusia, il quale spiega perfettamente perché le versioni più antiche del N.T. traducessero ‘venuta’ nei versetti che parlavano di Cristo., Oggi, tutti i moderni lessici e dizionari di greco segnalano questo significato in aggiunta a quello primario di presenza, mentre nessuno dubita più che, quando nel N.T. Parusia è usato riguardo alla seconda venuta di Cristo, esso abbia il significato specifico di ‘visita del re’.Più volte la Bibbia presenta l’immagine di Cristo che viene ‘con potere e grande gloria’ come un re.”” Fine della citazione

Il CD, come abbiamo visto, cerca di puntellare la sua tesi citando quel teologo, Warren ma, come leggiamo sulla TNM, questo teologo pubblica il suo libro nel 1879 cioè prima delle ricerche risolutive pubblicate dal Deissmann nel 1908. Anche le quattro traduzioni bibliche che il CD cita, in altre sue pubblicazioni a sostegno, risalgono al tempo in cui si ignorava l’uso tecnico del vocabolo.
Ora, alla luce delle ultime informazioni acquisite, torniamo a quanto scrive la TNM a pag.1578:
“ Dal contrasto che si fa tra la presenza e l’assenza di Paolo sia in 2Cor.10.10,11 che in Filip.2.12, il significato di Parusia risulta chiaro.Inoltre, dal paragone della parusia del Figlio dell’uomo con i ‘giorni di Noè, in Matt.24.37-39, risulta evidente che questa parola significa ‘presenza’”

Certamente risulta chiaro fino a quando uno non conosce il significato tecnico del vocabolo ‘parusia; Paolo, nelle due Scritture citate, scrive ‘presenza’ certamente ma, lì non si parla del ‘Re’ Gesù Cristo e quindi va bene tradurre ‘presenza’.
Il CD nasconde ai suoi adepti il significato completo della parola ‘parusia’ e su questo gioca per far apparire bianco quello che invece è nero.
Le astuzie del Cd non sono ancora terminate; a pag.1579 della TNM, l’ultimo paragrafo cita il Lessico di Bauer e scrivono:

“Inoltre, Bauer, p.630, dichiara cha ‘parusia’ divenne il termine ufficiale per la visita di una persona di alto rango, specialmente di re e imperatori che visitavano una provincia”

Ma questa frase, nel Lessico, è inserita nel paragrafo che tratta di ‘parusia’ nel senso di ‘venuta’ (c’è scritto ‘coming’ in inglese’) ed è una chiara negazione di quanto sostiene il CD, ma qui ad essa si fa riferimento come se costituisse la conferma, non la smentita!!
Sul libro di Olof Jonsson già citato l’autore fa anche un’ampia trattazione per dimostrare che, nel contesto biblico, la Scrittura di Matt.24.3, sostenuta dal significato di Matt.24.32,33, deve intendersi con ‘venuta’ e non ‘presenza’; vi rimandiamo alla lettura di quel interessante libro; qui il nostro scopo, prendendo come esempio quel capitolo che riguarda la ‘Parusia’ di Cristo, era soprattutto di mostrare su cosa si basano le tecniche di persuasione del CD, le solite:

Anzitutto si basano sull’ignoranza biblica di chi legge: se uno è diventato TdG difficilmente aveva già cultura biblica." Mi lodo da solo in mancanza di altre lodi: "Ma guarda un po' come ero bravo una volta..."
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malcom11
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