“La democrazia non esiste. Critica matematica della ragione politica” di Piergiorgio Odifreddi
Inviato: 14/06/2018, 13:59
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Condivido il tuo pensiero ed Io farei in merito alcune considerazioni sul fatto che la"democrazia" sia una cosa e la "ricchezza detenuta" un'altra e non mischierei le due cose insieme.domingo7 ha scritto:Un po' la torta va evidentemente divisa
(e non pappata schifosamente da quattro grassoni crapuloni ed epuloni)
ma la torta andrebbe fatta comunque più grossa
lavorando di più, producendo di più ed accumulando di più
Del resto, anche dividendo tutta la torta in briciole, dopo qualche anno,
qualcuno avrebbe fatto fruttare i talenti, mentre altri si sarebbero mangiato di nuovo tutto ...
Secondo i parametri di valutazione di quelli " acculturati teorici" (e in genere di estrema sinistra come Odiffredi)... che per assioma ( o per superbia intellettuale..), si considerano i veri detentori della verità assoluta e della "vera" democrazia,.... quando "stranamente" per loro...si accorgono che il popolo (bue) non dà più loro ragione, poichè questo stesso "popolo" mette in risalto i loro limiti voltando loro le spalle votando diversamente....allora, apriti cielo,....e le parole demagogia, populismo, fascismo, xenofobia, razzismo, sovranismo, e chi più ne ha e più ne metta,... si sprecano .....scrivi:
Il potere culturale guida ha tutto l'interesse a magnificare i pregi della democrazia quando, in un certo contesto, la maggioranza risulta più in linea con i dettami correnti del potere culturale stesso. In caso contrario ha tutto l'interesse a metterne in evidenza i difetti. Per cercare di allineare la "volontà democratica" a se stesso, il potere culturale guida fa leva su ipocrisie, demagogie, populismi adeguati ad un target mediamente più istruito e a cui naturalmente e primariamente si rivolge.
Ritengo che questo parallelismo fra potere culturale e potere economico non possa essere generalizzabile e dove per esempio in USA, il potere economico è prevalente su quello culturale e l'esempio dell'elezione di Trump, ne è secondo il mio parere, un esempio lampante....Insomma, per farla breve, è chiaro che il potere culturale e quello economico, spesso "amici" nella sostanza, per interessi convergenti, e "nemici" nella forma, per ragioni tattiche, determinano in larga parte la formazione del consenso: è questo uno dei livelli sui quali la democrazia può essere criticabile.
Infatti è cosi.Valentino ha scritto:Quando invece parliamo di "grandi numeri" la democrazia rappresentativa non è altro che un'oligarchia più o meno legittimata da un'operazione algebrica che, volenti o nolenti, non rappresenta affatto "il governo del popolo".
Riprendo un esempio che avevo fatto tempo fa: supponiamo di trovarci nell'Europa in cui il potere culturale guida, da non molto, è diventato un potere culturale cristiano. Se l'etimologia che ho letto qualche tempo fa è corretta, il pagano era colui che, abitando nelle zone rurali e periferiche, non aveva ancora recepito e metabolizzato il cambiamento nel potere culturale guida. Se ora io critico il potere culturale guida in quel contesto, mettendone in evidenza, tanto per dire, egoismi contraddizioni ed ipocrisie, non vuol dire che mi sto schierando dalla parte dei pagani e soprattutto non vuol dire che penso che i pagani fossero più intelligenti o istruiti o "acculturati" dei cristiani. So che, almeno mediamente, non era così.Vieri ha scritto:...
Caro Giovanni, concordo sul fatto che ciò che ha detto e scritto Odifreddi non è niente di "originale": non credo nemmeno che Odifreddi se lo sia posto come "obiettivo". Non si tratta infatti (come tu stesso riconosci) di dover "essere originali" a tutti i costi. Il punto è che spesso è utile anche "scoprire l'acqua calda" in quanto quello che sembra ovvio a noi può non essere ovvio per la maggioranza che su questioni del genere non si sofferma a riflettere.Giovanni64 ha scritto:Non ho letto il libro (leggo pochissimo) ma da quel poco che ho sentito non mi sembra che Odifreddi abbia espresso niente di particolarmente originale. Ora non è che le cose devono essere per forza nuove o originali però il modo con il quale certe cose sono presentate dà l'impressione di voler far intendere la presenza di novità o di orginalità che invece a me sembrano assenti.
La persona a fianco (non uomo.. ) è chi invece non vuole illudere queste persone con una accoglienza indiscriminata e senza controllo) ed a promettere loro lavoro e "benessere" abbandonandoli poi a raccogliere pomodori a 3 euro l'ora in nero (solo l'estate e poi dopo ?....) vivendo in capanne peggiori di quelle che hanno lasciato in Africa.Foggia, la protesta dei migranti in cattedrale: "Viviamo nei campi in condizioni disumane
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Giovanni64 ha scritto:Ci sono insomma tutta una serie di demagogie, populismi, ipocrisie propagandate dal potere culturale corrente che mi provocano un senso di repulsione talvolta perfino superiore a quello che mi provocano coloro che pensano, tanto per dire, che è tutta colpa degli immigrati.
Tu parli di "potere culturale corrente"... ma a quale "potere" ti riferisci poichè secondo l'intellighenzia "passata"siamo diventati oggi per loro un popolo di "zuzzurri" e di "razzisti".........Giovanni64 ha scritto:Ci sono insomma tutta una serie di demagogie, populismi, ipocrisie propagandate dal potere culturale corrente che mi provocano un senso di repulsione talvolta perfino superiore a quello che mi provocano coloro che pensano, tanto per dire, che è tutta colpa degli immigrati.