[Suggerimento]: A Dio spiacendo

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polymetis
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[Suggerimento]: A Dio spiacendo

Messaggio da polymetis »

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Non c'entra molto coi TdG ma era da tanto che non ridevo così di gusto. Questo libro è il classico prodotto dell'umorismo dissacrate degli ebrei americani laici, in stile Woody Allen tanto per capirci. Le storielle mettono alla berlina la religiosità degli ebrei ortodossi americani....

Titolo A Dio spiacendo
Autore Auslander Shalom
Prezzo € 10,00

Dati 2011, 173 p., brossura
Traduttore Caporello E.
Editore Guanda (collana Le Fenici)


Ecco la recensione:

Dopo essere morto, Yankel Morgenstern approda in paradiso, dove scopre che Dio è un grosso pollo soddisfatto di sé: tocca adeguarsi e, nel caso, cambiare le proprie abitudini alimentari. A Schwartzman, invece, Dio ordina di erigere un altare dorato nel cortile di casa, poi di comprare legno di cipresso per costruire un'arca. Stanley Fisher, a sua volta, in un momento di difficoltà, compie un viaggio in Israele e in una caverna del Negev trova tredici tavolette di pietra antichissime, portatrici di un messaggio che potrebbe cambiare l'intero corso dell'esistenza umana; solo che nessuno le vuole comprare, nemmeno su eBay. In questi racconti Shalom Auslander tratteggia una serie di incontri-scontri con l'Onnipotente, sardonici e dissacranti, surreali eppure precisi nel descrivere il complicato rapporto tra l'uomo e la religione. Il Dio di Auslander a volte soffre di emicrania, può essere un temuto businessman, o ancora può scendere di persona a Manhattan per eliminare qualcuno inspiegabilmente sfuggito alla rigida programmazione delle morti. Il mondo intero, animali compresi, è in balia di questo Dio autoritario e implacabile, una creatura capricciosa e dispotica che, con la costante minaccia di punizioni nel mondo a venire, li costringe a seguire assurde norme nel mondo presente. Ma la narrazione di Shalom Auslander lascia aperta una via per combattere l'ossessione del precetto: quella di un'ironia irriverente, a tratti feroce ma liberatoria.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Ciao Poly, ho fatto la stessa domanda a 007: ma tu da che parte stai? Mi fai venire a mente il venerabile Jorge che dice a Guglielmo da Baskerville che non si può ridere di Dio. Ma credo che mi procurerò il libro e ovviamente la butto sull’ironico: Alios age incitatos, alios age rapidos.

Q.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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arwen
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Messaggio da arwen »

Secondo me invece Dio ha un gran senso dell'umorismo....se non si arriva all'offesa, un pò di sana ironia non fa male a nessuno....vedrò di trovare il libro!. :grazie:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"ma tu da che parte stai? "
Sto, kantianamente, sulla posizione de l' art pour l'art.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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minstrel
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Messaggio da minstrel »

arwen ha scritto:Secondo me invece Dio ha un gran senso dell'umorismo...
Anche secondo me. Non voglio far pubblicità (anche perché non c'è pubblicità di nessun genere a meno che qualcuno di voi possieda un teatro), ma mi ricorda molto l'ultimo spettacolo che ho contribuito a realizzare: Parabole di un clown - E Dio nei cieli ride, appunto. :verde:

Grazie Polymetis! Te lo dico da estimatore dell'intelligenza arguta e sagace della tradizione ebraica e amante dell'ironia tragica di quel geniaccio di Allen! :ok:
A little bit of me, myself and I
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.

Croce-via: un crocevia di croci.
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