Imprimatur il libro censurato Dalla Chiesa
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Imprimatur il libro censurato Dalla Chiesa
http://www.attomelani.net/index.php/?page_id=33" target="_blank
contiene tra l’altro una scoperta storica piuttosto imbarazzante per un Papa, Innocenzo XI, proclamato beato nel 1956 nonostante il suo noto antisemitismo.
Alla WTS sono dilettanti allo sbaraglio!!!
contiene tra l’altro una scoperta storica piuttosto imbarazzante per un Papa, Innocenzo XI, proclamato beato nel 1956 nonostante il suo noto antisemitismo.
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Ci sono due tipi di sciocchi, chi non ha dubbi, chi dubita di tutto
entrambi sono dispensati dal pensare
Bella la Democrazia, così bella che ha messo a morte il Cristo e liberato Barabba!
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- Giovanni64
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Almeno un pari
La Chiesa culturale dominante del nostro tempo ha un ruolo simile a quello che ha avuto la Chiesa Cattolica in passato in alcune aree del mondo. E questa Chiesa dominante attuale è mediamente anticattolica in maniera per certi versi più forte di come talvolta in passato la Chiesa Cattolica è stata antiebraica. Non si tratta quindi di un semplice gruppo magari di ex-cattolici che ne mettono, magari giustamente, in evidenza le contraddizioni e le ingiustizie. Si tratta di un diffuso razzismo culturale e religioso assecondato e sfruttato. Non stupisce quindi che un certo filone anticattolico possa essere diventato ormai il solito spunto per costruirci sopra un po' di fortune letterarie o cinematografiche. In fondo nelle storie millenarie, si trova sempre l'ebreo o il cattolico che si è macchiato di qualche colpa anche gravissima. E se proprio nessuno di questi è di gradimento, lo si inventa. L'importante è metterlo continuamente in evidenza per mettere tutta la stirpe religiosa in una particolare luce negativa. Ovviamente non tutte le innumerevoli operazioni di questo tipo riscuotono lo stesso successo.
A proposito, visto che il "sentimento" anticattolico è così diffuso anche nei forum che parlano di altro, proporrei di aprire una sezione specifica dove poterlo sfogare a proprio piacimento. Si potrebbe chiamare così: "Però i cattolici restano sempre i più cattivi". Non basta però aprire una sezione apposita, ma occorre anche che, per fare un esempio, se si parla di tenutario tdg nella sezione principale, subito ci deve essere qualcuno che si prende la briga di scrivere qualcosa nella sezione anticattolica per pareggiare il conto e magari, perchè no, passare in vantaggio. Questo è a mio avviso utile per salvaguardare la stabilità emotiva di tutti.
A proposito, visto che il "sentimento" anticattolico è così diffuso anche nei forum che parlano di altro, proporrei di aprire una sezione specifica dove poterlo sfogare a proprio piacimento. Si potrebbe chiamare così: "Però i cattolici restano sempre i più cattivi". Non basta però aprire una sezione apposita, ma occorre anche che, per fare un esempio, se si parla di tenutario tdg nella sezione principale, subito ci deve essere qualcuno che si prende la briga di scrivere qualcosa nella sezione anticattolica per pareggiare il conto e magari, perchè no, passare in vantaggio. Questo è a mio avviso utile per salvaguardare la stabilità emotiva di tutti.
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- Gabriella Prosperi
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Quoto e non solo, ci si potrenne inserire anche un videogame dove un vescovo scappa e i giocatori cercano di colpirlo a freccette.Giovanni64 ha scritto: A proposito, visto che il "sentimento" anticattolico è così diffuso anche nei forum che parlano di altro, proporrei di aprire una sezione specifica dove poterlo sfogare a proprio piacimento. Si potrebbe chiamare così: "Però i cattolici restano sempre i più cattivi". Non basta però aprire una sezione apposita, ma occorre anche che, per fare un esempio, se si parla di tenutario tdg nella sezione principale, subito ci deve essere qualcuno che si prende la briga di scrivere qualcosa nella sezione anticattolica per pareggiare il conto e magari, perchè no, passare in vantaggio. Questo è a mio avviso utile per salvaguardare la stabilità emotiva di tutti.
Tipo un disegnino amato dalla WTS, lo ricordate?.
Tornando seri, credo che a parte il filone d'oro scoperto da certa letteratura, sia in genre l'argomento preferito da chi non ne ha altri per argomentare sulle proprie convinzioni.
Gabriella
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- The Red Baron
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Io quando la WTS fa porcate sono il primo a riconoscerlo e dissentire, si veda ONU e tante altre cose,
In quanto non volgio esserene complice
saluti
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Trovo.The Red Baron ha scritto:le religioni in genere nel nome di DIO ne combinano un pò troppe!!!
non trovi?!?!?!
Non trovi che molti atei, in nome dei più deboli, hanno trucidato anche troppi milioni di poveri inermi per prendere e mantenere il potere? Non trovi che molti atei in nome della "giustizia" hanno usato la violenza più truce? Non trovi che molti atei in nome anche della lotta per l'uguaglianza degli individui, di individui ne hanno uccisi un po' troppi?
Troveresti normale se, su questo forum, anche fuori tema, ad ogni critica fatta all'organizzazione dei tdg, qualcuno affiancasse inevitabilmente le gesta, i massacri, il numero delle persone uccise, per esempio, da Robespierre, Stalin, Guevara, Lenin che pure hanno agito giustificando i loro delitti con il fatto di compierli in nome di più alti ideali? Dobbiamo smettere di credere nei "più alti ideali" per il fatto che altri, magari osannati da fan estasiati e plaudenti, hanno sfruttato questi ideali e li sfruttano ancora per raggiungere i loro molteplici scopi?
Di questi signori vuoi essere complice?
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Qualsiasi crimine contro l'umanità è tale, ma fatto in nome di Dio diventa molto peggio!!!Giovanni64 ha scritto:Trovo.The Red Baron ha scritto:le religioni in genere nel nome di DIO ne combinano un pò troppe!!!
non trovi?!?!?!
Non trovi che molti atei, in nome dei più deboli, hanno trucidato anche troppi milioni di poveri inermi per prendere e mantenere il potere? Non trovi che molti atei in nome della "giustizia" hanno usato la violenza più truce? Non trovi che molti atei in nome anche della lotta per l'uguaglianza degli individui, di individui ne hanno uccisi un po' troppi?
Troveresti normale se, su questo forum, anche fuori tema, ad ogni critica fatta all'organizzazione dei tdg, qualcuno affiancasse inevitabilmente le gesta, i massacri, il numero delle persone uccise, per esempio, da Robespierre, Stalin, Guevara, Lenin che pure hanno agito giustificando i loro delitti con il fatto di compierli in nome di più alti ideali? Dobbiamo smettere di credere nei "più alti ideali" per il fatto che altri, magari osannati da fan estasiati e plaudenti, hanno sfruttato questi ideali e li sfruttano ancora per raggiungere i loro molteplici scopi?
Di questi signori vuoi essere complice?
Poi il problema di fondo non è tanto Stalin, Hitler ecc. ma che l'uomo è un gran Fetente, è questione di circostanze e la stragrande maggioranza fà crimini a chiunque !!!
o pensi che se erano gli Ebrei al posto dei Nazisti cambiava qualcosa?!?!
Il guaio è l'uomo indipendentemente da razza e nazione.
Ma è anche vero che c'è sempre una minoranza che si rifiuta di fare crimini , 3-4 su mille statisticamente!!!
per esempio quel soldato nazista che fece finta di fucilare una decina di Ebrei in un Bosco!!!! quello era un Uomo!!!!
Solo per fare esempi sintetici
saluti
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Rispondo io, se non ti dispiace.Giovanni64 ha scritto:Trovo.The Red Baron ha scritto:le religioni in genere nel nome di DIO ne combinano un pò troppe!!!
non trovi?!?!?!
Non trovi che molti atei, in nome dei più deboli, hanno trucidato anche troppi milioni di poveri inermi per prendere e mantenere il potere? Non trovi che molti atei in nome della "giustizia" hanno usato la violenza più truce? Non trovi che molti atei in nome anche della lotta per l'uguaglianza degli individui, di individui ne hanno uccisi un po' troppi?
Troveresti normale se, su questo forum, anche fuori tema, ad ogni critica fatta all'organizzazione dei tdg, qualcuno affiancasse inevitabilmente le gesta, i massacri, il numero delle persone uccise, per esempio, da Robespierre, Stalin, Guevara, Lenin che pure hanno agito giustificando i loro delitti con il fatto di compierli in nome di più alti ideali? Dobbiamo smettere di credere nei "più alti ideali" per il fatto che altri, magari osannati da fan estasiati e plaudenti, hanno sfruttato questi ideali e li sfruttano ancora per raggiungere i loro molteplici scopi?
Di questi signori vuoi essere complice?
Dal loro punto di vista, gli atei non devono rispondere a un Dio con tanto di codice morale. Nessuna violenza può trovare una seria giustificazione, chiunque la commetta. Il fatto che infastidisce di più è che molti, troppi vestano i panni del "povero cristo" per fare la morale (e fosse solo quella!) agli altri.
Domanda per domanda: "Non pensi che tutti costoro che indicono crociate d'ogni sorta, dovrebbe dare un bell'esempio di coerenza?"
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
E perché l'antisemitismo dovrebbe essere un impedimento alla beatificazione? Non sarebbe un impedimento alla beatificazione neppure l'aver sganciato con le proprie mani una bomba atomica. Forse bisognerebbe prima capire i criteri di santità della Chiesa, cioè l'esercizio delle virtù cristiane in modo eroico, che, a seconda della mentalitù dei tempi, possono assumere diverse forme, come le crociate, per questo Dio ci ha dato tanti santi militari. Non si giudica una persona in base ad una singola qualità, ad esempio l'antisemitismo, i processi di beatificazione prendono in esame tutta la vita del futuro santo, e ne fanno un bilancio, ma sopratutto guardano alle motivazioni dietro gli atti che secondo i nostri parametri etici oggi sono disdicevoli. Se l'antisemitismo fosse una causa che impedisce la santità, molti santi non sarebbero tali, ma questi non erano errori loro, bensì del loro tempo, e dunque hanno un peso molto relativo nella valutazione complessiva della personalità di una persona, perché l'essere antisemita nei secoli trascorsi era un po' come essere diffidente dell'islam oggi, un pregiudizio cioè che potrà un giorno forse essere sciolto.
E' poi inutile paragonare la storia della WTS, che ha solo un secolo, con la storia della Chiesa in epoche in cui la WTS, perché come è noto ad ogni antropologo la mentalità umana delle diverse epoche non è raffrontabile.
E' poi inutile paragonare la storia della WTS, che ha solo un secolo, con la storia della Chiesa in epoche in cui la WTS, perché come è noto ad ogni antropologo la mentalità umana delle diverse epoche non è raffrontabile.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Non dovranno rispondere a Dio, ma come puoi escludere che un ateo abbia un codice morale?agabo ha scritto:Dal loro punto di vista, gli atei non devono rispondere a un Dio con tanto di codice morale
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Io penso che la critica è un diritto di tutti. Per esempio su questo sito si analizzano in chiave critica le direttive dell'organizzazione dei Testimoni di Geova, in maniera civile, cercando magari di evitare termini dispregiativi per esempio come "meretrice". Se tuttavia mi accorgessi che la critica fatta qua fosse molto spesso presente in maniera surrettizia, velata o esplicita in altri contesti o forum che hanno altri obiettivi, allora forse comincerei a pensare che la critica è diventata una crociata. Sì, penso che quelli che indicono crociate, ma anche gli altri, dovrebbero dare un bell'esempio di coerenza.agabo ha scritto:
Rispondo io, se non ti dispiace.
Dal loro punto di vista, gli atei non devono rispondere a un Dio con tanto di codice morale. Nessuna violenza può trovare una seria giustificazione, chiunque la commetta. Il fatto che infastidisce di più è che molti, troppi vestano i panni del "povero cristo" per fare la morale (e fosse solo quella!) agli altri.
Domanda per domanda: "Non pensi che tutti costoro che indicono crociate d'ogni sorta, dovrebbe dare un bell'esempio di coerenza?"
Il codice morale di un ateo può non coincidere con quello di un credente. Tuttavia penso che esista. E anche un ateo sa di dover rispondere a questo "codice". Forse in maniera ancora più forte. Perché il credente può sempre pensare alla vita eterna (per la vittima) e ad un Dio misericordioso che perdona (per sé). Non penso per esempio che, in genere, l'imperativo "non uccidere!" che anche un ateo sente dentro di sé sia per forza meno forte di quello di un credente. Per alcuni periodi della mia vita sono stato "quasi ateo" e tuttavia alcune "leggi" morali non si sono per niente allentate.
polymetis ha scritto:E perché l'antisemitismo dovrebbe essere un impedimento alla beatificazione? Non sarebbe un impedimento alla beatificazione neppure l'aver sganciato con le proprie mani una bomba atomica. Forse bisognerebbe prima capire i criteri di santità della Chiesa, cioè l'esercizio delle virtù cristiane in modo eroico, che, a seconda della mentalitù dei tempi, possono assumere diverse forme, come le crociate, per questo Dio ci ha dato tanti santi militari. Non si giudica una persona in base ad una singola qualità, ad esempio l'antisemitismo, i processi di beatificazione prendono in esame tutta la vita del futuro santo, e ne fanno un bilancio, ma sopratutto guardano alle motivazioni dietro gli atti che secondo i nostri parametri etici oggi sono disdicevoli. Se l'antisemitismo fosse una causa che impedisce la santità, molti santi non sarebbero tali, ma questi non erano errori loro, bensì del loro tempo, e dunque hanno un peso molto relativo nella valutazione complessiva della personalità di una persona, perché l'essere antisemita nei secoli trascorsi era un po' come essere diffidente dell'islam oggi, un pregiudizio cioè che potrà un giorno forse essere sciolto.
E' poi inutile paragonare la storia della WTS, che ha solo un secolo, con la storia della Chiesa in epoche in cui la WTS, perché come è noto ad ogni antropologo la mentalità umana delle diverse epoche non è raffrontabile.
Ti ringrazio di cuore, Poly., se in un futuro dovesse vacillare la mia convinzione che è meglio stare alla larga dai Catt., potrò rileggere questa tua considerazione per cacciare il dubbio.
Ti ringrazio di esistere, auguri!
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Meglio stare alla larga da qualsiasi religione!!! se vogliamo essere precisiflabot ha scritto:polymetis ha scritto:E perché l'antisemitismo dovrebbe essere un impedimento alla beatificazione? Non sarebbe un impedimento alla beatificazione neppure l'aver sganciato con le proprie mani una bomba atomica. Forse bisognerebbe prima capire i criteri di santità della Chiesa, cioè l'esercizio delle virtù cristiane in modo eroico, che, a seconda della mentalitù dei tempi, possono assumere diverse forme, come le crociate, per questo Dio ci ha dato tanti santi militari. Non si giudica una persona in base ad una singola qualità, ad esempio l'antisemitismo, i processi di beatificazione prendono in esame tutta la vita del futuro santo, e ne fanno un bilancio, ma sopratutto guardano alle motivazioni dietro gli atti che secondo i nostri parametri etici oggi sono disdicevoli. Se l'antisemitismo fosse una causa che impedisce la santità, molti santi non sarebbero tali, ma questi non erano errori loro, bensì del loro tempo, e dunque hanno un peso molto relativo nella valutazione complessiva della personalità di una persona, perché l'essere antisemita nei secoli trascorsi era un po' come essere diffidente dell'islam oggi, un pregiudizio cioè che potrà un giorno forse essere sciolto.
E' poi inutile paragonare la storia della WTS, che ha solo un secolo, con la storia della Chiesa in epoche in cui la WTS, perché come è noto ad ogni antropologo la mentalità umana delle diverse epoche non è raffrontabile.
Ti ringrazio di cuore, Poly., se in un futuro dovesse vacillare la mia convinzione che è meglio stare alla larga dai Catt., potrò rileggere questa tua considerazione per cacciare il dubbio.
Ti ringrazio di esistere, auguri!
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polymetis ha scritto:E perché l'antisemitismo dovrebbe essere un impedimento alla beatificazione? Non sarebbe un impedimento alla beatificazione neppure l'aver sganciato con le proprie mani una bomba atomica. Forse bisognerebbe prima capire i criteri di santità della Chiesa, cioè l'esercizio delle virtù cristiane in modo eroico, che, a seconda della mentalitù dei tempi, possono assumere diverse forme, come le crociate, per questo Dio ci ha dato tanti santi militari. Non si giudica una persona in base ad una singola qualità, ad esempio l'antisemitismo, i processi di beatificazione prendono in esame tutta la vita del futuro santo, e ne fanno un bilancio, ma sopratutto guardano alle motivazioni dietro gli atti che secondo i nostri parametri etici oggi sono disdicevoli. Se l'antisemitismo fosse una causa che impedisce la santità, molti santi non sarebbero tali, ma questi non erano errori loro, bensì del loro tempo, e dunque hanno un peso molto relativo nella valutazione complessiva della personalità di una persona, perché l'essere antisemita nei secoli trascorsi era un po' come essere diffidente dell'islam oggi, un pregiudizio cioè che potrà un giorno forse essere sciolto.
E' poi inutile paragonare la storia della WTS, che ha solo un secolo, con la storia della Chiesa in epoche in cui la WTS, perché come è noto ad ogni antropologo la mentalità umana delle diverse epoche non è raffrontabile.
e ribadisco quanto detto nel post sul "prete a luci rosse"
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Non so se essere d'accordo con te. Per esempio Che Guevara ha ucciso anche tante persone povere ed innocenti, che si trovavano inconsapevolmente dalla parte sbagliata, ma non penso che sia un aggravante la considerazione che lo ha fatto in nome di alti ideali, in nome del bene. Avevo tenuto fuori Hitler dalla lista precedente proprio perché pensavo che uno che teorizza il male e fa il male è comunque peggiore di chi in nome del bene fa del male. Però il sospetto che qualcuno approfitti dei buoni ideali per i propri fini neanche mi piace molto.The Red Baron ha scritto: Qualsiasi crimine contro l'umanità è tale, ma fatto in nome di Dio diventa molto peggio!!!
Tutto questo dando per scontato che Dio rappresenti in qualche modo anche per te "il bene" altrimenti non vedo ragione di essere della tua frase.
Vorrei fare un esempio più vicino ai nostri tempi per capirci meglio. Siamo tutti nati in un' epoca, successiva alla seconda guerra mondiale, che ha stigmatizzato l'antisemitismo in modo dogmatico, e dunque è inconcepibile per noi essere antisemiti, o che una persona buona possa esserlo. Ma il punto è che questo è solo il risultato di un'evoluzione culturale: una persona buona come il pane, fino a 70 anni fa, poteva tranquillamente essere antisemita, e non rendersi conto della contraddizione tra l'amore cristiano e l'antisemitismo.
Allo stesso modo oggi esiste l'omofobia, la diffidenza verso i gay, e probabilmente tra un paio di secoli non sarà tollerata esattamente al pari dell'antisemitismo oggi: ma questo sarebbe forse un motivo per non far santo Giovanni Paolo II, che , come gran parte del clero maggiore, specie quello di una certa età, s'è lanciato in dichiarazione che oggi definiremmo omofobiche e discriminatorie verso gli omosessuali? Probabilmente tra due secoli si ricorderà come una macchia nella storia del clero quest'opposizione alla normalizzazione dell'omosessualità, eppure noi, cittadini del presente, riusciamo perfettamente a capire perché il pregiudizio contro i gay possa tranquillamente convivere con un cuore mite e generoso, perché banalmente la nostra società è ancora a metà strada nell'emancipazione delle persone gay e lesbiche, e dunque tutta questa aria omofoba che si respira, in cui anche sant'uomini si lanciano in commenti poco benevoli, è semplicemente figlia della cultura di questo tempo, una cultura che però sta inesorabilmente tramontando, tant'è che l'omosessualità è stata in gran parte sdoganata. Or bene, il pregiudizio anti-ebraico in tutte le società europee precedenti la II guerra mondiale era un sentire diffuso e largamente accettato esattamente come oggi lo è il pregiudizio anti-omosessuale, e non serve a nulla strapparsi i capelli e mettersi a giudicare, occorre solo studiare la storia della mentalità e fare una valutazione complessiva della vita delle persone.
Allo stesso modo oggi esiste l'omofobia, la diffidenza verso i gay, e probabilmente tra un paio di secoli non sarà tollerata esattamente al pari dell'antisemitismo oggi: ma questo sarebbe forse un motivo per non far santo Giovanni Paolo II, che , come gran parte del clero maggiore, specie quello di una certa età, s'è lanciato in dichiarazione che oggi definiremmo omofobiche e discriminatorie verso gli omosessuali? Probabilmente tra due secoli si ricorderà come una macchia nella storia del clero quest'opposizione alla normalizzazione dell'omosessualità, eppure noi, cittadini del presente, riusciamo perfettamente a capire perché il pregiudizio contro i gay possa tranquillamente convivere con un cuore mite e generoso, perché banalmente la nostra società è ancora a metà strada nell'emancipazione delle persone gay e lesbiche, e dunque tutta questa aria omofoba che si respira, in cui anche sant'uomini si lanciano in commenti poco benevoli, è semplicemente figlia della cultura di questo tempo, una cultura che però sta inesorabilmente tramontando, tant'è che l'omosessualità è stata in gran parte sdoganata. Or bene, il pregiudizio anti-ebraico in tutte le società europee precedenti la II guerra mondiale era un sentire diffuso e largamente accettato esattamente come oggi lo è il pregiudizio anti-omosessuale, e non serve a nulla strapparsi i capelli e mettersi a giudicare, occorre solo studiare la storia della mentalità e fare una valutazione complessiva della vita delle persone.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Giovanni64 ha scritto:Io penso che la critica è un diritto di tutti. Per esempio su questo sito si analizzano in chiave critica le direttive dell'organizzazione dei Testimoni di Geova, in maniera civile, cercando magari di evitare termini dispregiativi per esempio come "meretrice". Se tuttavia mi accorgessi che la critica fatta qua fosse molto spesso presente in maniera surrettizia, velata o esplicita in altri contesti o forum che hanno altri obiettivi, allora forse comincerei a pensare che la critica è diventata una crociata. Sì, penso che quelli che indicono crociate, ma anche gli altri, dovrebbero dare un bell'esempio di coerenza.agabo ha scritto:
Rispondo io, se non ti dispiace.
Dal loro punto di vista, gli atei non devono rispondere a un Dio con tanto di codice morale. Nessuna violenza può trovare una seria giustificazione, chiunque la commetta. Il fatto che infastidisce di più è che molti, troppi vestano i panni del "povero cristo" per fare la morale (e fosse solo quella!) agli altri.
Domanda per domanda: "Non pensi che tutti costoro che indicono crociate d'ogni sorta, dovrebbe dare un bell'esempio di coerenza?"
Il codice morale di un ateo può non coincidere con quello di un credente. Tuttavia penso che esista. E anche un ateo sa di dover rispondere a questo "codice".
Agabo: molto soggettivo, non trovi? Il "codice" esiste sicuramente, ma è un codice non "codificato" (scusa il pasticcio), quindi soggettivo, il che fa dire a Polymetis che anche un antisemita, cioè uno che ha preparato CULTURALMENTE E IDEOLOGICAMENTE il terreno allo sterminio nazista non è condannabile: in fondo era figlio del suo secolo, un secolo che, però ha avuto altre menti, altri ideologi, magari atei, ma non antisemiti e che non seminavano il cattivo seme che ha portato allo sterminio degli Ebrei.
Forse in maniera ancora più forte. Perché il credente può sempre pensare alla vita eterna (per la vittima) e ad un Dio misericordioso che perdona (per sé). Non penso per esempio che, in genere, l'imperativo "non uccidere!" che anche un ateo sente dentro di sé sia per forza meno forte di quello di un credente. Per alcuni periodi della mia vita sono stato "quasi ateo" e tuttavia alcune "leggi" morali non si sono per niente allentate.
Agabo: Quello che vale per te, e che probabilmente vale per moltissimi altri, non vale per tutti. Rimane l'ipocrisia di chi dice di ispirarsi a valori altissimi se non proprio assoluti e poi si comporta da tiranno.
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polymetis ha scritto:Vorrei fare un esempio più vicino ai nostri tempi per capirci meglio. Siamo tutti nati in un' epoca, successiva alla seconda guerra mondiale, che ha stigmatizzato l'antisemitismo in modo dogmatico, e dunque è inconcepibile per noi essere antisemiti, o che una persona buona possa esserlo. Ma il punto è che questo è solo il risultato di un'evoluzione culturale: una persona buona come il pane, fino a 70 anni fa, poteva tranquillamente essere antisemita, e non rendersi conto della contraddizione tra l'amore cristiano e l'antisemitismo.
Allo stesso modo oggi esiste l'omofobia, la diffidenza verso i gay, e probabilmente tra un paio di secoli non sarà tollerata esattamente al pari dell'antisemitismo oggi: ma questo sarebbe forse un motivo per non far santo Giovanni Paolo II, che , come gran parte del clero maggiore, specie quello di una certa età, s'è lanciato in dichiarazione che oggi definiremmo omofobiche e discriminatorie verso gli omosessuali? Probabilmente tra due secoli si ricorderà come una macchia nella storia del clero quest'opposizione alla normalizzazione dell'omosessualità, eppure noi, cittadini del presente, riusciamo perfettamente a capire perché il pregiudizio contro i gay possa tranquillamente convivere con un cuore mite e generoso, perché banalmente la nostra società è ancora a metà strada nell'emancipazione delle persone gay e lesbiche, e dunque tutta questa aria omofoba che si respira, in cui anche sant'uomini si lanciano in commenti poco benevoli, è semplicemente figlia della cultura di questo tempo, una cultura che però sta inesorabilmente tramontando, tant'è che l'omosessualità è stata in gran parte sdoganata. Or bene, il pregiudizio anti-ebraico in tutte le società europee precedenti la II guerra mondiale era un sentire diffuso e largamente accettato esattamente come oggi lo è il pregiudizio anti-omosessuale, e non serve a nulla strapparsi i capelli e mettersi a giudicare, occorre solo studiare la storia della mentalità e fare una valutazione complessiva della vita delle persone.
Tutto bellissimo il tuo concetto, però, c'è un però: che queste persone che tu definisci clero maggiore, hanno la presunzione di parlare e predicare spesso a nome di Dio, e sempre in sintonia con il pensiero e desiderio di Dio.
Partendo dal presupporto, per chi ci crede ovviamente, che Dio è Il Creatore ed è Eterno, il fatto che cambi così di continuo gusti ed aspettative di noi poveri umani non mi sembra per niente in sintonia con il concetto di eterno, caratteristica irrinunciabile dell'eternita, è la più completa ed assoluta immutabilità. A questo punto meglio sarebbe dire " non ci abbiamo capito una mazza di cosa questo ipotetico Dio Creatore ed Eterno vuole da noi" sarebbe più onesto e reale, certo così facendo si rischierebbe di perdere il controllo delle masse. Quindi!........
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C'è chi dice che le radici dell'antisemitismo si trovano anche in alcuni passi del Nuovo Testamento.
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Achille
Per esempio:
Queste parole di Paolo (1 Tess. cap. 2) - che vanno lette nel loro contesto e non intese come una condanna rivolta agli Ebrei in generale -, secondo la mentalità attuale, sarebbero certamente bollate come antisemitismo tout-court...14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, 15 i quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 16 impedendo a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo.
Achille
flabot ha scritto:
Il fatto che la Teoria della Relatività abbia reso obsoleta la Teoria della Gravitazione di Newton non significa che Newton non ci capisse un accidente di fisica o di cosmologia e che non fosse una voce affidabile in queste materie, né che tra Newton ed Einstein Dio (per chi ci crede) abbia deciso di riscrivere le regole del cosmo. Il messaggio di Dio tramandato dalla Chiesa è sempre lo stesso, ma muta la comprensione che la Chiesa ne ha. Così come l'approfondimento della comprensione del messaggio evangelico ha prodotto la fine del proselitismo cattolico (per usare un'espressione cara alla nostra Topsy) verso gli ebrei, così lo stesso approfondimento della comprensione del messaggio evangelico, congiunta ad una migliore comprensione dell'eziologia dell'omosessualità, ha prodotto e sta producendo sempre più una nuova concezione della medesima in seno alla Chiesa (fermo restando che, su questo punto, io sono in disaccordo con Polymetis e ritengo che sia proprio la dottrina cristiana in sé a non permettere, a riguardo dei rapporti omosessuali, che si superino determinati limiti), con la caduta di determinati pre-giudizi e letture unilaterali di un fenomeno che sempre più scopriamo essere estremamente complesso.
Tutto bellissimo il tuo concetto, però, c'è un però: che queste persone che tu definisci clero maggiore, hanno la presunzione di parlare e predicare spesso a nome di Dio, e sempre in sintonia con il pensiero e desiderio di Dio.
Partendo dal presupporto, per chi ci crede ovviamente, che Dio è Il Creatore ed è Eterno, il fatto che cambi così di continuo gusti ed aspettative di noi poveri umani non mi sembra per niente in sintonia con il concetto di eterno, caratteristica irrinunciabile dell'eternita, è la più completa ed assoluta immutabilità. A questo punto meglio sarebbe dire " non ci abbiamo capito una mazza di cosa questo ipotetico Dio Creatore ed Eterno vuole da noi" sarebbe più onesto e reale, certo così facendo si rischierebbe di perdere il controllo delle masse. Quindi!........
Il fatto che la Teoria della Relatività abbia reso obsoleta la Teoria della Gravitazione di Newton non significa che Newton non ci capisse un accidente di fisica o di cosmologia e che non fosse una voce affidabile in queste materie, né che tra Newton ed Einstein Dio (per chi ci crede) abbia deciso di riscrivere le regole del cosmo. Il messaggio di Dio tramandato dalla Chiesa è sempre lo stesso, ma muta la comprensione che la Chiesa ne ha. Così come l'approfondimento della comprensione del messaggio evangelico ha prodotto la fine del proselitismo cattolico (per usare un'espressione cara alla nostra Topsy) verso gli ebrei, così lo stesso approfondimento della comprensione del messaggio evangelico, congiunta ad una migliore comprensione dell'eziologia dell'omosessualità, ha prodotto e sta producendo sempre più una nuova concezione della medesima in seno alla Chiesa (fermo restando che, su questo punto, io sono in disaccordo con Polymetis e ritengo che sia proprio la dottrina cristiana in sé a non permettere, a riguardo dei rapporti omosessuali, che si superino determinati limiti), con la caduta di determinati pre-giudizi e letture unilaterali di un fenomeno che sempre più scopriamo essere estremamente complesso.
Anche perché a queste parole così dure, fanno da contrappunto altre parole dell'Apostolo che invece sono piene di amore nei confronti del suo popolo di origine (si veda quanto questi scrive nella Lettera ai Romani, per esempio).Achille Lorenzi ha scritto:C'è chi dice che le radici dell'antisemitismo si trovano anche in alcuni passi del Nuovo Testamento.
Per esempio:Queste parole di Paolo (1 Tess. cap. 2) - che vanno lette nel loro contesto e non intese come una condanna rivolta agli Ebrei in generale -, secondo la mentalità attuale, sarebbero certamente bollate come antisemitismo tout-court...14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, 15 i quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 16 impedendo a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo.
Achille
Qui c'è un breve articolo di M. A. Iannaccone sull'argomento:
http://www.marioiannaccone.com/wordpres ... sco-sorti/" target="_blank
http://www.marioiannaccone.com/wordpres ... sco-sorti/" target="_blank
La Chiesa impegna la sua infallibilità solo in circoscritti ambiti, per il resto, è sempre possibile la discussione. Non tutto è dogma, e non tutto viene presentato come dogma, quindi non è né Dio né il dogma della Chiesa a cambiare, ma solo l'interpretazione di determinati concetti extra-dogmatici, ma anche dogmatici, che acquistano nuova luce.Tutto bellissimo il tuo concetto, però, c'è un però: che queste persone che tu definisci clero maggiore, hanno la presunzione di parlare e predicare spesso a nome di Dio, e sempre in sintonia con il pensiero e desiderio di Dio.
Partendo dal presupporto, per chi ci crede ovviamente, che Dio è Il Creatore ed è Eterno, il fatto che cambi così di continuo gusti ed aspettative di noi poveri umani non mi sembra per niente in sintonia con il concetto di eterno, caratteristica irrinunciabile dell'eternita, è la più completa ed assoluta immutabilità. A questo punto meglio sarebbe dire " non ci abbiamo capito una mazza di cosa questo ipotetico Dio Creatore ed Eterno vuole da noi" sarebbe più onesto e reale, certo così facendo si rischierebbe di perdere il controllo delle masse. Quindi!........
Ad maiora
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
PAre che sia un bel libro, lo leggerò.Trianello ha scritto:Qui c'è un breve articolo di M. A. Iannaccone sull'argomento:
http://www.marioiannaccone.com/wordpres ... sco-sorti/" target="_blank" target="_blank
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
L'espressione "un altro santo falso" presuppone che ci siano dei santi riconosciuti dalla Chiesa che santi non furono, ed è abbastanza gratuita.flabot ha scritto: Tornando al caso Imprimatur, mi sembra che si possa dire grazie ai due scrittori che ci hanno risparmiato un nuovo santo falso
Come dichiarano i due scrittori, il processo di canonizzazione di Innocenzo XI era già in stallo prima della pubblicazione del romanzo. Ci sono, in più, degli storici di chiara fama che hanno contestato il valore rivoluzionario delle "rivelazioni" contenute nel romanzo stesso. Onestamente, non ho studiato personalmente i documenti in oggetto (né ho letto il romanzo) e non sono un esperto di questo periodo storico, per cui, al momento, non so se, effettivamente, questi possano provare in modo sufficientemente solido il coinvolgimento diretto del Pontefice nel finanziamento da parte della famiglia Odescalchi (a cui questi apparteneva) dei protestanti Orange, e non posso altresì esprimere alcun giudizio a tal proposito. La Congregazione delle Cause dei Santi, come al solito, spulcerà gli archivi e verificherà la fondatezza storica delle accuse lanciate nel libro... e si vedrà. Ciò che è certo è che grazie all'invenzione di questo "caso" un libro fino ad oggi passato relativamente inosservato in Italia, ora avrà certamente delle ristampe ed un buon successo di vendite, con somma gioia della Mondadori (e alla faccia delle "presunte" macchinazioni vaticane che, a quanto pare, vanno a monte con un semplice servizio televisivo e due articoli di giornale).
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L'accusa principale che gli antisemiti rivolgono agli Ebrei è quella che quest'ultimi hanno preparato culturalmente e ideologicamente le cose peggiori di questo mondo mentre molto spesso le cose peggiori di questo mondo hanno ben altre cause.agabo ha scritto:..cioè uno che ha preparato CULTURALMENTE E IDEOLOGICAMENTE il terreno allo sterminio nazista ...
già, gli anticlericali vorrebbero convincerci che il Vaticano governa la politica italiana e attraverso mille fili dirige l'Italia a proprio piacimento, ma poi basta così poco per svelare gli intrighi della Chiesa; un romanzo, qualche articoletto......ma dovè sto strapotere ecclesiastico allora?Trianello ha scritto: alla faccia delle "presunte" macchinazioni vaticane che, a quanto pare, vanno a monte con un semplice servizio televisivo e due articoli di giornale).
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