Come diventare buoni

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Come diventare buoni

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Il libro: Come diventare buoni
Autore: Nick Hornby
Editore: Guanda e, per l'edizione economica, TEA (collana Teadue)
Acquistabile anche tramite Unilibro (http://www.infotdgeova.it/sostieni.php" onclick="window.open(this.href);return false;)

Vista l’atmosfera di vacanza di questo periodo dell’anno, mi permetto di usare questo spazio per proporre un romanzo. Non si tratta però di una lettura che possa definire “di evasione” perché al contrario si tratta di un libro che stimola alla riflessione, anche a un autoesame se vogliamo, e non è lontano da temi quali la religione e le sette.

Kate e David sono una coppia di quasi quarantenni, con due bambini e un matrimonio che è arrivato ad un momento di crisi. Lei fa il medico, lui scrive. Ha una sua rubrica su un giornale, intitolata “L’Arrabbiato di Holloway”, in cui stigmatizza con molto umorismo tutte le cose che lo fanno arrabbiare. E di cose che lo fanno arrabbiare ce ne sono tante, praticamente tutto.
Il matrimonio di Kate e David, dicevamo, è ad un punto critico: lei ha un’avventura con un altro uomo, ma soprattutto è stanca di quel marito perennemente invelenito contro tutto il mondo. In questo momento difficile irrompe in famiglia qualcosa d’inaspettato: DJ GoodNews, uno strano tipo di guaritore che libera David dal mal di schiena che lo affliggeva, ma non solo. DJ GoodNews cerca di liberare le persone dalla tristezza, dai dolori dello spirito, e dopo l’incontro con lui David decide di diventare buono. Messi da parte il sarcasmo e la rabbia, comincia a parlare a tutti con gentilezza, ascolta, e soprattutto sembra animato da un gran desiderio di dare generosamente a tutti quelli che soffrono. Kate osserva tutto questo chiedendosi come mai il nuovo David, il “David buono” le risulta ancora più antipatico del vecchio David. Inizia dunque un lungo interrogarsi, da parte di Kate, su cosa vuol dire effettivamente “essere buoni”. Questo la porta inevitabilmente a riflettere sull’amore, sull’infelicità, sulla religione, sulla sua professione e le frustrazioni ad essa legate.
Questo libro non è un trattato filosofico, è un romanzo scritto con grande spirito di osservazione e molto umorismo, che parla dei dubbi che affliggono la gente normale e per questo motivo ci coinvolge. Ci fa riflettere, e lungo il percorso ci fa anche ridere.

L’autore, Nick Hornby, ha scritto altri romanzi di successo. Da uno di questi, “Un ragazzo”, è stato tratto un film interpretato da Hugh Grant. E’ un grande osservatore, molto abile nel descrivere con umorismo i comportamenti delle persone e a ricavarne delle riflessioni. Nei suoi romanzi, come nella vita reale, ci sono personaggi intelligenti e magnanimi ed altri più meschini e un po’ stupidi. La grande dote di questo scrittore, a mio parere, è che riesce a farci provare simpatia anche per questi ultimi.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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