Pensate che Ditlieb Felderer era (ed è) un Ebreo Austriaco che divenne Testimone di Geova. Quando emigrò in Svizzera non soddisfatto di essere stato illuminato dalle "verità Geoviste", mentre investigava sulle persecuzioni naziste sui Testimoni di Geova, fu letteralmente "fulminato" dalle tesi Negazioniste sull'olocausto.
Lo ricorderemo come colui che è stato capace di scrivere uno dei libri più vergognosi partoriti dalla cultura negazionista: Il diario di Anna Frank: una truffa (tit. originale: Anne Frank Diary: a Hoax).
E' un libro talmente infarcito di odio verso l'ebraismo e di affermazioni farneticanti che basterà riportarne un piccolo stralcio per darvi un'idea:
Il complesso anale
Una delle ragioni per le quali il Diario di Anna Frank non può essere liquidato soltanto come un racconto di pura invenzione, è il suo continuo trattare l'argomento 'ano e escrementi', tipico di tutta la letteratura ebraica.
La pornografia e le fantasie escrementizie hanno sempre affascinato la fantasia ebraica; il Diario diventa estremamente realistico, quindi, quando si comincia a parlare di vasi da notte, gabinetti e disturbi intestinali. Ovviamente, si potrebbe obiettare che, essendo la letteratura ebraica particolarmente intrisa di soggetti dei genere, il Diario non fa eccezione; tuttavia, ci sembra che i passaggi riguardanti quest'argomento siano del tutto genuini e, una volta tanto, non contraffatti.
...
Sebbene non si possa escludere che si tratti di fantasie dell'autore (o degli autori) dei Diario, non c'è dubbio che raccontini dei genere sono il tipico frutto di una certa mentalità e che dipingano in modo superbo il «complesso anale» del «popolo eletto».