Vieri ha scritto:Cara Malefica (benefica...) concordo con te poichè ormai internet è talmente piene di notizie che se non stai attento ed un po' smaliziato trovi tutto ed il contrario di tutto...
se poi vai su argomenti religiosi e non vai subito a vedere bene la fonte di provenienza, corri veramente il rischio di prendere "lucciole per lanterne".
Ad esempio prendiamo degli emeriti studiosi biblici come un Bart Ehrman o un Mauro Pesce.....trovi secondo loro delle "verità assolutamente inconfutabili" ma se poi non vai su altri siti ad esempio tipo:
Se vai su altri siti come quello curato dall'Unione Cristiani Cattolici Razionali troviamo un articolo apologetico ANONIMO! Mentre Ehrman insegna all'università ed è specializzato in questo tipo di studi viene da chiedersi chi sono e quali specifiche competenze hanno i curatori di un sito cattolico (dunque confessionale!) dichiaratamente APOLOGETICO. Non mi sembra abbia granché senso rispondere alla scienza con la dogmatica!
Tra l'altro l'articolo parla di una inesistente contraddizione che non è affatto presente nei testi citati. Vediamo. I curatori del sito mettono a confronto due testi di Ehrman, ovvero i seguenti:
"«nessuno dei nostri primi tre vangeli -Matteo, Marco e Luca- dichiara che Gesù è Dio o lasci intendere che Gesù abbia mai sostenuto di esserlo. E’ vero che i vangeli lo ritraggono costantemente come il Figlio di Dio, ma ciò non equivale a identificarlo con Dio […]. I primi seguaci di Gesù, quando era ancora vivo, pensavano che forse sarebbe stato il futuro messia (la cui natura non era in nessun caso divina), ma quando fu arrestato dalle autorità, sottoposto a processo, torturato e crocifisso, quell’immagine fu radicalmente sconfessata. Era l’esatto contrario del destino a cui doveva andare incontro un messia. Per qualche ragione, però, i suoi seguaci finirono con il credere che fosse risuscitato. La risurrezione riconfermò la loro immagine di Gesù, cioè un uomo che godeva della predilezione di Dio. Ma li costrinse a riformulare l’identità». Infatti, prosegue, «l’attribuzione di una natura divina a Gesù è stata un’elaborazione successiva delle comunità cristiane» (B.D. Ehrman, Did Jesus Exist?, HarperCollins Publishers 2012, p. 235,236)."
"«A questo punto voglio semplicemente identificare il punto più fondamentale: i seguaci di Gesù devono averlo considerato il Messia in un certo senso prima della sua morte, perché nulla della sua morte e risurrezione poteva essere ideato successivamente. Per loro il Messia non doveva morire o risorgere» (B.D. Ehrman, How Jesus Became God, HarperCollins Publishers 2014, p.118)."
Non c'è NESSUNA CONTRADDIZIONE IN QUESTI DUE TESTI. Manca semmai nella "critica" di questi apologeti cattolici internettiani il DATO CRONOLOGICO.
Barth Ehrman afferma:
1) La risurrezione riconfermò la loro immagine di Gesù, cioè un uomo che godeva della predilezione di Dio.
2) «l’attribuzione di una natura divina a Gesù è stata un’elaborazione successiva delle comunità cristiane»
Ora veniamo a quella che questi apologeti cattolici internettiani definiscono "contraddizione". Ehrman afferma:
3) «A questo punto voglio semplicemente identificare il punto più fondamentale: i seguaci di Gesù devono averlo considerato il Messia in un certo senso prima della sua morte, perché nulla della sua morte e risurrezione poteva essere ideato successivamente. Per loro il Messia non doveva morire o risorgere»
L'affermazione numero 3 di Ehrman è perfettamente in linea con le affermazioni dei punti 1 e 2. I seguaci di Gesù si convinsero che Gesù fosse il Messia PRIMA della sua morte e credevano ovviamente che fosse un uomo e non Dio. Dopo la sua morte i suoi discepoli si convinsero che fosse resuscitato continuando a credere che fosse il Messia e continuando a credere che fosse un uomo (resuscitato da Dio) ma NON Dio stesso! La credenza di un "messia divino" in effetti, come afferma lo stesso Ehrman, sorse in seno ad alcune comunità cristiane, ovvero le comunità etnocristiane a partire dal SECONDO SECOLO, dunque NON si tratta dei primissimi discepoli di Gesù.
Questo particolare è stato OMESSO. Andiamo avanti.
Gli apologeti cattolici internettiani fanno un'affermazione CORRETTA quando affermano che le lettere paoline PRECEDONO la stesura dei vangeli. Tuttavia fanno un'affermazione che non è affatto scontata! Affermano che in una epistola paolina si afferma che Gesù sia Dio. Riprendono essenzialmente ciò che afferma Larry Hurtado.
E passiamo a lui:
E' davvero curioso che venga "rispolverato" il buon Hurtado, in quanto ne avevamo già parlato! Dovresti aggiornarti!
Sei tu a non essere aggiornato! Le tesi di Hurtado, come ho già avuto modo di spiegarti, sono state ampiamente confutate dal Prof. James F. McGrath. Il fatto che Gesù, ad un certo punto della storia, ed in una particolare corrente (ovvero la corrente etno-cristiana dei proto-ortodossi) del multiforme cristianesimo antico, sia stato divinizzato non c'è dubbio. Il punto è che non c'è alcuna evidenza di una divinizzazione precoce di Gesù nei termini proposti da Hurtado in quanto nessun testo ci testimonia che a Gesù veniva tributato il tipo di culto che tradizionalmente veniva riservato solo a Dio. Infatti: "Jews expressed their “monotheism” by refusing to offer sacrifices to any but the one God. Since we find no evidence of sacrifice to Jesus in early Christian literature, we find nothing that unambiguously represents a redefinition of this distinctive Jewish expression of exclusive allegiance. If anything, Jesus is depicted as the sacrifice offered to God, not as recipient of sacrifice himself". (McGrath, James F., "How Jesus Became God: One Scholar’s View" New Testament Seminar, University of Michigan, March 19, 2015 / (2015): 1-5. Available at
http://digitalcommons.butler.edu/facsch_papers/943" onclick="window.open(this.href);return false;)
Il Prof. James F. McGrath affronta nel dettaglio la questione nel libro:
The Only True God: Early Christian Monotheism in Its Jewish Context
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Quest'opera è stata così recensita dalla
Review of Biblical Literature:
"An important
corrective to the view that tends to interpret New Testament Christology in terms of Nicaea and later developments, thereby missing the Jewish intertextual and hermeneutical keys to interpreting many New Testament texts."--"Review of Biblical Literature"
Descrizione dell'opera:
Monotheism, the idea that there is only one true God, is a powerful religious concept that was shaped by competing ideas and the problems they raised. Surveying New Testament writings and Jewish sources from before and after the rise of Christianity,
James F. McGrath argues that even the most developed Christologies in the New Testament fit within the context of first century Jewish "monotheism." In doing so, he pinpoints more precisely when the parting of ways took place over the issue of God's oneness, and he explores philosophical ideas such as "creation out of nothing," which caused Jews and Christians to develop differing concepts and definitions about God.
Tornando ad Hurtado. Hurtado si sofferma sul noto inno prepaolino di Filippesi capitolo 2 che è un inno studiatissimo e sul quale si sono versati fiumi di inchiostro. Ovviamente sono del tutto certo che sei completamente all'oscuro che esiste un vivace dibattito accademico su questo inno prepaolino. Fior di biblisti (tra l'altro
cattolici del calibro di Kuschel) analizzando l'intero inno prepaolino sono giunti alla conclusione che in esso non si parla affatto della presunta "deicità di Gesù" né tantomeno di una ipotetica "preesistenza" angelica (come affermano i tdG) o addirittura "divina" (come affermano i trinitari). Potrei citarti diversi autori. Mi limiterò appunto a Kuschel (che ripeto è un noto studioso
cattolico) con questo breve "florilegio" tratto da una sua opera famosa, tradotta anche in italiano dalla Queriniana. Citerò dall'edizione inglese in quanto non posseggo l'edizione italiana dell'opera.
"in this text Christ
is not celebrated as a pre-existent heavenly being,
but in good Jewish fashion
as a human counterpart to Adam".
"So the first line of the hymn would speak of
Christ, who like Adam was created 'in the image' of God and like Adam participated in the 'glory' of God before his fall. The contrasting term to 'form of God' would further confirm this derivation: 'form of a slave' is evidently an allusion to Adam's fate after the fall. The second contrasting pair at the beginning of the text would point in the same direction: 'likeness of God' probably alludes to Adam's temptation (he wanted to be like God, Gen. 3.5) and 'likeness of men' in turn to Adam's state after succumbing to sin.
The phrase 'being like God' (Greek isa theou), too, may not simply be translated with terms like 'equality to God', 'being like God', as often happens. That would require the form isos theos. What we have in the text is the adverb isa, and that merely means 'as God', 'like God'. So there is no statement about Christ being equal to God, and this in turn tells against an interpretation in terms of pre-existence."
Karl-Josef Kuschel - BORN BEFORE ALL TIME?: The Dispute over Christ's Origin - pag. 251
https://de.wikipedia.org/wiki/Karl-Josef_Kusche" onclick="window.open(this.href);return false;
Riassumendo:
1) Ehrman NON si contraddice: Gesù non pretese mai di essere Dio, ed i suoi primissimi discepoli non hanno mai pensato che Gesù fosse Dio né prima né dopo la sua morte. Hurtado riconosce, ed è ovviamente storicamente accertato, che in effetti ci furono delle comunità cristiane che cominciarono a credere che Gesù fosse Dio, ma ciò avvenne
tardi ed in uno specifico gruppo del multiforme cristianesimo antico, ovvero l'etnocristianesimo proto-ortodosso! Infatti nel cristianesimo palestinese nei tempi apostolici non veniva contemplata la credenza che Gesù fosse Dio. Infatti sappiamo che:
La stragrande maggioranza degli studiosi della Bibbia sostiene che Gesù non abbia mai usato per sé, in senso pieno, con l'iniziale maiuscola, l'espressione "figlio di Dio". Neanche i suoi discepoli l'hanno mai fatto, almeno prima di Pasqua" (Helmut Fischer - I cristiani hanno un solo Dio o tre? - Claudiana - pag.15)
...anche la comunità post-pasquale palestinese non..." considerava "...Gesù figlio <<naturale>> di Dio, bensì..." usava "...il termine <<figlio>> in quel senso metaforico che era corrente e ben noto nell'ebraismo" (Fischer, pag. 16)
2) Tutte le tesi di Hurtado sono state messe in discussione e ritengo anche confutate dal Prof. McGrath
3) Nella lettera ai Filippesi è riconoscibile una cristologia adamitica. Non si può ascrivere a Paolo la credenza che Gesù fosse Dio.
Piccola nota estremamente importante: nessuno dei curatori del sito apologetico cattolico internettiano è uno storico del cristianesimo! Curioso no?!??!
L'unico storico di questo gruppo è un certo Aldo Vitale che però NON è UNO STORICO DEL CRISTIANESIMO....MA: un dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto!!! Chissà perché non c'è nessuno storico del cristianeismo?!?!?!?