Commentario biblico
Moderatore: polymetis
Commentario biblico
Volevo chiedere se qualcuno mi potrebbe indicare qualche commentario biblico (cattolico), da utilizzare come ausilio per le ricerche.
Insomma qualche cosa simil perspicacia.
Insomma qualche cosa simil perspicacia.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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Non ha molto senso nel 2016 chiedere un commentario biblico cattolico, ciò che conta è se sia un commentario critico o meno, intendendo con critico un commentario che usa il metodo storico-critico. La scienza non è cattolica o protestante: i biblisti cattolici e luterani possono scrivere opere a 4 mani perché hanno il medesimo metodo d'indagine. Perspicacia ad esempio non utilizza il metodo storico-critico, ed è un'opera di mitologia fondamentalista, in cui si potranno trovate le solite sciocchezze tipiche di tutte le opere di questo genere, come la paternità mosaica del Pentateuco, il criterio dell'inerranza biblica, cronologie della storia d'Israele e Giuda basate sulla fantasia degli agiografi veterotestamentari, ecc. Ho l'impressione che tu, chiedendo un commentario biblico cattolico, non sia molto uscito dalla mentalità dei TdG. Più che un commentario biblico cerchi un'opera di teologia, che rintracci le basi della fede di questa o quest'altra confessione nella Bibbia.
Ad ogni modo, posso consigliarti non un commentario cattolico, ma un commentario scritto da cattolici:
http://www.queriniana.it/libro/nuovo-gr ... blico-2017" onclick="window.open(this.href);return false;
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
- deliverance1979
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Penso che il principale problema culturale dei TDG sia proprio questo e la WTS ha fatto davvero il colpo da maestro.polymetis ha scritto:Perspicacia ad esempio non utilizza il metodo storico-critico, ed è un'opera di mitologia fondamentalista, in cui si potranno trovate le solite sciocchezze tipiche di tutte le opere di questo genere, come la paternità mosaica del Pentateuco, il criterio dell'inerranza biblica, cronologie della storia d'Israele e Giuda basate sulla fantasia degli agiografi veterotestamentari, ecc.
Nel momento in cui nei decenni passati li ha bombardati di pubblicazioni e continua a produrne di nuove, tanto più nelle lingue più disparate, il TDG medio andrà sempre a pescare informazioni nelle pubblicazioni prodotte dallo Schiavo Fedele e Discreto e considererà il libro che tu hai postato e sicuramente valido, come prodotto di Babilonia la Grande e quindi intriso di false dottrine demoniche.
A questo punto, tolti quei paragrafi o parti che serviranno (sempre attraverso i soliti carotaggi geovisti) ad avvalorare la loro dottrina e chiave di lettura biblica, tutto il resto sarà bollato come eretico.
E come si dice sempre alla geoviana maniera, qui ti ci piazzeranno la parabola di Gesù della rete a strascico che cattura pesci meritevoli e quelli non meritevoli.
In questo caso, come molto spesso accade per le applicazioni geoviste, i pesci non riguarderanno le persone ma le informazioni.
E da questa storia non se ne esce, anche perchè la massa TDG è molto mediocre e non legge neanche le pubblicazioni del Corpo Direttivo.
Difatti, molto spesso, l'apprendimento didattico biblico molti lo compiono presenziando decenni di adunanze ed essendo ascoltatori.
Ecco perchè ultimamente la WTS sta virando il timone a tutta forza verso video, film, e drammi didattici....
Ho fatto una digressione leggermente lunga ma non ho resistito a ciò che avevi detto riguardo il commentario biblico "Perspicacia".
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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In effetti in tutta onestà, non posso negare che tu abbia torto!polymetis ha scritto:Non ha molto senso nel 2016 chiedere un commentario biblico cattolico, ciò che conta è se sia un commentario critico o meno, intendendo con critico un commentario che usa il metodo storico-critico. La scienza non è cattolica o protestante: i biblisti cattolici e luterani possono scrivere opere a 4 mani perché hanno il medesimo metodo d'indagine. Perspicacia ad esempio non utilizza il metodo storico-critico, ed è un'opera di mitologia fondamentalista, in cui si potranno trovate le solite sciocchezze tipiche di tutte le opere di questo genere, come la paternità mosaica del Pentateuco, il criterio dell'inerranza biblica, cronologie della storia d'Israele e Giuda basate sulla fantasia degli agiografi veterotestamentari, ecc. Ho l'impressione che tu, chiedendo un commentario biblico cattolico, non sia molto uscito dalla mentalità dei TdG. Più che un commentario biblico cerchi un'opera di teologia, che rintracci le basi della fede di questa o quest'altra confessione nella Bibbia.
Ad ogni modo, posso consigliarti non un commentario cattolico, ma un commentario scritto da cattolici:
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La sola letteratura "biblica" che io ho letto è stata quella "geovista", inoltre non avendo fatto studi universitari specifici mi viene difficile comprendere certi concetti che magari a te vengono naturali.
Ma proprio per questo volevo iniziare a comprendere il giusto metodo e approccio allo studio della bibbia.
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L'esegesi biblica o la critica e lo studio e l'indagine scientifica dei testi biblici
la puoi trovare leggendo più libri,in pratica ti sto dicendo di non affidarti ad una sola critica o metodo
scientifico di un solo autore,leggi più libri di diversi autori e trai da solo le conclusioni
detto da me che piace leggere Ehrman stona un po ...
http://www.christianismus.it/modules.ph ... le&sid=116" onclick="window.open(this.href);return false;
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Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Il problema con Bart è che leggendo i suoi testi ti spinge a diventare agnostico o ateo (e come dargli torto?), ed infatti in quella direzione sto andando, forse il commentario suggerito da poly (che sembra molto interessante) ti porta a conclusioni meno drastiche.Ray ha scritto:L'esegesi biblica o la critica e lo studio e l'indagine scientifica dei testi biblici
la puoi trovare leggendo più libri,in pratica ti sto dicendo di non affidarti ad una sola critica o metodo
scientifico di un solo autore,leggi più libri di diversi autori e trai da solo le conclusioni
detto da me che piace leggere Ehrman stona un po ...
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"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Quelli che citi di Bart Ehrman non sono commentari. Quando ho parlato di commentario intendevo qualcosa che assomiglia a delle note a piè pagina di una Bibbia, , ma in dimensione massiccia, in modo da poter commentare ogni singolo versetto della Scrittura.
Bart Ehrman è diventato non credente perché partiva da un'idea sbagliata della Bibbia, e, trovandola smentita, ha perso la fede. Se credi che la Bibbia sia inerrante, quando ti rendi conto che noi la Bibbia non ce l'abbiamo affatto, ti chiedi come sia possibile quello che credevi. Era discepolo di una scuola di pensiero fondamentalista, per la quale se nella Bibbia c'era scritto che Gesù andò nella regione dei Gadareni, doveva esserci andato, non importa quali fossero le incongruenze geografiche. Immaginate dunque cosa significasse scoprire che quella era solo una delle tante lezioni possibili, ricostruite col criterio della probabilità, e che dunque Gesù sarebbe potuto andare in tre luoghi diversi, tutti con un nome simile. Che senso ha dire che la Bibbia è infallibile, se io la Bibbia non ce l'ho? Il punto è che con l'evolvere della critica testuale nell'edizione precedente di un testo critico Gesù poteva essere andato in un luogo, e nell'edizione dopo in un altro. Adesso siamo al Nestle Aland XXVIII edizione, che è cambiato alquanto rispetto alla XXVII, e la XXIX sarà ancora diverse. Dunque che senso ha incaponirsi nell'idea che la Bibbia è precisa parola per parola, se noi non abbiamo questo testo parola per parola?
Fosse nato cattolico, oggi non sarebbe agnostico, perché questo com'è evidente è un problema solo di chi creda al Sola Scriptura, e solo di chi creda che il testo corretto ed ispirato sia quello uscito dalle mani dell'agiografo, dunque diventa impellente ricostruire cosa abbia scritto originariamente Giovanni. Ma per il cattolico non è così: il cattolico crede che la dottrina della salvezza potrebbe sussistere anche senza Bibbia, grazie alla rivelazione fatta da Gesù alla CHiesa e trasmessa nella Tradizione, e che sia essa ad aver selezionato quali testi avrebbero fatto parte del canone a seconda che si accordassero o meno ad essa. La Chiesa ritiene altresì, siccome è il riconoscimento della Chiesa il criterio di canonicità, che non sia di alcuna rilevanza quale era il testo all'inizio, bensì com'era il testo nella forma in cio l'ha chiesa l'ha giudicato ortodosso. Il criterio dato dogmaticamente dalla Chiesa è che sono canoniche le parti presenti nella Vulgata di Girolamo, dunque non ha molta importanza, per fare un esempio, che l'episodio dell'adultera fosse originariamente nel Vangelo di Giovanni 8,1-11 (o in quello di Luca, come molti congetturano). Il punto è che, siccome l'ha chiesa ha dichiarato questo Vangelo canonico nella forma che aveva allorché questo brano era già inserito, allora esso è ispirato, indipendentemente dal fatto che stesse o meno nel testo originale di Giovanni. Per i protestanti non c'è invece un modo logico per uscire da questo dilemma, infatti essi possono constatare se sono eruditi l'evoluzione dei testi, ad esempio che Isaia ha tre autori, o le aggiunge a Giovanni, e non c'è un motivo per cui dovrebbero tenersi le stratificazioni successive, visto che non credono al potere della Chiesa di canonizzare gli scritti (infatti sono seguaci del Sola Scriptura).
In conclusione, Bart è agnostico perché non è nato cattolico, perché è nato figlio di un protestantesimo ignorante con un rapporto malato con la Bibbia.
Bart Ehrman è diventato non credente perché partiva da un'idea sbagliata della Bibbia, e, trovandola smentita, ha perso la fede. Se credi che la Bibbia sia inerrante, quando ti rendi conto che noi la Bibbia non ce l'abbiamo affatto, ti chiedi come sia possibile quello che credevi. Era discepolo di una scuola di pensiero fondamentalista, per la quale se nella Bibbia c'era scritto che Gesù andò nella regione dei Gadareni, doveva esserci andato, non importa quali fossero le incongruenze geografiche. Immaginate dunque cosa significasse scoprire che quella era solo una delle tante lezioni possibili, ricostruite col criterio della probabilità, e che dunque Gesù sarebbe potuto andare in tre luoghi diversi, tutti con un nome simile. Che senso ha dire che la Bibbia è infallibile, se io la Bibbia non ce l'ho? Il punto è che con l'evolvere della critica testuale nell'edizione precedente di un testo critico Gesù poteva essere andato in un luogo, e nell'edizione dopo in un altro. Adesso siamo al Nestle Aland XXVIII edizione, che è cambiato alquanto rispetto alla XXVII, e la XXIX sarà ancora diverse. Dunque che senso ha incaponirsi nell'idea che la Bibbia è precisa parola per parola, se noi non abbiamo questo testo parola per parola?
Fosse nato cattolico, oggi non sarebbe agnostico, perché questo com'è evidente è un problema solo di chi creda al Sola Scriptura, e solo di chi creda che il testo corretto ed ispirato sia quello uscito dalle mani dell'agiografo, dunque diventa impellente ricostruire cosa abbia scritto originariamente Giovanni. Ma per il cattolico non è così: il cattolico crede che la dottrina della salvezza potrebbe sussistere anche senza Bibbia, grazie alla rivelazione fatta da Gesù alla CHiesa e trasmessa nella Tradizione, e che sia essa ad aver selezionato quali testi avrebbero fatto parte del canone a seconda che si accordassero o meno ad essa. La Chiesa ritiene altresì, siccome è il riconoscimento della Chiesa il criterio di canonicità, che non sia di alcuna rilevanza quale era il testo all'inizio, bensì com'era il testo nella forma in cio l'ha chiesa l'ha giudicato ortodosso. Il criterio dato dogmaticamente dalla Chiesa è che sono canoniche le parti presenti nella Vulgata di Girolamo, dunque non ha molta importanza, per fare un esempio, che l'episodio dell'adultera fosse originariamente nel Vangelo di Giovanni 8,1-11 (o in quello di Luca, come molti congetturano). Il punto è che, siccome l'ha chiesa ha dichiarato questo Vangelo canonico nella forma che aveva allorché questo brano era già inserito, allora esso è ispirato, indipendentemente dal fatto che stesse o meno nel testo originale di Giovanni. Per i protestanti non c'è invece un modo logico per uscire da questo dilemma, infatti essi possono constatare se sono eruditi l'evoluzione dei testi, ad esempio che Isaia ha tre autori, o le aggiunge a Giovanni, e non c'è un motivo per cui dovrebbero tenersi le stratificazioni successive, visto che non credono al potere della Chiesa di canonizzare gli scritti (infatti sono seguaci del Sola Scriptura).
In conclusione, Bart è agnostico perché non è nato cattolico, perché è nato figlio di un protestantesimo ignorante con un rapporto malato con la Bibbia.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Onestamente ritengo piuttosto che la Bibbia siano altri i motivi che debbano spingere alla miscredenza.
La Bibbia personalmente la leggo ogni tanto, con lo stesso approccio con il quale leggo l'Odissea piuttosto che Il Signore degli Anelli (e sono stato cresciuto da TdG)
Ritengo che l'esistenza (o la non esistenza) di Dio sia una questione accademica, io non l'ho mai visto ma ho visto cose orribili, meschine e di una bassezza morale imbarazzante fatte da persone altrettanto orribili , meschine e moralmente basse, le quali sostenevano operare in nome di Dio, in qualunque religione o presunta tale.
Poly (che stimo nonostante la pensiamo diversamente), nei suoi interventi evidenzia di frequente la bontà e la validità della catechesi cattolica, che non intendo assolutamente mettere in discussione, però non capisco come queste possano convincermi a credere in Dio.
Posso pensare che la Chiesa Cattolica sia organizzata meglio, che abbia una storia importante alle sue spalle e una teologia più ragionevole di altre religioni (non sempre, ma del resto si sono secolarizzati pure loro), ma questo non mi da la prova dell'esistenza di Dio.
Penso che alla fine ognuno debba essere lasciato libero di credere o di non credere a ciò che vuole, senza voler cercare di stabilire chi ha ragione oppure no, l'importante è imparare a rispettarsi a vicenda, visto che alla fine sembra tutto ridursi a "Atei Vs. Credenti", per come la vedo così non si va da nessuna parte
Detto ciò continuo a ritenere l'esistenza di Dio quantomeno improbabile
https://www.uaar.it/ateismo/contributi/ ... ta-di-dio/" onclick="window.open(this.href);return false;
La Bibbia personalmente la leggo ogni tanto, con lo stesso approccio con il quale leggo l'Odissea piuttosto che Il Signore degli Anelli (e sono stato cresciuto da TdG)
Ritengo che l'esistenza (o la non esistenza) di Dio sia una questione accademica, io non l'ho mai visto ma ho visto cose orribili, meschine e di una bassezza morale imbarazzante fatte da persone altrettanto orribili , meschine e moralmente basse, le quali sostenevano operare in nome di Dio, in qualunque religione o presunta tale.
Poly (che stimo nonostante la pensiamo diversamente), nei suoi interventi evidenzia di frequente la bontà e la validità della catechesi cattolica, che non intendo assolutamente mettere in discussione, però non capisco come queste possano convincermi a credere in Dio.
Posso pensare che la Chiesa Cattolica sia organizzata meglio, che abbia una storia importante alle sue spalle e una teologia più ragionevole di altre religioni (non sempre, ma del resto si sono secolarizzati pure loro), ma questo non mi da la prova dell'esistenza di Dio.
Penso che alla fine ognuno debba essere lasciato libero di credere o di non credere a ciò che vuole, senza voler cercare di stabilire chi ha ragione oppure no, l'importante è imparare a rispettarsi a vicenda, visto che alla fine sembra tutto ridursi a "Atei Vs. Credenti", per come la vedo così non si va da nessuna parte
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"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)
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Ho inserito un po di sana critica ,ma non mi sembra di aver scritto il contrario,polymetis ha scritto:Quelli che citi di Bart Ehrman non sono commentari
è stato solo per dare un input a Nello ,siccome è un ex-tdg "fresco di giornata" e comprendendo la sua confusione
perché ci sono passato,magari invece di girovagare per libri e siti può farsi un'idea
prima ancora di cimentarsi in un nuovo studio della bibbia
con il commento in stile " spiegamela tu".
Poly la tua disanima...ehm...disamina come al solito non fa una grinza da cristiano evangelico che era Bartpolymetis ha scritto:Bart Ehrman è diventato non credente perché partiva da un'idea sbagliata
della Bibbia, e, trovandola smentita, ha perso la fede.
abituato a leggere alla maniera protestante ,cioè sola scriptura ,come fanno anche i tdg
quando incominciò a studiare i testi si rese conto
che qualche pezzo non si incastrava bene ,se poi questo lo ha reso agnostico non saprei
ma di sicuro ha contribuito molto,resta il fatto che la sua critica testuale è ineccepibile.
Ehrman, Bart D., Jesus, Interrupted, HarperCollins, 2009. ISBN 0-06-117393-2.wikiEhrman divenne un cristiano evangelico durante la sua adolescenza. Nei suoi libri egli dà conto della sua esperienza gioiosa di rinascita, colta attraverso la percezione chiara e solida che Dio aveva veramente ispirato le parole della Bibbia e protetto la sua redazione da qualsiasi errore
La critica del testo
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Non so se sei a conoscenza del fatto che molti "cattolici" leggono alla maniera della sola scriptura ,sapessi in rete quanti neIn conclusione, Bart è agnostico perché non è nato cattolico , perché è nato figlio di un protestantesimo ignorante con un rapporto malato con la Bibbia.
ho incontrato,per non parlare di quelli che su face ti mandano le scritture su foto dei santi e con le loro conclusioni
quasi fondamentaliste . O di quelli che citano le unioni gay come abominio citando le scritture,non nego che
qualche volta ho copia incollato i link di questo forum con l' indirizzo.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Poly mi fa morire é troppo forte e mi ricorda una frase che ho detto oggi ad un TDG.
"Avete preso come oro colato 140 anni di storia e cultura gevista, quando vi siete affrettati a buttare nel cesso 2000 anni di cultura Cattolica"
Il pressappochismo che avete dimostrato é disarmante.
Per capire appieno certe vicende storiche di una religione cosi antica, non vi basterebbero 5 adunanze settimanali di 3 ore ciascuna e non só per quanti decenni...
"Avete preso come oro colato 140 anni di storia e cultura gevista, quando vi siete affrettati a buttare nel cesso 2000 anni di cultura Cattolica"
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deliverance1979 ha scritto:Poly mi fa morire é troppo forte e mi ricorda una frase che ho detto oggi ad un TDG.
"Avete preso come oro colato 140 anni di storia e cultura gevista, quando vi siete affrettati a buttare nel cesso 2000 anni di cultura Cattolica"
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la parola chiave è "cultura"
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)
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