Ho avuto modo di leggere l'introduzione del libro, scritta da B.W. Schulz. Ne ho tradotto una parte.
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La storia della Torre di Guardia com’è stata scritta somiglia alla mitologia greca. Come nella mitologia greca le storie sono spesso narrate in modi contrastanti. Se avete mai letto i miti sulla nascita di Pan capite cosa voglio dire. Nella mitologia di Russell c’è Russell il santo e c’è Russell il diabolico truffatore religioso. Noi ci siamo limitati al Russell uomo. Ad ogni capitolo ci troviamo a trattare qualche affermazione priva di fondamento. Nel far questo probabilmente offendiamo tutti quelli con un particolare attaccamento ai miti. Ci siamo divertiti a far scoppiare bolle. Guardate attentamente le note a piè di pagina. Nelle note noi diamo i dettagli sulle affermazioni false, se non sempre lo facciamo nel testo. In questo siamo stati equilibrati. Scoprirete che mettiamo sotto accusa affermazioni fatte da veri credenti e da polemisti dell’opposizione.
Il primo capitolo tratta la giovinezza di Russell. Diverse idee chiave e alcune dichiarazioni minori ricadono nella nostra ricerca. Diversamente da uno scrittore degli Studenti Biblici noi non raccontiamo Russell come un moderno Samuele, destinato ad essere lo speciale servo di Dio negli ultimi giorni. Non mettiamo in questione il suo credo. Questo studio non è sul credo. E’ storia narrata con accuratezza, mantenuta entro il contesto di eventi reali, verificabili. Raccontiamo solo la storia che possiamo verificare, e lo facciamo ampiamente attraverso le parole dello stesso Russell e dei suoi contemporanei, col supplemento di prove documentali.
La mitologia si sostituisce alla storia quando una mancanza di curiosità si accoppia alla mancanza di una ricerca accurata. Questa è particolarmente pronunciata fra gli amici odierni di Russell. E’ stato scambiato un certo numero di lettere fra noi e i rappresentanti di religioni che da lui discendono. In maniera quasi uniforme esse si focalizzano su Russell, esprimono mancanza d’interesse in chiunque altro, e semplicemente non cercano dettagli. Questo distorce la storia. Russell non operava nel vuoto. Era influenzato dai suoi amici, dai suoi nemici, da ciò che leggeva e dalle sue esperienze. Questi dettagli si possono recuperare. Le biografie dei suoi primi compagni sono disponibili, ricercandole con determinazione. I “fratelli” Lawver, Hipsher, Tavender, Myers e una legione di altri che vengono più o meno menzionati nella Torre di Guardia di Sion erano persone viventi, che avevano una presenza fisica e spirituale nella vita di Russell e un effetto su ciò che lui credeva. Ci sono molti altri, alcuni di rilievo considerevole ma dimenticato, che contribuirono in modo significativo alla storia della Torre di Guardia e allo sviluppo di un corpo unificato di credenti. Ma dove sono Aaron P. Riley o il piccolo gruppo della West Virginia che si ritirarono dalla Chiesa di Cristo per formare una congregazione? In nessuna storia della Torre di Guardia di cui noi siamo a conoscenza. Perché Calista Burk Downing è un nome senza biografia nelle storie della Torre di Guardia di Sion?
Probabilmente ci sono molte ragioni per cui la storia della Torre di Guardia non è stata narrata in modo un po’ approfondito. Fra i principali c’è la mancanza di curiosità. Gli scambi con altre parti interessate hanno suscitato commenti come “Grazie per le fotocopie. A noi interessa solo Russell.” Questo approccio fa parte del mito di San Russell. Il tempo e le circostanze hanno leso questo approccio, al punto che alcuni che lo sostenevano in passato non sono più in grado di farlo. Un cambiamento recente nella teologia della Torre di Guardia sminuisce lo status di Russell, nel modo in cui è interpretato attraverso una lente dottrinale. Un nuovo paradigma religioso non altera l’importanza storica di C. T. Russell e dei suoi molti compagni.
Un altro grande problema è stato la mancanza di risorse. Le risorse che abbiamo usato per richiedere le biografie dei primi compagni di Russell e per ristabilire il loro posto nella storia della Torre di Guardia ci sono sempre state. In un certo modo sono più facili da trovare oggi rispetto a venti anni fa. Ma individui e organizzazioni con più risorse di quelle che abbiamo noi avrebbero potuto trovarle, se avessero avuto la curiosità di interessarsi all’argomento.
L’attaccamento al mito religioso, preferendolo alla storia narrata con accuratezza, ha represso la curiosità. Abbiamo incontrato una certa dose di timore e risentimenti nello scrivere questo libro. Un professore universitario che sta scrivendo un libro concorrente ha avuto forti obiezioni al nostro esame del credo dell’Unica Fede perché mina le sue premesse. Un’altra scrittrice teme che confuteremo una storia che lei desidera narrare. Uno Studente Biblico ha espresso un notevole scontento perché non presentiamo Russell come il Servo Fedele e Saggio guidato da Dio. Noi stiamo scrivendo storia, non un commentario religioso. Una persona dal notevole talento di scrittore, anche se pubblica in forma anonima, ha suggerito che questa storia potrebbe mostrare la sua religione come qualcosa di diverso dalla Verità. La verità appartiene a Dio. La verità non s’incarna mai nei Suoi umili servitori, semplicemente perché sono umani.
